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Autore: white_poison    21/09/2012    0 recensioni
Come ama un uomo?
Tutti ci chiediamo e assistiamo a come una donna soffre e ama un uomo. Questa storia parla di un uomo, che nasconde da sempre le sue emozioni , che si innamora della persona sbagliata, e che questo lo porta a fare cose che nessuno immagina. Un uomo che si innamora. Matteo, che si innamora.
L'amore cambia le persone nel modo di pensare, vivere; L'amore è quella piccola concretezza che ti riempie il mondo. ''Diciotto anni, pochi ma buoni.'' ripete sempre Matteo, pochi ma ugualmente pronti a farle perdere la testa, letteralmente.
Quando la ragazza che ama scompare, si dissolve come sabbia al primo soffio, un pezzo di mondo si stacca dal cuore di Matteo.
Amare per un uomo, non è facile.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over | Avvertimenti: Triangolo
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''Cosa hai sul polso, Matteo?''
Mi guardo il polso attentamente, cosa ho?
''Cosa vedi? Non ho niente!''
''Sei tagliato, che hai fatto?''
''Forse sono caduto.''
Cammino verso la strada per tornare a casa, venti minuti e sono già arrivato.
Le parole di Giada mi lasciano perplesso, chissà cosa vedeva. Io vedo solo cicatrici. Cicatrici che solo l'amore può lasciare, amore e lamette.
Fanno parte di me, fanno parte del male che ho dentro, che scorre nelle mie inconsapevolezze, sangue avvelenato che trasporta odio, e che a volte spacca le vene e fuoriesce giusto un pochino.
Stare più tempo con mia madre, per tutte le vacanze di natale, è stato coraggioso, costruttivo. Non amo più Beatrice, credo. 
Per questo lasso di tempo non l'ho più rivista e ho trovato meglio da fare che contorcermi di dolore solo per lei. Ho diciottoanni appena compiuti, pronti ad essere usati.
Ho chiuso con l'amore , ho aperto nuove vie. Ho trovato la felicità, adesso amo di più le piante.
Ho una macchina, la notte, trovare una ragazza che è disponibile, non è difficile. Sono tornato indietro, con il cuore più debole. Ho fatto un reset completo, ma ho tenuto me.
Ho trovato me. Adesso che sono guarito tutti sono miei amici, io sono disponibile con loro, loro lo sono con me.
Si tratta di rispetto. Mia madre sembra stare meglio, non pensa più a mio padre, anche se manca di qualcosa, di una vita normale. 
Il fatto è che quando di colpo una persona importante, viene a mancare nelle giornate quotidiane, ti senti come se il giorno non arrivasse mai, è un circolo vizioso vorresti dormire sempre, perché la notte porta consigli e non ti fa pensare, sopratutto.
La vita però, continua. Adesso che la scuola è ricominciata dopo le vancanze natalizie, anche Beatrice è tornata e io la vedo ogni giorno.
Lei crede che io non la guardi, ma io osservo tutto. Mi guarda quando io non la guardo, non sapendo che io però la scruto in ogni minimo dettaglio, leggo ogni suo movimento.
Adesso è single, lo ha appena twittato e scritto su Facebook. Questi Social Network gli hanno dato alla testa, non è più la ragazzotta semplice e dolce di una volta, ha intrapreso un nuovo gruppo, una nuova vita.
Giorno dopo giorno, il tempo passa e pure in fretta. Siamo già a Maggio e sta per iniziare l'estate. Io in assoluto odio l'estate, sei così nudo, così sfoglio, non puoi proteggerti dal mondo.
Ho visto l'ultima volta Beatrice ad Aprile, è scomparsa, forse ha deciso di saltare le ultime lezioni, anche se non è da lei.
''Matteo! La sai l'ultima?''
''No, dimmi Carlo!''
''Beatrice si è ammalata.''
Che ha? Sarà una di quelle malattie curabili, quelle che però ti tengono a casa per molto. 
Torno a casa un pò scosso dalla notizia, non lo sabrebbe tutta la scuoa se non fosse qualcosa di grave. Non ho mai sentito questo sentimento.
Sento un grosso nodo che sconvolge il mio stomaco, sale per l'esofago e si ferma alla gola, ingrossandosi sempre di più. Una preoccupazione tale. Adesso se io vomitassi, svuoterei il mio involucro umano. Questo nodo sta risucchiando tutta la mia vitalità. Mi sudano le mani e fatico a respirare. Se sarebbe stato grave, io lo avrei già saputo, in fondo sono stato con lei per sei mesi. 
Mi squilla il cellulare e salto dalla paura.
''Pronto.''
''Sei Matteo?''
''Si, chi è?''
''Beatrice sta male, volevo fartelo sapere, sono sua madre. Se ti va vieni qui con lei, le terrai compagnia.''
Corro, salto e vado incontro a tutto. Non ho più fiato, barcollo dalla paura e arrivo a casa di Beatrice. Suono, sua madre mi apre, ha la faccia di chi non riesci a stare bene,pallida , stanca.
Conosco la camera di Beatrice, ha conosciuto i nostri corpi nudi, ha complottato con il letto testimone di un amore appassionato, per nascondere questo bellissimo segreto.
Entro e la vedo. Gli occhi fanno subito a lacrimare, la bocca non si chiude, il cuore si restringe, la mia anima si ammala.
E' adagiata sul fianco, con un filo sul naso, un filo per l'ossigeno...Beatrice non può respirare bene, non può più gridarmi:''Cretino!'' con la sua voce melodica.
Ha una sacca di sangue attaccata al braccio. Braccia fragili, braccia che non possono più stringermi forte. E nemmeno io posso stringerla forte, si romperebbe, è talmente magra. 
Ha il viso spento, la pelle invecchiata e giallastra. Chi è? 
''Beatrice, ha il cancro.''
E' Beatrice, e ha il cancro. Io amo Beatrice, non ho mai spesso di amarla. Nel momento stesso in cui l'ho vista , ho incontrato me stesso, di nuovo, il vero me, nello stesso momento mi sono ammalato con lei.
   
 
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