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Autore: HeyFox    21/09/2012    0 recensioni
- Perche' lo stai facendo, lentiggini?- Chiese un'altra volta, sussurrando.
Gli diedi una leggera spinta - Se mi chiami un'altra volta "lentiggini" giuro che sarai morto.- Dissi con finta aria minacciosa e un dito puntato contro il suo petto.
Non mi ero nemmeno accorta che la sua tenuta da football fosse scomparsa e che in quel momento indossava soltanto una di quelle camicie che dava l'ospedale.
Lui arrossi' leggermente, poi punto' anche lui un dito contro di me - E tu non hai ancora risposto alla mia domanda, lentiggini.- Disse divertito abbassando il viso per nascondere il rossore.
Scoppiai a ridere a quella scena - Non ti ho mai visto arrossire!- Esclamai ammiccando con lo sguardo.
Lui alzo' un sopracciglio - Mi stai per caso prendendo in giro?- Chiese divertito.
Io feci una faccia che doveva sembrare indignata - Ma chi, io? Lo avrei fatto due mesi fa, ma adesso non mi permetterei mai.- Dissi con voce seria, anche se mi veniva da ridere.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Logan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Mess'
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Logan stava in piedi davanti a me, con una torta dall' aspetto delizioso fra le mani.
- Jenny, chi e'?- Sentii mio padre esclamare mentre scendeva le scale. Dopo poco me lo ritrovai accanto che scrutava Logan da capo a piedi.
- Un tuo amico di scuola?- Chiese sorridendo.
Stavo per dire di no, ma il ragazzo mi precedette.
- Oh si signore. Sono Logan Henderson- Si presento' con un sorriso, mentre tendeva la mano a mio padre.
Quest'ultimo ricambio' il gesto e si presento' come aveva fatto il mio conoscente di classe - Piacere ragazzo. Io sono Jason Brown, il padre di Jennifer.-.
Logan gli sorrise - La trovo in gran forma, signore.- Lo elogio'.
"Lecca piedi" pensai, mentre mio padre si scostava dalla porta - Prego ragazzo, entra pure, non stare li' impalato.- Lo invito' dentro, mentre io folgoravo Logan con lo sguardo.
Lo condusse nel salotto, dove sgombro' velocemente il divano e il tavolino.
- Scusaci per il disordine, ma ci siamo trasferiti da appena due giorni e con mia moglie al lavoro e Jennifer a scuola non sono riuscito a fare molto.- Si scuso', facendolo accomodare sul divano mentre io rimanevo in piedi.
- Si figuri signor Brown, la capisco. E mia madre mi ha fatto portare questa torta per darvi il benvenuto.- Disse porgendola.
Papa' sorrise - Ma non dovevate!- Poi si avvio' verso la cucina per tagliarla in fette e preparare il the.
Appena scomparve dietro la soglia mi sedetti accanto al nostro ospite e lo guardai con sguardo truce - Perche' diamine sei venuto?-.
Lui mi guardo' stupito - Hey, vi sto solo dando il benvenuto nel quartiere.-.
Io sbuffai - Ma puoi pure risparmiarti il teatrino con mio padre.-.
Alzo' un soppracciglio - E chi ti dice che io stia recitando? Se a scuola mi comporto in un modo non vuol dire che mi comporti cosi' anche al di fuori di essa.- Mi spiego' con disinvoltura, mentre la mia espressione cambiava: da arrabbiata a sconvolta.
- Ah, ho capito, sei il solito stronzo della scuola con doppia per...- Cercai di non alzare troppo la voce, ma mi interruppi vedendo mio padre rientrare tutto sorridente con un vassoio fra le mani.
- Mi sono perso qualcosa?- Chiese distribuendo le tazzine di the.
Io scossi la testa - No, nulla papa'.-.

Chiusi la porta dietro Logan, lasciandomi sfuggire un sospiro di sollievo.
Mi girai e per poco non mi venne un colpo.
