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Autore: Ray08    20/09/2012    2 recensioni
[Golden Swan per la challenge Raccolte che passione di KikiWhiteFly]
I. Wish you were here ~ Poi lei ha detto “Mister Gold” con un sorriso quasi malizioso sul viso, calcando un po' di più la o con tono tentatore, e ha fatto una pausa studiata “Vuole fermarsi per cena?”
II. Layla ~ Emma si chiede, conoscendo in cuor suo la risposta, per quale motivo avverta l'assenza di Mister Gold in quella stanza più di qualsiasi altra presenza
III. Tears in Heaven ~ Quando Emma si risveglia non è sorpresa di non trovarlo al suo fianco.
IV. Yesterday ~ Emma Swan era l'unica speranza di quegli abitanti, quella di cui tutti avevano bisogno, la Salvatrice.
V. Fly away from here ~ «La mezzanotte. Forse l'ho trattenuta per troppo tempo. Mi permetta di riaccompagnarla a casa»
VI. Se tu non ci fossi ~ Su un vecchio armadio verniciato di bianco, sul fondo del retrobottega, c'è una rosa pallida sotto una campana di vetro.
VII. Maybe I need you ~ Mr. Gold fissa il soffitto insonne, un raggio di luna filtra piano dalla tenda lasciata scostata – nella notte si perde un ululato lontano.
VIII. Stand by me ~ Scrive il suo nome piano
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Signor Gold/Tremotino
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Se tu non ci fossi


VI. SE TU NON CI FOSSI


Su un vecchio armadio verniciato di bianco, sul fondo del retrobottega, c'è una rosa pallida sotto una campana di vetro.
Mr. Gold guarda i petali secchi cadere uno dopo l'altro, chiude gli occhi e si maledice ancora una volta.

Ritorna spesso al passato, e i fantasmi si allungano come ombre nella sua mente.

Ha provato con tutto se stesso a dimenticare, ma nei suoi sogni, nei pomeriggi sempre uguali, nei lunghissimi minuti di quelle giornate immobili, lei continua a tornare, tra la polvere del negozio dei pegni e i rimorsi, tra i tarli che si sono annidati nell'antica mobilia esposta e nella sua coscienza: delle volte crede di morirne.

I ricordi possono essere davvero crudeli.

E se al mondo va così
regnan le bugie
guardo nei tuoi occhi e c'è
verità, sincerità


Mr. Gold pensa sempre al passato, ma ora, mentre
Emma lo scruta cercando di capire le sue intenzioni, chinando appena il collo da un lato, non ci sono che i suoi occhi nei suoi, la sua voce nelle sue orecchie.
Il viso giovane, fresco, reale di Miss Swan lo assale nel momento prima di prendere sonno, si affaccia nella sua immaginazione la mattina come un raggio di sole attraverso la finestra.

Il suo pensiero è morbido, confortante, nuovo – lei salverà tutti loro, salverà soprattutto lui, il mostro dal cuore vuoto.

Una mattina Mr. Gold zoppica fino al negozio di Moe French. Il fioraio è spaventato, biascica qualcosa sui suoi fiori migliori e su un forte sconto, ma a Gold non gli importano le parole di quell'uomo sbiadito.
Compra una sola rosa, con il gambo lungo, il bocciolo piccolo e i petali di un rosso brillante, e per qualche assurdo motivo il ricordo di Belle non è più una stilettata al cuore.

Ed io ti devo molto
mi hai insegnato a vivere

Lo sguardo sorpreso, colpito e vagamente sospettoso - con una punta di intima soddisfazione – che Miss Swan gli rivolge mentre le porge il fiore gli riempie il petto di una sensazione dimenticata da secoli. È un deja-vù, ma allo stesso tempo c'è qualcosa di straordinariamente nuovo che è... strano.

Si ritrova a vivere – ed è assurdo il fatto che per ventotto anni si fosse dimenticato di farlo.

Quando lei se ne va - ed è ancora confusa, felicemente confusa - Mr. Gold la guarda fino a che non scompare, perché lei ne ha bisogno. Guarda la sua schiena fasciata da un giacchetto rosso con un affetto silenzioso e venefico, guarda i capelli che si gonfiano passo dopo passo che brillano quasi di luce propria, la guarda perché gli ricorda lei, la guarda perché in realtà non assomiglia a nessuno, la guarda come si guarda una cosa dalla quale ci sia aspetta solo il meglio, con orgoglio e calore.

Su un vecchio armadio verniciato di bianco, sul fondo del retrobottega, c'è una rosa pallida, sotto una campana di vetro. È caduto l'ultimo petalo, ma Mr. Gold non se ne è neanche accorto.


Se tu non ci fossi
(e sara' quel che sara')
se non fossi accanto a me
(ma comunque vada io)
non avrei saputo mai
(saro' sempre accanto a te)
la vita che cos'è
(finchè vivrò)


Note autrice:

Ogni tanto torno ad aggiornare questa raccolta...

Considero questa storia una sorta di esperimento. Ci sono delle cose che non mi convincono pienamente, ma volevo scrivere da molto tempo qualcosa che implicasse un parallelo tra Belle - il passato - ed Emma - il presente, (sottolineato anche dalle due diverse rose). Gold ha amato Belle, in un modo in cui non potrebbe mai amare Emma, ma credo che allo stesso tempo non potrebbe amare Belle come ama – passatemi il termine improprio per loro – Emma. E forse questa canzone è troppo dolce per loro (Se tu non ci fossi tratta da Pocahontas), e forse non si capisce neanche il senso della storia in sé, come al solito, ma prendetela per quello che è, una piccola storia scritta in un momento tranquillo di una sera tranquilla.

Hope you like it!

  
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