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Autore: The Loveless Jester    23/09/2012    0 recensioni
-Un mese per trovare questa motivazione. Conosco bene Loki anch’io e so che c’è ancora del salvabile, ti prego padre, dammi solo un misero mese per convincere Loki e se fallirò…- E qui Odino vide Thor esitare come mai aveva fatto in vita sua , neanche davanti al più temibile dei nemici. – se fallirò, sarò io stesso ad uccidere Loki.-
Genere: Avventura, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Loki, Nuovo personaggio, Thor
Note: OOC, Otherverse, What if? | Avvertimenti: Incest
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Chapter One: You're still You

 



















- I look up to everything you are ,
In my eyes you do no wrong .
I've loved you for so long
and after all is said and done
You're still you, After all …
You're still you-

 








 
I raggi del sole del mezzogiorno Asgardiano  colpirono in pieno il volto del dio dei tuoni che si era addormentato solo alle prime luci dell’alba, dopo aver passato una notte pessima e tormentata da mille pensieri che, non a caso, erano stati tutti volti verso il fratellastro minore incarcerato nelle lussuose segrete del palazzo reale di Asgard.
Lentamente Thor stirò i possenti arti beandosi ancora per un po’ del caldo tepore irradiato dal sole, infine si costrinse ad aprire gli occhi  e ad alzarsi dal letto.
Dopo essersi fatto una lunga doccia e aver indossato i panni puliti scese nella sala da pranzo per consumare un veloce pasto giusto per tenersi in energie e poi subito si diresse nella sala del trono dove  sapeva che Odino lo aspettava.
La sala del trono era sempre stato un luogo amato da Thor , da piccolo vi giocava con Loki , rincorrendosi e nascondendosi i due principi passavano delle ore intere in quella sala immensa e dorata senza che nessuno li disturbasse, anzi a volte venivano raggiunti dalla loro madre  che portava loro la merenda pomeridiana e si raccomandava   amorevolmente che non si facessero male o litigassero.
Thor aveva dei bei ricordi di quella sala, quelle lunghe tavolate  mille e mille volte gli avevano funto da nascondino o da barriera quando Loki gli correva dietro per prenderlo, oppure ricordava che  quando litigava con Loki perché quest’ultimo gli rinfacciava di averlo trascurato per stare con gli altri ragazzini Asgardiani e correva via piangendo , lo ritrovava sempre nascoto dietro il trono accucciato con la testa fra le ginocchia.
Sorrise amaro, quelli erano solo i tempi andati  e ora i tempi erano molto più difficili e ostili.
Sospirò pesantemente il dio dei tuoni facendo infine il suo ingresso nella sala del trono  ove
Odino aspettava  seduto sullo scranno d’oro  , con indosso un aria abbastanza grave e preoccupata che mise subito il figlio in guardia.
-Padre.-
-Thor figliolo, vieni pure ti aspettavo.- disse quello accennando un lieve gesto con la mano invitando il figlio ad avvicinarsi.
-Non avete una bella cera padre, c’è qualcosa che vi tormenta?- Chiese Thor  fermandosi solo a pochi passi dal trono del re.
-Ebbene si, ci sono molte cose che mi tediano ma ora ne verrai a conoscenza anche tu  non temere.-
Odino si piegò in avanti, le mani giunte sotto il mento e lo sguardo serio puntato negli occhi di ghiaccio del figlio.
-abbiamo avuto un problema sul pianeta Svartálfaheimr, il regno degli elfi oscuri e dei nani. Gli altri sette regni  hanno richiesto il nostro intervento in quanto pare che su quel pianeta sia in corso una guerra civile  fra nani ed elfi.Si mormora che il capo dei nani abbia ucciso la regina degli elfi e da lì ne è scoppiata una guerra. Abbiamo deciso di mandare un ambasceria e tu ne sarai a capo figlio mio.-
-Padre capisco la situazione ma io non posso muovermi da Asgard, devo occuparmi di Loki e ho solo un mese di tempo e non posso permettermi rallentamenti.-
-Sapevo che avresti parlato cosi Thor, per questo ho deciso che Loki verrà con te, certo con le dovute precauzioni, non voglio che ti sia di intralcio. Tuttavia mi auguro che tutto si concluda in una breve trattativa diplomatica. – Odino calcò volutamente le ultime parole proprio per indicare al figlio che non avrebbe dovuto fare come al suo solito lasciandosi andare al suo spirito guerriero.
Thor rise sommessamente. – Mi conosci fin troppo bene padre mio! Farò ciò che dici, ma dimmi come vuoi tener buono Loki?-
-Ho fatto costruire un bracciale in grado di tenere la sua magia ai minimi livelli, in modo che non possa nuocere a nessuno ma che almeno possa difendersi, dopotutto state andando in missione.
-La trovo un idea eccellente padre , se siamo fortunati magari l’azione porterà una svolta nell’animo di Loki.-
- Lo spero figlio mio, ma ora và, e porta con te i guerrieri che riterrai più degni della missione, si parte tra due ore.-
Thor sorrise compiaciuto.- State tranquillo padre , so già su chi ricadrà la mia scelta.-
 