Mio padre era posizionato dietro di me in un silenzio paragonabile a quello di un fantasma.
- Papa', mi hai fatto venire un colpo. Avvisa quando vuoi fare il ruolo di un fantasma.- Dissi ad alta voce quello che mi passava per la mente, facendolo ridere.
- Simpatico quel Logan. Siete amici allora?-.
- No papa'. Siamo solo conoscenti, vicini di casa, nulla di piu'. E lui e' un idiota.- Conclusi salendo le scale per finire il lavoro.
- Sai che lo stesso diceva tua zia di tuo zio quando erano alle superiori?- Mi informo' salendo anche lui le scale e ridendo di nuovo.
Gli feci il verso - Si papa', ma zio non era del tutto come Logan.- Dissi entrando in camera, mentre il braccio di papa' si posava sulle mie spalle.
- Jennifer, non puoi giudicare tutte le persone dalla tua prima impressione su di loro. Non lo conosci.. Magari ha una ragione per comportarsi in quel modo.- Disse calmo.
Io feci una risata acuta, poi scossi la testa e presi in mano un pennello - Non mi va di parlarne papa'. Adesso mettiamoci a lavoro, cosi' almeno si asciuga entro domani.- Sussurrai mettendo fine alla conversazione.
Adoravo mio padre. Con lui avevo una relazione molto piu' forte che con la mamma.
Con lui parlavo veramente di tutto e lui sapeva quando non doveva impicciarsi negli affari miei piu' del consentito, proprio come in quel momento.
Sentimmo la porta di casa aprirsi proprio mentre finivo di dipingere l'ultimo pezzo, mentre papa' stava gia' mettendo via i suoi pennelli. Gli porsi pure il mio con un sorriso e poi mi pulii le mani sulla maglietta. Scesi al piano di sotto ed entrai in cucina, dove salutai mamma con un bacio sulla guancia.
Si giro' sorridendo - Come e' andata a scuola tesoro?- Chiese ricambiando il bacio.
- Bene mamma, bene. Ho conosciuto tre ragazzi davvero simpatici. Si chiamano Kendall, Carlos e James.- Le raccontai sedendomi su uno dei sgabbelli dell'isola di cucina.
Mamma ammicco' con lo sguardo mentre prendeva una padella - E sono carini questi ragazzi?-.
Io arrossii - Mamma!- Esclamai imbarazzata.
Sinceramente, adesso che ci pensavo, dovevo ammettere che tutti e tre erano incredibilmente carini.
- Oh, non so se Kendall o Carlos o James siano carini ma posso dire che il figlio di uno dei nostri vicini sia davvero simpatico.- Disse papa' abbracciando mamma da dietro.
Io sbuffai - Papa', te l'ho detto, e' un idiota.-.
Mamma non mi ascolto' - E come si chiama questo "idiota"?- Chiese facendo il segno delle virgolette.
Sbuffai nuovamente - Logan Henderson e non e' affatto simpatico. E' uno st..- Mi interruppi all' occhiataccia di mamma -Stupido.- Mi corressi, facendo un sorriso angelico.
- Sai che anche tua zia..- Non la lasciai finire che alzai gli occhi al cielo.
-Diceva lo stesso di zio, si, lo so, ma zio Sam non aveva lo stesso carattere di Logan. Lui era meno... Don Giovanni, ecco.- Dissi evitando l'occhiataccia di mamma mentre papa' si sedeva comodamente su una sedia.
- Ma non sai che tuo zio diceva- sottolineo' la parola - di essere un Don Giovanni, ma che in realta' non lo era affatto. Lo diceva per...- S'interruppe, cercando le parole giuste. - Ah, si. Per non perdere la "buona reputazione"- Disse infine, ridendo - E poi, suo padre e sua sorella mi sembravano persone per bene quando ho chiesto loro di tenere Sonic per qualche giorno. E anche Logan si e' dimostrato molto educato.- Mi guardo' quasi con rimprovero, ma poi scoppio' a ridere - E pensa che si e' anche congratulato per il mio fisico.- Aggiunse rivolgendosi a mamma, facendola scoppiare a ridere mentre toglieva la padella dai fornelli.
