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Autore: LadyVampire92    01/10/2012    3 recensioni
Cosa stava per dire? La sua mente doveva avere qualcosa di sbagliato perché non poteva essere stato sul punto di dire proprio quello. “Io ti amo”. Ma non era possibile vero? Lui, Draco Malfoy, non poteva davvero essere innamorato… o si? E proprio di quella ragazza poi. Era inconcepibile.
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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21. INCONTRI



Era passata quasi una settimana dalla rottura definitiva con Draco e da allora Rose viveva come un automa.
Mangiava e parlava poco, sorrideva senza entusiasmo a chi le rivolgeva la parola, andava al lavoro e tornava a casa, ma nessuno notò il cambiamento “interiore” perché era talmente abituata a mascherare dolore e solitudine da passare totalmente inosservata.
Dal giorno del suo ritorno dalla scuola però, tutti erano rimasti sgomenti dal suo cambiamento “esteriore” e il primo giorno, vedendola senza i suoi occhialoni, il signor Jackman non l’aveva nemmeno riconosciuta trattandola come una nuova cliente, rimanendo di stucco quando gli fu fatto notare il suo sbaglio.
Inutile dire che il vecchio libraio non riuscì a contenere la sua soddisfazione quando si accorse, qualche giorno dopo, che un ragazzo aveva cominciato a frequentare la libreria, fingendo di sfogliare i libri mentre in realtà osservava Rose di soppiatto, anche se la ragazza non sembrava rendersene conto. Aveva sempre saputo che se si fosse curata un po’ di più avrebbe avuto molte più possibilità di trovare un marito. Il signor Jackman considerava la ragazza come una nipote e aveva il terrore che restasse sola, per questo era così ossessionato dall’idea di trovarle un fidanzato: non si sarebbe dato pace se la morte fosse venuta a bussare alla sua porta prima di vedere la sua cara Rose felice accanto ad un uomo che l’amava.
Rose sapeva tutto questo e le dispiaceva di dover dare una preoccupazione al signor Jackman, ma in cuor suo sentiva che non avrebbe mai potuto amare qualcuno quanto amava Lui.
La settimana trascorsa era stata una delle più difficili della sua vita, ma fortunatamente l’indomani ci sarebbe stata la celebrazione del matrimonio, tutto sarebbe stato ufficiale e lei avrebbe potuto finalmente tirare un sospiro di sollievo e tornare alla normalità.
Avrebbe passato il resto della sua esistenza in mezzo a quel dedalo di scaffali stracolmi di libri come il Minotauro nel labirinto: “è tutto quello che chiedo dalla vita” pensò mentre sistemava una scatola di nuovi arrivi al loro posto.
Un rumore alle sue spalle la fece sobbalzare.
Si voltò e si trovò davanti un ragazzo sui vent’anni, alto e magro, con i capelli castani a spazzola e gli occhi scuri molto espressivi, caratterizzati da una scintilla di vivace intelligenza mescolata ad un’innocenza quasi infantile che rendeva il suo viso da adulto dolce e molto gradevole. La pelle color caramello risaltava in contrasto con la maglietta bianca a maniche corte e i jeans strappati. Rose pensò subito e senza un reale motivo che quel ragazzo dovesse avere una passione per le moto.
<< Scusami >> disse << non volevo spaventarti >> sorrise.
<< Tutto a posto >> rispose Rose con il suo solito sorriso gentile che però non riusciva ad illuminarle gli occhi.
<< Posso sapere il tuo nome? >> chiese un po’ timidamente.
<< Mayrose… perché lo vuoi sapere? >> Rose era sorpresa.
<< Beh, l’altro giorno ti ho vista scendere dall’autobus e ti ho seguita fino qui. Da allora vengo qui tutti i giorni nella speranza di poterti parlare, ma tu non mi hai nemmeno notato >> rise, forse di se stesso.
Rose arrossì.
<< Mi dispiace, sono molto distratta >> si scusò. Non poté fare a meno di notare quanto fosse diverso da Draco: nel fisico, nello sguardo, nell’atteggiamento e anche nello stile. Lui era diretto quanto Draco era enigmatico, solare e sorridente quanto Draco era misterioso e seducente: era il suo esatto opposto.
Rose si chiese istintivamente se un ragazzo del genere avrebbe mai potuto occupare il posto vuoto lasciato dal suo Principe: non sarebbe mai accaduto. Si rese conto definitivamente che Draco sarebbe stato l’unico che avrebbe amato, e anche tentando di dimenticarlo e voltare pagina avrebbe solo sofferto, tanto quanto restando sola, anche con un ragazzo come quello che aveva davanti.
La voce del ragazzo la riportò sulla terra.
<< O forse sei solo innamorata di qualcuno >> disse, e Rose si sorprese del fatto che l’avesse capito.
<< Lo credi davvero? >> domandò vagamente, fingendo che la risposta non le importasse.
<< Si, ma lui ti fa soffrire >> rispose.
