Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: NonSonoSoloParole    21/09/2012    3 recensioni
-Sei bellissima questa mattina.
-E tu sei un gran bugiardo
-Mh ... è vero. Ma tu resti comunque bellissima
-----------------------------------------------------
La storia di lui. La storia di lei e poi c'è l'altro. Poi si aggiungerà Mia che farà diventare questo triangolo un dodecaedro.
-----------------------------------------------------
PER CHI VOLESSE E' DISPONIBILE IN CONTINUO DI QUESTA STORIA.
Genere: Comico, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Quando mi svegliai pensai di aver fatto solo un brutto incubo. Mi toccai la pancia, un gesto che negli ultimi 9 mesi era diventato naturale. E invece ti trovare il solito promontorio trovai … niente, solo la mia pancia. A quel punto mi ricordai che era tutto vero. Non era un incubo, era tutto realmente successo, Mia non respirava.
Mi alzai a sedere di colpo e urlai
“MIA!!”
Un movimento sulla mia sinistra catturò la mia attenzione, mi girai con occhi impauriti verso la figura. Era mia madre, si trovava sul divanetto e con il mio urlo l’avevo sveglia.
“Mamma, dov’è Mia??” chiesi preoccupata cercando di alzarmi
“E’ tutto apposto tesoro. Stai seduta. Mia sta bene, è fuori con Lucy. Ha avuto qualche problemino all’inizio, ma un secondo dopo che sei svenuta ha pianto … il dottore dice che è tutto apposto, è sana come un pesce” mi disse con occhi rassicuranti
“La voglio vedere!”
“Riposati ancora un po’. Lucy è proprio qui fuori. Ha cambiato idea, non vuole più essere sua madre, ha detto che si accontenta di essere una Zia. Va in giro a dire che sua nipote è stupenda…” cercava di distrarmi
“Ho detto che la voglio vedere. Portamela o me la vado a prendere” cercai di rialzarmi un'altra volta ma lei mi spinse nuovamente giù
“Ok. Ok è inutile tentare di discutere con te. La vado a chiamare” mia madre si avviò verso la porta e scomparve per qualche minuto.
Mi guardai intorno, mi trovavo nella stessa stanza di prima, provai una strana sensazione, per nove mesi avevo girato con Mia nella pancia e adesso ero da sola … era davvero stranissimo. Mia madre tornò subito e tenendo la porta aperta disse
“Sua maestà ecco a voi la principessina!!”
Entrò nella stanza Lucy, intonava una marcia e avanzava a lenti passi. Mi sorrise.
“Ho deciso che non voglio essere la madre. La zia mi basta. Zia Lucy, suona bene no???” mi chiese. Non le risposi, la mia attenzione era catturata da un fagottino rosa tra le sue braccia, era poco più lunga di 40/45 centimetri. Ed era avvolta da una coperta molto più grande di lei. Dormiva beatamente tra le braccia della zia con la boccuccia aperta e le mani stretta a pugno. Allungai gli arti verso mia figlia, la volevo tenere stretta a me e coccolarla, sentire il suo cuore che batteva.
Lucy si avvicinò a me e me la posò delicatamente tra le braccia, appena la strinsi mi accorsi che le mio arto erano perfetto per lei, come se fossero state fatte apposta per ospitarla, da vicino era bellissima. Dal cappellino rosa spuntava qualche capello riccioluto, era un amore.
“Ehi ciao bellissima bambina!” le sussurrai “Mi hai fatto prendere un bello spavento lo sai ?? Non lo fare mai più…” mi accorsi che se prima le volevo bene adesso l’amavo.  Alzai lo sguardo verso mia madre e la mia amica, mi guardavano con occhi dolci e un po’ lucidi.
“Non è bellissima??” chiesi loro
“Si” risponde Lucy “Tutta la zia!”.