- Oh, allora e' un ragazzo molto, ma molto educato.- Sghignazzo' passandomi i piatti, per poi mettersi a imburrare i pezzi di pane.
Scossi per l'ennesima volta la testa in poche ore: quando i miei ci si mettevano in qualcosa erano peggio dei muli.
Solo quando ormai stavo portando la forchetta con l'omlette alla bocca,  realizzai cosa aveva detto papa'.
- Sonic e' a casa di quel Don Giovanni con il cuore di ghiaccio?!- Quasi gridai.
Mio padre alzo' un soppracciglio e inghiotti un boccone - Mica se lo mangiano. Hanno anche loro un bel Golden Retriever. E poi, Sonic ci sarebbe solo d'intralcio qui, e la famiglia Henderson e' stata felice di accoglierlo per qualche giorno.-.
Sospirai, intuendo dal suo tono di voce che sarebbe stato inutile ribattere.
Finii di mangiare in fretta e misi il piatto nel lavello, per poi dirigermi nella camera degli ospiti, dove avrei dormito finche' la mia stanza non sarebbe stata pronta, dopo aver salutato i miei genitori.
Mi feci una doccia veloce e, tra scatole e scatoloni, mi diressi verso il letto, dove impostai la sveglia per le sette meno un quarto e dove, in seguito, mi addormentai con la sveglia stretta in mano.

Sentii un fastidioso "dreen" provenire dalle mie mani cosi' aprii gli occhi mugugnando qualcosa di incomprensibile persino per me stessa.
Schiacciai con le dita il pulsantino rosso e poggiai i piedi sul freddo pavimento, sentendo un brivido passarmi per tutta la schiena.
Mi alzai e mi vestii con i primi vestiti che mi trovai fra le mani, per poi preparare lo zaino.
Entro le sette e dieci ero gia al piano inferiore, sotto lo sguardo stupito di papa'.
- Che ci fai in piedi a quest'ora, scricciolo?- Chiese bevendo il suo caffe'.
Sorrisi a quel soprannome, poi, con voce piu' strascicata del previsto, gli risposi - Oggi mettono in bacheca i fogli di iscrizione alle attivita' extra- scolastiche e io voglio iscrivermi a football e, a quanto ha detto Carlos, ci sono molti pretendenti, quindi cerchero' di essere fra i primi ad entrare a scuola.- Gli sorrisi lasciando un bracio sulla guancia e, prendendo un toast fra i denti, mi avviai verso la porta.
- Ci vediamo dopo papa'.-. Lo salutai dalla porta.
Detto questo uscii di casa e entro dieci minuti arrivai nel cortile della scuola, dove c'erano gia' alcuni ragazzi che chiaccheravano.
Entrai dentro l'edificio e mi posizionai accanto alla bacheca che, come aveva detto Carlos, era gia' piena di fogli di varie attivita'.
Cercai subito quello di football e lo trovai quasi subito: era quello con gia' quattro firme su trenta posti.
Presi la penna e firmai, osservando in seguito le firme prima della mia: Logan Henderson 5', Mac Bass 4', James Maslow 5', Carlos Pena 5'.
Sorrisi agli ultimi due nomi, poi mi concentrai nel cercare l'iscrizione per l'atletica.
La trovai con un solo iscritto, un certo Liam Helson 5', e raggiunsi il mio nome alla lista.
Sentii qualcuno avvicinarsi e sorrisi scoprendo che era Kendall.
- Gia' scritto il tuo nome?- Mi chiese sorridendo mentre gli passavo la penna attaccata alla bacheca.
- Si. E tu, a cosa ti iscrivi?- Gli chiesi mentre scrutava tutti i fogli appesi, per poi avvicinarsi ad uno di essi.
