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Autore: IndelibleSign    21/09/2012    8 recensioni
-Hai un mese- trillò un uomo dal volto coperto dal buio [...]
-Un mese?- chiese spaesato il ragazzo facendo comparire sul suo volto una smorfia interrogativa. 
Non sapeva dove fosse e perlopiù quello sconosciuto pretendeva chissà cosa da lui.
-Hai trenta giorni per far innamorare questa ragazza di te, se non vuoi che muoia.. chiaramente- rispose trattenendo un risolino e porgendo al ragazzo una foto. 
Quella foto ritraeva una persona che Harry, il povero ragazzo, conosceva fin troppo bene: Jessie Sam Kogan, sua nemica giurata da ormai due anni dal momento che l'aveva rifiutato facendolo imbarazzare dinanzi tutta la scuola o quasi. 
[...]
-Ma lei odia me ed io odio lei- rispose esitando il ragazzo cercando di stare a quello che doveva essere un gioco.
Alla fine si era ritrovato in una stanza buia all'improvviso e soprattutto nel bel mezzo della notte, doveva pur esserci un valido motivo per tutto quello, giusto?
-E' questo il punto- aggiunse infine l'uomo per poi alzarsi faticosamente dalla sedia e allontanarsi verso una luce bianca accecante.
Genere: Comico, Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cinquecentootto.
cap. 5 

Harry si mise nel letto solo dopo essere rientrato a casa e aver salutato tutti come era solito fare.
Indossò il suo solito pigiama che consisteva solo ed unicamente in un boxer, per quanto possa far freddo di notte Harry era stato sempre un ragazzo che amava sentirsi libero, in un certo senso.
Chiuse gli occhi cullato dalla fresca brezza della sera.
Quando riaprì gli occhi non era più nella sua camera.
Tutto si ripeteva per la seconda volta.
Si ritrovava in quella cupa stanza, questa volta senza nessuno a custodirla. C'era solo una finestra dalla quale proveniva un raggio di luce che illuminava quella cattedra.
Perché era di nuovo lì? si chiese il ragazzo impaurito.
Per quanto possa essere coraggioso nella realtà quella situazione lo metteva a serio disagio e paura.
-C'è qualcuno qui?- strillò il ragazzo cercando di farsi sentire.
Ma nulla, sembrava che quell'uomo si fossa vaporizzato o.. ancora meglio, fosse solamente stato un'allucinazione.
Cercava indizi, cercava qualcosa che gli avesse fatto capire qualcosa.. fin quando notò, poggiata su quella cattedra un malloppo di fogli il cui nome della cartella era solamente:dispositivo cinquecentootto.
Quel numero gli ricordava qualcosa, ma cosa?
Lo aprì dapprima guardandosi attorno per accertarsi che nessuno l'avesse visto prendere quel documento.


Numero dispositivo vittima: 508.
Inizio: 17 Ottobre.
Fine: 16 Novembre.
Morte: 17%

Aiuto: work in progress.


Harry lesse più volte quel documento senza riuscirne a trarre le conclusioni.
-Cosa diamine vuol dire questo foglio!?- urlò esasperato il riccio lanciando alla ribalta quel documento dal quale uscirono altri fogli, uno più piccolo attirò la sua attenzione, lo prese e lo lesse:

Brando,
ho deciso di togliere al dispositivo cinquecentootto una delle speranze di vita. Come prontamente conosci, un ragazzo da te scelto la aiuterà a salvarsi ma la mia proposta, ancora più allettante è la seguente:
Perché non introdurre anche un diavolo? Qualcuno che ostacoli tutto e perché non io? Insomma.. tu la vuoi morta giusto?
Credo che questa sia un'opportunità da non perdere.
                                                -William T.


Qualcosa non quadrava in quella storia.
Chi era Brando? L'uomo? E soprattutto, cosa ancora più importante.. chi era il dispositivo 508 di cui tanto si parlava?
Doveva riuscire a capirne qualcosa, che fosse tutta una messa in scena per fargli leggere quel documento?
Non riuscì a trovare una risposta che un bagliore lo accecò facendolo ritornare nella sua camera.


Riaprì gli occhi, ancora scombussolato e con le idee ancora più confuse. Qualcuno bussò alla sua porta.
-Harry sei in ritardo per scuola, sbrigati- Anne gli lasciò un dolce bacio sulla fronte e prontamente andò via.
Il riccio sospirò per poi cominciare a vestirsi.


