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Autore: sberio    28/09/2012    7 recensioni
Una Bella fisioterapista ed un Edward suo paziente alle prese con un problema di amnesia. Riuscira' lui a ricordare la loro breve ma intensa storia d'amore?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Circa un mese prima
Erano le nove del mattino. Bella era gia’ in piedi anche se quella mattina non doveva andare al lavoro.

Non aveva dormito molto quella notte, il ricordo della sera precedente e della discussione con Edward era ben vivo in lei. Lui finalmente aveva ricordato ogni cosa, ogni singola cosa che fosse avvenuta tra loro due, compresa la loro prima e unica notte insieme. Poi, invece di essere sconvolto per quella rivelazione aveva affrontato la cosa con la sua solita estrema lucidita’ e le si era dichiarato.
Lei era rimasta spiazzata. Era molto lusingata dalle sue parole ma in quel momento la paura per un loro possibile futuro alla luce del sole aveva preso il sopravvento e il risultato era stato che aveva risposto alle richieste precise di lui con una serie di mezze parole che lasciavano trasparire solo dubbi e perplessita’.
Quando poi lui era andato via, con l’espressione alquanto delusa, lei ci aveva impiegato tutta la notte per rielaborare quanto accaduto e convincersi che quella che le si stava presentando era un occasione piu’ unica che rara: un ragazzo staordinario e di una bellezza indescrivibile e di cui lei era follemente innamorata le si era dichiarato....unica pecca in tutto questo: era anche straordinariamente ricco.
E cosi’ aveva maledetto il suo carattere che la portava ad essere sempre indecisa quando si trattava di questioni personali, mentre in altre circostanze aveva sempre mostrato grinta da vendere.
Alla fine aveva deciso che l’indomani mattina avrebbe richiamato Edward, per scusarsi con lui e chiedergli di darle la possibilita’ di spiegarsi e parlare nuovamente. Era sicura che avrebbero risolto ogni cosa.
Aveva appena messo su il caffe’, quando senti’ il campanello della porta.
Chi poteva essere a quest’ora di buon mattino? Come era solita fare, si affaccio’ alla finestra della cucina che dava proprio nella strada principale, dove c’era il portaone d’ingresso.
Li sotto si accorse di una limousine nera parcheggiata. Possibile? Edward l’aveva letta nel pensiero ed era tornato da lei? Strano pero’...lui di solito era molto discreto quando veniva a trovarla e certo quella limousine non passava inosservata la’sotto. Ma che diamine, si disse, l’importante e’ che sia qui e che iopossa avere la possibilita’ di parlargli.
E cosi’ si infilo’ la vestaglia e si precipito’ in fretta vero la porta.
“Edw...” stava esclamando, quando la voce le mori’ in gola.
Davanti a se c’era una donna bionda , truccata e vestita con una eleganza e gusto impeccabili nonostanle l’ora. Sembrava una di quelle modelle da copertina: Tanya Denali le stava difronte.
“Salve” disse Tanya  senza scomporsi “lei deve essere Isabella Swan”
“Si..si” rispose Bella ancora allibita “sono io”
“Io sono...”
“..Tanya Denali” rispose Bella senza pensarci
“Ah..bene, vedo che non abbiamo bisogno di alcuna presentazione. Mi farebbe la cortesia di invitarmi ad entrare?” chiese Tanya “avrei bisogno di parlarle per pochi minuti di una faccenda alquanto delicata e il pianerottolo non mi sembra posto adatto per farlo” aggiunse
Bella si riprese dal suo sbigottimento e realizzando le parole di Tanya si scanso’ dalla porta “Oh, si mi scusi, prego si accomodi”
Tanya entro’ e si guardo’ intorno con un espressione alquanto sconcertata, l’appartamento di Bella doveva apparirle piccolo e insignificante rispetto agli ambienti a cui lei era abituata.
“Posso offrirle qualcosa?” chiese Bella cercando di apparire cortese , anche se quella presenza la metteva molto a disagio “magari un caffe’?” aggiunse
Tanya si volse a guardarla e la squadro’ da capo a piedi “un caffe’ andra’ benissimo” rispose e Bella le fece cenno di accomodarsi in salotto. Dopo pochi minuti torno’ da lei con un vassoio con due tazzine di caffe’ fumanti. Tanya si era seduta su una delle poltrone e Bella le porse il caffe’ sedendosi di fronte a lei.