<< Cosa te lo fa pensare? >>
<< I tuoi occhi >> sorrise.
<< Come ti chiami? >> gli chiese Rose, distogliendo lo sguardo da lui.
<< Jay >> rispose << allora ho ragione? >> aggiunse.
<< Forse >> rimasero un momento in silenzio.
<< Non è che mi aiuteresti ad uscire da qui? Credo di essermi perso… >> disse e Rose sorrise lievemente, conducendolo all’ingresso del negozio.
<< Grazie Arianna, ora che sono uscito dal labirinto ti offro un gelato per ringraziarti, ti va? >> chiese, speranzoso. Rose era sul punto di declinare gentilmente l’invito quando il signor Jackman sbucò dal nulla ad incoraggiarla.
<< Certo, certo! Andate pure! Tanto oggi è una giornata tranquilla, mi occupo io del negozio >> sorrise ancora più speranzoso di Jay. Rose non ebbe cuore di deluderli entrambi e così si avviarono verso la gelateria.
<< Così mi puoi parlare delle tue pene d’amore >> ridacchiò lui.
<< Davvero non c’è niente da dire >> rispose freddamente. Jay ci rimase male.
<< Volevo solo farti ridere, non era mia intenzione ferirti >> aveva una tale espressione dispiaciuta che Rose s’intenerì.
<< Si sposa domani >> disse soltanto.
<< Coooosa? Quindi non state insieme >> suppose.
<< L’ho lasciato >> fu la risposta laconica.
<< Perché? >> era molto sorpreso.
<< Perché era meglio per lui >>
<< Non penso che ci sia qualcuna migliore di te >> sembrava convinto di quello che diceva ma aveva un’espressione tanto seria che Rose non poté fare a meno di ridere e Jay fece altrettanto. In compagnia di quel ragazzo apparso all’improvviso si sentiva un po’ meno sola, come se fossero amici da sempre. C’era qualcosa nel modo che Jay aveva di starle vicino che le ricordava suo fratello. Sorrise a questo pensiero.
Erano quasi arrivati alla gelateria quando Rose vide una cosa che non si sarebbe mai aspettata di vedere nella Londra babbana: Draco e Pansy camminavano a braccetto come una coppia qualunque che va a fare compere in città, a meno di venti metri da dove erano loro; Blaise camminava accanto a Draco.
<< Oh no >> sussurrò e Jay si voltò a guardarla, sorpreso.
Pansy l’aveva vista e li stava portando proprio nella sua direzione: non poteva fuggire.
<< Ma guarda chi si vede >> disse quando furono abbastanza vicini. Fu allora che Draco si accorse di lei, che evitò attentamente di guardarlo, concentrandosi solo su Pansy.
Jay però aveva notato il cambiamento nell’espressione del ragazzo biondo quando aveva visto Rose e la faccia preoccupata dell’altro quando la ragazza l’aveva apostrofata.
Rose restava in silenzio.
<< Quanta feccia cammina su queste strade >> disse Pansy con disprezzo << una mezzosangue come te dovrebbe imparare a cedere il passo alle persone superiori e starsene al suo posto >>
<< Ora basta Pansy, smettila >> disse Blaise, preoccupato per Draco.
<< Perché dovrei? Draco deve capire che ha fatto bene a scegliere me e non questa lurida mezzosa.. >> non fece in tempo a finire la frase che Jay si frappose fra lei e Rose, sovrastando la serpeverde.
<< Ringrazia che sei una ragazza, altrimenti ti avrei già riempito di botte per quello che hai detto >> Draco non aspettava altro e si mise davanti a Pansy, fronteggiando Jay che era più alto di lui di quasi tutta la testa.
Dal momento in cui li aveva visti insieme Draco non aveva potuto fare a meno di chiedersi che rapporto avessero e se lui fosse stato uno dei motivi per cui lei lo aveva lasciato. Fin da subito si impegnò ad odiarlo intensamente ed il sentimento era pienamente ricambiato. Non riusciva a togliersi Mayrose dalla testa anche se lo aveva lasciato e più cercava di odiarla e dimenticarla più il pensiero di lei si faceva insistente e doloroso. Sentiva di essere condannato ad amarla per sempre senza mai più poterle stare vicino, per questo odiava ancora di più quel ragazzo che forse era riuscito a ottenere quello che lui non avrebbe mai più avuto.
Si guardarono con odio per qualche istante, in silenzio, poi Jay parlò.
<< Sei tu quello che la sta facendo soffrire allora… >> disse.
<< Jay >> chiamò Rose, come chiedendogli di non dire altro.
<< Tu non la meriti >> aggiunse, ma prima che potesse dire altro Rose lo tirò per un braccio, chiamando il suo nome con tono più autoritario. Draco scattò come se volesse picchiarlo ma Blaise lo trattenne e lo trascinò via. Mentre se ne andavano Pansy, gongolante, si voltò per tirarle un’ultima frecciatina.
<< I purosangue vincono sempre >> disse, e si affrettò a seguire i due ragazzi che erano già distanti.
Draco non si era accorto di niente, preso dalla sua rabbia, ma Blaise aveva interpretato le parole del ragazzo sconosciuto come una conferma che sotto quella storia c’era proprio qualcosa che non quadrava.