- Sono due anni che non gioco a football e questo e' l'ultimo anno. Voglio che mi ricordino per le vittorie che vi faro' portare a casa.- Disse firmando e ridendo.
- Sbruffone.- Gli dissi sorridendo mentre gli davo una spinta con la spalla.

Eravamo alla terza ora e la professoressa Sanders, storia, era davvero simpatica e riusciva a coinvolgere davvero negli argomenti.
Venni colpita sul braccio da un bigliettino.
Lo aprii e mi chiesi chi poteva essere, visto che Carlos, Kendall e James avevano lezioni in altre classi.
"Sonic e' davvero un Pastore Tedesco fantastico. E' stato buono per tutto il tempo. E lui e Rex hanno fatto subito amicizia da subito- L".
Sorrisi. Almeno Sonic si trovava bene li da lui.
Girai lo sguardo per tutta la classe per trovare Logan. Quando lo trovai mi sorrise e io ricambiai per un nano secondo, poi, facendo finta di prendere appunti, gli risposi.
"Grazie per tenerlo e sono felice che si sia ambientato, ma questo non cambiera' di certo il mio modo di comportarmi verso di te.".
Passai il biglietto al mio vicino di banco chiedendogli di passarlo fino a Logan. Lui mi sorrise e lo fece passare di mano in mano.
In quel momento entro' in classe un uomo robusto, mai visto.
- Buongiorno professor Smith. Come posso esserle d' aiuto?- Chiese gentilmente la professoressa, interrompendosi nella spiegazione.
- Buongiorno a lei. Vorrei chiederle il permesso di prendere con me..- controllo' un foglio -il signor Henderson e la signorina Brown.-.
Io e l'altro interessato ci guardammo confusi.
- Hanno combinato qualcosa?- Chiese di nuovo la professoressa, facendo segno di alzarci.
- No... e' per una questione di football.- Disse calmo guardando noi due.
Subito attorno a noi iniziarono a girare bisbigli tipo - Cosa centra la Brown?-, oppure - Sicuramente qualcuno gi ha visti chiusi in uno sgabuzzino e hanno fatto la spia-. Bisbigli che vennero interrotti da un colpo sulla cattedra, seguito da un tono pacato - Henderson, Brown, se sareste cosi' gentili da seguire il professore.-.
Raccogliemmo velocemente libri e astucci e poi seguimmo il professore con gli zaini in spalla, arrivando fino all'ufficio di Smith.
Ci fece accomodare su delle sedie, mentre lui si sedette sulla scrivania e ci scruto' per un po', facendo poi un sospiro.
- Henderson, tu hai gia' il ruolo di capitano.- Disse calmo, mentre Logan si protese in avanti.
- Ma coach, non ha visto come giocano gli altri.- Protesto'. Forse papa' aveva ragione su di lui e sul suo comportamento.
- Ho visto giocare tutti e tu sei il migliore. I giocatori di quest'anno sono tutti quelli di due anni fa, compreso Schmidt.-.
- Oh beh, in questo caso ha ragione lei, sono il migliore.- Disse sorridendo beffardo. Okay, ritiro tutto.
- Quanto a lei, Brown, ha per caso sbagliato foglio?- Chiese mostranoci il foglio di iscrizione completo.
Logan mi guardo' stupito - Ti sei iscritta a football?-.
- No coach, non ho sbagliato. Ho giocato nella squadra del mio vecchio paese e grazie a me e a un mio amico, Greg Schewster, abbiamo vinto i capionati per tre anni consecutivi.- Spiegai impassibile..
Il coach aveva uno sguardo totalmente perso - Ecco chi diamine era Brown. Ci avete stracciati in questi anni. Giocavate come squadra scolastica, vero?- Chiese con la voce alterata.
Io annuii sorridendo.
- Che ne dici Logan? Per me e' praticamente in squadra.- Disse entusiasta.