La sua risposta ci fa ridere tutte quante, e io mi accorsi che era da tantissimo tempo che non ridevo. Nel bel mezzo della risata il telefono di Lucy squillò. Lei si irrigidì di colpo e si girò dandomi la schiena. Estrasse il suo blackberry dalla tasca dei jeans diede una veloce occhiata e lo rispose. Quando si girò aveva una strana espressione
“Chi era??” gli chiesi dondolando Mia
“Nessuno, avevo messo una sveglia. L’ho staccata subito … avevo paura di svegliare la bambina…” rispose, mi sembrò molto una bugia ma ci passai sopra.
“Io devo uscire un secondo, ora la bambina è in buone mani … Stefania viene anche lei??” chiese Lucy a mia madre. Ella la guardò un po’ stupita, allora Lucy aggiunse “voglio prendere un caffè, siamo in piedi da non so quanto tempo … Ti dispiace se ti lasciamo un attimo sola Eva??”
“Certo che no, oramai sto bene. Se dovesse svegliarsi cominceremo a fare un po di amicizia. Vai pure mamma” la rassicurai
“Ok. Ma tra due minuti sono di nuovo qui.”
Lucy e mia madre si allontanarono. Prima di uscire definitivamente la seconda si girò e mi inviò un bacio, quando furono fuori mi concentrai su Mia. La guardai per memorizzare tutto, le mani, i piedini, il naso, le orecchie e pensai a come sarebbe diventata, se sarebbe stata uguale a me o al padre … scacciai subito Harry dalla mia testa. Non mi aveva chiamato, mai neanche una volta. Non si meritava neanche che gli pensassi.
Tornai a guardare mia figlia, in quel momento sentì la porta aprirsi e sempre tenendo gli occhi incollati sul mio capolavoro dissi
“Mamma potevi stare un po’ di più. Prima o poi dovrò imparare a prendermene cura da sola.” Non ricevetti risposta, allora alzai gli occhi per guardare mia madre, ma mi accorsi che non era lei.
Sulla soglia c’era  la creatura più bella che avessi mai visto mi guardava con in mano un mazzo di biancospino. Era lì sulla porta con aria naturale, indossava semplicemente dei jeans a vita bassa e una camicia a quadri blu, ancora una volta mi stupì di come facesse a starsene li in un modo così normale e a riuscire a togliermi il fiato comunque.
Liam avanzò verso di me lentamente e mi disse
“Ciao”
Non riuscivo a risponderli, avevo paura che parlandogli sarebbe sparito, come nei sogni che facevo ogni notte di questi ultimi 6 mesi. Non udendo risposta continuò
“Come stai?”
Mi aggrappai a mia figlia cercando in lei la forza di non mettermi a piangere, rimasi ancora muta. Ma quanto era bella la sua voce?? Lo sguardo di Liam si illuminò e disse
 “Scusami se ti ho spaventata, solo che ti ho vista qui tutta sola e ho pensato, Ehi guarda che bella ragazza non posso farmela sfuggire!” sfoderò un mezzo sorriso che mi tolse il fiato. Avevo gia sentito quelle parole ma dove?? Nel momento stesso in cui mi feci la domanda appresi anche la risposta, e mi venne da piangere. Erano le identiche parole che mi aveva detto la prima volta che lo avevo visto, il giorno del concerto, tanti mesi prima. Prima che io combinassi tutti questi casini. Feci un gran respiro, mi concentrai e gli dissi
“Che ci fai tu qui??” mi uscì un tono gelido, proprio come lo volevo. Lui si accorse della mia ostilità e disse
“Sono solo venuto a farti le mie congratulazioni” oramai era vicino al letto, osservò Mia e disse “E’ davvero una bellissima bambina. Come l’hai chiamata??” non capivo dove volesse andare a parare. Non gli rispondevo al telefono da mesi, gli avevo detto di lasciarmi in pace, perché rendeva tutto così difficile?
“Mia Daisy.” Risposi semplicemente
“E cosa vuol dire??” mi puntò i suoi curiosi occhi nocciola addosso, non riuscì a sostenere il suo sguardo e lo posai su mia figlia
“Che è mia figlia e di nessun altro. E Daisy perché piaceva a Lucy.” Quando pensai alla mia amica un po di rabbia mi montò addosso “Ti ha chiamato lei non è vero??”
