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Autore: RedFoxx    24/09/2012    6 recensioni
Salve a tutti ☺️
Questa storia narra di regni in crisi e di due ragazzi che cercheranno di migliorare la situazione.
La coppia principale sarà SasuNaruSasu.
Dal testo:
«E così la famigerata Volpe Nera ha deciso di farsi vedere.» Sogghignò la guardia con la lancia. [..]
[...] lui è il principe Sasuke Uchiha, erede al trono ma penso che tu lo sapessi già. E tu sei?»
[...]«Forza compagno. Il viaggio e lungo e tu devi uccidere mio fratello.»
é la prima ff che scrivo, quindi siate clementi :')
Spero di avervi incuriosito e buona lettura:)
-2017= Sto revisionando tutti i capitoli, correggendo errori e cambiando qualche frase. Per ora sono stati modificati i primi quattro.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Akatsuki, Itachi, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Ciao a tutti!
Eccoci qua, con un nuovo capitolo. Come state? Io sono già stufa di andare a scuola D:
Fortunatamente sta arrivando il freddo e sono contentissima :3
Allora questo capitolo è diviso in due parti e questa è la prima…la seconda la caricherò a brevissimo, promesso! Oggi scoprirete qual cosina in più sul passato del bel assassino :)
Buona lettura


RedFoxx


Capitolo 7

Infezioni, febbre e passato PARTE 1








Sasuke aprì gli occhi una seconda volta da quando era in quella casa, e nuovamente la troppa luce lo costrinse a ripararsi gli occhi con la mano. Facendo perno sul gomito si tirò su e sistemando il cuscino sulla testiera del letto, si sedette, appoggiando appunto la schiena sul cuscino. La luce entrava dalla finestra annunciando l’inizio di un nuovo e meraviglioso giorno.

Guardò il letto accanto al suo, dove dormiva il compagno, steso sulla schiena, le coperte fino al collo e un’espressione pacifica sul volto. Le guancie rosse su quel viso d’angelo lo rendevano ancora più affascinante e il cuore di Sasuke accelerò istintivamente.

All’improvviso gli rivennero in mente le immagini di quando l’assassino lo salvò dalla furia dei quattro nemici, riportando ferite assai serie.

Naruto dormiva da un intero giorno e forse presto si sarebbe svegliato e il principe non vedeva l’ora di rivedere quei enigmatici occhi celesti.

Un colpo leggero alla porta avviso l’imminente entrata della padrona di casa.

«Buongiorno Sasuke. Non pensavo che fossi già sveglio, vado a prendere la colazione.»

Uscì lasciando la porta aperta e tornò con una scodella fumante, del pane nero e una mela.

«Ecco tieni. Penso che tu sia affamato.»

Prese un sorso del latte caldo che era davvero delizioso: doveva averci messo qualche spezia dentro, tipo cannella perché era veramente saporito. Si accorse di essere veramente affamato e addentò il pane con voracità e poi finitolo, mangiò anche la mela, torsolo compreso.

«Grazie, Sakura.»

«Figurati. Non si può vedere due ragazzi in fin di vita per strada e far finta di niente. Ora devo controllare la ferita che hai alla spalla. Abbassa la camicia così che io possa esaminare meglio.»

Sasuke obbedì e abbassò la camicia dalla spalla e scoprì la fasciatura messa dalla ragazza la sera prima.

Sakura guardò con occhio critico la ferita e prese una pezza bianca e la immerse in una bacinella dove vi era un liquido strano, trasparente. Tolse la benda e scoprì la ferita.

«Brucerà un po’, ma disinfetterà la ferita così non farà infezione e guarirai più in fretta.»

Sasuke si morse le labbra per non lasciarsi scappare qualche urletto di dolore: Sembrava che gli stesse infilzando altre dieci frecce sempre nello stesso punto. Poi posò la pezza, prese un barattolino dalla cassapanca ai piedi del letto del principe e l’aprì rivelando una pomata del colore del muschio.

«Cos’è quella cosa?»

«Velocizza il processo di guarigione e cicatrizza.»

Spalmò il composto con poche abili mosse e Sasuke non sentì altro che la freschezza della pomata sulla pelle, poi coprì la ferita con delle bende nuove.

«Ora, passiamo al tuo amico.»

Naruto era coperto di sudore e si agitava un po’ nel letto. La ragazza gli mise una mano sulla fronte e la ritrasse subito, constatando che il ragazzo bruciava. Gli tirò giù le coperte e gli alzò la camicia mostrando la ferita. La benda, messa la sera precedente, era rossa e gialla e si era attaccata alla ferita: cominciò a toglierla e quando dovette toglierla dal taglio Naruto si divincolò di più e urlò dal dolore.

Così si svegliò, coperto di sudore, con le ossa che gli dolevano a causa della febbre e un dolore lancinante al fianco. Guardo la ragazza e agì d’istinto: appoggiò la mano al fianco destro, dove di solito appeso alla cintura stava il suo fidato pugnale e non trovandolo cercò in qualche modo di scendere dal letto. Non aveva visto Sasuke dietro Sakura per cui pensava di essere da solo con il nemico. Le gambe, intrappolate nelle coperte ancora lo trattennero dal letto e cadde al suolo come un sacco di patate. Sasuke, preoccupato scese dal letto, incurante della ferita e cercò di rassicurarlo.

«Naruto! Naruto stai tranquillo! È tutto ok, siamo al sicuro… calmati ora.»

Naruto si aggrappò alle spalle di Sasuke come se fossero un’ancora di salvezza: le labbra screpolate dalla febbre cominciarono a sanguinare quando parlò.

«Dove…dove siamo? E chi è lei?»

