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Autore: LittleNene    21/09/2012    14 recensioni
Dal 11° capitolo:
“Harry, El … è Harry … io … io lo amo … e devo dirglielo”
“El … devo vederlo subito ! Dove scendono ?? Lo sai ?”
“Torni al loro camerino e poi percorri il corridoio da cui sono spariti prima … corri !”
Non rallentai nemmeno per riprendere un po’ di fiato. Lo dovevo raggiungere in fretta.
Cominciai a sentire della voci, tra le quali riconobbi al sua, e questo mi spinse ad aumentare la velocità ulteriormente.
Vidi davanti a me una scala stretta; le voci provenivano da lì. Erano voci felici e allegre. Erano sicuramente loro.
Per primo scese Harry.
Non appena lo vidi gli corsi incontro, ad una velocità impressionante.
“Harry … io …”
Mi sorrise, incitandomi a continuare.
“Durante questa performance … ho capito una cosa importantissima …” proseguii, molto tentennante.
“Anche io …” disse il riccio “Prima tu …”
Presi un profondo respiro.
“Io ti amo …”
“Anche io ti amo … me ne sono accorto da un po’, solo che non ne ero sicuro, avevo paura … di sbagliarmi, del fatto che magari mi avresti respinto … ma oggi ne ho avuto la certezza”
Mi gettai sulle sue labbra.
Non avevo più ascoltato da dopo il “Anche io ti amo”.
Non mi interessava altro, in quel momento.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Brand new day
 

Era una mattina come tante, in quel periodo, stranamente, splendeva un bellissimo sole che scaldava gli animi; l’ aria era fantastica, fresca e frizzante e questo mi provocò un immediato sorriso sulle labbra.
Uscendo dal grande portone blu di casa la prima cosa che feci fu mettermi gli auricolari nelle orecchie; lo facevo sempre … era come se per quella manciata di minuti che mi separava dall’ inizio della scuola io potessi staccarmi dal mondo, crearne uno tutto mio dove poter essere lasciata in pace. Arrivata davanti all’ istituto, benché fosse abbastanza presto, trovai la mia migliore amica Gaia ad attendermi; ci conosciamo dalle medie, ma in quei tre anni non ci eravamo molto legate, anzi direi che non ci eravamo legate affatto, questo soprattutto in prima, poi verso la terza avevamo cominciato a frequentarci un po’ di più e, poiché entrambe avevamo intenzione di frequentare lo stesso liceo abbiamo pensato di richiedere di essere messe nella stessa classe.
Sarà stato il fatto che noi ci conoscevamo già in precedenza rispetto agli altri nuovi compagni, ma comunque ci legammo, perché si sa l’unione fa la forza e noi ci facevamo forza e “coraggio” a vicenda … siamo entrambe un po’ timide, io di più, quindi avere una persona conosciuta in classe mi faceva sentire più a mio agio e in poco tempo riuscii ad aprirmi e fare amicizia. Col passare del tempo ci siamo sempre legate di più e adesso non potrei mai immaginare di perderla; siamo molto simili caratterialmente e forse è proprio per questo che non abbiamo mai litigato … la ritengo veramente una fortuna poiché io odio litigare perché quando succede sto malissimo, sia fisicamente che psichicamente, a maggior ragione se litigo con una persona per me molto importante; lei c’è sempre stata nei momenti del bisogno, ma soprattutto è sempre stata sincera con me, e questa la ritengo la cosa più importante, la sincerità a mio parere è il pilastro fondamentale di ogni rapporto d’ amore o amicizia che sia.
Anche io sono sempre stata presente e sincera, ed è anche grazie a questo che la nostra amicizia funziona, molti pensano che essendo migliori amiche l’ una sia sempre dalla parte dell’ altra, o che le dia sempre ragione … beh non è così, essere migliori amiche non significa questo, noi non siamo d’ accordo su un sacco di cose, non ci difendiamo sempre, anzi spesso abbiamo opinioni divergenti e soprattutto ci diciamo le cose in faccia senza indorare più di tanto la pillola … ed è per questo che ci siamo “scelte” perché sappiamo che possiamo fidarci l’ una dell’ altra.
