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Autore: Mina7Z    22/09/2012    13 recensioni
“Era rimasta lì ad aspettarlo. Imbambolata e assorta nei suoi pensieri come non le capitava d tempo. E anche molto indispettita per quell’uscita mattutina nella quale proprio non l’aveva voluta coinvolgere. L’aveva provocato, sfidato, poi quasi supplicato di portarla con lui, divorata dalla curiosità di scoprire dove si stesse recando Andrè a quell’ora del mattino”.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: André Grandier, Oscar François de Jarjayes
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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In nomine patris 

 

 




Il negativo dell’amore


Aprì gli occhi di soprassalto, subito attraversata dalla speranza  che si trattasse solo di un terribile incubo e con il battito del cuore che le pulsava nella testa.  Alla vsita del corpo di Andrè, sobbalzò sulla sedia  lasciando scivolare la mano che ancora stringeva tra le sue, nel tentativo di assicurarsi che  nulla di irreparabile, durante il suo sonno,  fosse accaduto.

Sfidando il buio che aveva ormai invaso la stanza, sospirò faticosamente quando, ancora con il cuore in gola,  avvertì il leggero sollevarsi nel suo torace e il ritmo regolare del suo respiro.

"Andrè"…

Doveva essersi addormentata  con il capo adagiato sul suo letto e mentre lasciava il tempo agli occhi di abituarsi all’oscurità,  si accorse  della presenza di una figura in piedi  dietro di lei nella stanza.

 
 
 
Non doveste restare qui da sola, Oscar.
 
Non voglio nessun altro in questa stanza, Fersen.
 
Dovreste mangiare qualcosa, cercare di riguardarvi, altrimenti non sarete di aiuto ad Andrè.
 
….Forse più tardi mangerò qualcosa…
 
E’ tornato  il dottore per le medicazioni, Oscar.
 
….Si….fatelo entrare, Fersen, vi prego.
 
Come sta Andrè? Ha mai ripreso conoscenza?
 
No…ma è  vivo….mi pare molto, no?
 
Credo di si, la ferita è piuttosto grave
 
Lo so…
 
Ma è forte….
 
….Si…lui sa che non può andarsene adesso…
 
….Oscar…
 
Abbiamo avuto troppo poco tempo…

… Io lo spero, ma per il vostro bene vi dico che dovete anche pensare che le cose potrebbero andare diversamente.

Che potrebbe  morire?

…Dovete prepararvi a qualunque evenienza..
 
Non potete dirlo…
 
E’ doloroso, ma non vorrei trovarvi impreparata.
 
…..Impreparata? Come potrei prepararmi a un tale evento,  Fersen?
 
….Oscar…
 
Cosa dovrei fare? Iniziare a pensare che l’uomo più importante della mia vita debba andarsene così…
 
Non accadrà..ma se accadesse….voi crollereste, Oscar.
 
Se accadesse io smetterei di respirare, Conte….
 
Cosa dite, Oscar....
 

Cosa c’è di strano nelle mie parole? Mi parlate così schiettamente  perché sono un soldato e  dovrei convivere con l’idea della morte?   Di cosa credete sia fatto il mio cuore, Conte?

 
Io non volevo turbarvi fino a questo punto, dimenticate le mie parole, se potete, è un discorso meschino quello che vi ho fatto, Oscar, non ne ho compreso la gravità.
 
Vedo che i comportamenti meschini e l’incapacità di  giudicare il vostro comportamento sembrano una vostra  prerogativa, Conte.
 
…..Io…..vi devo delle spiegazioni, Oscar….ma non qui, seguitemi mentre il dottore medica Andrè.
 
 
 
 
Rimase alcuni istanti a osservare le bende intrise di sangue che scivolavano via dal corpo di Andrè avvertendo una fitta allo stomaco che le lambiva le gambe.
 
 

“Potete uscire adesso, vi chiamerò quando avrò terminato”.
 
“Ma ..io…vorrei restare ”.
 
“Portatela fuori, Conte, vi prego”.
 
“No…”.
 
“Riposatevi qualche istante, mangiate qualcosa, dovete essere in forze per accudire Andrè”.
 
“…Va bene, dottore”.
 

 

Uscì da quella stanza senza replicare oltre, con l’atroce sensazione che  le avessero imposto di allontanarsi  per non vedere  la reale gravità della ferita. Schioccò le labbra in segno di stizza. Ne aveva viste tante di ferite, lei, che  in fondo, si,  era un soldato. Aveva visto corpi dilaniati da esplosioni e spari, corpi a cui erano state inferte ferite mortali, ma pensando al dolore che avrebbe provato nel vedere la ferita divorare il  torace di Andrè, preferì  cedere alle loro richieste. Ma un po’ si sentiva una vigliacca per non avere resistito a restare con lui anche in quel momento.

