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Autore: OhBirds    01/10/2012    2 recensioni
Era normale per la sua fascia d'età avere dei bisogni fisici; allo stesso modo, bisognava avere dei metodi per "scaricare" tali bisogni. Aomine lo sapeva bene, una ragazza sarebbe stata la risposta più scontata ai suoi problemi, ma si sa... una donna ha un utilizzo e mille svantaggi, non valeva la pena sopportare un tale peso per soddisfare un semplice desiderio sessuale, inoltre Sastsuki -com'era già successo in passato- l'avrebbe rimproverato per il modo superficiale e maschilista con il quale trattava il gentil sesso (...)
[Aomine x Kise]
Genere: Commedia, Sentimentale, Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La mattinata era trascorsa lenta e inesorabile, il caldo di quella tipica giornata di metà luglio non aveva aiutato il moro nell'intento di assopirsi durante una delle ennesime lezioni di letteratura -materia che disprezzava particolarmente-. Al tutto andavano a sommarsi molteplici fattori, le voci stridule delle compagne di classe seguite dai commenti -tipicamente sessuali- dei ragazzi intenti a sfogliare quel giornaletto ramato. Tutti sembravano essere attratti dal topic del momento : Kise Ryouta.
 
Come si faceva a dimenticare un "errore" commesso, se tutto l'istituto te lo ricordava constantemente, sputandotelo in faccia? La mattinata di Aomine Daiki era stata così. Le prime tre ore le aveva passate nell'intento di sedersi  agitandosi su quella dannata sedia, cercando una o più posizioni per una delle sue solite sieste -tutto invano- il pensiero della notte prima, lo tormentava come lo spettro del vecchio re Amleto, ebbene sì, il moro per la prima volta in tutta la sua breve vita aveva seguito l'intera lezione, non perchè fosse realmente interessato all'argomento, ma semplicemente nella speranza di un qualche effetto soporifero. Durante l'intervallo, dopo essersi sgranchito gli arti, non si era recato come suo solito sulla terrazza dove l'avrebbe atteso la famosa generazione dei miracoli -Kise compreso-, ma anzi aveva lasciato andare Kuroko e Momoi da soli -per la felicità di quest'ultima-, mentre lui si recava al bagno. Si sarebbe liberato -dato che l'aveva trattenuta durante tutta la mattinata- per poi tornare comodamente al suo banco. Non appena aprì la porta vide due ragazzi della classe affianco alla sua, in piedi di fronte ai sanitari a muro che parlottavano evidentemente di qualcosa di interessante. Si mise affiancò ad uno di loro, non per scelta ma semplicemente perchè l'unica latrina libera era quella. Sbadigliò annoiato, mentre abbassandosi la zip fece finta di ignorare i ragazzi -non era un tipo così amichevole da attaccare bottone per primo, inoltre voleva tornarsene il prima possibile al suo posto per cercare di recuperare qualche ora di sonno-. Evidentemente uno dei giovani non la pensava come lui, voltandosi lo riconobbe in men che non si dica. "Ah, Aomine-kun, anche tu a svuotare la vescica?" Il compare rise, probabilmente trovando divertente il gergo da camionista del ragazzo, Aomine d'altra parte non si girò nemmeno, anzi si mise a fissare il proprio membro, sperando che si sbrigasse a finire ciò che aveva appena cominciato. Il ragazzo continuò imperterrito "Sai di cosa stavamo parlando?" azzardò sperando di catturare la sua attenzione "Sai quanto me ne frega?" avrebbe voluto rispondergli in quel modo, ma si limitò semplicemente a guardarlo con fare seccato -era già qualcosa-. L'altro prosegui "Il tuo amico, quello in squadra con te.." Aomine alzò un sopracciglio, dubbioso, il club di basket era numeroso, contava quasi metà dei ragazzi dell'istituto, quel "in squadra con te" era fin troppo generico. Il giovane, Tanaka -o almeno così pensava si chiamasse Aomine- sorrise, "Dai, il modello, il biondo...Kida..." il compagno al suo fianco gli diede una lieve gomitata "E' Kise, cretino, Kise Ryouta". Tanaka sembrava seccato per quella correzzione "inappropiata", infatti si voltò guardandolo infastidito "Oh scusami, se IO non mi masturbo con le sue immagini, Jun". A quelle parole, Aomine sussultò -sentendosi tirato in causa-, sbandando appena e "mirando" in direzione del ragazzo. "EHY CHE DIAV.." Tanaka si guardò meticolosamente i pantaloni, sperando che l'altro non l'avesse sporcato. Il danno era lieve, due gocce appena all'altezza della tasca mancina. "stai attento dove punti quel coso.." disse indicandolo "per poco non mi pisciavi addosso!" irritato sbraitò contro Jun che se la stava ridendo di gusto. 
 