<< Che diavolo ti è preso! >> gridò Rose, arrabbiata. Jay si sorprese della sua reazione.
<< Quella ti ha insultato, non potevo lasciar correre! >> si difese.
<< Non intendevo quello! Come ti sei permesso di dire quelle cose a Draco! Tu non sai niente! >> arrabbiata faceva paura.
<< Mi dispiace >> si scusò, ma non sembrava pentito.
<< Questo non risolve nulla >> sibilò Rose.
<< Lo so, ma stai tranquilla, era talmente accecato dal desiderio di picchiarmi che non ha capito nulla di quello che gli ho detto, e se l’avesse capito penserà comunque che l’ho detto per provocarlo >>
<< Spero che tu abbia ragione >> sospirò la ragazza, lasciandosi cadere su una panchina lungo la strada.
<< Mi spieghi cosa volevano dire le cose che ti ha detto quella? Sembravano insulti orribili, ma non li ho capiti bene >> chiese, accomodandosi al suo fianco.
<< Erano solo parole spregevoli che si usano per insultarsi nella scuola che frequentavo >> spiegò restando sul vago.
<< Hogwarts? >> chiese, e Rose si alzò di scatto dalla panchina.
<< Calmati, non lo dirò a nessuno, tranquilla >> rise della sua reazione.
<< Sei anche tu un… >> lasciò la frase in sospeso.
<< Oh, no. Ma mia zia lo è. Ho perso i miei genitori quando ero piccolo e vivendo con lei… sai com’è, non poteva proprio tenermelo nascosto. Diciamo che non sono del tutto profano sull’argomento. Quindi è così che ci si insulta nel vostro mondo, eh? Avrei dovuto chiedere a mia zia di insegnarmelo >> rise di nuovo.
<< Non sono parole belle da dire >> disse Rose, rabbuiandosi, tornando a sedersi accanto a lui.
<< Già, hai ragione. Devo imparare a tenere per me certe battute. Ma ora raccontami cosa ti è successo per meritarti un odio simile da quella ragazza >> chiese e Rose lo accontentò, raccontandogli brevemente la sua storia con Draco, evitando argomenti delicati come la tragedia della sua famiglia e il suo tentato suicidio.
Parlarono per quasi un’ora e quando si salutarono davanti alla libreria, Rose non aveva il minimo sospetto di quello che Jay stava macchinando nella sua mente.





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Eccociiiiiii!! Il penultimo capitolo! E questa volta sul serio! XD
Un nuovo personaggio si è inserito nella storia… vi piace?
Cosa combinerà nell’episodio finale?
Probabilmente avrete capito quale sarà il suo ruolo, ma non voglio fare spoiler!
Come dico sempre: lo scoprirete nel prossimo capitolo!

A presto!

Baci!

LadyVampire92

  
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