“Cosa posso fare per lei miss Denali?” chiese Bella
“Possiamo darci del tu innanzitutto?” chiese Tanya
“Certo” rispose Bella
“Bene, allora Isabella,cerchero’ di arrivare dritta al punto. So che sei stata la fisioterapista personale del mio fidanzat, il sig.Edward Masen, prima durante il suo ricovero in clinica e poi durante la sua convalescenza a casa. Complimenti, devi essere molto brava nel tuo lavoro, Edward si e’ ripreso perfettamente”
“Grazie” rispose Bella –che sia venuta per offrirmi un lavoro?- penso’.
“Vedi Isabella, capisco benissimo che passare ogni giorno  tanto tempo accanto ad un uomo come Edward possa ...come dire...far perdere un po’ i lumi della ragione”
“Come?”
“Be’, sei una donna come me e insomma...capisco bene quale fascino estremo Edward sia in grado di esecitare sul genere femminile”
“Non capisco dove voglia..cioe’ dove vuoi arrivare con questo discorso” chiese Bella
“Voglio dire soltanto che Edward e’ un uomo molto bello e con modi estremamente raffinati e galanti...ogni donna con cui lui ha a che fare rimane incantata da lui”
“Vuoi insinuare che non sono stata professionale nel mio lavoro?” chiese Bella risentita
“Affatto! Te l’ho gia’ detto...sei una persona estremamente brava nel tuo lavoro...il problema sta in cio’ che avviene al di fuori del lavoro”
“Sarebbe a dire?”
“Isabella vedi, persone come me o come Edward sono considerati personaggi pubblici e pertanto sono tenuti a mantenere sempre un certo tipo di comportamento in ogni circostanza. Lo scandalo e’ sempre dietro l’angolo. Ora, per fare in modo che la stampa non possa sfruttare ogni minima occasione per speculare su di noi, ci sono delle agenzie preposte alla nostra sorveglianza”
“Le guardie del corpo” disse Bella
“Non proprio, le guardie del corpo servono per tutelare la nostra sicurezza durante le pubbliche uscite, quello di cui io parlo, sono persone addtte alla nostra sorveglianza in modo discreto e invisibile. Sono persone che osservano i nostri spostamenti al fine di impedire che si vegano a creare delle circostanze poco piacevoli”
“Come delle spie che vi seguono a vostra insaputa?”
“A volte e’ a nostra insaputa, a volte lo sappiamo....e’ un modo per proteggerci e farci avere cognizione di quella che e’ la percezione da parte dell’opinione pubblica su noi stessi. Quindi, in base a questo, mi sono state comunicate delle cose poco piacevoli riguardo al comportamento di Edward in varie situazioni”
“Di cosa stai parlando? Quando avrebbe tenuto un comportamento poco adeguato?”
“So che una sera e’ venuto con te ad una festa universitaria in una comune birreria”
“Si, e’ vero, ma non capisco cosa ci sia di male in questo”
“Nulla, se sei una persona comune...ma se fosse stato riconosciuto, sarebbe stato un grosso problema, tantomeno per il fatto che tutti lo credevano all’estero in viaggio per affari”
“Ma Edward e’ stato molto prudente,proprio nel caso ci fosse qualche giornalista appostato in giro”
“Il problema non sono solo i giornalisti, puo’ essere anche riconosciuto da qualcuno che si potrebbe poi divertire a filmarlo con il cellulare e l’indomani mettere tutto su internet...e il gioco e’ fatto”
“Puoi stare tranquilla, quella sera non l’ha riconosciuto nessuno...non erano persone che si occupano di alta finanza”
“E’ stato un puro caso, Edward finisce spesso sui giornali, visto e considerato che e’ uno degli scapoli piu’ ambiti del paese, e sono in molti a conoscerlo, anche al di fuori del suo ambiente lavorativo. Come d ti dicevo siete stati fortunati. Ma non mi riferisco solo a quell’episodio, so che ce ne sono stati altri...le visite al museo e i pranzi e le cene in tua compagnia...”
