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Autore: Synacky_    28/09/2012    1 recensioni
Ciao a tutti ^.-!!
Vorrei riproporvi una mia storia pubblicata in precedenza. Questa volta sarà più dettagliata e descritta e molti aspetti cambieranno. Spero sia di vostro gradimento ecco a voi la trama.
Re Riccardo ventuno anni fa diede alla luce una bambina degli occhi smeraldo. La principessa Ada. Lei divenne presto un'abile soldato. Di classe e dal carattere freddo e distaccato, vedrà la sua vita capovolta quando suo padre le farà un'annuncio:
Dal prologo:
"-Dovrò andare in Palestina, questi giorni… visto che dopo la morte di Roberto di Sable è un po’ in confusione. Sarò scortato come tu ben sai… ma vorrei un soldato abbastanza capace. Perciò verrai con me. Domande?- "
Buona lettura ^.-!! Recensite in tanti ^^
Genere: Azione, Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altaïr Ibn-La Ahad , Malik Al-Sayf , Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Principessa dei miei stivali'
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Dopo che Malik raccontò quanto accaduto, naturalmente inventato, il Maestro si alzò dalla sedia e si avvicinò ai due, perplesso.
-Quindi mi state dicendo, che una ragazza sopravvissuta ad un attacco templare vi ha supplicato che la prendeste con voi?- Malik annuì, terrorizzato all’idea che non fosse credibile.
-Sono proprio curioso di conoscerla!- disse allegro il Maestro facendo rilassare Malik.
-Ma fin quando non si riprenderà la voglio lasciare tranquilla, poi vedremo cosa farne. Altair, la tua prossima missione è di seguire la ragazza- Altair per poco non si strozzo con la sua stessa saliva. Dopo che si fu ripreso, protestò
-Come scusi?! Sta scherzando spero- il Maestro scosse il capo –Dovrei fare la balia?! Non ci penso proprio, lo faccia fare a Malik!- il Maestro rise
-Oh Altair! Malik ha da fare a Gerusalemme! E non sarà mica così terribile!- Altair alzò un sopracciglio –E’ una brava ragazza scommetto! Anche dolce!- Dolce?! Vorrebbe scherzare?!
-E poi il mio è un ordine- Altair sbuffò e per altri cinque minuti lo pregò di togliergli l’incarico.
Ma non ci fu nulla da fare, lo congedò e gli ordinò di andare dalla ragazza. Moggio, moggio, andò verso l’infermeria. Attraversò il cortile per poi aprire una porticina che dava a delle scale. Le salì, e lo condussero ad una grande sala. Era lussuosa e ricca di mobili pregiati. Aveva tante librerie dove degli assassini, si arricchivano dei contenuti che esse portavano. Varcò un corridoio che dava a tante porte. Aprì la penultima. Era una stanza abbastanza grande e lussuosa. Al centro stava un letto a baldacchino. Vi ci sdraiò e chiuse gli occhi. Sarebbe passato più tardi da Ada.
Non bastava che dovevo occuparmi di tenere all’oscuro di tutti della sua vera identità? No… certo che no! Non basta! Ora devo pure farle da balia! Non è possibile… pensò Altair portandosi le mani in volto, per poi sbuffare. Passarono altri cinque minuti, quando Altair decise che era meglio andare. Si spogliò di tutti i suoi ranghi e armi e indossò abiti normali. Aprì la porta della sua stanza, e dopo che vi uscì la richiuse a chiave. Era ora di andare in quella stramaledetta infermeria a trovare Miss. Principessina
Aprì la grande porta. Al suo interno tanti letti pieni di feriti o malati. Le donne tamponavano il sangue e ricucivano le ferite. Si avvicinò ad un lettino vicino ad una finestrella. Supina sopra di esso, stava una ragazza con un velo, da cui trasparivano a mala pena gli occhi.
-Ho caldo, questo velo non è per niente confortante!- disse mentre guardava attraverso la finestrella. Altair si sedette in una sedia affianco alla branda
-Non scocciate. Pensate a quelle che devono portarlo tutta la vita- Ada storse il labbro
-Secondo te perché non voglio sposare quel porco maschilista?!- Altair sospirò
-Dimenticavo che sei una femminista nata. Peccato che tu sia l’unica- Ada si voltò e gli diede un colpo al ginocchio, essendo l’unico punto a cui arrivava
-Non è così. Le donne vivono con la paura. Si tengono tutto dentro per paura che vengano uccise per aver manifestato ciò che pensano! In questa società, non hanno nessun diritto. Devono stare in silenzio e sottostare a voi sotto specie di esseri inferiori!- disse Ada adirata. Altair sorrise
-Magari verrà il giorno che anche loro avranno dei diritti-
-Lo spero… ma bisogna incominciare con poco. Quando anche tu avrai una compagna, se mai ci fosse qualcuna così pazza da prenderti – Altair sussurrò un grazie sarcastico – Rispettala e insegna ai tuoi figli di fare altrettanto, vedrai che prima o poi, tutti avranno questa mentalità… almeno in parte- sorrise Ada. Altair sbuffò ricordando il suo compito
(purtroppo ancora oggi non tutti rispettano le donne, brutti disgraziati maschilisti!   Ali :3)
-Ah, principessina, sono la tua balia da oggi- disse “poco” scocciato Altair, poco si fa per dire.
-Non sta bene neanche a me, cosa credi?! Ma, c’è un lato positivo-
-Quale, di grazia?!- disse sempre più scocciato l’Assassino
-Ti posso tenere d’occhio- Altair sbuffò  Un lato positivo per te, non per me!
-Domattina mi starò meglio, a quanto dicono.-
-Meglio così, almeno non dovrò restare in questo posto dove non fanno altro che lamentarsi-
Poi Altair avvicinò il dorso della mano, alla ragazza e le sfiorò la pelle.
-Sei gelida, hai perso molto sangue, copriti e riposati e vedi di restare viva, altrimenti va tutto all’aria, principessina- detto questo si alzò dalla sedia e fece per andarsene
-Dove vai?- chiese flebile, cominciava a vedere appannato, la debolezza.
-A fare due passi, quest’odore di sangue mi da al volta stomaco. Questa pattuglia deve aver combattuto duramente per essere ridotta in questo modo- disse lasciando definitivamente la stanza. Ada cercò di respirare. Vedeva tutto buio, o la debolezza o il sangue…
-Signorina!! Signorinaaaa!!!- poi il nulla.
 