«Lei è Sakura e questa è casa sua. Si è presa cura di noi e ora deve medicarti la ferita. Torna sul letto per favore.»

Sasuke passò un braccio del compagno intorno al collo e lo issò sul letto, dove tornò a stendersi sulla schiena. Questa piccola operazione fece tornare più presente il dolore alla spalla ma non vi badò, concentrato com’era sull’ amico.

La ragazza si avvicinò ed esaminò la ferita e dopo qualche istante di osservazione si tirò su, pensieroso. Sasuke curioso, le chiese

«C’è qualcosa che non va?»

«In effetti si: è una gran brutta ferita ma non avrebbe dovuto infettarsi in modo così drastico. Ho abbondato con il disinfettante ieri sera e non avrebbe dovuto! C’è qualcosa che non va in questa ferita, non è normale.»

«Certo che non lo è…»

La voce di Naruto appariva debole e chiuse gli occhi nella sforzo di dire una frase così lunga. Sasuke si prese la libertà di alzarsi ed entrare nella casa, dove prese un bacinella che riempì con l’acqua fredda e tornò nella stanza e trovò Sakura scrivere su un foglietto ciò che Naruto, faticosamente, le stava sussurrando all’orecchio.

«Perfetto. Corro subito al villaggio e cercherò ciò di cui hai bisogno. Sasuke…»

In ragazzo interpellato alzò lo sguardo dalla cassapanca che stava esaminando in cerca di una pezza.

«…rinfresca Naruto finchè non arrivo. Ci metterò 10 minuti circa.»

Detto ciò uscì dalla stanza e lasciò i due da soli.

Sasuke trovò alla fine l’oggetto dei suoi desideri e prese una sedia dalla cucina che posizionò a fianco del letto, immerse la stoffa nella bacinella. Con estrema cautela la posò sulla fronte scottante del ragazzo e che sospirò di sollievo a contatto con l’acqua fresca. Dopo un po’ cambiò verso e la passò sul viso sudato del giovane che lo ringraziò con un sorriso tirato.

«A-acqua…»

Il ragazzo si alzò e cercò una tazza nelle credenze della cucina e una volta trovata, la riempì d’acqua. Con una mano sollevò un po’ la testa del ragazzo e con l’altra lo aiutava a bere. Aveva talmente sete che la prosciugò e tornò a sdraiarsi sul letto. Sasuke riprese a rinfrescargli la fronte con la pezza.

«Odio essere debole…»

Il principe lo guardò interdetto e stette in silenzio, ma l’altro nel delirio della febbre continuò a parlare.

«Sai… mi sono ammalato tre volte nella mia vita e tutte e tre le volte mi sentivo debole…»

Sasuke in silenzio continuava a passargli la pezza inviso, con modi delicati e in silenzio ascoltava Naruto parlare: non gli aveva mai raccontato il suo passato e voleva saperne di più su quel misterioso assassino.

«Non ho mai avuto genitori. La cosa che più si avvicinava alla figura di un genitore era il mio maestro, Jiraiya. Hai mai sentito parlare della Setta del Giglio? Be, è una setta di assassini che ha sede nelle ex Terra dell’Aria»

Sasuke alla domanda scosse la testa in segno di diniego alla domanda e l’altro continuò a raccontare. Parlava perché sapeva che se fosse stato zitto, sarebbe caduto tra le braccia di Morfeo e non poteva permetterselo e parlava era l’unica cosa che lo teneva cosciente.

«Ho vissuto lì. Credo anche di essere nato lì. Fin da bambino mi hanno insegnato le tecnico dell’omicidio: a 8 sapevo come uccidere un uomo in 40 modi diversi e a 9 sapevo preparare ogni sorta di veleno e antidoto. Purtroppo a 10 anni, tutto andò per il verso sbagliato.
Mi assegnarono la mia prima missione: uccidere un uomo, un signorotto della Terra del Fuoco. Ci andai con quello che era il mio maestro lì, in Accademia*. Io e Kakashi ci recammo alla casa del tipo: lo osservammo tutta sera, come giocava coi figli, come coccolava la moglie e come alla fine rimase in piedi fino a tardi per scrivere nel suo studio.»

Si fermò e porse la tazza a Sasuke, in segno che aveva sete e l’altro andò subito a riempirla. Finì in tre lunghi sorsi e dopo essersi inumidito le labbra, continuò.

«E in quel momento dovevo ucciderlo. Entrammo nello studio: ero prontissimo! Volevo diventare il prossimo Gran Maestro, il capo ma quando guardai l’uomo negli occhi, lo rivide con i bambini e la moglie e non riuscì ad ucciderlo. Kakashi prontamente lo addormentò e scappammo via.»

Sospirò e gli occhi si velarono di tristezza e l’espressione divenne pensierosa.

«Tornammo alla Setta e mi tennero rinchiuso in una cella senza cibo ne acqua, in isolamento e perché la punizione mi rimanesse più impressa, mi fecero un taglio sulle guance al giorno. Al settimo giorno fui libero e stremato ci misi una settimana a riprendermi e lì fu la prima volta che mi ammalai. I sei tagli fecero infezione e così mi rimasero i segni. Ma poi una notte…»






*nella Setta i bambini da quando cominciavano a camminare fino ai dieci anni, quando gli veniva commissionato il primo omicidio, dovevano frequentare l’Accademia. Portata a termine la prima missione, ogni assassino poteva specializzarsi, ad esempio poteva diventare un esperto di veleni o affinare le sue abilità di flessuosità ecc…







…una notte e lo saprete prossimamente xD
Spero che vi sia piaciuto! È un po’ cortino ma presto caricherò il resto del capitolo :3
Recensite mi raccomando e ci vediamo alla seconda metà del capitolo :)
  
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