Un paio d’ore dopo , d’innanzi alle macerie del  bifrost erano riuniti accanto a Thor , Loki al fianco del fratello con un espressione  sul volto indecifrabile, la dea Sif e gli altri valorosi guerrieri Asgardiani Fandral, Volstagg, Hogun e Heimdall.
 Il principe biondo si guardò intorno soffermandosi su ognuno dei guerrieri scelti sorridendo compiaciuto della propria decisione, infatti Thor sapeva bene che quei pochi guerrieri erano talmente valorosi che avrebbero avuto la stessa prestanza di un esercito completo.
Approfittando della distrazione generale e delle chiacchere  tra gli altri guerrieri Thor si volse verso Loki con una specie di sorriso incoraggiante stampato sul viso.
-Ti ho fatto uscire vedi?-
-Si per portarmi in una missione suicida, dove se dovessimo subire un attacco io potrei anche morire dato che non ho neanche un briciolo di potere!-
-Smetti di essere cosi negativo  Fratello!  E poi ammetterai che al momento fidarsi di te è bene ma non fidarsi è meglio!-
-La pianti con questi detti Midgardiani? Mi tediano!-
-Io li trovo affascinanti! come trovo affascinante Midgard checchè tu ne dica fratello.-
-Ah non farmici pensare ero a un passo dal distruggerla , la tua amata Midgard.-
-Hai detto bene , la mia amata Midgard e sono felice che tu non l’abbia distrutta!.-
Restarono un attimo in silenzio a fissarsi, mentre gli altri fortunatamente stavano ancora dialogando fra di loro persi nel rimembrare le vecchie avventure., occhi negli occhi i due principi duellavano con solo lo sguardo  come se ciò fosse la più tagliente delle lame   e continuarono quella lotta senza ne vinti ne vincitori per una buona manciata di secondi.
- Amo Midgard  ma non è l’unica cosa che amo.-  disse infine Thor sospirando gravemente e cedendo infine per primo ad abbassare lo sguardo , stanco di quella lotta perenna che sorgeva non appena le iridi azzurre incontravano le compagne smeraldine dell’altro.
-infatti ami anche una sciocca Midgardiana.-  Ribattè Loki prontamente sia soddisfatto per la pur lieve e futile vittoria sia di nuovo infastidito  per la nuova piega che aveva dato alla discussione.
Se Thor non fosse certo di conosce Loki avrebbe sicuramente detto che quella appena palesata fosse gelosia.
-Con Jane è finita molto tempo fa e lo sai.- sussurrò quasi titubante guardando il fratellastro di sottecchi.
-Non mi riguarda, e non mi interessa.-
Lo sguardo di Thor si indurì di nuovo di fronte alla risposta fin troppo secca e  rabbiosa del fratellastro.
D’altra parte  reputava  il fastidio di Loki riguardo all’argomento Jane un fastidio totalmente ingiustificato a maggior ragione sei il dio degli inganni continuava a negare spudoratamente che ormai qualcosa d speciale li univa.
-Smettila Loki.- borbottò irritato  allontanandosi di qualche passo.
-Bene, infatti mi sembrava che avessimo una missione da compiere e non che dovessimo perderci in inutili chiacchere.-  rispose l’altro con tono volutamente irrisorio nei confronti del fratellastro.
 Thor stava di nuovo per ribattere ma sentendo improvvisamente lo sguardo di tutti puntato addosso decise di lasciar correre  senza rispondere al fratello, si limitò a mormorare un –si parte- in direzione dei presenti che prontamente cercarono un contatto con una parte del suo corpo mentre lui cominciava a mulinare il mjolnir per creare un varco dimensionale per Svartálfaheimr , solo pochi attimi prima che venissero risucchiati via dal vortice dimensionale si voltò verso Loki indirizzandogli solo un breve sussurro velato di dolce ironia. – Tu non morirai perché ti proteggerò io Loki.- ma Thor fu troppo preso dal risucchio del vortice per accorgersi degli occhi sgranati di Loki che lo fissavano a metà fra il sorpreso e l’irritato..
 