 

E quando fu sola con Fersen in un’altra stanza sentì la rabbia montare e divorarne le viscere.
 


Non avete risposto alla mia domanda, Conte, sono un soldato e un soldato  dovrebbe essere abituato alla morte?
 
No…..perdonatemi, Oscar…
 

Solo pochi giorni fa  mi avete baciato, avete fatto allusioni a una proposta di matrimonio, ad un vita insieme…..non ero solo un soldato, allora?

 
Io non dimenticherò mai quel bacio, Oscar…
 
Cosa avete visto in me, in quel momento, la donna o il soldato?
 
Una bellissima donna, capace di tormentare il cuore di un uomo.
 
Si, Conte, è questo che in fondo sono, una donna. Solo un donna. E il mio uomo sta lottando tra la vita e la morte in questo maledetto palazzo.
 
Capisco quanto tutto  questo renda il vostro dolore ancora più grande, Oscar.
 

Oh, il mio dolore è immenso, Conte, non potete neanche  immaginare quanto, tanto che forse non arriverete mai a provare un dolore tanto grande per la  paura di perdere la persona che amate e nonostante tutto, in cuor mio vi auguro  sinceramente di non provare mai ciò che dilania il mio cuore oggi.

 

Ci sono tormenti, Oscar, che non posso certo paragonare al vostro dolore, che lacerano le membra in un modo così totale da desiderare di annullarsi sprofondando vergognosamente  negli abissi più profondi. Perché quando si è impuro, quando ci si vergogna di ciò che si è, risulta più semplice convincersi di non meritare un’esistenza felice con l’unica persona a cui senti di appartenere.

 

Questo non vi impedisce di soffrire e di condurre in quel baratro chi  vi ama veramente e profondamente. E non mi riferisco solo a Madelene.

 

Ne sono consapevole, Oscar, ma non posso farne  a meno. Ho cercato di dimenticare il mio amore, di annullarlo, di soffocarlo tra le braccia di altre donne e in fondo non credo di esserci riuscito. Oh, si, ci sono momenti in cui mi sembra che il ricordo di lei si sbiadisca,diventi così opaco, così lontano, ma sono solo momenti, Oscar, e durano il tempo di una notte di passione.

 

Avete usato Madelene, come molte altre, comprenderete bene che non posso perdonare la crudeltà di tale comportamento. Avreste potuto avere qualunque donna nobile o borghese, perché circuire una  ragazzina che lavorava come cameriera nella mia casa, non posso accettarlo.

 

Madelene è terribilmente bella, Oscar, ma non parlo solo della bellezza esteriore. Lei era così dolce, aveva un sorriso tenerissimo e non ho potuto fare a meno di avvicinarmi a lei. Ho detto delle cose atroci, Oscar, questa mattina, soprattutto perché in fondo non le pensavo sinceramente. Una parte di me ha sempre avuto la sensazione che con lei fosse tutto diverso, che fosse speciale, che con lei avrei davvero potuto trovare una vita diversa.

 
Poi avete cambiato idea, non è vero?
 

…Si… un giorno improvvisamente, fragile come non mai,  lei mi ha fatto intendere  tra le lacrime che non avrebbe sopportato sapermi tra le braccia di altre donne, che ne sarebbe morta. Capite che per una donna nella sua posizione è stata una confessione piuttosto struggente. Io la amo, Oscar, nonostante  quello che possiate pensare, nonostante tutto il male che le ho fatto con il mio comportamento, che forse non è degno dell’ultimo degli uomini.

 
Strano modo di dimostrare l’amore, Conte.
 

Non mi aspetto che capiate, a volte anche per me è difficile convivere con il mostro che c’è in me, con gli impulsi che inaspettatamente muovono  le mie azioni trasformandomi in un uomo senza scrupoli.

 
Cosa c’entra Andrè in tutto questo?
 

La mia storia con Madelene era iniziata già da alcuni mesi.  La mandavo a pendere per condurla nel mio palazzo e una sera Andrè  se ne è accorto, riconoscendo la carrozza, nonostante non avesse lo stemma di famiglia. So che ha parlato con Madelene per metterla in guardia, per dirle di stare attenta, di non fidarsi di me.

 
E lei?
 
Credo abbia preferito non credergli e comunque non vedere le cose chiaramente. Ha preferito convincersi che  il mio amore fosse sincero.
 
Le avete detto di amarla?
 
 ……Si…. È una parte di me credeva che fosse vero….
 
Capisco…
 

 Andrè ha tentato in tutti i modi di nascondermi la paternità di Béatrice, non voleva che sapessi  della vostra storia don Madelene, ma non ne comprendo le ragioni.