“Tanya dove vuoi arrivare? Di tutto quello che mi hai detto fino ad ora ho capito solo che la parola privacy non ha alcun senso per te. Mi stai dicendo che tu o chi per te avete assoldato uno stuolo di spie per pedinare notte e giorno le persone come Edward e riferire riguardo ad ogni suo spostamento”
“E’ il prezzo del successo e della notorieta’” replico’ lei
“Questo e’ da vedere. Resta da capire se Edward sia a conoscenza di essere sempre sorvegliato in ogni suo spostamento”
“Forse l’Edward che hai conosciuto tu non poteva saperlo...ma ti assicuro che quello vero sa bene di cosa parlo”
“Guarda che non c’e’ un Edward vero e uno finto...sono sempre la stessa persona. E comunque continuo a non capire cosa tu voglia da me”
“Bene, vedo che con te e’ inutile fare giri di parole...allora vado dritta al punto: Edward e’ il mio fidanzato e io ho sempre fatto di tutto per tutelare la sua immagine, anche a discapito dei miei interessi personali...quindi sarebbe il caso che te lo togliessi dalla testa e che lo lasciassi stare”
Bella resto’ ammutolita per un attimo. -Buone o cattive maniere, alta classe o meno, quando scatta la gelosia per un uomo le donne sono tutte uguali - penso’.
“Mi spiace Tanya che tu la veda in questo modo, ma credo che certi discorsi dovresti farli al tuo fidanzato invece che a me....io ho cercato solo di essergli amica e se lui ha trovato piu’ piacevole la mia compagnia invece che la tua...be’ questo e’ un tuo problema”
Tanya si alzo’ di scatto a queste parole “Come ti permetti? Tu non hai idea del rapporto che c’e’ tra me ed Edward”
“Deve essere molto profondo visto che durante la sua permanenza in clinica e poi quella in casa tu non ti sei fatta viva neanche una volta”
“Come ti permetti di giudicare? E’ stato il padre di Edward a dirmi di non venire...per tutti lui era in giro per il mondo e un mio passo falso avrebbe potuto mandare tutto all’aria....pensi che mi sia piaciuto non vederlo per tanto tempo?”
“Tanya, se il mio ragazzo stesse male, scusami ma delle apparenze mi importerebbe fino ad un certo punto....il mio bisogno di vederlo e di stargli accanto avrebbe la precedenza su tutto”
“Perche’ tu ragioni come la gente comune che e’ abituata a non dover mai dare conto a nessuno di quello che fa...ma per noi e’ diverso, uno sbaglio, una parola di troppo ed e’ la fine”
“Mi spiace ma non riesco proprio a pensarla al tuo stesso modo, ne’ mi interessa farlo”
“Ecco perche’ devi troncare ogni rapporto con lui”
“Come?”
“Si Isabella, tu sei come una mina vagante per lui...non lo capisci? Edward a causa tua potrebbe essere coinvolto in uno scandalo piu’ grosso di lui...e la sua carriera ne verrebbe fuori compromessa per sempre...e tu non vuoi che questo accada, vero?”
“Io..io non ho mai fatto niente per nuocergli”
“Non volontariamente certo, ma cosa accadrebbe se vi fotografassero durante uno dei vostri incontri amichevoli?Ci hai mai pensato?”
“Perche’ queste cose non le dici a lui, perche’ le vieni a dire a me?”
“Perche’ sono una donna come te e so bene cosa ti sta passando per la testa in questo momento...e poi Edward si e’ appena ripreso dall’incidente.”
“E sentiamo, cosa mi starebbe passando per la testa?”
“Ti sei innamorata di lui....e viste le sue attenzioni ti stai convincendo che potresti fare il salto di qualita’ che tutti vorrebbero fare”
“Non ti permetto di dire certe cose...tu non sai niente di quello che c’e’ tra Edward e me...io mi sono sempre interessata a lui per quello che e’ veramente, non per i suoi soldi....”
“...disse cenerentola al principe azzurro...poi pero’ visto che i soldi ci sono ben vengano...”
“guarda che avrei preferito mille volte che lui fosse un ragazzo come tanti altri con molte meno complicazioni...”
“e allora perche’ non te ne vai a cercare uno senza tanti problemi? te lo dico io, perche’ alla fine quello che ti interessa veramente sono i suoi soldi e la vita che ti permetterebbero di fare..”
“E a te questo non interessa invece vero?”
“Io sono gia’ ricca di mio....non ci guadagno nulla.”
