30/09/2012
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Pallido, era solo pallido. Mi fece pena, solo leggermente, aveva paura e non si poteva negare, ma era un completo deficiente. Mi chiesi di quale Casa Hogwarts se ne era preso il carico. James e Sirius erano sotto choc, muti come pesci, si lasciavano trascinare ovunque senza capire dove andassero.
-Mamma?- chiesi. -Come stai?- cercai di essere più coraggioso di quanto ero.
-Male.- rispose con le lacrime agli occhi, senza guardarmi in faccia,come se avesse paura di me.
Pensai alla risposta. Male. Perché stava male? In fondo non aveva fatto niente, era innocente. Io stavo male. Avevo bisogno delle sue rassicurazioni,e lei, neanche mi guarda in faccia!
-Vuoi...parlarne?- domandai, cercando il suo volto, che non vene.
-No.- un'altra risposta secca. Dei suoi occhi grigi non c'era traccia, ma vedevo solo lacrime di paura scendergli sul collo.
-ZITTI.- urlò il tozzo Ministro.-Siamo arrivati-.
Scendemmo dall'auto in fila indiana, controllati uno a uno dal'uomo .
Poi, entrammo al Ministero. In altre circostanze, sarebbe stato bellissimo, mozza fiato. Ma in quelle, era solo normale. Anzi, depressivo. Non eravamo li per piacere, ne per visitarlo, ma solo per avere la sentenza del nostro destino. Un destino, che si prospettava, senza madre.
Poi, mi passò davanti qualcuno, qualcuno che non avrei mai pensato, né tanto meno sperato di rincontrare. Coi sui capelli bruni e ricci, il viso smunto e magro, Cameron s'inchiodò davanti a me.
-Che ci fai tu qui, mostro?- mi chiese, facendo una smorfia con le labbra.
-Posso farti la stessa domanda. Che ci fai qui, razza di imbecille?- ribattei.
-Mio padre ci lavora qui.-ripose in tono pomposo e importante.- è il Ministro.-
Perfetto. Un padre imbecille per un figlio imbecille. Il mio ottimismo (per quanto fosse scarso) scendeva a ogni lettera della parola MINISTRO.
Impallidì.
-C..cosa?- ero stupefatto.
-Che sei sordo oltre che un mostro?- mi derise - mio padre è il Ministro. Ovviamente tuo padre non se lo può permettere...oh,scusa è morto.- Volevo prenderlo a schiaffi, picchiarlo, rompergli la sua sporca faccia da Tassorosso, ma, ci pensò prima Sirius.
-Non -un pugno in faccia a Cameron- deridere -un altro pugno - mai-pugno- più- pugno -Remus- pugno -capito?!?- colpo di grazia.
-Papàààààààààà!- urlò Cameron. Ma il padre non lo ascoltava, camminava a passo svelto verso l'ascensore, con mia madre in manette.
Lasciammo il piccolo marmocchio capriccioso da solo, e raggiungemmo mia mamma come se niente fosse.
La stanza era fredda e lugubre. Una sedia con delle catene stava in mezzo alla stanza,che maligne, aspettavano l'arrivo di mai madre.
Guardai in alto. Una schiera di uomini e donne erano pronti per il tribunale, già a conoscenza dell'accaduto e disgustati, guardavano il nostro quartetto.
-Prego testimoni prendete il vostro posto.- una voce dolce e mielata uscì da una donna, e stranamente mi sentii rassicurato.
La donna che aveva parlato si alzò. Una tozza rana rosa camminava per l'aula
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Scusate l'attesa, ma ho avuto da fare . Spero che questa vi piaccia, ma per sapere il risultato della accusa dovrete aspettare ancora :D
Vostro
Severus
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Scusate l'attesa, ma ho avuto da fare . Spero che questa vi piaccia, ma per sapere il risultato della accusa dovrete aspettare ancora :D
Vostro
Severus