Aomine sospirò, cercando di ricomporsi e riprendere da dove era rimasto. Nonostante l'accaduto Tanaka riprese a parlare "Comunque, Kise Ryouta..il "modello" o almeno si fa per dire.." disse, accennando ad un occhiolino che sommato alle parole intrise di quella che doveva essere ironia, infastidirono ancora di più il moro. "ha fatto delle foto.." soppresse una risata, per poi continuare "In cui è vestito da donna" lanciò un occhiatta all'amico al suo fianco per poi voltarsi verso l'ace della Teikou, proseguendo e bisbigliando come se dovesse raccontare qualche segreto impronunciabile "Devo ammetere che quando l'ho visto è venuto duro anche a me" 
 
Aomine respiro a fondo, questa volta non per noia e nemmeno per rassegnazione, era un sospirò al fine di "tranquillizarsi", al fine di non spaccare la faccia all'idiota che gli si parava davanti. Chiuse la zip dei suoi pantaloni, accennò ad un sorriso -di quelli tirati, e inequivocabilmente finti- per poi dare le spalle ai due. Si diresse verso il lavandino, aprendo il getto d'acqua gelida che gli accarezzò le mani. Tanaka sbottò, annoiato dal fatto che tra i due non ci fosse stato un minimo di dialogo e che il ragazzo non avesse reagito minimanente alle sue avance.
 
Jun riprese a parlare, voce bassa e pacata, probabilmente doveva essere un fan del modello dato che, poco dopo il commento del compagno di classe era arrossito lievemente per l'imbarazzo, come se fosse stato colto in fallo. Questo significava forse che -volontariamente- Jun si era masturbato su quell'immagine di Kise? Cioè che di sua spontanea volontà -sapendo la vera natura "maschile" dell'idiol- Jun non avesse avuto nessun tipo di "blocco"? Era gay per caso? Non che avesse qualche pregiudizio verso le persone con "certi" gusti -Aomine era un tipo tranquillo che adottava il "vivi e lascia vivere" come stile di vita- ma quel pensiero lo infastidiva lievemente, non c'era disgusto, ne tanto meno ribrezzo, c''era solo irritazione. Per un momento nella sua mente aveva sperato che quelle immagini non fossero mai state pubblicate.
 
Si asciugò le mani, quando lo sentì appena, un sussurro. "Secondo me non gli dispiacerebbe prenderlo da dietro, diciamocelo, ha la faccia da persona "indecente"..ahah" fu un attimo, secondi. La mano di Aomine avvolse il collo del ragazzo, alzandolo contro il muro, "Hai la lingua fin troppo lunga per i miei gusti". Aveva resistito abbastanza, ma sopratutto aveva sentito abbastanza. E il ragazzo aveva superato il limite. Satsuki e Tetsu lo avevano sempre rimproverato per il suo carattere irrascibile, ed effettivamente lui non era mai stato un santo, ma non era il tipo da "alzare" le mani per niente. Un motivo ora ce l'aveva, e gli sembrava più che plausibile. Non voleva picchiare pesantemente il ragazzo che probabilmente non aveva mai fatto a cazzotti con nessuno prima di allora -ad eccezione dei bambini delle elementari, forse-. Voleva solo spaventarlo quel tanto da far si che un episodio del genere non ricapitasse, soprattutto in presenza di Kise.
 