“Be’ allora sappi che la mia vita mi piace esattamente cosi’ com’e’, compreso il mio lavoro e ci tengo molto alla mia privacy, non riuscirei a sopportare che qualcuno mi spiasse tutto il santo giorno”
“Bene, anzi benissimo...vedo che su una cosa siamo d’accordo. Il tipo di vita che facciamo io ed Edward non ti si addice, ti piace il tuo lavoro ma se mai dovessi avere una relazione pubblica con lui dovresti irrimediabilmente rinunciarci...per non parlare del fatto che esporresti continuamenteEdward  al ridicolo”
“Come al ridicolo?”
“Isabella, Edward e’ una persona di una certa classe ed e’ circondato da gente molto importante. Il suo comportamento deve essere sempre impeccabile, ma lui e’ stato educato a questo fin dalla nascita...come me d’altra parte. Lui si muove nel suo ambiente con estrema naturalezza e non ha bisogno di fingere, perche’ ha completa padronanza di tutto. Adesso invece immagina  questo scenario: tu ed Edward iniziate una relazione e lui esce allo scoperto con te. Immagina il polverone che questa notizia susciterebbe in tutti i giornali scandalistici...Edward ci metterebbe un bel po’ a riottenere credito nel suo ambiente...sanno essere molto spietati sai? e poi? che succederebbe se fosse affiancato da una persona che potrebbe metterlo in imbarazzo in ogni momento,anche se non intenzionalmente?  una persona che non saprebbe cosa dire o fare in certe circostanze? te lo dico io, Edward comincerebbe ad essere lo zimbello di tutti e i sacrifici che ha fatto in tutti questi anni per ottenere i suoi successi non saranno serviti a nulla....e alla fine sai cosa accadrebbe? Che lui comincera’ a prendersela proprio con la persona che e’ all’origine di tutto....con te. E tu,  che dici di amare tanto  Edward per quello che e’ e non per quello che rappresenta, cosa avrai ottenuto? solo e semplicemente di avergli rovinato la vita....”
“Questo e’ il tuo modo di vedere le cose....non e’ detto che debba andare per forza cosi’”
“Credimi...e’ un finale alquanto realistico...e te lo dice una che in quell’ambiente ci e’ nata e cresciuta....e di casi come questo ne ha visti parecchi...e comunque se le mie parole non ti hanno convinta, ti dico un ultima cosa.....se il mio fidanzamento con Edward salta per causa tua, salta anche la fusione....”
 “Cosa c’entra la fusione con tutto questo?”
“La fusione e’ con la compagnia di mio padre. Non ti aspetterai certo che l’avermi portato via il fidanzato non abbia delle conseguenze”
“Ma Edward ha lavorato sodo per questa fusione...i fatti personali devono restarne fuori”
“Eh no mia cara, troppo comodo...in guerra e in amore tutto e’ lecito....e nel nostro ambiente la vita e’ una guerra continua,dovrai cominciare ad abituarti....”
“Tanya, non e’ giusto. Edward lavora da anni a questo progetto, senza contare la fiducia che tutti i dipendentidella sua azienda ripongono in lui....”
“dimentichi la fiducia di suo padre.....e quando saltera’ l’accordo, perche’ ti assicuro saltera’, Edward ne verra’ fuori distrutto... e  la copla di tutto questo sara’ solo ed esclusivamente tua....e ben presto tutti lo capiranno....”
Bella rimase impietrita davanti a questa minaccia e Tanya ne approfitto’ per avere l’ultima parola
“Grazie Isabella per il caffe’ e per la piacevole chiacchierata, alla fine e’ proprio vero...tra donne ci si intende sempre” e cosi’ dicendo si avvio’ verso la porta lasciando ancora Bella impietrita al suo posto.
Quando arrivo’ nei pressi dell’uscita, Tanya si volse un ultima volta verso Bella e disse “Ah, dimenticavo...se una sola parola di questa nostra conversazione dovesse venire fuori da queste mura...sta’ pure tranquilla che le conseguenze sarebbero le stesse.” e detto questo usci’ sbattendo la porta.
Il tonfo improvviso fece risvegliare Bella dallo stato di intontimento generale in cui era caduta. Improvvisamente un senso di rabbia, impotenza e frustazione si impadronirono di lei e non le resto’ altro che accasciarsi a terra e scoppiare in un pianto dirotto.
 

  
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