 
 




Svartálfaheimr era un luogo  cupo e minaccioso, costituito da immense foreste di querce e cipressi , il sole non splendeva mai alto nel cielo e l’area era illuminata solo da un fioco bagliore arancio che manteneva il luogo in un perenne tramonto che culminava nel buio delle ore notturne.
Ad accogliere l’ambasceria fu mandato un manipolo di soldati elfici che li scortarono fin dentro le mura del palazzo dopo averli accolti con i dovuti onori
Durante il viaggio per raggiungere il palazzo Thor fu sommerso dalle silenziose riflessioni  che sussurravano i suoi compagni di viaggio riguardo quel nuovo pianeta che visitavano e in linea di massima potè constatare che tutte vertevano sul negativo, tuttavia  vi era un eccezione rappresentata dallo sguardo sinceramente ammirato di Loki che guardava il paesaggio circostante completamente rapito e affascinato ma Thor non ne fu comunque molto sorpreso, quel luogo oscuro ma pur sempre incantevole si addiceva perfettamente all’indole di Loki e per questo si ritrovò  a ghignare fra se e  se, Certe cose non sarebberò mai cambiate, pensava, Loki era sempre Loki.
 
Mentre si erano tutti fermati nel piazzale centrale del palazzo un elfo oscuro si fece avanti inchinandosi a Thor – Io sono Amdir capo della guardia reale, mi è stato dato ordine di mostrarvi i vostri alloggi e di comunicarvi che domani si terra l’assemblea reale. Sua altezza  , la principessa Kendra  vi invita a visitare il palazzo a vostro piacimento e tuttavia vi consiglia vivamente di non lasciare le mura del castello dato i tempi difficili  che il mio popolo si trova ad affrontare.-
Thor registrò meccanicamente le parole dell’elfo e si battè un pugno sul petto in segno di assenso.
-Faremo come sua altezza ci ha consigliato.-
Amdir assenti col capo, volse loro le spalle invitandoli a seguirlo verso  gli alloggi.
-La cena verrà servita alle otto.- Furono le ultime parole dell’elfo prima che sparisse dopo aver eseguito un perfetto inchino ossequioso, portò con se anche la guardia reale.
Thor e gli altri sospirarono di sollievo , lieti d’aver ricevuto una sì degna accoglienza.
-Bene  Io e Loki prenderemo la stanza con il terrazzo, Sif quella di fronte alla nostra e voi quattro Fandral, Volstagg, Hogun e Heimdall dividetevi le ultime due stanze.- Date le ultime disposizioni Thor trascinò nella loro stanza Loki , chiudendosi immediatamente la porta alle spalle per evitare di assistere ai futili litigi riguardanti a chi spettasse la camera migliore
Il primo gesto di Loki  una volta in camera fu quello di affacciarsi al terrazzo inspirando l’aria a pieni polmoni godendosi quella temporanea libertà vigilata.
-Mi piace questo posto.-Disse Loki sinceramente ammirato da quel luogo.
- Non avevo dubbi , è un luogo oscuro, fa per te.- Thor si tolse gran parte dell’armatura prima di raggiungere il fratello sul terrazzo
- Vedi sempre a pensar male, se tu ti fermassi ad ascoltare noteresti che questo luogo è particolarmente silenzioso.-
Thor segui il consiglio del fratello  interrompendo il loro discorso e lasciandolo nel silenzio per pochi attimi.
-Hai ragione.- asserì infine il dio del tuono, voltandosi a guardare il volto ora sereno del dio degli inganni.
- Dovresti essere sempre cosi Loki.-




