Londra, 30 gennaio 2000

Comprendo il tuo sconcerto nel dover leggere un tomo tanto grande, perciò credo di doverti delle spiegazioni al riguardo. Primo, avrei voluto dirti tutto di persona ma avrei rischiato di omettere qualcosa nella fretta di raccontarti tutto quanto. Secondo, usando la scrittura ho potuto esprimermi meglio e cercare di rendere al massimo i miei sentimenti e l’affetto che provo per i tuoi genitori. Terzo, ho impiegato quasi due anni a raccogliere tutte le informazioni che mi servivano per descriverti nel dettaglio la mia vita, ho dovuto consultare diverse volte i miei ricordi, i miei taccuini e le mie lettere per non sbagliare, ed è stato un lavoro massacrante, te lo assicuro. Spero tuttavia che il risultato soddisfi tutti i tuoi interrogativi e nel caso questo scritto non lo facesse, ti prego di farmelo sapere; provvederò a spiegarti tutto ciò che desideri.
Mi spiace davvero molto di non esserti stata vicina in tutti questi anni, cercherò di rimediare, se sei d’accordo.
Mi raccomando, abbi sempre cura di te. La classe di Grifondoro del 1960 non si è ancora spenta, ti vuole bene e vive dentro di te. Albus l’avrebbe certamente detto con parole più felici, ma io non sono lui, perciò devi accontentarti.

Con immenso affetto,
Isabelle Apolline Black

Ps: Vorrei mandare una copia del mio scritto anche a Neville Paciock. Mi piacerebbe che tutti potessimo conoscerci meglio, che ne dici?




Harry finì di leggere la lettera che la madre di Fleur gli aveva consegnato insieme a quel libro scritto e rilegato interamente a mano. Era un oggetto prezioso, non se ne sarebbe mai separato. Lì dentro erano contenute le prove dell’esistenza dei suoi genitori, del suo padrino, della migliore amica di sua madre, di Remus, dei genitori di Neville, della donna che lui aveva salvato al Ministero senza sapere che fosse un’amica di Lily… era un oggetto dal valore inestimabile, ma probabilmente nessuno oltre a lui ne avrebbe compresa appieno l’importanza. Perfino lì alla Tana non l’avrebbero capito.
“Harry, hai finito di lavorare? È pronta la cena” disse Ginny dalla soglia. “Caspita, fare il Direttore dell’Ufficio Auror dev’essere davvero impegnativo se ti porti il lavoro a casa…” commentò la ragazza, preoccupata.
Harry sorrise. “Non è lavoro, non ti preoccupare. Arrivo subito”. Il ragazzo diede le spalle a Ginny mentre riponeva quel libro con la lettera al sicuro in un cassetto. Si asciugò una lacrima fingendo di stropicciarsi un occhio e le andò incontro stampandosi un largo sorriso sulla faccia.
“Stasera vengono Bill e Fleur a cena, vero? Chissà quant’è diventata grossa tua cognata… magari metterà al mondo un Thestral…”
Ginny rise. “Magari nascerà grande come Grop!”
Harry chiuse la porta alle sue spalle, lasciando il prezioso libro dei ricordi in quella stanza.


 


Note dell’autrice:

G R A Z I E M I L L E di aver letto fino alla fine quest’immensa FF, sia da parte mia (la penna) che della mia collega Francesca (la mente e la trama).

Un immenso grazie specialmente a tutti voi che l’avete inserita tra le seguite:
Allice_rosalie_blak, Anthea_Malfoy,  ari07100, Armida, lucia_hp, Madeline_95, MeiyoMakoto, Merope Molly Lestrange, Metamorfomaga, valepassion95, XanderXVII.

Un grazie speciale anche a chi l’ha inserita tra le ricordate:
FedePluck93, Gageta98, MatyPazza_98, Metamorfomaga.

Infine un grazie particolare a chi l’ha inserita addirittura tra le preferite:
DiaIlovemylife, dramione95, Gabrielle Pigwidgeon, Ginny_17, Jeis, Life1720, Luna KIra Malfoy, MadameTonks, MooneyDora, Queen of the Night, XanderXVII.



GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE.
Speriamo a presto! ;)
Un abbraccio,
Giulia & Francesca