Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Ellie    09/04/2007    7 recensioni
Una volta finita l’università, gli inseparabili amici Harry, Ron, Hermione e Ginny decidono di andare a vivere tutti insieme in una villa appartenente ad un lontano parente dei Weasley, per affrontare insieme i problemi più comuni della loro età, come trovare un lavoro o tenere dietro alla casa. Tutto questo, in un quartiere come Gringott, tranquillo e fuori città, sembra un gioco da ragazzi. Ma quando si hanno per vicini di casa persone come i Malfoy, i “problemi più comuni” cambiano radicalmente…!

[Alternative Universe]
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Ginny, Ron/Hermione
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
<< Draco! >> esclamò con voce imperiosa Mrs Malfoy, irrompendo in camera del figlio e svegliandolo bruscamente. Lui borbottò qualcosa e ficcò la testa sotto il cuscino. << Tesoro devo parlarti >>
<< Dopo pranzo >> si lagnò il figlio. << Ieri sono andato a letto a un orario terrificante >>
<< è importante >> decretò Narcissa con una strana voce lamentosa. Draco aprì un occhio per guardarla. Sembrava parecchio scossa.
<< Ma che è successo? >> brontolò, aprendo anche l’altro occhio. Lei sospirò gravemente.
<< Hai una donna, vero? >> chiese poi con voce stridula, guardandolo con uno sguardo da cucciolo bisognoso d’affetto. << Perché non mi dici mai queste cose? >>
<< Mamma, ti prego! >> si lagnò Draco, ricacciandosi sotto il cuscino. Ma Narcissa glielo strappò bruscamente.
<< Sarò forte, però tu devi dirmi la verità! È Daphne Grengrass? È una gran bella ragazza, ed è intelligente, però… >>
<< Non c’è nessuna donna! >>
<< Ah! Pansy Parkinson! Immagino che per lei sia il massimo della gioia… >>
<< Ma mi ascolti quando parlo?! >>
<< No, non dirmelo! Ho capito, è una di quelli nuovi… Ginny Weasley, la maniaca, giusto?! >>
<< Mamma >> disse Draco, guardandola e imponendosi di stare calmo, << Non ho nessuna donna, nessuna fidanzata, nessuna amante e non sono gay! Sono felicemente single, l’unica donna della mia vita sei tu, contenta?! >> Narcissa finse indifferenza, ma non nascose molto bene il suo sguardo soddisfatto.
<< Me lo giuri? >>
<< Sì, ora posso continuare a dormire? >>
<< Davvero davvero? Sicuro che non hai un storiella con Ginny Weasley? >>
<< Nooo! Ti giuro che fra me e quella là non ci sarà mai niente >> proprio in quel momento bussarono alla porta; Narcissa mormorò un “avanti” distratto, e Mary fece il suo ingresso.
<< è arrivata la signorina Ginny Weasley per il signorino Draco >>
<< Cosa? >> esclamarono in coro i due Malfoy, impossibile dire chi dei due più sconvolto. Narcissa balzò in piedi e seguì Mary fuori dalla stanza. Al piano di sotto, nell’ingresso, la figurina esile di Ginny Weasley si guardava intorno distrattamente.
<< Oh, buongiorno signora Malfoy! >> salutò con un sorriso gioioso, e l’altra per poco non rispose con una smorfia disgustata.
<< ‘giorno >> borbottò, guardandola con una luce poco amichevole negli occhi.
