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Autore: Margaret Moonstone    26/09/2012    0 recensioni
Tic-tac
Il tempo scorre.
E dovresti pregare, piangere, riflettere, o potresti scappare e godere in eterno di questa bellezza.
Ma hai atteso ore sdraiato sull’erba per vedere una stella cadente, ed è questione di un attimo prima che passi e scompaia alla vista.
E il tuo cuore è felice così, perché non poteva restare per sempre, o non saresti rimasto ore ad attenderla.
Una bellezza invisibile, presenza scontata: sarebbe stata uguale a tutte le altre stelle.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tic-tac

Tic-tac

L’orologio fa  Tic-tac, Tic-tac

E tu che nemmeno ricordavi di possedere un orologio.


Tic-tac

Tic-tac

Rimbomba assordante nel buio intorno a te.

Rimbalza sulle pareti del carcere vuoto,
o solo nella tua testa.


Tic-tac

Vorresti gridare per non sentirlo, per farlo smettere, ma sai che non puoi.

Lo sai che non puoi fermare il tempo.


Tic-tac

Eppure vorresti. Vorresti restare sospeso su questa linea  sottile tra il giorno e la notte.

Tra la vita e la morte

Vorresti che questa notte durasse per sempre.

La tua ultima notte.

Vorresti che fosse in eterno, solo per poterla vivere del tutto.

Per assaporare ogni singolo respiro: l’aria dentro e fuori, dentro e fuori

Come hai potuto non accorgerti prima di quanto fosse bello?


Tic-tac

Per catturare ogni sfumatura di questo buio, del singolo raggio di luna che filtra da fuori, dietro le sbarre.
Per bearti di ogni singolo attimo, di un Dio in cui non credi, di un cielo che non vedi.

Ma niente dura per sempre.


E questa, questa è l’ultima notte.


E anche se dalla tua cella non lo puoi vedere, sai che c’è un cielo stellato sopra di te, lo senti, senti la bellezza di ogni singola stella sulla tua pelle fredda.

E ti chiedi come hai potuto non notarlo prima.  Come hai potuto non accorgerti di quanto fosse meraviglioso?


Tic-tac

E solo ora ti rendi conto. Del tempo sprecato.
Hai avuto una vita intera per farlo, e allora perché solo ora,  solo ora stai vivendo?

E una risata amara sorge spontatea, a pensare che solo stanotte hai imparato a vivere.

Stanotte.

La tua ultima notte.


Tic-tac

C’è un ruscello là fuori, che scorre dolce. C’è un filo d’erba scosso dal vento, da qualche parte.
C’è un grillo che canta, un uccello che dorme, una donna che prega.
E potresti sentirli, in questo silenzio, ma l’orologio fa Tic-tac.


Tic-tac

Tic-tac

E anche il tuo cuore fa Tum-tum ,
ma batte più forte, molto più forte, non vuole sprecare nemmeno un battito.

E allora accelera perché il tempo stringe.

Perché questa è la sua ultima notte.


Tum-tum

Lo senti? Il tuo cuore, lo senti?

E stai qui ,immobile, con il busto schiacciato contro il materasso ,e ascolti il ritmo del tuo cuore che batte furioso contro di esso.


Tic-tac

Tum-tum

Lo sai che ogni battito in più è un battito in meno, lo sai che il tempo scorre come scorre il sangue nelle tue vene, e pulsa, pulsa e solo ora riesci a sentirlo.

Solo ora riesci a capirlo.


Tic-tac

Il tempo scorre, ma non passa mai.
Ed è infinita, ma non abbastanza, quest’ultima notte.

E il cuore lo senti in gola e rimani immobile, e un brivido freddo ti percorre le ossa.


Forse dovresti dormire. Ti sveglieresti e sarebbe finita.

Ma sai che non puoi. Non puoi dormire, ti tiene sveglio questo silenzio.
Questo tic-tac.


