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Autore: katyjolinar    05/04/2007    1 recensioni
Un incidente sul lavoro coinvolgerà Ziva, e Tony l'aiuterà a superare il trauma conseguente. Tony/Ziva
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anthony DiNozzo, Ziva David
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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La luce negli occhi

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Tony era ancora piegato sul WC, e le due donne entrarono in bagno, per sapere cosa avesse.

Ziva: "Tony, che cosa hai?" chiese, preoccupata, avvicinandosi e passandogli dolcemente una mano tra i capelli.

Tony: "Lei... non lei, lui... non è lei... cioè... lei non è lei..." balbettò, prima di piegarsi di nuovo sul WC.

Quando si riprese, Abby e Ziva lo accompagnarono nel camerino e lo fecero sedere sulla sedia.

Abby: "Fai un respiro e dicci con calma... di chi stai parlando?"

Tony: "Jasmine..." disse, con un filo di voce, masticando il chewing gum che gli aveva dato Ziva.

Ziva: "Cosa è successo? Volevi provarci con lei, ma hai scoperto che è lesbica?" chiese, con una vena di gelosia.

Tony: "Magari fosse stata lesbica... almeno sapevo che era una donna..."

Abby, finalmente, capì, e non riuscì a trattenere le risate. L'uomo la guardò di traverso. Ziva, però, dava l'impressione di non aver capito, così l'altra donna spiegò.

Abby: "Vedi, Ziva, qualche anno fa Tony, senza saperlo, ha baciato un uomo. E, dalla sua reazione, deduco che anche Jasmine sia un uomo..."

Anche Ziva scoppiò a ridere.

Tony: "Ma guarda tu che razza di donna sto per sposare... lo sai che non è bello ridere delle disgrazie del tuo futuro marito?"

Ziva: "Scusami, tesoro, ma è troppo divertente... non pensavo che ti piacessero le donne, diciamo... con certi attributi!"

Tony: "Ah, ah, ah!" esclamo, sarcastico "Divertente."

Abby: "Un momento! Come sarebbe a dire 'futuro marito'? Secondo la copertura, voi due siete sposati da un anno..."

Tony: "Abby, guarda che non stavo parlando come Antonio DiNardo, ma come Tony Dinozzo."

Abby spalancò gli occhi e la bocca, sorpresa, passando lo sguardo da Tony a Ziva, e vice-versa, poi, realizzato il fatto, quasi urlò, saltando addosso prima alla donna e poi all'uomo, per abbracciarli e congratularsi con loro.

Il mattino seguente, erano tutti e tre in ufficio, per il rapporto, e riferirono quello che avevano scoperto.

Abby: "Gibbs, non ci crederai mai a quello che abbiamo scoperto ieri!"

Gibbs: "Cosa avete scoperto?" chiese, interessato.

Tony: "Hai presente Jasmine?"

Gibbs: "Quella che tutti chiamano 'Jasmine, l'odalisca silenziosa'?"

Ziva: "Beh, proprio lei. E sai perchè non parla mai? Perchè dalla sua voce si capisce che in realtà non è una donna..."

Gibbs: "...Ma un uomo!" guarsò Tony, facendo un sorrisino beffardo, poi continuò "Beh, Tony, spero per Ziva che non ti sia venuto in mente di baciarlo!"

Tony fece un'espressione colpevole, guardando Ziva, che rideva sotto i baffi.

Abby, in quel momento, ebbe un'intuizione:

Abby: "Hey! Ricordate quel gel che abbiamo trovato sul corpo della vittima? Io avevo pensato che fosse una specie di trucco o qualcosa del genere, quindi non potrebbe essere..."

Gibbs: "Ma certo! Il cerone fondo-tinta che usano molto i travestiti!"

Tony: "Ti prego, Capo, non nominare quella parola... ho ancora la nausea..."

Gibbs: "Allora fattela passare, Dinozzo, perchè dobbiamo saperne di più su questo Jasmine, e per saperlo abbiamo bisogno di te."

Tony: "Ah, no! Io non voglio rischiare di baciare di nuovo un travestito!"

Gibbs: "Chi ha mai detto che devi baciarlo? Devi solo raccogliere degli indizi per sapere chi è veramente e se, come pensiamo, è implicato nell'omicidio. E poi, ricordati che ci saranno Abby e Ziva a darti una mano."

Ziva: "Vorrà dire che, se il nostro amico si spingerà troppo oltre, tua moglie farà una bella scenata di gelosia in pubblico."

Tony: "Tanto ci sono abituato, visto che me ne hai già fatte in privato..."

Gibbs: "Ecco: ora sì che siete come una coppia sposata." esclamò, sempre con il suo sorriso beffardo "Comunque stasera cercate di avere le sue impronte, così vediamo se è schedato."

Tony: "Ok, Capo."

Quella sera, dopo la solita esibizione di Ziva, si diedero subito da fare per avere le impronte di Jasmine. Abby aveva portato anche tutto l'occorrente per rilevarle sul momento, tutto mischiato con i trucchi e i vestiti di Ziva.

Tony uscì per il suo solito giro, poi andò verso il banco del bar e chiese una bottiglia di birra, portandosela dietro le quinte e, quando nessuno lo guardava, la ripulì di tutte le impronte, con il suo fazzoletto. Si appostò davanti al camerino di Jasmine e attese che tornasse.

Quando tornò, lei, o meglio, lui, gli sorrise, e Tony gli rispose, poi bevve un sorso dalla bottiglia e glielo porse; Jasmine accettò, prese la birra e bevve, per poi riconsegnargliela e entrare nel suo camerino, facendogli l'occhiolino.

Dinozzo avvolse la bottiglia nel fazzoletto e rientrò nel camerino di Ziva, dove Abby aveva già acceso il portatile e impostato lo scanner, e aveva già tutto l'occorrente per rilevare le impronte.