<< Draco è nella sua stanza? >> chiese Ginny, salendo le scale con tranquillità assoluta.
<< Sì, sta dorm… >>
<< Grazie! A presto allora! >> cinguettò la rossa, e con un ultimo sorriso - irritante, a detta di Mrs Malfoy – si infilò nella stanza del biondo.
<< Weasley! >> ululò molto poco aristocraticamente Draco quando la vide entrare. Si tirò la coperta quasi fin sopra la testa.
<< Sei una femminuccia, te l’hanno mai detto? >> commentò Ginny col solito tono allegro e spensierato – Draco si chiese come faceva ad essere così sveglia e, soprattutto, di buon umore di mattina presto. Il biondo lanciò un’occhiata alla sveglia. Beh, in effetti erano le 11.30…
<< Vuoi chiudere quella maledetta porta? >> borbottò, mentre la ragazza si guardava intorno incuriosita. Esasperato uscì dal letto e la chiuse da sé, e Ginny ebbe modo di ammirare il suo torace ben scolpito. Lanciò un fischio di apprezzamento.
<< Cos’hai detto? >> sibilò lui guardandola malissimo, le guance più rosse del solito. Lei fece spallucce.
<< Hai un bello stereo >>
<< Va bene, Ginny >> borbottò poco amichevolmente lui, mettendosi una maglia. << Cosa vuoi? >>
<< Parlarti della discussione che abbiamo avuto ieri sera >>
<< Ma che stai blaterando? >>
<< Vedo che siamo molto svegli stamattina! Mi riferisco alla storia di Cedric e Fleur, scemo >>
<< Ah, già… >> mormorò lui, grattandosi la testa. << A che conclusione eravamo arrivati? >>
<< Credo che tu ieri abbia esagerato con l’alcool. Comunque siamo d’accordo che tu mi aiuti a trovare un modo per metterli insieme >>
<< Beh… >> brontolò Draco, ma Ginny lo interruppe.
<< Ah no, non puoi tornare indietro! Ormai abbiamo deciso così >> lui si lasciò sfuggire un sospiro contrariato. << Allora, che idee hai? >>
<< Ma che ne so, mi sono appena svegliato! >> esclamò Draco. << Le idee non me le sogno, io >>
<< Neanche io, sfortunatamente >> commentò distrattamente Ginny. << Comunque tu conosci molto meglio di me le varie famiglie del quartiere, comprese quelle Diggory, Delacour e Chang, quindi… hai delle informazioni interessanti? >> Draco stava per rispondere poco gentilmente che no, non aveva delle informazioni interessanti e voleva tornare a letto, ma lei si accomodò sulla sedia della sua scrivania e rimase a guardarlo in attesa. Il giovane Malfoy sbuffò leggermente.
<< Beh, Cedric e Cho Chang si conoscono da quando sono piccoli e i due sono promessi praticamente da sempre. La Chang ha sempre dimostrato un attaccamento quasi eccessivo a Diggory, mentre lui un po’ meno… e infatti si è visto >> sogghignò, alludendo a Fleur. << Cho sembra contrariata dalle attenzioni che il fidanzato non le dedica, ed è sempre più lamentosa. Per quel che riguarda i Delacour, sono gelosissimi della figlia e disprezzano tutti i possibili pretendenti, come lei del resto… anche se direi che vanno abbastanza d’accordo con i Diggory >>
<< è chiaro che il problema è Cho Chang >> rifletté Ginny. << Se eliminiamo lei è fatta >>
<< “Eliminiamo”…? >>
<< In senso buono, non ti allarmare! >>
<< Conoscendoti mi aspettavo il peggio >>
<< Il solito simpaticone >>