E qualcuno lassù si beffa di te, perché a un passo dalla morte, non ti sei mai sentito più vivo di adesso.


L’energia brucia dentro di te e vorresti alzarti, gridare, saltare per farla uscire, perché scotta tenersela dentro.

Vorresti uscire e tuffarti, cadere, rialzarti, vorresti gridare alla gente che sta sprecando il suo tempo.

Saresti tu la scintilla che brucia le sterpaglie, la fiamma che divampa ardente di vita e va su, su, verso le stelle.


Ti sorprendi ad ascoltare il rumore, di questa notte, che ha un sapore diverso rispetto alle altre.

E ti chiedi perché, perché solo oggi? Perché ieri notte il vento non soffiava, le stelle non brillavano?

Cos'ha di speciale questa notte, perché è così bella?

Ma in fondo lo sai qual'è la risposta. Che la notte è sempre la stessa, ma tu, tu sei diverso.

Perché questa è  l’ultima notte.


E la luna brilla come non mai, e il tuo cuore batte, i tuoi occhi guardano, le tue orecchie ascoltano, i pianeti girano, la gente corre e fa finta di vivere, e i pensieri corrono, ed è tutto un miracolo e i grilli cantano e il tempo si è fermato.

Ma l’orologio fa tic-tac.


Tic-tac


E dovresti pregare, piangere, riflettere, o potresti scappare e godere in eterno di questa bellezza.


Ma hai atteso ore sdraiato sull’erba per vedere una stella cadente, ed è questione di un attimo prima che passi e scompaia alla vista. E il tuo cuore è felice così, perché non poteva restare per sempre, o non saresti rimasto ore ad attenderla. Una bellezza invisibile, presenza scontata: sarebbe stata uguale a tutte le altre stelle.


E così vorresti, dovresti consumare l’ultima scintilla di vita che ti resta.

E invece te ne stai qui, steso su un letto a contare i secondi, ad ascoltare il tuo cuore contro il materasso.




Te ne stai qui, vivo e immobile, ad ascoltare il rumore  dell’ultima notte.



 *  *  *






Angolino di May...

Ci sono dei momenti in cui ho bisogno di scrivere e quindi...scrivo. Non so esattamente cosa sia questo, non ha molto senso...
No, se scrivo qualcosa ha sempre un significato, non mi va di mettere insieme belle frasi a casaccio... E il significato di questa è... che ci accorgiamo di quanto siano belle le cose solo nel momento in cui le abbiamo perse. Penso che si sia capito, lui è un condannato a morte che aspetta il mattino dell'esecuzione (si era capito, vero?). Non mi interessa chi sia, cosa abbia fatto o quando sia successo... mi interessa quello che prova rendendosi conto di quanto siano inestimabili le piccole cose, ma ormai non ha più molto tempo per sperimentarlo. E d'altronde, le cose belle durano poco, se no ci abitueremmo alla loro presenza e non apprezzeremmo più la loro bellezza. Che è un po'il succo di tutto questo racconto, e in particolare di quella frase alla fine, in corsivo, sulle stelle cadenti. E' quella che preferisco, e sperio non sia troppo contorta.
Poi, volevo precisare che tutte le ripetizioni (la parola "notte" fino all'esasperazione, direi...) sono volute. Servono a scandire la storia che, se lo avete notato, ha un ritmo. Tutti i tic-tac dovrebbero scandirne il tempo, proprio come lo sente il condannato nel corso della notte. O almeno, io l'ho scritta e riletta seguendo questo ritmo nella mia testa...
Nient'altro, sappiate solo che nessuna frase è piantata lì a caso, ho cercato di riflettere in ognuna il mio pensiero...
Se vi è piaciuta lasciate una recensione positiva, se vi ha fatto schifo lasciatene una negativa, se vi è indifferente...non so, vedete un po'voi!
Direi che ho già rotto abbastanza.... spero di sentirvi, allora!!
Grazie per la lettura!
Un bacio

May



  
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