“Si” ammise abbassando la testa. Sembrava l’essere più innocente sulla faccia di questa terra. Mi intenerì.
Alzò lo sguardo e i nostri occhi si incrociarono, rimanemmo così semplicemente a guardarci per tantissimo tempo, poi lui si fece coraggio e parlò
“Eva io…” si interruppe proprio a metà. Io strinsi mia figlia cercando di rimanere calma, lo guardai con occhi rassicuranti per fargli coraggio, allora lui prese un bel respiro e continuò.
“La risposta è si!” aveva lo sguardo convinto come se avesse detto la cosa più ovvia del mondo. Io invece ero confusa.
“Si cosa??”  lo guardai con fare interrogativo. Mi ricambiò con un’occhiata un po risentita ma poi si riprese
“Me lo hai chiesto tu, l’ultima volta che ti ho visto. Mi hai chiesto se mi sarei preso cura oltre che di te di un'altra vita … ci ho pensato su, un paio di mesi e sono arrivato alla conclusione che si, mi prenderò cura di voi.” Sembrava convinto, come se quello che stava dicendo fosse il risultato di ore e ore di ragionamenti “Non so cosa sia successo tra te e Harry, lui non ne parla. Penso che sia per via di Mia. Lui è un bambino, non capisce che lasciandoti andare ci sta perdendo lui e io far …” lo interruppi a metà frase
“Mi ha detto che non credeva che il figlio fosse suo” non so come mai glie lo dissi. Mi ero ripromessa di non farlo mai, di non dire mai a nessuno (oltre a Lucy) di quella storia. Ma con Liam succedeva sempre così riusciva in qualche modo a far si che mi confessassi con lui, come se fosse una cosa naturalissima.
Il calmo e riflessivo Liam si trasformò. Serrò i pugni e le mascelle, gli occhi diventarono due fessure
“Come?? Come ha potuto solo pensare che tu abbia potuto tradirlo?? Tu non sei una ragazza del genere. Sei fantastica anche per questo, perché sei pura!!”
“Glie l’ho detto anche io … non che sono fantastica ma che non lo avrei mai tradito, ma lui ha continuato. Ho deciso che non lo voglio più vedere e a quanto pare a lui non interessa di Mia.” Dissi accarezzando mia figlia “Liam, so che te l’ho già chiesto una volta e tu mi hai detto che se fosse risuccesso lo avresti preso a calci”
“A pugni” intervenne lui
“E’ uguale. Comunque, ti chiedo nuovamente di non fargli niente. Non voglio creare problemi tra di voi…” lo guardai con occhi preganti
“Perché mi fai questo ?” mi chiese con voce lamentosa
“Cosa faccio??”
“Mi guardi con quegli occhi… non so dire di no quando mi guardi così … sei bellissima Eva” era sincero glie lo leggevo nello sguardo. Penasi a come ero, struccata, con i capelli legati, sul letto di un ospedale e con una bambina tra le braccia, ma lui mi trovava lo stesso bellissima, era un ragazzo speciale. Lo è tutt’ora. Ma quel giorno sentirmi dire che ero bella da lui mi fece star male. Non mi aveva dimenticata come io non avevo dimenticato lui … ma non potevamo stare insieme, abbassai lo sguardo su Mia, Faccio questo per te pensai guardandola.
“Devi andare Liam…” gli dissi, prima che tu faccia qualcosa della quale poi io mi pentirei.
“No, non ora. Sono venuto per un motivo preciso” era rimasto tutto il tempo in piedi, adesso prese una sedia e la mise accanto a me, posando il mazzo di fiori sul comodino, mi guardò con sguardo concentrato e continuò “Come ti ho detto, mi prenderò cura di te. Starò con la band, tu non dovrai trasferirti. Io mi occuperò di tutto, non dovrai fare niente se non di crescere la tua bambina …con me… Comperò una casa grande abbastanza. Amerò tua figlia come fosse la mia” mi fece questa proposta in tono speranzoso.