Altair camminava tra le strade sospirando scocciato da tutta la situazione. Ad un certo punto venne urtato da una donna da cui si intravedevano solo gli occhi.
-Ehi! Fate attenzione…- urlò, ma poi vide un biglieto

Ad Acri fra una settimana, al calar del sole
                                                   M.


-M? Chi caspita è M? … comunque ha preso la persona giusta, sono uno che al mistero non sa resistere… penso che andrò- disse piegando il foglio e mettendoselo in tasca.
-Maestro Altair!- l’assassino vide un novizio che correva verso di lui.
-Mi manda una donna dei medici, dice di andare, la persona da lei affidata è svenuta!- Altair sbuffò e accennò ad un ‘ Sto andando’ scocciato.
 
Arrivato all’infermeria una donna gli si avventò contro
-Dobbiamo toglierle il velo per farla respirare!- Altair scosse la testa contrariato
-Non è possibile- disse lui, la donna continuò ad insistere
-Ma signore! Potrebbe morire! È svenuta per mancanza d’aria o per il troppo caldo!-
-E’ sposata- si inventò Altair
-Lo faremo in gran segreto, la  porteremo in una stanza- disse facendo un cenno a due donne che trasferirono Ada in una stanza di piccole dimensioni. Altair sbuffò
-Lasciatelo fare a me, se si tratta solamente di togliere un velo!- la donna scosse la testa
-Se è sposata è peggio se le toglie il velo un uomo, a meno che non sia lei suo marito-
-Neanche se mi minacciassero con la pena di morte, la vorrei una così!- la donna era perplessa
-Non capisco…- disse Altair la scostò e andò nella stanza mandando via anche le altre donne dal suo interno. Cominciò a scioglierle il velo. Dopo che lo ebbe sfilato i lunghi capelli dorati coprirono il cuscino. Altair le fece aria
-Svegliati! Non ti sopporto più! Possibile che non sai rimanere sveglia per più di cinque minuti!?!- disse in preda ad una crisi di nervi
-Sono qui- disse Malik arrivando in quel momento e aprendo la porta
-Bene mi devi aiutare a trasportarla in una camera libera, così le togliamo il velo e non rompe più… volevo dire che la togliamo da questo mortorio…- si corresse subito l’assassino.
-D’accordo, in effetti, c’è parecchio odore nauseabondo- Altair annuì e la prese in braccio e le gettò il velo a casaccio sul volto.
-Ma così non respira! Le hai tappato pure gli occhi!- disse Malik sconvolto
-Tanto è svenuta, su andiamo e non facciamoci vedere, non voglio altre seccature, ne ho già abbastanza per conto mio. La più grande l’ho in braccio!- disse Altair andando verso una stanza abbastanza lussuosa, libera. Appoggiò Ada sul letto e chiuse la porta dopo che fu entrato Malik.
-Bene ora le tolgo il velo, altrimenti ci rimane- disse Altair togliendole il velo.
-Ora troviamo un modo per svegliarla.- disse Malik poggiando una mano sulla spalla della ragazza. Vale come ipotesi strattonarla finché non si rianima? Pensò Altair, fece per parlare, ma
-No. Altair non è una buona ipotesi- disse Malik provando a chiamare delicatamente la ragazza
-?!- E’ un veggente?! –Aspetta- disse Altair sussurrando qualcosa all’orecchio della ragazza
-Provaci e vi uccido!- disse Ada strangolando Altair, che si strappò la mano della ragazza riprendendo fiato. Malik sorrise
-Sono felice che ti sia ripresa- Ada sospirò
-Io no- disse freddo Altair sedendosi in una sedia. Ada fece un a smorfia contrariata
-Comunque avete fatto bene a portarmi qui, almeno non mi sorbisco quel velo e quel mortorio!-
-Non ti ci abituare appena ti rimetti dovrai indossarlo- Ada sbuffò
-Mica tutto il giorno-
-Dipende da dove andiamo- fece l’assassino, che ormai ci trovava gusto a stuzzicare Ada.
Dopo cinque minuti di battibecchi e un Malik sempre più disperato qualcuno bussò alla porta.
Altair prese il velo e lo mise alla rinfusa sulla faccia di Ada. Si ritrovò con il buco per gli occhi nelle orecchie. In fretta se lo rimise a posto scocciata.
-Avanti- fece Malik, sperando che varcasse quella porta una persona normale.
-Salute e pace!- come non detto. Varcò quella porta, il Maestro tutto bello pimpante. Ancora Malik si domandava come poteva aver scelto uno del genere… poi tornavano in mente le sue qualità di Assassino. Altair fece la solita faccia seria, Ada cercò di essere il più dolce possibile e Malik… be Malik era Malik.
-Come mai col volto coperto?- chiese atono Altair al Maestro, dimenticandosi completamente che ora era, per l’ appunto il Maestro degli assassini.
-Non importa ora. Sono venuto a conoscere la bell’addormentata-
-Addormentata?! Magari…- sussurrò Altair. Beccandosi un pizzico da Ada che per sua fortuna non fu visibile a nessuno. Il Maestro si mise di fronte al letto.
-Mi dici come ti chiami?- chiese dolce. Ada sospirò silenziosamente.
Accidenti il nome?! Che cosa mi invento ora?!
-I…io…- sospirò ancora una volta –Melissa?- il Maestro la guardò perplesso
-Come … non sai che nome hai?- Ada scosse la testa
-Melissa- disse decisa. Il maestro preferì andare oltre. Poi Ada si allargò la fessura degli occhi, non ci vedeva nulla. Scoprendo così i suoi meravigliosi occhi verde smeraldo. Il maestro sussultò
 