Non ebbi nemmeno il tempo di salutarla che subito mi sbraitò contro:
Dimmi perché ??? tu dimmi perché ??? dai … dimmi perché ?? perché, perché, perché ???
La prima cosa che pensai fu che cavolo avevo potuto fare in meno di 24 ore per farla arrabbiare così tanto ??? … beh la risposta mi arrivò pochi secondi dopo:
Perché non si fa sentire per dei mesi, non mi caga nemmeno di striscio quando mi vede in cortile e non mi saluta se mi vede per strada ??? Boh, ci avevo messo una pietra sopra e avevo tentato di andare avanti e ci ero pure quasi riuscita, ma lui adesso si degna di rispuntare fuori, come un fungo in autunno, e non è nemmeno stagione (!), e mi rovina tutti i piani e tutti i progressi che avevo fatto … tu dimmi perché ?
Adesso mi era tutto più chiaro: non ero io l’ individuo che l’ aveva fatta così tanto alterare, era invece il suo (ex)migliore amico Gianluca, entrambe lo conoscevamo dalle medie, ma loro due avevano da subito legato ed erano diventati molto amici, noi li chiamavamo “fratelli”, avevano un legame speciale, diverso da quelli comuni e proprio per questo eravamo tutti convinti che le superiori non l’ avrebbero intaccato, che avrebbero continuato a vedersi e parlarsi come una volta; devo dire che in prima tutto è andato abbastanza bene, ma dalla seconda sono cominciati i problemi, di punto in bianco hanno cominciato a sentirsi di meno, poi, un giorno lui si mette con questa ragazza e smette completamente di considerare Gaia, ricordo anch’ ora quanto ci era rimasta male … si era sentita tradita e soprattutto delusa, ma fortunatamente era una ragazza forte e molto intelligente ed era riuscita a “dimenticarlo” o meglio a dimenticare il dolore che aveva subito.
Appena sentii quelle parole la prima cosa che mi venne alla bocca fu:
Ma questo è scemo o cosa ?? Cioè non si fa sentire per dei mesi e poi da un giorno all’ altro ti scrive ???
In quel momento aprirono il portone e ci precipitammo subito in classe per posare le borse e per continuare il discorso:
Pensa che quando ho visto il nome sul telefono non ci potevo credere e il colmo è che non è stata nemmeno una conversazione breve … siamo andati avanti per tipo 2 ore !!!
Beh io penso che tu abbia fatto bene a rispondergli, perché sei comunque una persona educata e si risponde sempre ad un messaggio … chiunque te lo stia mandando … tu come hai percepito la situazione ?
Non lo so !!! … cioè … mi ha fatto piacere sentirlo, perché mi sembrava di essere tornata ai vecchi tempi, ma poi ho pensato che lui mi ha totalmente ignorata per tutti questi giorni, ho pensato a quanto sono stata male per lui e sinceramente non ho intenzione di ricascarci di nuovo !
Direi che hai trovato la soluzione da sola allora “ le dissi sorridendo
Ma la mia domanda era un’ altra !
E cioè ??
Perché ?
Perché cosa ?
Perché si è fatto sentire solo ora, e come se niente fosse per di più ???
Non lo posso mica sapere … non sono nella sua testa tesoro … posso solo dirti che per esperienza personale di stupidi ce ne sono a migliaia nel mondo … quindi deduci le tue conclusioni”
Ma non ne voglio incontrare più nella mia vita !!!!