 
-Through the darkness I can see your light
and you will always shine,
and I can feel your heart in mine.
Your face I've memorized ,I idolize just you.
-




 

 
-Cosi come?- fece curioso dall’improvviso cambiamento di umore del  dio dei tuoni che ora gli sembrava quasi amichevole..
 - Cosi sereno, è bello quando sei cosi.- disse l’altro come fosse la più grande delle ovvietà.
Thor lo sapeva, Thor lo vedeva e non poteva essere ingannato dalla fredda maschera di odio che Loki si era cucito addosso, Loki per quanto lo negasse era una creatura  che possedeva un anima cosi fragile ed incline alle emozioni  che proprio per quella sua debolezza venivano amplificate a dismisura, e a Thor dispiaceva immensamente che la sola che il fratellastro non fosse in grado di gestire fosse l’immenso rammarico e la profonda delusione causata dalla scoperte delle sue vere origini.
-Forse perché non siamo a casa.- disse il dio degli inganni distogliendo Thor dalle sue  riflessioni.
-Quella è casa tua Loki, sei cresciuto li anche se non sei figlio di Odino per sangue lo sei di diritto, il tuo posto è al nostro fianco, al mio fianco, quello è il tuo posto Loki.-
Mentre parlava  strinse con forza le mani sul muretto del terrazzo rapito da tutta l’enfasi che aveva messo in quelle parole dettate sia dal cuore che dalla ragione.
-Rendi la questione fin troppo semplice Thor.- ec l’altro cominciando ad irritarsi ed anche ad allontanarsi fisicamente dal dio dei tuoni.
 Male, pensò Thor , Loki cominciava ad irritarsi così  per placarlo poggiò delicatamente una mano sulla sua che al tocco risultò gelidissima.
-Se solo tu non fossi così cocciuto Loki, se solo accettassi di stare al mio fianco, al posto che ti spetta, Io farei di tutto per renderti sereno Loki.-  disse convinto addolcendo il tono perché non voleva irritarlo e perché gli stava parlando con il cuore.
Loki rimase per alcuni attimi interdetto alle parole del fratello ricambiando la stretta della sua mano si perse negli occhi color ghiaccio di Thor annegandovici dentro senza possibilità di ritorno e
Thor forte di quella debolezza dimostrata dall’altro , improvvisamente lo tirò a se chiudendolo in un forte abbraccio volto a trasmettergli  tutto il calore e l’affetto che sentiva per lui.
-Thor.. Thor non fare così.- farfugliò Loki visibilmente impacciato e irritato ma non troppo dato che non fece poi troppi sforzi per togliersi  dall’abbraccio dell’altro.
Thor gli sorrise di rimando ed entrambi non si accorsero dei loro visi che si avvicinavano pericolosamente arrivando fino a far sfiorare le loro labbra  in un contatto appena accennato ma dolce ed intimo, erano sul punto di approfondire quel lieve contatto ma furono interrotti da un insistente bussare alla porta.
I due , uno irritato e l’altro semplicemente sbalordito dal gesto che stava per compiere
Si staccarono repentinamente mentre Sif faceva il suo ingresso nella stanza, -Thor potresti venire un attimo per favore?-
-hm si certo.. Sif.- Thor cerco di trattenere tutto il fastidio provocato da quell’intrusione prima di seguire con malcelata rassegnazione la guerriera asgardiana..
Prima di lasciare la stanza lanciò un occhiata a Loki sia di monito ma soprattutto  di profondo dispiacere.
-Io credo che mi preparerò per la cena.- aveva detto Loki all’indirizzo dei due tornando in possesso del tono glaciale che prima aveva messo da parte per pochi istanti e per parlare con Thor.
Quando furono usciti dalla stanza , il dio degli inganni  sbuffò irritato e critico nei suoi stessi confronti.
Altri pochi secondi e sarebbe stato coinvolto in .. bacio.. si un bacio passionale con colui che aveva giurato di odiare ed uccidere! Si prese la testa fra le mani, tormentato da quel nuovo risvolto nei fatti si abbandonò stancamente sul letto come se in quel momento non avesse neanche la forza di rialzarsi in piedi.
“ è stato solo un momento, passerà, è tutta colpa della situazione misera in cui mi trovo, sconfitto e imprigionato, debole e in catene.. di certo non è affetto per quel miserabile asgardiano!” si disse ritrovando per un attimo lucidità.
 Ma fu solo un attimo e nel profondo Loki sapeva bene che non avrebbe potuto continuare a mentire ancora a lungo, almeno non a se stesso.
 