Inizio Flashback
L’assassino saltava di tetto in tetto, tra le case di Londra. Ad un certo punto si trovò costretto a scendere e imboccò una scala. Si mimetizzò tra i passanti, quando ad un certo punto si scontrò con una bimba. Aveva una mantella con la quale camminava a testa bassa.
-Mi scusi…- si scusò facendo un breve inchino e guardando negli occhi l’uomo. Quest’ultimo si perse in quegli smeraldi così rari… così difficili da trovare.
-Di nulla, principessa- disse sorridendo. Lei fece cenno di far silenzio con un ‘Sht’
-Non deve saperlo nessuno! Ero stanca di rimanere chiusa in camera così sono uscita di nascosto! Ma come avete fatto a scoprirmi?- chiese innocente la bimba
-Due occhi così gli possiedi solo tu e tua defunta madre-Ada abbassò lo sguardo
-Lo so… dai dipinti sembrava bellissima-
-Lo era- la bambina sorrise. E l’uomo si chinò in modo da vedere il volto della bimba.
-Non hai paura che qualcuno ti rapisca?- lei scosse il capo in modo superiore
-Io non sono come le altre principesse! Io sono forte e coraggiosa!- disse fiera.
-Come ti chiami?- chiese alla piccola
-Ada… e tu?-
-Theodore- L’uomo sorrise e le porse un pacchetto di velluto. Lei lo guardò perplessa
-Dimmi… di cosa si tratta?-
-Aprilo- la bambina fece come detto e ne rimase meravigliata. Era un pugnale, il cui manico aveva due serpenti attorcigliati e agli occhi avevano dei rubini. Ne rimase affascinata.
-M…ma?- lui sorrise
-Tienilo è molto importante per me e per la mia setta- poi sparì e la bambina sorrise per l’ultima volta…
Fine Flashback
                                                     
-Ada…- sussurrò e i tre rimasero perplessi….
 
 

 
 
 
 
 
 

Ciao ^.-!!
Scusate il ritardo!! Mi perdonate? ( Ti avremmo perdonato se non fossi tornata!  ndTutti) :( il bello è che sono tornata con sto schifo!

Lo dedico alla mia Mary ovvero
Ezia98 spero che le piacerà *-*, tesoro spero di potertene dedicare un capitolo in futuro migliore ^^
Spero apprezzerai >.< La ringrazio anche per la recensione e spero di sentirla anche nel prossimo capitolo :3

Grazie a tutti, recensite in tanti mi raccomando,
Un bacione grandissimo e tanti abbracci coccolosi, la vostra

Ali :3

  
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