Pattie- Cosa capiterà a Justin? Dott.- Le sue condizioni gli impediranno di fare azioni veloce o sollevare cose pesanti, non deve ballare.. Non può ballare. PARTE JUSTIN Non riesco ad aprire gli occhi, sono pesanti. La testa mi pulsa e sento qualcosa sul collo e sul braccio. Sento delle voci, mi sforzo e apro gli occhi. E' tutto sfocato, ma poco dopo riesco a distinguere tutte le figure nella stanza. Justin- Mamma.- Sussurro fragilmente, lei si gira mi guarda, gli occhi lucidi, il naso rosso. Pattie- Oh piccolo mio.- Mi abbraccia- Mi dispiace. Non capisco cosa intende per "mi dispiace". Justin- Cosa vuoi dire? Pattie- Justin, non potrai ballare.. il tempo è indeterminato, ma ti hanno operato al torace, poi dopo un incidente così... Devi riposarti. Justin- Ma come faccio? Devo registrare, fare le prove, il Tour..- Scoppio in un pianto disperato. Giro la testa, vedo un dottore che visita Charlotte. Justin- Lei come sta?- la indico con un cenni di capo. Pattie- Bene, ha solo una gamba rotta, ma niente di grave.. Anche il bambino sta bene. Sospiro sollevato. DUE MESI DOPO. Sono venuto a togliermi il gesso dal braccio. Ci metto poco, corro subito a casa. Entro, non vedo nessuno in casa, sento una dolce voce femminile che canta, viene dal bagno. Apro lentamente la porta. Vedo Charlotte di profilo, si accarezza il pancione e canta, mentre l'acqua le scorre addosso. Mi lascio cadere la giacca alle spalle, mi tolgo la T-shirt, mi abbasso i jeans e i boxer ed entro in doccia. L'abbraccio da dietro, intreccio le mie mani con le sue e le bacio la testa. Charlotte- Finalmente hai tolto il gesso.- Mi accarezza il braccio. Si gira verso di me e mi bacia a fior di labbra. Justin- Ti amo, ricordalo. Charlotte- Non potrò mai scordarlo. Esce dalla doccia, la seguo a ruota, mi avvolgo un asciugamano alla vita, lei al seno. Si siede sul letto, mi metto vicino a lei. Mi guarda, i suoi occhi non sono mai stati così.. Accessi. Charlotte- Sei il mio tutto. La bacio, un bacio diverso, pieno d'amore, mentre le nostre lingue si rincorrono, il mio cuore accellera, le pupille si dilatano, io la voglio. Le prendo i lembi dell'asciugamano e glielo apro, le bacio il collo. Mi tolgo l'asciugamano dalla vita. Mi guarda, bramosa di avermi. Le allargo le gambe ed entro in lei senza farle male.