-Jaxon hai visto Kyle?- chiese Jessie all'entrata della scuola guardandosi attorno.
Jaxon scosse la testa.
-Dovrebbe essere già dentro- si limitò a rispondere.
-Bene allora entr..- la ragazza si fermò notando poco più lontano da loro Kyle scambiarsi effusioni con Taylor.
Possibile che perdesse sempre le scommesse?
La ragazza cominciò a piagnucolare finché Kyle non le si avvicinò e, dandole una pacca sulla spalla, aggiunse:
-Ci vediamo a mensa, Jess- le schioccò un bacio sulla guancia e se ne andò.
La ragazza sbuffò sonoramente e si avviò alla classe di biologia mentre Jaxon se la rideva sotto i baffi.


Tommo entrò in classe, come sempre, in ritardo.
Il professore lo guardò torvo prima di cominciare la sua quotidiana ramanzina.
-Tomlinson le sembra questo il momento di interromperci?- chiese retoricamente il professore.
-Ma lei la mattina fa colazione con cereali e simpatia?- sbuffò Louis.
-Ragazzino insolente! Si segga prima che la mandi dalla preside- trillò il professore.
Louis sorrise amabilmente e si sedette accanto a lei, sorridendole a sua volta.
-Bene, continuiamo. Come tutti sappiamo i b..- il professore cominciò con suo tono baritonale la sua noiosa lezione stimolatrice di diuresi.


La campanella finalmente trillò ed Harry, insieme a Niall, uscì dall'aula di letteratura senza aver ascoltato le raccomandazioni della professoressa Bridget.
-Amico andiamo a mensa?- chiese Niall dandogli una pacca sulla spalla e sorridendogli.
Quel ragazzo avrebbe potuto sciogliere un ghiacciaio anche solo sorridendo.
-Cer..- prima che potesse finire la sua risposta si scontrò contro qualcosa, o meglio.. qualcuno. Louis Tomlinson, il ragazzo nuovo.
Niall ringhiò silenziosamente, nemmeno a lui stava tanto simpatico il moro.
-Sta attento a dove metti i piedi, moccioso- trillò il biondo sputando quasi le sue parole in faccia al ragazzo. Louis annuì silenziosamente prima che a prendere la parola, fosse Harry.
Stava per riempire di schiaffi quel moro ma da lontano una figura attirò la sua attenzione: Jessie.
-Niall veditela tu, ho da fare- sorrise maliziosamente il riccio dirigendosi verso l'armadietto della Kogan.
La ragazza era in procinto di posare i libri dell'interessantissima lezione di biologia e prendere la sua usuale merenda.
Stava per chiudere l'armadietto quando qualcuno poggiò la sua mano sopra di esso, chiudendolo di botto e facendo sobbalzare la bionda.
-Styles, la delicatezza fatta persona- esclamò ironicamente Jessie sbuffando.
-Immag..- il ragazzo stava per ribattere fin quando qualcosa.. un numero, catturò la sua attenzione.
Inciso sull'armadietto della bionda c'era quel numero. Cinquecentootto.
Il ragazzo si sentì morire dentro finché non ebbe un flashback, come si suol dire.


-Come tu prontamente conosci, un ragazzo da te scelto la aiuterà a salvarsi ma la mia proposta, ancora più allettante è la seguente:
Perché non introdurre anche un diavolo? Qualcuno che ostacoli tutto e perché non io? Insomma.. tu la vuoi morta giusto?-


Quelle parole gli balenarono nella mente due o forse anche tre volte al minuto.
Ora gli restava da capire chi fosse questo William T.
La ragazza scosse la sua mano davanti agli occhi del riccio.
-Se non ti dispiace potresti togliere il tuo lurido braccio in modo che possa andare in mensa?- sbuffò la bionda.
Harry non se lo fece ripetere di nuovo che si spostò e la ragazza sospirando, si avviò.
 

Qualcosa gli arrivò alle sue spalle, quasi pungendogli il collo.
Mise di scatto la sua mano nel cappuccio della felpa e ne estrasse una cosa.. una foto.

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<<Sai troppe cose ragazzo, non ti facevo così intelligente. -28>>
 