Jun si dimenava, terrorizzato, blaterando cose come "Aomine-kun ti prego, stava scherzando, lascialo andare" mentre singhiozzava spaventato. "Oh sta zitto, sei fastidioso" disse ammutolendolo con lo sguardo. "Ti chiami Tanaka, dico bene?" Il ragazzo spaventato annui immediatamente "Bene, Tanaka..Non mi importa di cosa te lo fa diventare duro o meno, ma.." fece una pausa, sollevandolo ancora di qualche centimetro "se sento ancora un commento del genere, sopratutto in giro.." sorrise "..farò in modo che tu non possa più avere una erezione per il resto della tua vita" Tanaka aveva gli occhi rigati da quelle che presumibilmente dovevano essere lacrime mancate, il terrore nelle sue pupille era tangibile, mentre lentamente lo adagiava al suolo. Allento la presa, lasciando trasparire lividi sulla carne del ragazzo.
 
"Bene, ora immagino che dovrò ri-lavarmi le mani" fece intuire che doveva pulirsele come se fosse appena stato a contatto con sterco di animale -non che la differenza tra i due fosse poi così evidente- I due giovani, approfittarono delle spalle che il moro rivolgeva loro, per poter fuggire a gambe levate dai servizi.
 

---

 
La giornata era iniziata male, e così era proseguita. Dopo il "disguido" nei bagni, Aomine era tornatato in classe e irritato com'era, non era riuscito a chiudere gli occhi nemmeno per cinque minuti, il tempo era trascorso lento e inesorabile finchè non fu ormai pomerggio, e questo poteva significare solo una cosa: Allenamento.
 
L'allenamento pomeridiano in palestra, era un toccasana per il moro. Solitamente qualsiasi fosse il suo problema, veniva abbandonato al di fuori dell'abitacolo per tutta la durata dei suoi esercizi. Amava il basketbal, lo amava più di chiunque altro, c'era nato e brobabilmente c'avrebbe condiviso il resto della sua vita. Solitamente quello era il momento più bello della sua giornata, ma non quel giorno. Attraversò la soglia dell'entrata, dandò un occhiata in giro, i regolari non erano ancora al completo, mente la seconda squadra era intenta ad intrattenersi sulle panche delle riserve. 
Si avvicinò sbottando, mentre con una mano si strofinava gli occhi, assonnato.
 
"Oh, Buon pomeriggio, Aomine-senpai" Uno dei ragazzi gli venne incontro per salutarlo, mentre la comitiva iniziò stranamente ad agitarsi, il moro inarcò le sopracciglia "Che diavolo stanno facendo?" il ragazzo fece da scudo, cercando di coprirli "A..Ah...niente stavamo parlando del più e del meno". Quella non era la giornata ideale per prenderlo per i fondelli, tirò un respirò profondo, spintonando il ragazzo quel tanto da sgombrargli la strada.
 
"ohi.." Aomine interruppe i ragazzi, facendone sobbalzare uno in particolare, che portò furtivamente le mani dietro la schiena. "Cosa stai nascondendo, uh?" fece qualchè passo per poi abbassarsi sulle proprie ginocchia, in modo da poter scrutare qualsiasi possibile balla detta dal ragazzo. Era impossibile sostenere il contatto visivo con Aomine Daiki, quegli stessi occhi che potevano essere allegri e vispi durante un match, con la luna storta potevano trasformarsi in uno dei peggior incubi del genere umano. "N-niente" esitò il ragazzo. "Balle" ribattè l'altro allungando le mani dietro la schiena del Kohai. "N..no Aomine-sen..." Il moro afferrò qualcosa tra le mani. Una copertina ramata trasluc...Ancora? Guardò la rivista, per poi fissare il ragazzo, fece lo stesso osservando il resto del gruppo. "Cosa diamine stavate fac-" le sue parole vennerò interrotte dalla figura alle sue spalle "Aomine, tieni basso il tono della voce, per favore" commentò Midorima portando una mano contro la fronte, rassegnato. "evita di iniziare uno scontro anche con loro" anche? la voce si era già sparsa? quei due idioti non avevano tenuto chiuso la fogna nemmeno per un giorno? Poco importava, era abituato a quel tipo di "situazione" l'importante era che non si venisse a sapere il motivo della lite. Midorima fissò il compagno per poi osservare l'oggetto tra le sue mani "Ooh, capisco" Aomine lo guardò perplesso seguendo lo sguardo del quattrocchi "Eh? Ah no questo non è mio" disse indicando il gruppo che guardava la scena con estrema attenzione. "Ehi tu, idiota, diglielo" il moro arrotolò la rivista per poi sbatterla contro la noce del collo del giovane "ouch, s..si Midorima-senpai, la rivista a dire il vero era m...mia" un amico continuò esordendo "Nè nè, cosa ne pensate senpai?" I due si guardarono perplessi come a chiedersi quale fosse l'argomento in questione. "Non pensate che Kise-senpai, stia bene con questi vestiti?". Ci fu un minuto di silenzio, forse anche di più. Probabilmente se fossero stati in un film western a quest'ora una balla di fieno sarebbe passata rotolando mentre della polvere veniva alzata dal vento. Midorima interruppe quel silenzio imbarazzante, si sistemò le lenti per poi cominciare "Mi dispiace ma non ho queste tendenze" in modo molto diplomatico Shintaro storpiò le aspettative dei ragazzi che si ammutolirono. Pochi secondi dopo, tutti gli sguardi erano puntati su Aomine che ancora non aveva dato una sua risposta.
 
