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Autore: Taraxacum    23/09/2012    1 recensioni
Quella notte Daphne attorcigliava i suoi lunghi capelli in una treccia confusa e storta, sotto le luminose luci dello specchio.
I suoi occhi lucenti risplendevano come due diamanti e le sue mani tremavano. C’era un motivo perché la sua pelle era fredda e perché il suo cuore batteva forte.
L’indomani, Max aveva un appuntamento con Daphne che, essendo la primissima volta che lei usciva con qualcuno dopo ben quattordici anni, era più che anormale.
Proprio così, da quando era nata, Daphne non aveva amici. Viveva contorta da musica, libri, fogli vuoti e penne biro nuovissime.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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«Daphne. Svegliati, sono io.»
La ragazza aprì gli occhi e vide il viso di Max di fronte a lei.
«Max.» disse alzandosi e tornando in camera. Max la seguì.
«Daphne, volevo scusarmi per l’incidente di stamattina. Non volevo trattarti male.»
«Ci sono rimasta malissimo, pensavo fossimo amici, e che mi avresti detto tutto ciò, soprattutto visto che ieri abbiamo avuto un appuntamento.»
Improvvisamente Daphne sputò tutto ciò che aveva dentro, dalla mattina.
«Hai ragione, scusa. E comunque io e Deborah non stiamo assieme, era una scommessa che abbiamo fatto su Facebook.»
«Facebook?» Daphne non aveva un profilo su Facebook.
«È un social network, se vuoi iscriviti, ma ne diventerai dipendente.» e cominciò a ridere.
«Wow, forse lo farò.» Max le sorrise.
Le strinse la mano e poi affermò:
«Sei la mia migliore amica, nessuno ci separerà, te lo prometto.»
Daphne aveva le lacrime agli occhi, le sue pupille verdi luccicavano e anche quelle castane di Max.
«Grazie.» e si abbracciarono. La pelle di Daphne tornò fredda, riprese a tremare.
Perché quel ragazzo la faceva tremare? Perché ogni volta sentiva la pelle fredda e il cuore battere forte? Perché?
Ci pensò su e poi intuì ciò che aveva già idealizzato in passato; lei era stracotta di Max, ma la cosa che non tornava nei conti era: Max ricambiava?
Successivamente, Max se ne andò lasciando Daphne con un bacio sulla fronte, immersa nei suoi sogni.
 
 
La mattina seguente, essendo una Domenica, Max tornò a farle visita.
Sul suo vassoio affollato di croissant e succo d’arancia, c’era un bigliettino:
“Buongiorno Daphne. Che questo piccolo dono ti regali un sorriso. Ne hai davvero bisogno. MAX”.
Quando sprofondò in quelle parole, le spuntò davvero un sorriso. Uno dei più belli, uno che non aveva mai fatto. Si accelerò a fare colazione e all’improvviso comparve il volto di Max, di fronte agli occhi lucenti della ragazza.
«Buongiorno, Daphne.» salutò Max.
«Buongiorno, Max» disse la ragazza che stava finendo di sorseggiare il succo. «Grazie.»
«E di che?» affermò il ragazzo.
Si avvicinò sempre più lentamente.
«Daphne, posso chiederti un consiglio?»
«Certo.»
«Sono innamorato di una ragazza, ma non so se dirglielo o no… tu cosa dici?»
Molto sorpresa, Daphne si spaventò. Non sapeva cosa dire, né cosa pensare. Che ragazza era? Deborah, forse? O lei, Daphne?
«Chi è?» disse senza pensarci due volte, era troppo importante la risposta.
«Non la conosci.» dichiarò Max, velocemente.
Daphne rimase pietrificata, non era Daphne ma tantomeno Deborah. Chi era meglio di Deborah, la più carina della scuola?
Allora si affrettò a pronunciare:
«Parlane con lei, fatti avanti. Se lei ti merita, lo capirà da sola.»
«Grazie, Daphne. Ora vado a mettere alla prova.» e scappò lasciando sulla guancia sinistra un bacio alla ragazza.
Daphne non era per niente felice della domanda di Max, né tanto meno della risposta che lei dovette dare.
Era delusa e stupefatta, voleva intrecciare i capelli ma erano legati da una coda dal giorno precedente, voleva disegnare, scrivere ma in quell’ottusa camera non c’erano né fogli né penne o matite. Voleva ascoltarsi libera, ma non aveva l’mp3; voleva andare sullo skate, ma non sapeva più che fine avesse fatto.
Voleva solo sfogarsi, e non avendo ciò che usava sempre, chiuse gli occhi e si rilassò.
Nel pieno silenzio, mosse le labbra e cominciò a cantare:
“I’m naked, around you, does it show?” di “Naked”.
Sentì la sua pelle fredda, cominciare a riscaldarsi, il suo cuore tornare alla norma e il corpo smettere di tremare.
 
 
Si sentiva al sicuro, ora.  Si voltò a destra, guardò fuori dalla finestra, ed immaginò il volto di Max sorridergli e quello di Avril, tenendole una mano.
Ora si era contorta in altri sogni impossibili, come sempre.




- SPAZIO AUTRICE - 
Spero vi piaccia, ricordate che è finzione e non tutto sarà reale. ♥
  
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