Il giorno dopo Yamcho e Bulma decisero di vedersi. Lei
era
furibonda. Ma non troppo.
Ricordava quell’uomo, quello con cui aveva fatto una
figuraccia e che poi l’aveva baciata in modo sublime. Le aveva acceso
di nuovo
la passione dentro.
“Ciao Bulma” disse il ragazzo sorridendole.
Lei lo guardò torva senza contraccambiare il saluto.
“Che hai, Bulma?” chiese Yamcho, sospettando quello che
poteva essere accaduto.
“Sei un verme…Mi tradisci e poi hai anche il coraggio di
chiedermi che cos’ho?” chiese la turchina in lacrime.
In realtà in quel momento non piangeva per Yamcho, dato
che la loro storia non era mai stata una storia vera.
Piangeva perché la sera prima, dopo che Vegeta l’aveva
baciata, l’aveva portata fuori dal locale ma avevano soltanto parlato
di quello
che facevano nella loro vita e lui, quando si sono salutati, non le
aveva
chiesto il numero. Lei, quindi, non sapeva come rintracciarlo anche se
era un
noto calciatore.
“Bulma, ti posso spiegare tutto…”
“Non voglio le tue scuse…per me ormai non esisti più…non
ti voglio più vedere…né sentire…vattene dalla mia vita!”
Detto questo, la ragazza corse via da Yamcho, il quale
rimase
fermo impalato come se si fosse incantato.
Due giorni
dopo l’allenamento iniziò un’ora prima del
solito. I calciatori della squadra si chiedevano il motivo ma nessuno
sapeva la
risposta.
Tutti i giocatori si stavano già allenando, quando
comparve il commissario tecnico.
“Ragazzi, fate un po’ di allungamenti e poi vi dividete
in
due squadre omogenee e fate una partitella” disse loro Goku, non appena
fu
entrato in campo. Era strano che dicesse così: infatti era solito far
fare ai
suoi giocatori moltissimi esercizi di riscaldamento prima della
partitella
finale.
Quando ebbero finito la partita tutti capirono il perché
dell’anticipo dell’allenamento e della sua breve durata.
Arrivò infatti, una ragazza mora, con i capelli raccolti
a
cipolla e poco truccata. Tutti la riconobbero: era la velina mora.
Non appena arrivò, si gettò fra le braccia di Goku e gli
diede un grosso bacio sulla guancia che lasciò un piccolo segno di
rossetto sul
viso del tecnico. Dopo di che, Chichi gliene diede un altro sulla bocca.
I giocatori fischiarono e urlavano:”Ohhh!”
Alla fine del bacio, tutti applaudirono. Non avevano mai
visto, dopo cinque anni di allenamento con Goku, una delle sue ragazze,
semplicemente per il fatto che lui non ne aveva mai avute in quel
periodo.
Goku, notevolmente in imbarazzo, si girò cercando di
evitare gli sguardi dei suoi giocatori.
Ma Chichi non aveva capito che il suo amore si sentiva a
disagio, quindi gli prese la mano e lo trascinò fuori mentre gli diceva
quale
sarebbe stato il loro programma del pomeriggio.
I giocatori, anche se curiosi, evitarono di seguirli o
di
fare altro che potesse dar fastidio al loro allenatore: non volevano
irritarlo.
Così i due nuovi innamorati si godettero il pomeriggio
per
le vie della città e la sera in un piccolo ristorante della città.
Grazie a tutti quelli che
hanno
letto e soprattutto a chi ha recensito:
Majin – monyveggy –
francyssj –
annetta chan – majinannetta – emyc – Shavanna – nihal91 – amichetta –
Spoiler.