Il ragazzo si guardò attorno ma nulla, il corridoio era vuoto e non c'era nemmeno l'ombra di un indizio. Prese la foto e la mise insieme alle altre due, nel suo portafogli, per poi prendere ad avviarsi verso la mensa.
-Jess una scommessa è una scommessa, l'hai persa e ora subisci le conseguenze- ripeté Kyle per la terza volta mentre spingeva la ragazza verso il tavolo dei quattro ragazzi, con scarsi risultati siccome la bionda teneva i piedi ben saldi al pavimento.
-Farò tutto quello che vuoi, diventerò anche amica di Tayl.. no quello no, ti prego farò quasi tutto ma non portarmi lì!- lo pregò la ragazza.
Kyle rise ripensando alla frase dell'amica e aggiunse:
-Sarò costretto a prenderti in braccio- non le lasciò nemmeno il tempo di ribattere che la prese di peso dirigendosi verso il tavolo.
Arrivato al tavolo rimise l'amica a terra, beccandosi uno sguardo tagliente da quest'ultima.
-A cosa dobbiamo questa visita, Kogan?- esclamò Zayn fissando ogni minimo particolare della bionda.
Kyle rise guardando la faccia buffa della sua migliore amica e aggiunse:
-Ha perso una scommessa e questa era la penitenza- rispose facendo segno all'amica di sedersi accanto a lui, proprio affianco a..
-Liam spostati un po'- ecco, sì. Liam, proprio lui.
-Kyle bell'amichetta che hai.. e dimmi, è brava anche a letto?- ammiccò Zayn facendo l'occhiolino alla bionda che prontamente rispose alzando il dito medio.
-In realtà il letto non serve solo per le tue 'unioni' Malik, noi ci dormiamo- rispose la ragazza.
-Abbassa il tono, piccoletta- trillò Niall, intimorendo Jessie.
Harry fissava tutta la scena in completo silenzio, quella ragazza odiava qualcosa in ognuno di loro e di certo nemmeno i ragazzi la adoravano.
-Ragazzi avete sentito parlare del corso di ballo?- disse Liam interrompendo quell'imbarazzante silenzio.
-Corso di ballo?- questa volta a parlare fu Harry.
Il ragazzo annuì e tutti ripresero a mangiare con nonchalance.
-Jess!- la ragazza si sentì chiamare e, ingoiando un pezzo di panino, si voltò nella direzione da cui proveniva quella voce.
-Hei Tommo!- urlò la ragazza scuotendo la mano e sorridendo.
Harry per la prima volta vide un sorriso sincero e si sentì morire per il semplice fatto che non fosse stato per merito suo.
Louis voltò l'angolo accompagnato dal fratello della bionda, mentre quest'ultima riprese a mangiare.
-Oh-oh, il nuovo si porterà a letto la Kogan- trillò Zayn ridendo.
Niall annuì e, ingoiando, aggiunse:
-Immaginate, ne uscirà un bel pargoletto con le guance rosse- detto questo la risata si diffuse per l'intero tavolo e, stranamente, anche Kyle rise.
Jessie si sentì tradita dapprima dal suo migliore amico e dopo da lei stessa, non avrebbe dovuto accettare così facilmente.
Prese la sua borsa portandola alla spalla destra e, senza dir nulla, si allontanò da quel tavolo dirigendosi verso i bagni.


-Ragazzi, questa volta avete esagerato- disse flebilmente Kyle sentendosi in colpa per la sua migliore amica.
-Andiamo è solo una ragazza, non se la prenderà. E se lo farà le compri un vestitino e puuf, tutto riparato- rispose sbuffando Liam.
Kyle scosse la testa.
-Lei non è così, scusate. Devo riparare al vostro errore- disse Kyle alzandosi.
-E' anche tuo!- urlò Harry in modo che quest'ultimo sentisse.


La ragazza era ormai da cinque minuti a singhiozzare, non era il tipo che piangeva per sciocchezze, ma vedere il proprio migliore amico ridere di lei l'aveva resa vulnerabile ai propri occhi.
Ingoiò a fatica l'ultimo pezzo del suo panino per poi asciugarsi quelle lacrime amare.
-Jess.. perdonami- la ragazza sobbalzò, sentendo la voce baritonale di Kyle spezzata dai singhiozzi.
-Ti prego, so che sei qui. Sono stato uno stupido, non posso perdere una come te- insistì il ragazzo sedendosi accanto alla porta del bagno in cui la ragazza ascoltava tutto. Si asciugò le ultime lacrime per poi aprire la porta e uscire.
Il ragazzo balzò in piedi guardandola fissa negli occhi.
Senza farla parlare la abbracciò tenendola stretta nel suo petto, proprio come facevano ogni volta che volevano consolarsi.
-Kyle..- cercò di parlare la ragazza.
-Scusami sono uno stupido, un emerito stupido. Non dovevo- parlò velocemente il ragazzo interrompendola.
-Kyle?- ribadì la ragazza ancora stretta al suo petto.
-Tu sei la cosa più importante che ho, non posso perderti- disse piangendo.
-Kyle..- cercò di attirare l'attenzione, invano.
-Sei come una sorell..- il ragazzo fu bloccato dalla bionda.
-Porca miseria Kyle! Mi fai parlare? C'è una ragazza che ti fissa, ti ricordo che siamo nel bagno delle femmine- disse ridendo Jessie trascinando fuori con se Kyle.
Kyle si lasciò trascinare dalla sua amica in imbarazzo.
-Davvero sono la cosa più importante che hai.. e davvero sono come una sorella, e davv..- questa volta la ragazza fu bloccata dal suo amico.
-Mi perdoni?- chiese il biondo.
-Come non potrei- rispose la ragazza giocando con i ricci del suo migliore amico.
-Sorellina in classe, Kyle fila di là!- e ovviamente Jaxon doveva rovinare il bel momento creatosi in un attimo.
I due sbuffarono ridendo precipitandosi nelle proprie classi.