“Non posso.” Mi costò una fatica enorme ma lo dovevo fare. Questa volta dovevo troncare con Liam una volta per tutte
“Prechè no?? Non stai più con Harry lo hai lasciato tu. Dammi una buona ragione!!” sembrava convinto. Io mi aspettavo una domanda del genere e avevo la risposta pronta
“Io non voglio stare con te. So di averti detto che ti amo, ma era un momento di debolezza, gli ormoni andavano a mille, non so perché l’ho detto. IO NON TI AMO LIAM” scandì bene l’ultima frase, guardandolo dritto negli occhi “fattene una ragione, trova una brava ragazza, magari non incinta, e stai con lei. Dimenticami”
Riuscì a vedere l’esatto momento in cui il suo cuore si spezzò. Fu atroce, la peggior bugia della mia vita. Ma non potevo condannarlo ad una vita come quella che lui mi proponeva. Aveva solo 20 anni era accecato dall’utopia di un amore, se ne sarebbe pentito. E io avrei sofferto, lui avrebbe sofferto e Mia avrebbe sofferto.  Nessuno si sarebbe salvato da quella situazione. Io lo amavo, e proprio per quello dovevo proteggerlo da se stesso.
“Se le cose stanno così. Io me ne vado. Sappi che io ti amo, mi dici di dimenticare. Ci proverò. Ma io ti amo. Tanto che il mio amore basterebbe per entrambi. Buona fortuna Eva. Ti auguro tutto il bene del mondo” oramai era sulla porta e dopo un secondo scomparve, lasciandomi da sola con Mia ancora in braccio ignara di quanto fosse appena successo..

Liam non serve che tu abbia amore anche per me… il mio basta. Spero solo che tu abbia capito che lo faccio per te … ti prego perdonami. Tutto quello che faccio è per il bene tuo e di mia figlia. Il mio dolore non mi spaventa, mi spaventa il vostro di dolore.

Mia si girò nelle mie braccia, la guardai mentre le lacrime mi sgorgavano dagli occhi, avevo fatto una cosa difficile e orribile. Volevo solo mettermi a piangere da sola. Ma non fu cosi, un secondo dopo che Liam se ne fu andato entrò Lucy.
“Cosa è successo?? Perché piangi? E perché lui era così sconsolato??”
“Lucy io lo amo. Ma non posso stare con lui. Te l’ho già detto!! Perché lo hai fatto venire??” piangevo come una bambina e le mie lacrime svegliarono Mia.
“Pensavo di farti un favore… mi dispiace Eva…” disse abbassando gli occhi “so che lo ami e pensavo che facendolo venire, avreste potuto sistemare le cose…”
“Non è così, non lo rivedrò più… mai più. Shh piccola mia, la mamma è qui. Tranquilla non è successo niente.” Abbassai la voce per rassicurarla e in qualche modo ripresi controllo di me
Mia figlia si riaddormentò immediatamente, lasciando me e Lucy in un silenzio imbarazzante. La mia amica lo interruppe
“Ho sentito un’infermiera. Domani vai a casa.” Disse dondolando un piede
“Allora tra 3 giorni partirò…”
“Mi mancherai …” sospirò Lucy
“E a me mancheranno i tuoi tentativi di aggiustarmi la vita…” non potevo farle una colpa per aver portato il ragazzo che amavo da me. Sembrò illuminarsi
“Pensavo fossi arrabbiata a morte con me … quindi mi invierai lo stesso foto e quant’altro vero?”
“Certo. Resti pur sempre sua Zia.”  Dissi per sdrammatizzare era stata una giornata troppo lunga per essere arrabbiata.
Sfoderò il più largo dei sorrisi, soddisfatta. Lucy se ne andò a casa poco dopo, lasciando me e mia figlia finalmente da sole. Io cominciai a dondolare e a canticchiare la canzone che sarebbe diventata la sua ninna nanna e che Liam mi aveva dedicato sotto un faggio.

If we could only have this life for one more day  If we could only turn back time, you know I'll be   Your life, your voice, your reason to be  My love, my heart is breathing for this  Moment, in time I'll find the words to say  Before you leave me today.
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: NonSonoSoloParole