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Autore: Toya    01/10/2012    2 recensioni
E se a Hogwarts circolassero dei veri e proprio "gossippari" che lasciassero ogni mattina, nello stesso luogo, un nuovo gossip?
E chi se no potrebbe assumere questo ruolo se non Parvati Patil?
Tutto sembra andare a gonfie vele quando "qualcuno" sembra prossimo a scoprire l'identità di MrsUnknown.
Spero che vi piaccia! (:
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Calì Patil, Theodore Nott
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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A quell’ora, quella zona del settimo piano era sempre stata desolata, e questo lo sapeva bene Theodore che da più di una settimana passava tutti i pomeriggi in una di quelle aule vuote. Come tutti i giorni, anche quel giorno si era presentato a quello strano appuntamento nella terzultima aula di quel piano dove ad aspettarlo c’era la sua vittima preferita, Parvati Patil.
-Buongiorno, MrsUnknow. Che onore rivederla di nuovo in quest’aula nell’intento di eseguire nei migliori dei modi i miei compiti per domani.- La salutò con finta eleganza, continuando a burlarsi di lei in quella maniera, divertito per come si era chinata su di sé, quasi se volesse evitare il suo sguardo. Notando che non gli stava destando nemmeno uno sguardo, si avvicinò lentamente vicino al tavolo in cui era seduta e con il dito, le sollevò, quasi con dolcezza, il volto. –Si salutano le persone. Non te lo hanno mai insegnato? Forse questo potrebbe essere un nuovo scoop, che dici?-
Theodore continuò a stuzzicare la ragazza, pronto ad una sua reazione esagerata ma Parvati non rispose, anzi, si limitò a fulminarlo con lo sguardo. Era troppo stanca da quella specie di vita parallela che doveva intraprendere per difendere la sua copertura, tanto da non riuscire più a seguire gli avvenimenti di quel periodo.
Il ragazzo non poté che rimanere stupito da quello strano atteggiamento della ragazza e le lasciò subito il volto, appoggiandosi su un banco lì vicino. Perché si stava preoccupando per quella Mezzosangue, si chiedeva Theodore mentre fingeva di guardare uno scaffale in disuso nella parete opposta.
-L’importante è che mi finisci tutti i compiti. – Si limitò ad aggiungere il ragazzo, quasi per rompere quel silenzio imbarazzante, provando a stento a non guardare la sua preda. Parvati, però, alzò leggermente il capo dalla pergamena su cui era chinata, guardando il ragazzo con un sorriso furbo.
-Credevi che ti stavo facendo i compiti? Povero illuso.. Prima il lavoro di MrsUnknown e poi i compiti del tanto odiato Mr BlackMailer, no?- Si limitò a sussurrare Parvati, guardandolo con fare quasi altezzoso il Serpeverde, pronta a provocarlo in risposta dopo tutto quello che le aveva detto ma delle grida interruppero il tutto. Parvati fissò allarmata Theodore che le fece segno di stare in silenzio. Non potevano farsi scoprire in quel momento, entrambi ne avrebbero tratto le conseguenze.
-Resta qui. Vado a vedere.-
Theodore si alzò dal tavolo e si avvicinò con passi lenti e cauti alla porta, preparandosi ad inventare qualche scusa riguardo alla loro presenza lì, quando sentì il fiato di qualcuno sul collo e quasi sobbalzò sul posto. –Porco Godric, Patil!- Provò ad abbassare subito il tono di voce non appena si ritrovò la Grifondoro dietro di lui che osservava la porta curiosa. –Ti avevo detto di startene là!-
Parvati gonfiò le guance, quasi con fare infantile. –No, voglio vedere che succede! Forse è un mistero per MrsUnknown!-
-O un biglietto di sola andata da Hogwarts? Che dici?- Ribatté subito con tono Theodore, bloccando la bocca di Parvati con la mano non appena lei provò a rispondergli. –Altre grida.. Grida di bambino più che altro.. – intuì il Serpeverde, ignorando lo sguardo contrariato di Parvati che continuava a dibattersi da quella presa.
Non appena Theodore la lasciò, Parvati fece per dire qualcosa ma il ragazzo si allontanò dalla stanza, percorrendo il corridoio con attenzione, ignorando il rumore dei piccoli tacchetti della ragazza che provava a seguirlo di corsa. Stava per rimproverarla di nuovo quando si ritrovò davanti due ragazzini di Grifondoro del secondo anno prendere in giro pesantemente uno di Serpeverde probabilmente del primo anno.
-Ehi, voi due! Che state facendo, si può sapere?!- Gridò Theodore in direzione dei due ragazzini in piedi che non appena lo videro se la diedero a gambe per evitare dei rimproveri. Theodore scoccò un’occhiataccia alla ragazza prima di avvicinarsi al ragazzino che stava provando a rialzarsi da terra per non mostrarsi debole di fronte ai due estranei.
-Tutto bene? Ti hanno fatto male?- Chiese con tono premuroso Parvati, ignorando gli sguardi di rimprovero di Theodore, ma il ragazzino fece una piccola smorfia nel vedere la casata d’appartenenza della ragazza e corse subito via senza dire nient’altro, lasciando la Grifondoro senza parole. Parvati si girò verso il Serpeverde, pronto a criticare le cattive maniere del suo compagno, quando rimase sorpresa dalla durezza dello suo sguardo.
-Se solo MrsUnknown a posto di scrivere quelle idiozie, focalizzasse su problemi più coerenti come questo allora tutto ciò non accadrebbe più, lo sai? – Le disse con tono duro, senza sapere il perché di quella rabbia nei suoi confronti.
-Guarda che MrsUnknown non può f..- Parvati provò a difendersi ma appena Theodore sentì quelle prime parole, sbottò nervoso. –Cosa? Non può cosa? Ah sì, dimenticavo, erano dei Grifondioti come te, vero? Ecco perché non puoi scrivere nulla su di loro! Perché sei solo una stupida, frivola, sudicia ragazzina che si diverte delle sventure degli altri, giusto?! Che sai fare oltre a ciò? Non hai nemmeno il coraggio di dire certe cose tanto da nasconderti dietro finte identità!-
Parvati rimase quasi senza fiato ad ascoltare quelle parole. Sì, era diventata la schiava di Nott, aveva dovuto chinare il capo per proteggere la sua identità ma non sperava di essere maltrattata in quella maniera. I suoi occhi si fecero lentamente più lucidi del dovuto, cosa che Theodore notò subì e, con suo disappunto, temette di aver esagerato ma non appena provò a dirle qualcosa, Parvati corse via di lì, senza nemmeno degnargli di una parole, lasciando Theodore esterrefatto.
 
 
 
“Che tra Grifondoro e Serpeverde, si sa, non corre buon sangue, ma dov’è l’orgoglio degli uni quando prendono di mira qualcuno della casata opposta? Che senso di orgoglio possono avere dei Grifondoro “pulcino” nel trattare male un povero Serpeverde indifeso? Perciò attenti a non farvi beccare di nuovo in qualche angolo del castello, chissà, l’occhio di MrsUnknown è ovunque e fidatevi, non fate tutta questa bella comparsa così.
  La vostra reporter, MrsUnknown.”
  
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