Che domanda era? Come doveva rispondere ad una cosa del genere? Non era tipo da fare salotto, ma non poteva nemmeno abbandondare la conversazione dato che di lì a breve sarebbero cominciati gli allenamenti. Cosa pensava di Kise vestito in quel modo? Fu sorpreso. Effettivamente da quando aveva realizzato che Kise era l'idol della sera prima, non si era mai posto quella domanda. Cosa pensava di quegli abiti? del ragazzo? ma sopratutto della situazione in generale? Sarebbe stato un ipocrita a dire che quegli indumenti non gli "donassero" dato che lui stesso era venuto copiosamente tra i fazzoletti pensando fosse una ragazza -ci teneva a puntualizzare l'ultimo punto-. La situazione però stava degenerando, Aomine sapeva che Kise era amato dalle donne, ed era conscio che orde di fangirls avrebberò pagato per poter stargli vicino anche solo 5 minuti, potergli rivolgere la parola, vederlo sorridere o quant'altro, ma non gli era mai passato per l'anticamera del cervello che degli uomini -un giorno- potessero fargli la corte. Non in un così gran numero almeno. Non c'era un solo ragazzo nell'istituto che non trovasse Kise attraente, forse per gli scatti che lo ritraevano nei panni di una donna, forse per i tratti delicati ed efebici del compagno, forse per il suo carattere solare o forse per altri futili motivi, il punto era che ora l'istituo fosse in preda a questa febbre di cupidigia a chi potesse conquistarlo prima. Vedeva davanti a se quel gruppo di Kohai, alcuni avevano nascosto la stessa rivista che teneva lui tra le mani, chi dietro la schiena, chi sotto la panca, chi sotto la maglia. I loro visi gli facevano venire la pelle d'oca, i loro occhi in particolare, parlando del modello chiunque, da quella mattina -che fosserò i due ragazzi in bagno, o i suoi compagni di classe- mostrava quell'espressione. "Desiderio sessuale" quelle erano le parole che gli venivano in mente per descrivere i loro visi. Sembravano selvaggi che vedevano un pezzo di carne per la prima volta dopo mesi di isolamento, ragazzini che trovavano una torta appena sfornata sul tavolo della cucina incustodita. Gli dispiaceva che l'amico venisse visto in quel modo, Kise Ryouta aveva un orgoglio e a sua insaputa quella pubblicità lo stava infangando. Il fatto che lui non lo sapesse era un bene ma non risolveva il problema. Aomine lì fisso tutti -escluso Midorima che probabilmente, una volta tanto, la pensava allo stesso modo- mentre con il suo sguardò li gelava tutti in pochi secondi, "E' disgustoso" disse con l'amaro in bocca accartocciando la rivista per poi posarla tra le mani del proprietario. Era disgustoso veramente, disgustoso il comportamento e il modo in cui lo guardavano, il modo in cui trattavano colui che doveva essere un compagno, un amico.
 
Sospirò, cercando di alleggerire quell'aria di tensione che aleggiava sulle loro teste, quando la voce di Midorima lo portò coi piedi per terra "Aomine.." la voce del quattrocchi che solitamente era ferma e decisa, sembrò esitare per qualche secondo, solo dopo essersi girato il moro capì il perchè. Dietro alle sue spalle seguito da Kuroko, Kise lo fissava senza proferire parola.
   
 
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