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Autore: red ribbon    23/09/2012    0 recensioni
Payson Keeler è una giovane ginnasta che ha un unico obiettivo nella vita: Vincere le Olimpiadi di ginnastica ritmica.
Ma se un ragazzo si intromettesse nella vita della protagonista, cosa succederebbe?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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2° Capitolo: Arriviamo Londra!

 

-Payson svegliati!-Mia madre mi scosse il braccio.
-Eh che cosa vuoi?-Le domandai mentre mi girai dall’altra parte.
-Non ti ricordi? Oggi parti!- 
-Oh cavolo me ne ero dimenticata!-Mi alzai sul letto e corsi in bagno.
Mi feci una doccia velocissima e mi vestii.
Misi la tuta azzurra con scritto dietro “Italia” e le Blazer blu e mi truccai. Matita nera, mascara e lucidalabbra.
Presi le valigie, il mio portattrezzi e il borsone da allenamento e corsi in automobile, dove mi stavano aspettando i miei genitori.
-Pay finalmente sei arrivata! Ora andiamo a prendere Francesca!-Disse mio padre accendendo l’auto.
-Ci mancherai piccola. Noi siamo abituati a vederti partire continuamente, ma ci mancherai lo stesso.-Mia madre si asciugò gli occhi.
-Mamma, papà. Mi mancherete anche voi. Ma ci sentiremo ogni giorno ve lo prometto.-Presi la mano di mia madre.
Arrivammo a casa di Francesca.
Era già fuori al cancello, quindi aprimmo la porta dell’auto ed entrò.
-Ciao Pay! Non vedo l’ora di arrivare a Londra!-Mi disse abbracciandomi.
-Anch’io non vedo l’ora! Non ti mancherà Alessandro?-
-Certo, ma ci sentiremo sempre con il cellulare-. Mi disse.
 
-Ragazze siamo arrivate all’aereoporto.- Mio padre aprì lo sportello dell’auto.
Ci avvicinammo all’aereo e salutai i miei genitori cercando di trattenere le lacrime come ogni volta che partivo e poi salimmo sul grosso veicolo.
L’aereo partì, finalmente.
Chissà se là, a Londra, avrei conosciuto quei fantastici cantanti, i One Direction… Lo speravo, ma non ci credevo.
Con l’allenamento per le Olimpiadi, non avrei avuto tempo di andare a cercarli per tutta la città.
Francesca si addormentò sul mio braccio e senza di lei, non sapevo cosa fare.
Presi il mio cellulare e messaggiai con delle mie amiche rimaste a Desio, la mia città vicino Milano.
Dopo due orette piene a messaggiare, l’hostess ci avvisò che l’aereo stava atterrando.
-Frà, svegliati! Siamo arrivate!-Francesca si svegliò di scatto e prese la borsetta.
Appena le porte dell’aereo si aprirono, scendemmo giù, prendemmo le nostre valigie e aspettammo tutto lo staff italiano.
Appena la mia allenatrice, la coreografa, l’allenatrice della Nazionale arrivarono, andammo in albergo.
-Payson oggi alle 14.00 c’è l’allenamento. Vieni mi raccomando!- L’allenatrice si avviò verso il palazzetto dove noi ginnaste, ci saremmo dovute allenare.
-Okay vengo!-Salutai Chiara e lo staff azzurro e poi andai da Miranda e le sei ginnaste che fanno parte della Squadra Nazionale.
-Ehi Pay! Da quanto tempo!- Cristina, una delle ginnaste della Squadra Nazionale, mi diede un bacio.
-Ciao Cri! E ciao ragazze!- Le salutai e Laura, Sarah, Aurora, Caterina e Silvia  mi vennero incontro.
-Come stai Pay?- Mi chiese Sarah.
-Bene bene e tu Sà?-
-Abbastanza bene anche io, dopo quell’ infortunio, mi sto riprendendo.- 
-Sono contenta!-L’abbracciai.
Miranda venne verso di me.
-Payson era tutto vero su quello che dicevi della Nazionale! Sono simpaticissime!- 
-Lo so. Io sono stata in squadra con loro e le conosco perfettamente.- Dissi.
-Beh ragazze noi usciamo un po’. Ciao!- Caterina, si allontanò con le sue compagne.
Rimanemmo solo io, Francesca, Miranda  e sua sorella.
È vero che io e Miranda gareggiavamo una contro l’altra, ma eravamo molto amiche; La nostra allenatrice ci aveva insegnato che non si gareggia una contro l’altra, ma si gareggia contro noi stesse e mettersi alla prova.
Grazie a questo consiglio, io e Miranda avevamo fatto amicizia con le russe, le bulgare, le bielorusse e tutte le ginnaste che vedevamo ad ogni gara e avevamo capito che erano affabili, ti sapevano dare consigli ed erano delle ragazze speciali.
-Pay andiamo a vedere la nostra camera?-Mi chiese Francesca.
-Si andiamo! Ciao Miranda, ciao Amanda!-Salutai Miranda e sua sorella Amanda e mi allontanai con la mia migliore amica.
Entrammo nella nostra camera: Era semplicemente stupenda!
C’era di tutto, compreso un luogo per rilassarci: Vasca idromassaggio e prodotti vari per il rilassamento del corpo.
-Payson! Guarda questo messaggio di Alessandro!-Francesca mi fece vedere lo schermo del suo cellulare.