Harry era seduto in cucina da circa un quarto d’ora, aspettando impazientemente una colazione che non arrivava. O per meglio dire aspettando Hermione, la cuoca di casa, che incredibilmente non si era ancora alzata. Harry sbuffò. Ginny era uscita presto e lui aveva più voglia di prendere uno schiaffo che di cucinare qualcosa. Però il suo stomaco brontolava…
Proprio in quel momento udì dei passi leggeri nel corridoio e balzò in piedi, speranzoso. Quando Hermione entrò nella cucina, guardandosi prudentemente intorno, lui le saltò addosso, abbracciandola commosso.

<< Grazie al cielo, Herm! Sto morendo di fame >> lei lanciò un urletto di disappunto e se lo scrollò di dosso.
<< Scusa, ma non voglio altri equivoci >> borbottò, lanciando un’occhiata preoccupata al corridoio. Harry fece spallucce.
<< Non c’è problema. Cucini qualcosa? >>
<< Harry, mi stupisco di te! Pensavo che fossero Ginny e Ron quelli pigri e scansafatiche… >>
<< Ma tu cucini così bene, e io sono tanto stanco… >>
<< Vorrà dire che nel pomeriggio mi aiuterai a pulire i bagni >> disse tranquillamente Hermione, e Harry spalancò gli occhi verdi.
<< Cosa?! È uno scherzo? >>
<< Ti sembro una che scherza su queste cose? >>
<< Ma così sei perfida >> piagnucolò Harry, sedendosi al tavolo mentre Hermione iniziava a cucinare, fischiettando – perfidamente, a detta dell’amico bruno.
<< Ron? >> chiese la riccia dopo un po’, lanciando un’occhiata al corridoio. Harry alzò le spalle.
<< A giudicare da come ronfava, credo che non sarà dei nostri tanto presto. Ginny è uscita >>
<< Ah >>
<< Ma è successo qualcosa tra te e Ron? >> chiese innocentemente Harry, lanciandole un’occhiata sospettosa. Capì di aver indovinato quando Hermione lasciò cadere malamente la scatola delle uova, che fortunatamente non si ruppe.
<< Cosa? >> fece lei, nascondendo il volto arrossato all’amico. E lei che pensava che Harry fosse tonto e non si accorgesse di niente!
<< Vi siete baciati?! >> esclamò l’altro, incredulo. Per poco la scatola delle uova non cadde di nuovo.
<< Ma perché tutte queste domande?! >>
<< Ti comporti in modo troppo strano >> Harry sfoderò un irritante sorriso a tremila denti. << Questa poi, ormai non ci speravo più >>
<< Ti prego, evita di parlarne! >> esclamò Hermione imbarazzata. << è stato un incidente, non succederà più… >>
<< Come non succederà più?! >>
<< Ecco… >> mormorò lei, sempre più rossa. << è stato un bacio… casuale, e non credo che Ron volesse davvero fare quello che ha fatto >>
<< Quanti problemi che ti fai, Herm! >> commentò Harry, scuotendo la testa. << Tu sei cotta di lui e lui e cotto di te. È semplice e lineare. Io non vedo tutte queste complicazioni >>
<< Complicazioni di prima mattina? >> chiese Ron, entrando mezzo addormentato nella cucina. La scatola delle uova rischiò per la terza volta di cadere, Hermione si girò di scatto verso i fornelli e Harry si trattenne dallo scoppiare a ridere. << Ma che c’è? >> Ron lanciò un’occhiata a Hermione, come se la vedesse per la prima volta, e sembrò svegliarsi di colpo. Si sedette goffamente a tavola, le orecchie rosse e lo sguardo basso. In quel momento rientrò Ginny.
<< Ciao pigroni! >> salutò allegramente, sedendosi con loro. << Herm, ti conviene preparare un pranzo, più che una colazione, sono le 12 passate >>
<< Le feste sono stancanti >> commentò Ron, lanciando un’occhiata alla sorella. << Come mai già in piedi? >>
<< Dovevo andare a casa Malfoy >> rispose lei con una tranquillità quasi anormale. Il fratello spalancò gli occhi.
<< Cosa? >>
<< Ginny sta seducendo il figlio dei Malfoy, ricordi? >> fece Harry ancora più tranquillamente della rossa. Questa sbottò.
<< Ma non è vero! >>
<< Sarà meglio, quello là non mi piace affatto >> borbottò Ron. Hermione si trattenne dal commentare “tanto per cambiare”.
<< Comunque l’ho invitato oggi pomeriggio >> continuò Ginny, e Ron per poco non si soffocò col suo caffè.
<< Come l’hai invitato?! >>
<< Non sai cosa vuol dire invitare? >>
<< Certo che lo so! >>
<< Beh, ho fatto quello >>
<< Ma allora ti dai davvero da fare! >> ridacchiò Hermione, strizzando l’occhio all’amica. Questa arrossì leggermente.
<< Ma no, stiamo solo facendo amicizia… >>
<< Certo, dicono tutti così! >> esclamò Ron, scandalizzato. << Senti, Ginny, finché si scherzava era un conto, ma adesso stai esagerando! D’accordo che vuoi fare la mantenuta, ma sedurre quello stronzo di Malfoy mi sembra troppo! >>
<< Stai dicendo solo un mucchio di cavolate!! >> esclamò Ginny parecchio imbarazzata. << Tu ti inventi le cose! E non devi ascoltare quello che dice quell’idiota di Harry >>
<< Grazie Gin, sei sempre così gentile >>
<< Dai, ragazzi, smettetela di litigare! >> implorò Hermione, mettendosi davanti a loro. << Ora mangiamo, okay? >> il suo sguardo si soffermò troppo a lungo su Ron, ed entrambi si ritrovarono ad arrossire di colpo. Ginny li guardò un po’, poi il suo volto si illuminò, come se avesse capito improvvisamente tutto.
<< Scusate, ma voi… >> iniziò emozionata, ma Harry si affrettò a zittirla con un calcio. << Ahio! >> si lamentò, guardandola storto. Lui fece spallucce, sorridendo stupidamente.


