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Autore: ashley_    26/09/2012    2 recensioni
Mi amerai, vedrai che imparerai ad amarmi.
Genere: Drammatico, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Quel celestiale momento terminò.
Ci guardammo negli occhi. Lui sorrideva, io ero confusa.
Devo andare Lou!
Insomma, quello era stato, di certo, il più bel bacio della mia vita. Quel ragazzo aveva qualcosa che mi incuriosiva. Ma era successo troppo in fretta.
Mi sarei aspettata di tutto, ma non questo.
Mi era piaciuto. Stavo bene tra le sue braccia, ma qualcosa mi spingeva a scappare, ancora.
Lo conoscevo da così poco tempo e ci eravamo baciati. Che senso aveva?  
L’unica persona che avevo baciati prima di allora era stato Thomas, che conoscevo da un vita.
Perché l’aveva fatto? Ero davvero in stato confusionario. 
Kaylie, no! Io non ti lascio scappare via come Thom.
Neanche ci conosciamo e mi hai baciata. Perché dovrei restare?Potevi non ricambiare Kaylie.
Abbassò lo sguardo, ma rispose subito dopo. “Questo non lo so. Ma è da quando sono arrivato che sento di conoscerti meglio di chiunque altro.
Tu non mi conosci affatto, invece.” Mi ero completamente ripresa. “Come fai a dire di conoscere qualcuno in così poco tempo? È folle Louis.” Scossi la testa, ma continuai a fissarlo.
Può darsi. Può darsi che sia folle, ma non impossibile.” Si gelava, e lui tremava.
Pensala come vuoi. – mi strinsi la sciarpa al collo e continuai – Adesso devo andare, ho detto a mia madre che sarei tornata presto.
Quella conversazione terminò lì. In quell’ istante, con quelle precise, insensate, parole.
 
---
 

I tempi successivi furono frustranti. Tutto si era del tutto capovolto.
Io e Thomas eravamo rimasti in rapporti civili.
Con Debby tutto okay, ma la sua priorità era Adam.
Con Louis, beh, totale imbarazzo. Nel senso che, ci siamo evitati a vicenda per circa 3 mesi.
 E tutto questo, era reso più complicato per svariati motivi: la scuola, gli amici in comune e le famiglie, che ormai avevano instaurato una forte amicizia.
Con l’inizio della primavera, speravo in una svolta. Senza rendermi conto, che le cose non sarebbero mai cambiate se non avessi agito.
Avevo semplicemente paura di fallire o di essere respinta.
Ma mi mancavano parecchie cose. Mi mancava la mia vecchia vita, quella che due semplici ragazzi mi avevano stravolto in 4 giorni. Mi mancava il mio miglior amico, mi mancava sentirlo ogni pomeriggio. Ma sapevo che dopo esser stati insieme, niente sarebbe più tornato come un tempo. E non capivo perché, ma mi mancava quel rompi palle di Louis. Quel ragazzo che non conoscevo tre mesi fa, era diventata per me, la persona più indispensabile. Senza un motivo preciso. Forse quei mesi di lontananza da tutto, m’avevano fatto bene.
Ma ero comunque impaurita. Perché conoscevo me stessa e sapevo che molte volte iniziavo a rivoler con me le persone, solo perché mi sentivo sola o a volte, anche solo per gusto di farlo e basta. Per una questione d’orgoglio, insomma.
In ogni caso, non sapevo da dove partire, quindi lasciai scorrere ancora un po’. Tipico atteggiamento di chi ha paura di prendere l’iniziativa.
 
---
 

27 Aprile, Sabato. Non scorderò mai quella data.
Scesi assonnata le scale per andare in cucina e fare colazione. Era tutto tranquillo in casa, i miei erano probabilmente in Chiesa. Mi preparai un caffè e un cornetto, accesi il televisore e mi misi a guardare un po’ di cartoni, come da piccola. Passai mezz’ora in stand-by sul divano, ero ancora sconvolta e  il caffè non mi aveva aiutata per niente. Un po’ d’aria fresca, avevo bisogno di quello. Dopo il venerdì sera, era l’unica salvezza. La sera prima, infatti, eravamo stati al compleanno di Jay, un amico di scuola.
Tornai di sopra, feci una doccia fredda e indossai le prime cose che trovai nell’armadio.
Musica nelle orecchie e via. Mi chiusi la porta di casa alle spalle e quando mi voltai, vidi ciò che non avrei mai voluto vedere. Thomas sotto casa di Louis? Stava per finire il mondo.
Thom, che ci fai qui?” Attraversai il vialetto, liberando l’orecchia destra da una cuffietta.
Buongiorno anche a te Kaylie. Aspetto Louis.” Mi rispose facendomi un sorrisetto da ebete.  
Per?” Io finsi di essere più tranquilla possibile.
Per andare al parco insieme. Che c’è? Vuoi venire anche tu?Che stronzo.
Mi scappò una risata nervosa. Avrei voluto schiaffeggiarlo. “Hai chiuso con il periodo da vittima, Thomas? Adesso fai il bulletto?
Non fece in tempo a rispondere che sbucò Louis dalla porta socchiusa di casa sua.
Kaylie?!” Lo disse quasi in maniera impercettibile.
Stavo fissando il mio vecchio amico, ma il mio sguardo passò subito dalla parte di Louis. Ero più seria che mai. “Buon divertimento.” Rimisi la cuffietta al suo posto e iniziai a camminare a passo svelto percorrendo la strada opposta a quella che avrebbero dovuto fare loro.
Ero nervosissima. Non riuscivo a pensare, che adesso, i miei due problemi si erano uniti. Erano diventati amici? Andiamo, Thomas e Louis? Insomma, si erano sempre e solo detti ‘ciao’. Stop, niente di più.
Mi guardavo intorno spaesata, in un anno erano cambiate così tante cose.
Un’oretta più tardi, tornai a casa ed ero più decisa che mai: dovevo parlare con Louis.
Pranzammo e lo telefonai.
Pronto?” Era la prima volta che sentivo la sua voce al telefono.
Sei a casa?” Risposi, secca.
Kaylie? Si!
I miei devono uscire, mio fratello vuole andare al parco giochi, se non hai da fare, vieni. Dobbiamo parlare.
Quando?
Tra una decina di minuti.” Risposi, indecisa.
Okay. Ciao.”
Riattaccai. Feci un respiro profondissimo e iniziai a pensare a cosa dire. Non potevo dirgli certo che mi mancava, andiamo! Non sarebbe stato assolutamente da me!
Quei dieci minuti volarono, i miei uscirono e io ero ferma dietro la porta.
Driiiin.
Vieni, entra.” Si accorse di sicuro che ero lì dietro, avevo aperto dopo un nano secondo.
Non parlammo, lo feci accomodare sul divano e io mi sedetti sulla poltrona di fronte.
Allora? Di cosa vuoi parlarmi?” Interruppe il silenzio.
Mi manchi.”  Ecco fatto.
 


*SPAZIO AUTRICE*

Salve bella gente. 
Non sono convintissima di questo capitolo, ma non trovo che sia male.
Scusatemi se c'è qualche errore.
Fatemi sapere che ne pensate.
Un bacio.  

  
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