Si accorse immediatamente che la porta era aperta e subito si ricordò di non averla chiusa alla mattina. Appena entrata, vide un ragazzo girato di schiena vestito in un modo molto strano. In
quell'istante il ragazzo si voltò verso Mary, i 2 iniziarono a fissarsi. "Non avevo mai visto, uno sguardo così tanto freddo e pieno di tristezza. Chi mai sarà? E perchè sta cucinando a casa mia?" Subito dopo, si sentì un grande odore di bruciato, il ragazzo spense subito i fornelli e disse a voce alta: "Per colpa tua mi sono distratto, hai rovinato la mia sorpresa per te. Ben tornata a casa giovane sconosciuta. Ho pensato di far qualcosa di carino per ringraziarti visto che hai aiutato Arkus."
Mary con voce timida rispose: "Chi e Arkus? E tu chi sei? Chi ti ha dato il permesso di entrare in casa mia? E poi guarda che disordine, tutta la cucina sì è sporcata.... Non puoi entrare in casa mia e fare tutto quello che vuoi. Per favore, devo chiedere di andartene. Oggi è stata una giornata molto difficile per me."
Il ragazzo iniziò a ridere, con un'aria da sbruffone si avvicinò a Mary dicendole: "Impara a chiudere la porta di casa, bambinetta. Se non gradisci quello che faccio per ringraziarti, non è affatto un problema mio... Dovresti imparare a crescere, forza muoviti schiavetta ripulisci tutta la cucina, visto che non hai bisogno del mio prezioso aiuto. Arkus vieni qui!". Dalla finestra aperta della grande cucina entrò un aquila. Mary la riconobbe subito... Il ragazzo riprese il suo discorso con aria arrogante: "Schiavetta, mettiti al lavoro... Comunque questa è Arkus." Mary lo guardava con compassione. In seguito gli scese una lacrima, si accasciò a terra e con una mano sul cuore, iniziò ad avere numerose fitte, la sua giornata era stata molto pesante e questo lei non lo reggeva minimamente. Arkus si avvicinò a lei, con delicatezza gli sfiorò il viso, con il suo becco spesso e affilato sembrava volesse accarezzarla. Il ragazzo la fissava con immensa freddezza si avvicinò a Mary, allungò la sua mano, mettendola sopra al mento e gli alzò la faccia verso l' alto. I due si stavano guardando di nuovo negli occhi. "Cosa ti succede schiavetta?" Disse il giovane. Mary faceva molta fatica a parlare, il dolore era sempre più intenso, poi riuscì a rispondere: "Il mio cuore... Mi fa male il cuore... Non ce la faccio, il dolore è sempre più forte. Tutte queste novità sono nocive per me... Mi sento ma..." Mary non riuscì a finire la frase che svenne fra le braccia del ragazzo.
Mary con voce timida rispose: "Chi e Arkus? E tu chi sei? Chi ti ha dato il permesso di entrare in casa mia? E poi guarda che disordine, tutta la cucina sì è sporcata.... Non puoi entrare in casa mia e fare tutto quello che vuoi. Per favore, devo chiedere di andartene. Oggi è stata una giornata molto difficile per me."
Il ragazzo iniziò a ridere, con un'aria da sbruffone si avvicinò a Mary dicendole: "Impara a chiudere la porta di casa, bambinetta. Se non gradisci quello che faccio per ringraziarti, non è affatto un problema mio... Dovresti imparare a crescere, forza muoviti schiavetta ripulisci tutta la cucina, visto che non hai bisogno del mio prezioso aiuto. Arkus vieni qui!". Dalla finestra aperta della grande cucina entrò un aquila. Mary la riconobbe subito... Il ragazzo riprese il suo discorso con aria arrogante: "Schiavetta, mettiti al lavoro... Comunque questa è Arkus." Mary lo guardava con compassione. In seguito gli scese una lacrima, si accasciò a terra e con una mano sul cuore, iniziò ad avere numerose fitte, la sua giornata era stata molto pesante e questo lei non lo reggeva minimamente. Arkus si avvicinò a lei, con delicatezza gli sfiorò il viso, con il suo becco spesso e affilato sembrava volesse accarezzarla. Il ragazzo la fissava con immensa freddezza si avvicinò a Mary, allungò la sua mano, mettendola sopra al mento e gli alzò la faccia verso l' alto. I due si stavano guardando di nuovo negli occhi. "Cosa ti succede schiavetta?" Disse il giovane. Mary faceva molta fatica a parlare, il dolore era sempre più intenso, poi riuscì a rispondere: "Il mio cuore... Mi fa male il cuore... Non ce la faccio, il dolore è sempre più forte. Tutte queste novità sono nocive per me... Mi sento ma..." Mary non riuscì a finire la frase che svenne fra le braccia del ragazzo.