“Mi manchi e tanto pure. Mi manca il tuo splendido sorriso e la tua voce meravigliosa. Oggi a lezione di letteratura, la professoressa mia ha rimproverato mentre pensavo alla mia dolce, bellissima bambolina che ora è a Londra. Si hai capito si tratta di te! Ti amo bambola xx :)
Il tuo Alex :3”


Ma che carino il ragazzo della mia best! Lei era davvero fortunata ad avere Alessandro e lui era fortunatissimo ad avere Francesca.
-BehFrancesca, ora devo andare. Ciao!- Le diedi un bacio e scappai nella hall dell’albergo dove stava Miranda.
-Ciao Miranda! Sei pronta?-
-Certo, sempre pronta! Pure per batterti alle Olimpiadi!-Disse scherzando.
-Si come no! Cara levati quel pensiero dalla testa!-Risi, l’abbracciai e andammo nella nuova palestra a Londra.
Arrivammo davanti alla grande struttura.
-Oh mamma! È… Fantastico.-Rimasi senza parole.
-Ragazze siete arrivate finalmente! Ora forza andate a cambiarvi e venite a riscaldarvi!-L’allenatrice urlò.
 
Dopo tre ore, passate per il riscaldamento e per la lezione di coreografia, iniziai a provare il mio esercizio al cerchio sulle note di Giacomo Puccini del brano ‘Nessun Dorma’.
Finii il mio esercizio perdendo il cerchio all’ultimo lancio.
-Quel lancio più alto! Lo lanci, fai il passo composto, due chainè, enjambèè, due capovolte e ripresa con le ginocchia! È tanto difficile?! Forza riprovalo e fallo bene!- 
Ascoltai la mia allenatrice e lo riprovai.
Niente di nuovo. Il cerchio volò vicino a Miranda che provava l’esercizio con la palla.
Mi alzai e lo andai a riprendere.
-Se fai un esercizio così, in gara, è certo che ti batto!-Mi disse Miranda.
-Non ti preoccupare, in gara lo farò perfetto!-Le risposi, battendole in ‘cinque’ con la mano destra.
Aggiustai le mezzepunte e lanciai il cerchio. Questa volta arrivò perfetto nelle mie ginocchia.
-Visto Miranda? Ce l’ho fatta!- 
-Brava Pay! Era perfetto. Ora però lo devi riprovare tantissime volte se vuoi che ti deve venire anche in gara.- 
Seguii il consiglio di Miranda e riprovai tutto l’esercizio con il cerchio.
Dopo tre ore….
-Ragazze avete fatto abbastanza per oggi. Andate in hotel e domani allenamento normale. Alle 8.00 in palestra, pausa alle 13.00 di un’oretta e si ricomincia alle 14.00 fino alle 18.30. Puntuali come sempre!-L’allenatrice ci salutò e  tutte noi ginnaste tornammo in albergo.
-Domani andiamo in palestra tutte insieme?- Ci chiese Andreea.
-Per me va bene, quindi alle 7:55 nella hall!-Dissi.
-Perfetto, ci vediamo domani ragazze!- Marta ci salutò e tutte noi tornammo nelle stanze.
Entrai in camera e Francesca aveva lasciato un biglietto.

“Pay, qui a Londra ho incontrato una mia amica che ho conosciuto in chat e torno stanotte verso le 23.00… Mi dispiace lasciarti sola, ma volevo davvero conoscere Anita. Ciao e un bacione.
Frà xx ♥”

Mi stavo annoiando senza Francesca, accesi il pc e andai nella cartella “One Direction”. C’erano un sacco di canzoni, ma volevo ascoltare “More Than This”.
Dopo essere stata al computer, stando su twitter e facebook, decisi di andare a letto, perché ero distrutta dal viaggio e dall’allenamento in palestra.




 

Eeeeehy!!
Questo capitolo non è tanto stupefacente, 
ma spero che vi piaccia comunque :D 
Recensite e seguite la storiiiia :D ♥


L'avete ascoltata LWWY? E' meraaavigliosa! 
La sento ogni giorno *w*


Followatemi (?) su twitter 
@savemeoned e su instagram  italianbutterflies

P.S. I nomi delle ginnaste e allenatrici sono puramente inventati. 


Mmmmh poco brutto Horaan :Q__ *sviene*

  
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