 
Erano ragioni più che fondate, Oscar.
 
Ovvero?
 
Un ricatto da parte mia.
 
 …..Cosa?.....
 

Le cose erano precipitate, Oscar, …. Madelene aveva scoperto di essere incinta  e io ho perso la testa. Una sera Andrè  ha seguito Madelene a casa mia e abbiamo avuto uno scontro molto acceso.

 
Cosa è successo?
 

Lui era al corrente del bambino e ha cercato di convincermi a mantenere Madelene e il nascituro, nonostante io avessi proposto di farmi carico della situazione  per  trovare soluzioni alternative.

 
Soluzioni alternative?
 
….Già…ma con lei non ne avevo ancora fatto parola e anche Andrè, in seguito, ha mantenuto il segreto.
 
….Questo non vi fa certo onore, Conte.
 
..Si non ne vado certo fiero…ma non vedevo soluzioni diverse, all’epoca…prima di parlare con Andrè…
 
....Cosa vi ha detto?
 
…Ha minacciato di raccontarvi tutto se non avessi accettato di aiutare Madelene e il bambino che sarebbe nato.
 
Di dirmi tutto?
 
…Si, non vi avrebbe  certo fatto piacere sapere che mi ero permesso certe libertà con una ragazza della servitù, in casa vostra.
 
….Non posso dargli torto, Conte.
 

Ma ho avuto l’impressione che ci fosse un motivo più importante che lo spingeva a un atteggiamento tanto veemente ei miei confronti.  Ho creduto che fosse innamorato di Madelene e cercasse di proteggerla minacciando di divulgare la notizia della gravidanza. Se lo avesse detto a voi, probabilmente  il vostro atteggiamento mi avrebbe tradito, non mi avreste più concesso al vostra amicizia e forse lei avrebbe  intuito qualcosa, avrebbe notato la  vostra diffidenza verso di me e  avrebbe  nutrito dei sospetti nei miei confronti.  Non potevo permettermi di farla stare male, di darle un tale dolore.  Le voci corrono in fretta a Versailles, Oscar, lo sapete meglio di me.

 
Questa storia  mi sembra assurda.
 

Ma  adesso ho capito che non era solo Madelene che Andrè  cercava di proteggere, eravate soprattutto voi. E ora ne comprendo i motivi. Lui vi amava. Come ho potuto non accorgermene, prima?. Ma sono anche  convinto che ci fosse qualcosa da cui intendeva proteggervi, voleva tenervi fuori da questa storia ma non ho mai compreso realmente il motivo.  Forse voi lo sapete.

 
…….Si….certo……conosco il motivo che ha spinto Andrè a tenermi all’oscuro di tutto.
 
Lo sospettavo.
 
…Ma non comprendo le motivazioni con cui avete convinto Andrè a non rivelarmi nulla di voi e Madelene.
 
L’ho ricattato.
 
Ricattato? E come?
 

….Gli ho detto che vi avrei  chiesta in sposa e poi ho minacciato di approfittarmi di voi, nel più terribile dei modi, continuando a frequentare i letti di altre donne e divulgando a Corte cosa accadeva nel talamo nuziale.

 
…Siete un mostro….un essere meschino…….siete rivoltante……….
 
Ho perso la testa, Oscar…..ho solo perso la testa………
 
Non siete degno di chiamarvi uomo….
 

Non avrei mantenuto la minaccia, Oscar, è stato inaspettatamente facile convincere Andrè della fondatezza delle mie intenzioni e solo ora capisco il perché. Lui mi urlava in faccia il suo disprezzo ma io vedevo sul suo volto il mio stesso dolore. Ci sono amori impossibili, Oscar, che tolgono la ragione, allentano le difese.

 
….Andrè….
 
Adesso capisco che non avrebbe sopportato di perdervi, eravate troppo importante per lui. L’amore si insinua nelle vene, Oscar, può agire come  il più  potente dei veleni, offusca la mente.
 

Su una cosa  soprattutto vi sbagliate, Conte. Voi non sapete niente dell’amore. Niente.  E non sapete quanto il cuore di Andrè  sia più nobile e puro del vostro. Lui ha un cuore immenso, capace di comprensione e sacrificio, capace di amare disperatamente  una bambina come se fosse la sua, mentre voi avete subito questa paternità senza provare il minimo affetto nei confronti di vostra figlia  o la più misera comprensione nei confronti della donna che vi ha amato e  che vi ha reso padre. E cosa avete fatto ora? Siete piombato qui dopo anni e avete strappato la bambina alla madre. E per questo vostro comportamento ritengo che non ci sia una giustificazione al mondo, Conte, neanche una.  No, Fersen, voi non sapete proprio nulla dell’amore. 


 

   
 
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