Ma Logan mi squadro' - Voglio prima vederla in azione.-.
- Ma e' lei Brown, il...- Stava dicendo il coach, ma lo interruppi sorridendo.
-Se per lei va bene, coach, accetto la sua sfida.- Dissi guardando Logan.
Io coach annui' sconvolto.
- Bene Henderson. Tra un'ora. Mach quattro a quattro. Prendiamo chi vogliamo. Per lei va bene se lo facciamo fra un'ora?- Conclusi rivolgendomi verso il coach che annui' nuovamente.

Un'ora dopo mi trovavo al campo di football. Attorno a me c'erano Carlos, Kendall e James, ognuno prelevato da diverse lezioni, ognuno che mi ringraziava per averlo salvato da una brutta interrogazione assicurata.
Non pronunciavamo una parola da quando li avevo prelevati.
Nell'aria c'era un filo di tensione.
Dopo poco vedemmo Logan arrivare con tre armadi a tre ante, gia' con le protezioni sistemate: paradenti puliti, protezioni del torace e spalliere sistemate e i caschi, con i paradenti dondolanti attaccati alla protezione facciale, sotto il braccio, proprio come eravamo sistemati la mia squadra e io.
Si misero davanti a noi con sguardi torvi.
- Mac, Alek, Bred, ma che sorpresa!- Esclamo' Kendall sarcastico.
I tre stavano per saltargli addosso, ma si fermarono ad un cenno di Logan.
Dopo qualche minuto arrivo' anche il coach con il fischietto al collo e la palla in mano
La porse alla mia squadra, senza dire una parola.
Nello stesso silenzio ci mettemmo i caschi in testa e ci sistemammo al centro del campo.
"La nostra guerra pensonale e' iniziata Logan." Pensai, prima di mandare la palla all' indietro.

Durata della partita: regolare. Nessun fallo. Li abbiamo stracciati di venti punti.
Io e i ragazzi stavamo esultando, mentre notavo con la coda dell'occhio il professor Smith che si avvicinava tutto sorridente.
- Guardatelo, fra un po' incomincia a saltare.- Ci fece notare James, facendoci scoppiare a ridere.
- Jennifer, ragazzi, sono veramente impressionato. Siete migliorati tutti da quando vi ho visti giocare l'ultima volta. C'e' la seria possibilita' che Logan venga sostituito come capitano- Annuncio' facendo allargare i nostri sorrisi - E ora, andate a farvi una doccia e cambiatevi.- Concluse congedandosi.
Mi voltai verso il posto dove Logan e gli altri armadi parlavano.
Lo vidi buttare con violenza il casco a terra e dare un calcio alla panchina.
Diedi una pacca sulla spalla ai ragazzi e li ringraziai. In seguito mi avviai verso Logan.
Gli arrivai da dietro e quando gli passai accanto, sussurrai - Volevi la guerra? Eccotela.-.
Intuii che i tre si stavano per scagliare su di me, ma sentii Logan quasi ringhiare. - E' una ragazza. E le ragazze non si piacchiano.-.
Sorrisi e continuai a camminare.
Magari c'era una minuscola parte buona di lui che si poteva ancora salvare.



Angolo autore.
Ok, prima di tutto, salve. E poi, so che mi volete uccidere o lapidare, non ho postato per quanto, due settimane?
Voglio dire, non che io abbia molti lettori, ma non vorrei perdere quei pochi che ho, quindi mi dispiace per non aver postato, ma questa volta posso dire che la colpa non e' mia ma del mio vicino che e' partito, spegnendo internet (lo prendo da lui, gratis :D).
Detto questo...Si, lo so, il capitolo e' piu' corto del precedente e fa anche schifo, qui potreste tranquillamente lapidare, non ho una scusa per questo.
E adesso, vado a sbarrare porte e finestre casomai qualcuno mi vorrebbe strozzare di notte.
Buona notte e sogni.. Big Time Rushosi.
   
 
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