Quel pomeriggio Draco si ritrovò suo malgrado davanti all’ex villa Robson. Non riusciva a credere di essersi fatto convincere da quella Weasley a venire a casa sua per discutere su come dividere Cedric e Cho… era tutto troppo assurdo per essere vero.
Sbuffò, lanciando un’occhiata dubbiosa alla villa. Poi sollevò la mano, facendo per suonare il campanello, ma proprio in quel momento la porta si aprì di colpo e Ginny lo trascinò dentro, circospetta e veloce.

<< Non fiatare! >> gli sibilò preoccupata, interrompendolo prima che potesse dire alcunché.
<< Cosa? >> chiese perplesso. Lei lo guardò malissimo.
<< Ti ho detto di non fiatare! Se ti becca mio fratello mi fa una scenata esagerata >> Draco avrebbe voluto replicare, ma l’occhiataccia di Ginny lo zittì subito. Seguì la ragazza al piano di sopra, e solo quando la rossa chiuse la porta della sua stanza si azzardò a parlare.
<< Cosa centra tuo fratello? >>
<< Lascia perdere >> borbottò lei, arrossendo. Draco la guardò perplesso, ma lei lo interruppe prima che potesse indagare oltre. << Mi è venuta una gran bella idea >>
<< Sono tutto orecchi >>
<< Dobbiamo trovare qualcuno che corteggi Cho >> la frase di Ginny fu seguita da un silenzio imbarazzato, che alla fine fu rotto da Draco.
<< Scusa, non sono sicuro di aver capito bene >>
<< Dobbiamo trovare qualcuno che corteggi Cho >> ripeté lei come se fosse la cosa più normale del mondo.
<< Non ho mai sentito niente di così stupido! >> esclamò Draco sconvolto. << Corteggiarla! Che idiozia, non funzionerà mai! >>
<< Ma sì, invece! >> replicò con veemenza Ginny. << Diremo a Cedric di comportarsi il più freddamente possibile – dubito che per lui sarà difficile -, e subito dopo le faremo incontrare quest’uomo perfetto che la corteggerà senza sosta, facendole perdere la testa! >>
<< Cho è follemente innamorata di Cedric >>
<< Almeno proviamoci! Sono sicura che se ti metti d’impegno Cho si innamorerà di te >>
<< COME SCUSA?!? >> urlò Draco senza alcun ritegno. << Io dovrei corteggiare Cho?! >>
<< Mi sembra una buona idea >>
<< Non se ne parla! Possiamo anche provare con questo tuo piano assurdo, ma io non farò un bel niente! >>
<< Quante storie che fai >> brontolò Ginny. << E va bene, forse potremmo convincere Harry >>
<< è così stupido? >> chiese sarcastico Draco. Ginny alzò le spalle con indifferenza.
<< Abbastanza >>
<< E va bene. Proviamoci >>

Un attimo dopo, sempre stando molto attenti a non farsi scoprire da Ron, erano in camera di Harry.

<< Harry, ti piacerebbe ricevere lo stereo nuovo di Draco in cambio di un lavoretto? >> cinguettò Ginny. Draco sobbalzò e la guardò malissimo.
<< Il mio stereo non si tocca!! >> strillò. Harry guardò entrambi con aria perplessa.
<< Non ho capito bene >>
<< Hai ragione, è piuttosto stupido >> borbottò Draco, guardandolo con astio. Il moro ricambiò.
<< Okay, veniamo subito al dunque. Cosa ne pensi di Cho Chang? L’hai presente? >>
<< Oh, sì >> Harry sorrise stupidamente. << Sì, ho presente >>
<< Bella ragazza, vero? >>
<< Ah sì. Una bellezza particolare, e non solo perché è cinese… >>
<< Quindi ti piace? >>
<< Beh, non ci ho mai parlato… però da lontano sembra davvero stupenda >>
<< Fantastico. Quindi non avrai problemi a corteggiarla per un po’, giusto? >> Harry stava per annuire col solito sorriso stupido, ma all’ultimo comprese il vero significato di quelle parole.
<< Cosa?! >>


  
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Ellie