 
 
La cena fu servita puntualmente alle otto nella grande sala centrale del palazzo reale, La Principessa Kendra sedeva a capo tavola vestita con una prezioso vestito composto da una casacca scarlatta  con le maniche tagliate  che le lasciava scoperto il punto vita per dei buoni centimetri che lasciavano intravedere la bella pelle lucida ma scura dell’elfa  che veniva di nuovo coperta da una lunga gonna dello stesso colore della casacca.
Ella  non toccava cibo limitandosi a piluccare il piatto con la forchetta senza mangiare qualcosa realmente, aveva l’espressione austera degna di una anziana regina con l’unica irregolarità che lei era ancora una giovane principessa che a breve sarebbe stata incoronata al posto della madre soltanto per un crudele gioco del destino e che quindi della saggezza di una vecchia regina non ne possedeva poi molta e ppur aveva accettato sulle sue giovani spalle la guida del suo popolo cercando  di muoversi sempre al meglio delle sue possibilità nell’ambito governativo per il bene del suo popolo.
 A tavola fu Thor il primo a prendere parola mentre nel resto della sala regnava sovrano un innaturale silenzio.
-Principessa Kendra , sono molto desolato per la vostra recente perdita.- cominciò l’asgardiano con tono grave.
Kendra si riscosse dallo stato catatonico in cui versava  e prese un sorso di vino prima di rivolgersi a Thor.
- Vi ringrazio per le vostre parole di cordoglio ma soprattutto vi sono grata per l’aiuto che ci avete portato tempestivamente rispetto alla nostra richiesta . Tuttavia  non vorrei appesantire la vostra prima cena qui con argomenti pesanti  per questo avremo tempo dopo, ho organizzato una riunione con l’intero consiglio domani mattina, se siete d’accordo.-
Thor annui- Sono perfettamente d’accordo .-
Dopo quel veloce scambio di battute diplomatiche e quasi di circostanza la conversazione divenne più leggera e dai toni meno austeri.  La principessa si perse nel raccontare le meraviglie dei loro boschi, coltivati per anni dai nativi erano diventati favolosi boschi incantati con rari esemplari di vegetali e di fiere, Loki fra tutti fu il più appassionato a quei racconti di fiere leggendarie che vagavano nei boschi di Svartálfaheimr   e non appena senti nominare l’immensa biblioteca  situata nel palazzo Loki chiese impaziente se vi sarebbe potuto entrare.
-Ma certo principe Loki, anzi vi invito io stessa a farlo, se lo desiderate dopo cena vi potrei accompagnare io stessa.- Kendra era rimasta molto colpita dal genuino interesse nutrito da Loki per la cultura del suo popolo per questo con piacere appena finita la cena  aveva condotto Loki nella grande biblioteca situata nella sala est del palazzo reale almeno subito dopo che Thor   aveva di nuovo  avvertito il fratello  di comportarsi in modo adeguato, cosa che aveva di nuovo fatto tornare l’astio che quel pomeriggio Loki aveva soppresso nei suoi riguardi.
