Cari lettori, mi rendo conto di
aver già scritto su Vegeta e Bulma, ma li adoro così tanto che non posso fare a
meno di scrivere altro che li riguardi.
Il ragazzo dal futuro aveva annunciato l'arrivo dei cyborg e tutti i guerrieri
si stavano allenando. Bulma aveva ospitato Vegeta a casa sua, anche se gli
amici avevano cercato di dissuaderla. Ma lei non aveva paura di quell'uomo
rozzo e brutale, lei sapeva che dietro quella corazza si nascondeva un uomo
triste e solo.
Aveva lasciato Ianco da un paio di settimane, aveva sopportato troppe volte i
suoi continui tradimenti e anche se lui le aveva giurato di amarla, lei non
provava più nulla per lui, ma aveva incominciato a provare una certa attrazione
per quel sayan. Anche se non sopportava i modi bruschi che usava, quando si
rivolgeva a lei, non poteva far a meno di notare che ultimamente non le
dispiaceva avere la sua presenza intorno e che quando non lo vedeva, sentiva la
sua mancanza.
Erano passati un anno e mezzo e i suoi sentimenti per lui erano
cresciuti, lei sentiva di amarlo, un amore forte, sincero, un amore che non
aveva mai provato in vita sua, neanche nei confronti di Ianco.
Ma lui? Cosa provava lui per
lei? Certo non amore. Come poteva aspettarsi che quel sayan si accorgesse di lei.
Una notte, mentre era in cucina
a prepararsi qualcosa di caldo, pensava a Vegeta e ai suoi sentimenti per lui,
quello che non riusciva a capire cosa poteva mai spingerla a provare un
sentimento così forte per un uomo tanto orgoglioso, quanto crudele, quando all’improvviso
si ritrovò proprio l’oggetto dei suoi pensieri, lì davanti ai suoi occhi.
“che ci fai qui Donna?”
“non lo vedi? Sto
cucinando una cioccolata calda, ne vuoi anche tu un po’, è buona sai”
Vegeta non rispose nulla, si
limitò ad accennare un sì con la testa, poi sedutosi sul divano aspettò che
Bulma le portasse quella strana cosa. La osservava dal divano, incantato da
quella soave figura femminile. Ultimamente aveva notato la bellezza di quella
donna e non poteva nascondere di provare una piccola attrazione per lei. –
mi sto rammollendo, come può il principe Vegeta, provare attrazione verso un’inutile
terrestre –
Dopo aver bevuto la loro cioccolata
in silenzio, senza scambiarsi neanche una parola, Bulma si alzò e si diresse in
cucina per posare le tazze.
“donna! Domani dovresti
aumentarmi la camera gravitazionale”
“non credi di esagerare
con tutti questi allenamenti?”
“questi non sono affari
tuoi donna, il tuo compito è quello di fare quello che io ti dico, capito”
“ma per chi mi hai preso,
io non sono la tua serva, io non ti faccio un bel niente”
Vegeta si avvicinò lentamente a
Bulma, guardandola negli occhi con uno sguardo così intenso che le fece
ribollire il sangue nelle vene. Tremava tutta. Aveva paura, ma allo stesso
tempo era eccitata dalla figura possente di quell’uomo.
Vegeta era furioso, quella donna
aveva osato contraddirlo. Lei indietreggiò man mano che lui si avvicinava fino
ad arrivare con le spalle al muro. Lui le bloccò ogni via di uscita, mettendo
entrambe le mani appoggiate al muro. Poi avvicinò la testa al collo di Bulma e
con una voce fioca e terribilmente sexy( almeno questo è stato il pensiero di
Bulma e soprattutto il mio) le disse: “Se ti ordino di fare qualcosa tu
la devi fare, hai capito!”, poi guardandola con uno sguardo malizioso
continuo “ottengo sempre quello che voglio e se voglio qualcosa me la
prendo, anche con la forza”. Poi allontanandosi da Bulma si diresse verso
la sua stanza. Bulma rimase per qualche minuto ferma, immobile, doveva
riprendere fiato. Il suo cuore batteva forte, le gambe le tremavano e si
sentiva di svenire. Sapere quell’uomo così vicino a lei, le dava una
forte sensazione di calore, aveva bisogno di una doccia gelata.
“quello che non riesco a
capire è come fa quella donna. Lei è diversa dalle altre, non ha paura di me e
poi…è terribilmente…come è possibile che un’inutile femmina
terrestre abbia tanto potere su di me, io la desidero la voglio, quella donna
deve essere mia, a tutti i costi”
CONTINUA…
Spero vi sia piaciuto il primo
capitolo. Mi raccomando mandate delle recensioni.