La madre degli stupidi è sempre incinta
La nostra bella discussione fu interrotta dalla seconda campanella la quale avvisò gli studenti che le lezioni sarebbero iniziate; fortunatamente avevamo due ore di matematica, la mia materia preferita, con un’ insegnate che adoro e reputo bravissima, un’ ora di diritto e poi due ore di scienze umane con la professoressa Antichi, l’ insegnante più particolare della scuola; era una giornata abbastanza leggera soprattutto perché le ultime due ore le avremmo passate in aula informatica a fare i lavori di gruppo.
Le prime tre ore passarono abbastanza velocemente, infatti quando vidi la mia eccentrica professoressa avanzare un po’ traballante a causa delle numerose borse che si portava appresso per tutta la scuola ogni giorno, ma anche poiché indossava, la maggior parte delle volte che la vedevo, scarpe col tacco abbastanza alto mi resi conto che la giornata scolastica stava volgendo al termine, fortunatamente.
Devo decisamente dire che la mia prof. aveva un’ aspetto un po’ strano, indossava sempre abiti molto colorati e fantasiosi, ricordo ancora che il primo giorno di superiori indossava un completo di giacca e pantaloni a trama damascata color prugna e dei sandali ingioiellati … all’ inizio mi aveva messa alquanto sotto shock e non solo per il suo aspetto, ma soprattutto per il suo modo di comportarsi e parlare … sembrava come dire … svampita … spesso perdeva il filo del discorso e a volte aveva dei momenti in cui proprio interrompeva a metà la frase e si fermava, proprio come succede quando si ferma un videoclip o un film.
Ma tutto sommato era davvero un brava insegnante e le sono davvero molto grata perché in due anni mi ha insegnato davvero moltissime cose, anche non inerenti alla scuola, ma alla vita.
Ritornando alla mia prof. Traballante, corsi subito ad aiutarla a portare le borse e giusto il tempo di fare l’ appello e dirci il lavoro che avremmo dovuto fare che eravamo già tutti in aula informatica ad accendere i computer; naturalmente su tutta la classe ¼ faceva veramente il lavoro assegnato, i restanti ¾ o erano su facebook, o su youtube oppure andavano sui siti di giochi gratuiti e facevano le gare (i maschi).
Io e Gaia eravamo nello stesso gruppo dalla prima e devo dire che andavamo molto bene in questa materia, ci piaceva, naturalmente non facevamo solo laboratorio, la maggior parte delle volte la prof. spiegava gli argomenti in classe e poi noi a casa dovevamo preparare delle presentazioni inizialmente con powerpoint e poi con un programma apposta per la LIM, poiché noi eravamo una delle poche classi dell’ istituto a cui era stato affidato questo progetto; insieme creavamo sempre dei bei lavori poiché univamo le nostre capacità: io creavo lo schema perché sono brava a riassumere e lei invece la rendeva stupenda con immagini colori e stili di scrittura.
Avevamo quasi finito il nostro compito e mancavano ancora 45 minuti quindi potevamo anche girare liberamente in internet; dopo poco mi sentii chiamare da una mia compagna di classe, Alessia, che si trovava dalla parte opposta dell’ aula, durante le due ore avevo sentito un po’ di brusio provenire da quella parte dell’ aula, ma non ci avevo fatto molto caso, ero abbastanza concentrata sul mio lavoro. Andai da lei per capire se aveva bisogno d’ aiuto, ma invece di chiedermi qualcosa sul lavoro che dovevamo fare mi disse di sedermi sulle sue gambe e ascoltarla per 2 secondi, vedi immediatamente che aveva una pagina di youtube aperta allora pensai che mi voleva mostrare un video musicale … diciamo che la cosa né mi entusiasmava né mi infastidiva mi era un po’ indifferente, appena mi sedetti mi disse:
Ascolta questo video e dimmi che ne pensi
Prima ancora di farlo partire le chiesi di chi era ma non ebbi il tempo di ricevere una risposta perché l’ aveva già fatto partite.
