Elisabeth era rimasta immobile per quella che le era sembrata un’eternità poi si era lentamente seduta. Una parte di lei provava il desiderio di correre da William, spiegargli tutti e sperare nel suo perdono ma era certa che lui non l’avrebbe mai perdonata. Dall’altra parte ora sapeva di chi era la colpa: Liam.
Avrebbe voluto colpirlo, fargli male ma un residuo di attrazione, o di amicizia le imponeva di non prendere decisioni affrettate. Attese osservando i suoi ragazzi che se la spassavano, per poi andare nel suo studio dove avrebbe atteso i ragazzi. Le piaceva quel rituale notturno, e le piaceva vedere i volti dei suoi ragazzi, o vergognosi o raggianti mentre le consegnavano le dieci sterline che le spettavano.
Di solito aveva qualche battuta pungente per loro, e i più esperti replicavano a modo, ma non quella sera: era sicura che non ce l’avrebbe fatta.
Quando vide Liam tremò e ringraziò i vestiti che indossava perché altrimenti lui l’avrebbe notato. << Dobbiamo parlare >> dichiarò prima di alzarsi e chiudere la porta.
Lui acconsentì col capo prima di avvicinarsi alla porta e appoggiarsi allo stipite.
<< Mi chiedo perché tu l’abbia fatto, dopo tutto quello che ho fatto per te >> era inutile perdersi in noiosi preamboli si disse, meglio arrivare subito al punto.
<< Davvero non lo comprendi? >> chiese lui, un sorriso arrogante sul volto.
<< Non lo comprendo, spiegati dannata puttana, avrei potuto lasciarlo quando volevo senza che sapesse niente. Dannazione, è così innocente che corriamo il rischio che ci denunci tutti! >> non si era accorta di urlare eppure la fece sentire bene, la rilassò enormemente.
<< Tu non l’avresti lasciato, e dubito che lui sia così stupido >> rispose lui continuando ad osservarla. << Ma perché? Io non capisco, perché ora e non un mese fa, tre mesi fa >> << Perché non era più un gioco per te, tu lo ami e così ci stai tradendo tutti >>
Rimase senza parole prima di accorgersi che stava ridendo, un riso isterico che le parve più liberatorio dell’urlo. << Io non vi avrei mai traditi, né avrei venduto questo posto se era questo che hai temuto. Non l’avrei sposato e basta. Maledizione: perché ti comporti come se fossi tua moglie? >>
<< Perché sei l’unica donna che amo. Non volevo dire questo … sei l’unica donna che io abbia mai desiderato, l’unica che abbia qualche potere su di me e io … >> << Gelosia e paura, non è vero? Iago ha avuto bisogno di un fazzoletto, tu di un semplice biglietto >> disse lei osservandolo.
<< ora tu esci da qui e nei prossimi giorni fai di tutto per evitarmi, altrimenti mi costringerai a chiedere ai ragazzi la frusta. Tu ... hai distrutto il mio primo amore per degli sciocchi sentimenti ma resterai qui perché sei il padre dei miei figli. E non appena torneremo mandami Fergus >>