Non mi parla, non risponde al telefono,  non mi chiama , in poche parole mi ignora.

Qualcuno bussa alla porta – Hey tesoro, lo so che stai male per Danilo, ma non vorrai mica restare qui fino alla tua morte – dice mia madre – ti prego mamma, non ho proprio voglia di scherzare – dico guardando il soffitto, sento mia madre che si siede sul letto accanto a me – Se stai così per lui perché non ci parli e non gli dici che ti manca? – mi consiglia – ma no mamma come se non ci avessi provato .. –
-Allora esci, ccercalo, diglielo in faccia – mia madre non aveva tutti i torti, si aveva ragione,
- cara mammina sei un genio – dico uscendo e prendendo le chiavi e il casco senza neanche contare a come ero vestita, perché non mi importava, mi importava solo di riaverlo accanto a me e basta.
 
Eccomi qui davanti a casa sua, davanti alla porta precisamente, certo prima avevo fretta, ma adesso che mi trovo qui davanti non ne ho molta. Non so se ce la posso fare, non so se è la cosa giusta ma se non ci provo me ne pentirò per tutta la vita, quindi vai clarissa! *dlin dlon*, sento qualcuno arrivare…
 
-Hey- dico quando apre la porta, lo vedo sorpreso, vedo che mi guarda dalla testa ai piedi – ciao – dice poi – come mai sei qui? – è ha torso nudo, ed è bello come il sole

 – Ok, lo so che sei arrabbiato, e ti capisco perché non mi rispondi alle chiamate, ai messaggi .. – mi interrompe – senti, guarda che ..-  lo blocco – fammi finire ti prego , sono venuta qui, quasi in pigiama, solo per dirti in faccia che io senza di te non ce la faccio,
sono stata una stupida e ti chiedo scusa, per quello che ho fatto, per quello che è successo,
per come mi sono comportata e spero davvero che tu un giorno, con quegli occhioni verdi che quando mi guardi mi fai morire,
mi perdonerai, spero il prima possibile perchè io sto morendo qui senza di te,
mi sento una merda e non faccio altro che guardarmi intorno e vedere tutto quello che abbiamo costruito insieme e che sono riuscita a buttare nel cesso,
mi odio, come non mi sono mai odiata prima,
ma spero di poter tornare a guardarti negli occhi e dirti Ti amo.

– Lui mi guarda, glielo detto finalmente da tanto tempo,  questa situazione l’ho già vissuta ma in modo diverso, aspetto una sua risposta, ho le mani che mi sudano
- senti … ecco io, è bellissimo tutto quello che mi hai detto , ma … ma credo che non siamo fatti per stare insieme,
credo che la nostra storia sia stato un errore, ora ognuno ha una propria strada, mi dispiace ma non sono più innamorato di te
e credo che tu ora debba andare –

 rimango allibita da tutto quello che ha detto, mi sento come un pesce fuor d’acqua,

- Davvero danilo? È davvero questo quello che pensi di quello che è stato tra di noi? Uno sbaglio?
Sai una cosa me lo potevi dire prima, così non sprecavo un anno e mezzo della mia vita con uno che faceva finta di amarmi… e -

– amore ma chi è alla porta, ma mandalo via, io ti sto aspettando – sento una voce femminile verso camera sua – lo guardo dritto negli occhi – ah ora capisco tutto, comunque era meglio che me lo dicevi subito, così facevamo prima,vedo che ci hai messo poco a rimpiazzarmi che illusa che sono stata – dico amareggiata, lo guardo per l’ultima volta negli occhi
 
- Ma dopo tutto devo anche dirti grazie. Grazie perché mi hai fatto sorridere,mi hai aiutata nei momenti di difficoltà,mi hai capita e mi hai accettata così come sono. Mi stai facendo star male,ma grazie perchè mi stai facendo crescere con tutto questo.
 
E me ne vado, sento sbattere qualcosa sul muro. Mi sento una merda e credo anche lui, e meno male che nel rivederlo doveva farmi sentire meglio.
 
Torno a casa, non c’è nessuno, me ne vado in camera accendo l’mp3 e mi ascolto un po’ di musica, senza di lei cosa farei.
 
Sento bussare e mi sveglio all’improvviso, non me n’ero accorta di essermi addormentata.

-Ciao bimba come stai? – dice justin  entrando e buttandosi sul mio letto
– bene grazie – dico stiracchiandomi
– una bugia più grande di questa non l’ho mai sentita – dice mettendosi sdraiato
– ti ricordi quando eravamo piccoli … non ci importava dell' amore, anzi il nostro unico amore era rivolto ai genitori.
Pensavamo solo a giocare, senza problemi, quando si litigava bastava un ditino per farci fare pace, le lacrime scendevano solo per un gioco rotto o per un ginocchio sbucciato .. –

Ma da quanto è diventato così saggio, mah!
– e non per un cuore spezzato – continuo io.
C’è un attimo di silenzio tra di noi, forse per riflettere un po’ su quello che ha detto perché aveva perfettamente ragione
–Ma se ci mangiamo un bel gelato, al cioccolato, il tuo gusto preferito – propone, con quel suo sorriso da cucciolo, rompendo il silenzio
– ahaha cosa farei senza di te –
-almeno ti ho fatta sorridere – dice facendomi l’occhiolino.
 
 
Spazio mioo
 
*si nasconde*
Ok scusate scusate, mi sento terribilmente in colpa
Non aggiorno da una settimanaa O.O
È  perché sono stata male e con la scuola D:
quindi sono giustificata no? lool
questo capitolo l’ho scritto un po’ con i piedi (?) non sapendo
come continuare. Spero che nel prossimo capitolo mi vengano più idee :/
perché ne ho poche lol
 
Baci&Abbracci C.