 Una volta nella biblioteca Loki si era subito avvicinato agli alti scaffali ammirando con devozione gli antichi tomi contenuti  in quel luogo pieno di cultura, dopo un occhiata iniziale Loki si diresse nel reparto che trattava la magia e dopo aver scorso vari titoli di libri  afferrò un enorme tomo color verde muschio interamente ricoperto di polvere e osservandolo meglio si ritrovò a sgranare gli occhi.
-Per Odino cercavo questo libro  da secoli!- Sembrò felice come un bambino il dio degli inganni mentre si rigirava quel libro fra le mani.
-Il libro che insegna la tecnica della telepatia e del teletrasporto?-
- Esattamente, nel mio mondo di questo libro non ne esiste neanche una copia.-
- Voi vi intendete di magia?- chiese la principessa a metà tra lo stupore e l’incredulità.- Non credevo che voi Asgardiani..-
-In effetti sono l’unico della mia fa- volevo dire… sono l’unico ad Asgard ad avere un ampia conoscenza della magia da quando morì il creatore del bifrost..-
- Capisco. Sapete anch’io sono una maga , per la mia specie è una dote naturale. Io controllo i quattro elementi naturali.-
La principessa allargò le braccia aprendo i palmi delle mani dalle quali cominciò a fluire pura e vera magia.-
-Acqua- disse mentre una sfera d’acqua si formava sui palmi delle sue mani – Fuoco- ed improvvisamente la sfera si incendiò per qualche istante prima di trasformarsi in una sfera di terra dura e compatta – terra ed infine aria- e la sfera si trasformo in un piccolo uragano in miniatura che poi scomparve non appena la principessa chiuse i palmi riportando le braccia conserte lungo i fianchi.
-Notevole. Che ne dite di uno scontro? Amichevole si intende. – E sorrise di malizia  il dio degli inganni facendo quella proposta per lui allettante, era sempre un brivido nuovo mettersi alla prova.
-Dico che conosco il posto giusto.- e la stessa malizia si riflettè negli oscuri occhi della futura sovrana degli elfi oscuri non meno attratta dalle sfide rispetto al dio degli inganni.
-Dopo la riunione? –
-Perfetto.-









NOTE: Salve a tutti! mi scuso in anticipo per eventuali sviste di battitura od  "orrori " grammaticali, per quanto la possa correggere lo so che sicuramente mi sfuggirà sempre qualcosa  D:
 Bene ecco qui il primo capitolo, la storia comincia a delinearsi e gli effetti della vicinanza di Thor e Loki cominciano a farsi sentire lasciando il nostro povero Loki sempre più arrabbiato e confuso :P 
Spero che quetso capitolo vi piaccia e che continuerete a seguire la storia, se volete lasciate qualche recensione per esprimere il vostro parere o per qualche consiglio che è sempre ben accetto!
 Grazie a chi ha letto, e a chi ha inserito la storia tra le preferite e le ricordate,  arrivederci al prossimo capitolo!
P.S. la canzone usata è "You're still you" di Josh Groban

  
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