Jessie entrò in classe di trigonometria leggermente in ritardo.
-Kogan, perfetto ritardo. Si accomodi- trillò il professore Lambert sbuffando.
La ragazza si scusò precipitandosi al suo solito posto quando la voce del prof. la fece fermare:
-No, si segga accanto a Malik- trillò sorridendo.
La ragazza roteò gli occhi al cielo e gettò lo zaino sul banco del ragazzo, creando un tonfo rumoroso.
-Delicata come un canguro in calore- sussurrò il ragazzo.
-Coglione- trillò in tutta risposta Jessie, sedendosi.
Zayn le riservò uno sguardo furioso poi riprese a seguire la lezione.
Non sapeva davvero cosa Harry ci trovasse in quelle mocciosa, era bella.. sì. Ma basta, non era nemmeno tanto simpatica.


-Bene ragazzi, adesso ognuno di voi.. insieme al proprio compagno di banco, deve recarsi in una classe diversa per il progetto di integrazione- trillò il professore.
Al solo pensiero di dover passare un'altra ora insieme a Zayn, Jessie rabbrividì sbuffando.
-Bene, Taylor Mcguire e il suo compagno in 2F- Jessie sbuffò pensando che quella fosse la classe di Kyle e Jaxon.
Zayn se la rise sotto i baffi.
-Kogan e Malik.. 3E- Malik cominciò a ridere sommessamente mentre la povera bionda per poco non si tirava i capelli.
La 3E era la classe di Harry e Niall e lei di certo non sopportava averli avanti per un'altra ora.
La ragazza prese la sua borsa e insieme al moro si avviò all'entrata della classe.
Il ragazzo bussò e senza attendere risposta entrò, tutti gli sguardi furono puntati sulle due figure.
-Malik, a cosa dobbiamo la vostra presenza?- sbuffò la professoressa.
-Progetto di integrazione- si limitò a rispondere il ragazzo, cercando posto tra i ragazzi. Appena vide quello accanto a Harry fece per avvicinarsi ma la voce della prof. lo bloccò.
-Malik credo non le dispiaccia lasciare il posto alla sua compagna, venga alla cattedra- Zayn sbuffò mentre Jessie si avviava verso il banco.
Sbuffò quando vide il sorriso malizioso di Harry ad accoglierla.
La professoressa continuò imperterrita la sua spiegazione mentre Harry aveva gli occhi puntati sulla bionda, quasi ipnotizzato.
-Smettila di farmi la radiografia, riccio- sussurrò la ragazza spiazzando Harry.
-Oggi dobbiamo andare all'orfanotrofio, ricordi?- tentò di cambiare discorso il riccio. Jessie annuì e aggiunse:
-Dobbiamo? Devo, tu non sei obbligato- sbuffò cercando di non farsi notare.
-Voglio venire, devo pure sempre accompagnarti.. tu non sai dove sia l'orfanotrofio- sussurrò Harry beccandosi un'occhiata storta dalla bionda.
Niall si voltò verso di loro e, guardando di traverso la bionda, le mandò delle occhiatacce.
-Hai qualche problema, biondo!?- ringhiò Jessie verso il ragazzo.
-Il problema sei tu, orfanella- la ragazza si sentì il sangue ribollire nelle vene.
-Io non sono un'orfanella, capito!?- disse la ragazza trattenendo Niall per il colletto della maglia sotto gli occhi confusi di Harry.
-Aggressiva.. mi piace- sorrise maliziosamente Niall.
La ragazza lo lasciò riservandogli una smorfia di disgusto.
-Cosa c'è Horan?- chiese Harry per sciogliere la tensione.
-Passeresti questo biglietto alla rossa al penultimo banco?- chiese il biondo facendogli l'occhiolino. Jessie roteò gli occhi mentre Harry, velocemente, prese il biglietto lanciandola alla diretta interessata la quale lo aprì e lo accartocciò buttandolo alle sue spalle.
Jessie rise alla scena mentre la rossa le sorrideva grata.

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Aloha potatoes!
Come va la vita? Spero male, sto scherzando.. sto scherzando.
Ma andrà male di sicuro a colpa della scuola.

Innanzi tutto scusatemi se ho postato il capitolo dopo due giorni, e poi grazie a chi li ha recensito o anche solo letto.

E grazie anche ai: 19 preferiti; 16 seguiti e 5 ricordati. Siete askjdhakfjdg.

Mi aspetto pareri su questo capitolo e ricordate che dal prossimo cominceranno le risate.
Dal prossimo capitolo arrivano i miei preferiti. c.c
-la vostra (questa volta sicuramente) Martina.

  
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