Le prime immagini erano di una spiaggia, poi cominciò la musica, all’ inizio mi ricordava molto una canzone di “Grease” quella che cantano Danny e Sandy a scuola, vidi che venivano inquadrati 5 ragazzi, devo dire sinceramente che la prima cosa che notai fu la loro bellezza.
La canzone era iniziata e per primo inquadrarono un bel ragazzo con tanti ricci castano chiaro tendente al biondo, con degli occhi bellissimi e che aveva una particolarissima voglia sul collo, Alessia mi riferì il suo nome: Liam. Non ebbi nemmeno il tempo di imparare un po’ la sua fisionomia che subito mi si parò davanti agli occhi lui … l’ unico … un ragazzo bellissimo, il più bello che avessi mai visto, i suoi capelli ricci, il suo sorriso che mi mandò in orbita in soli 3 secondi, i suoi occhi … quelle due gemme di un verde così bello che ero sicura fossero state rubate al gioiello più bello del cosmo e la sua voce … mi avvolse … non so come spiegare … appena cominciò ad intonare il ritornello della canzone successe una cosa stranissima: tutto divenne muto, la stanza smise di emettere rumori, la mia testa smise totalmente di pensare … non c’erano stimoli esterni o comunque io non me potevo accorgere, non me ne volevo accorgere; c’ eravamo solo io e lui, io e la sua splendida voce, nulla mi poteva rovinare quel momento, avevo smesso da tempo di ascoltare la Ale che parlava, non sapevo ancora se mi stava parlando ma sinceramente non mi importava affatto … non potevo dire o fare qualcosa, ero come ipnotizzata …
Arrivò la fine della canzone, purtroppo, diciamo che non potevo dare un giudizio vero perché alla fine non l’ avevo ascoltata, avevo passato tutto il tempo a guardare solo quel ragazzo bellissimo di cui ancora non sapevo neanche il nome, a cercarlo in ogni fotogramma e ad odiare dal profondo quella modella che gli si era così pericolosamente avvicinata verso la fine della canzone … comunque dentro di me feci un ragionamento flash e mi dissi che un gruppo formato da ragazzi così belli e soprattutto da un ragazzo che era riuscito così facilmente con la sua fantastica voce a catturare la mia attenzione sicuramente non poteva fare brutta musica, così le dissi, senza sbilanciarmi:
Direi che sono bravi, mi sono piaciuti, ma non ho capito chi siano e da dove vengano fuori
Da quel momento cominciò a parlare e non la fermai più … mi disse che li aveva visti la sera precedente a Sanremo e mi fece vedere il video, durante la cui visione dovetti fare del mio meglio per cercare di ascoltare la canzone per intero e prestarci una seria attenzione e soprattutto di non soffermarmi solo sull’ Adone che mi aveva rapita riuscendo complessivamente bene nel mio intento, mi disse che venivano da X-factor UK e che erano arrivati terzi, ma che comunque avevano avuto un mega successo; che inizialmente si erano presentati come solisti ma poi, non avendo superato le ultime selezioni, erano stati accorpati in un gruppo perché non volevano perdere dei talenti, come loro in effetti erano; mi mostrò delle foto su internet e solo lì realizzai che il mio Dio aveva un nome, e devo dire stupendo: Harry Styles.
Poco dopo suonò la campanella e io mi recai con ancora i postumi dell’ ipnosi a casa dove mi sedetti al computer e cominciai a guardare foto, video e a cercare informazioni e più scoprivo più mi innamoravo di questa band … gli One Direction.
Come ultima cosa, prima di spegnere il computer, mi misi a contemplare una foto di tutti loro, li passai in rassegna uno per uno con lo sguardo ripetendo mentalmente i loro nomi, per ultimo guardai Harry e mi soffermai sui suoi bellissimi e splendidi occhi e l’ unica cosa che pensai fu:
“Wow, come è possibile che possa esistere una persona con un viso così perfetto ?”
   
 
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