Tony: "Ecco le impronte di Jasmine. Mi raccomando, elimina le mie."

Abby: "Non ti preoccupare, sono una professionista, io." detto questo prese il kit per le impronte e cominciò il lavoro. dopo aver eliminato quelle appartenenti a Tony, ne selezionò una di Jasmine e la scannerizzò.

Avviò il programma di riconoscimento impronte, e attesero. Non ci volle molto ad avere i risultati: sullo schermo del portatile comparve la scheda del sergente John Molstad, del corpo dei Marines.

Abby: "Bingo!"

Ziva: "Di chi si tratta?"

Tony: "Un Marine, si chiama John Molstad."

Bussarono alla porta, e, senza dare loro il tempo di ritirare tutto, Hari si affacciò, come spesso faceva prima di andare via.

Hari: "Il locale sta per chiudere, mi raccomando, non fate tardi!" notò il computer, lo scanner e il kit per le impronte, e sembrò turbata "Ma... cosa sono queste cose?"

Ziva: "Credo che ti dobbiamo delle spiegazioni. Entra e chiudi la porta."

Tony: "Ma... Ziva! Potrebbe essere..."

Ziva: "Lei non è immischiata, Tony. Ho imparato a riconoscere chi mente, dal tono della voce. Per favore, Hari, siediti."

La ragazza fece come le fu chiesto, mentre Abby chiudeva la porta.

Hari: "Allora? Mi spiegate cosa sta succedendo?"

Tony: "Vedi, Hari, in realtà abbiamo mentito su alcune cose... ad esempio io e Abby non siamo cugini."

Ziva: "E io non sono una ballerina professionista palestinese, anche se vengo dalla stesaa zona, visto che sono israeliana. Tony non è mio marito, non si chiama neanche Antonio DiNardo, e non è nato in Italia."

Hari: "Allora chi siete veramente?"

Tony: "Siamo gli agenti Anthony Dinozzo, Ziva David e Abby Sciuto dell'NCIS. Siamo sotto copertura e stiamo indagando sull'omicidio del Marine avvenuto qualche mese fa."

Hari: "Ho capito. Quindi se siete qui, sospettate che l'assassino sia uno all'interno del locale..."

Ziva: "Veramente abbiamo già un sospetto, e stiamo verificando la sua vera identità."

Hari: "E chi sarebbe? Non starete sospettando di me?"

Tony: "No, in realtà sospettiamo di Jasmine."

Hari: "Jasmine la silenziosa?" sembrò avere una folgorazione "Un momento! io l'ho vista spesso in compagnia di quel marine, prima che venisse ucciso!"

Tony: "Perfetto! Ora sappiamo che c'era un legame tra i due!" prese il telefono e chiamò Gibbs "Pronto, capo?... sono Dinozzo... abbiamo l'identità di Jasmine... sì, è il Sergente John Molstad."

La giovane danzatrice sembrò stupita, e anche un po' spaventata. Tony continuò ad ascoltare quello che gli diceva il Capo.

Tony: "Ok, grazie, Capo... tra quanto arriverete?... d'accordo." chiuse la telefonata e si rivolse alle altre "Gibbs ha detto che era nella stessa squadra della vittima, e che stanno arrivando. Non dobbiamo farlo uscire dal locale."

Abby: "Ok, allora come ci organizziamo?"

Tony: "Abby, tu resta con Hari, non sappiamo se il Sergente collaborerà" ordinò "Ziva, mi serve il tuo aiuto per trattenerlo."

Ziva: "Farò quanto mi è possibile, viste le mie condizioni."

Tony: "Nelle tue condizioni sei in grado di fare questo e altro, tesoro." la rassicurò. Detto questo, la coppia uscì dal camerino, andando verso quello di Jasmine.

Tony bussò alla porta, e subito dopo l'altro aprì. Era ancora camuffato da donna.

Tony: "Stavamo cercando proprio te, Jasmine, o devo chiamarti Sergente Molstad?" mostrò il distintivo. Nel momento in cui l'altro lo riconobbe, diede una spinta a tony, facendogli quasi perdere l'equilibrio, e se la diede a gambe.

Ziva, però, partì all'inseguimento, seguendo il rumore dei passi dell'altro, e quando lo raggiunse cercò di immobilizzarlo, ma il Sergente reagì, e si innescò una lotta.

Ziva non riusciva a schivare tutti i colpi, a causa del suo handicap, e ad un certo punto l'altro riuscì ad avere la meglio, spingendola contro un muro e tornando a correre.

Ma la sua corsa durò poco: appena aprì la porta di servizio si trovò davanti Gibbs, che gli puntava la pistola e mostrava il distintivo.

Gibbs: "Fine corsa, amico! Sei in arresto per l'omicidio del Sergente Hamish." dopodichè McGee si avvicinò e gli mise le manette, portandolo via.

Ziva era ancora seduta poggiata al muro, e si toccava gli occhi. Tony si avvicinò, inginocchiandosi di fronte a lei. Anche Abby e Hari si avvicinarono.

Tony: "Che hai? Stai bene?"

Ziva sorrise.

Ziva: "Ci vedo di nuovo! Tony, ci vedo di nuovo!"

Tony sorrise e la abbracciò, ma si rese conto che era svenuta non appena l'aveva abbracciata. Si staccò e vide che i vestiti erano parecchio sporchi di sangue nella zona del basso ventre.

Tony: "Oh, no! Ziva, svegliati, ti prego!" le diede qualche colpetto sul viso, poi la prese in braccio e disse a Abby "La porto in ospedale. Tu vai in ufficio da Gibbs e digli tutto!"

CONTINUA...

   
 
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