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Autore: angyp    02/10/2012    6 recensioni
IN FASE DI CORREZIONE
IN CORSO IL SEQUEL: La vendetta dei nuovi maghi Oscuri
Una storia a cui sto pensando da tempo...una storia che coivolgerà Remus,Molly e Albus Silente..i loro passati si intrecceranno e niente sarà più come prima.
Ci sarà una nuova minaccia,meno potente della precedente,ma più scaltra,e darà filo da torcere al nostro protagonista.
Riassuntino:Si è scoperto che Molly a 15 anni aveva avuto un altro bambino,che i suoi fratelli hanno provveduto a dare in affidamento perché temevano che lei non fosse in grado di crescerlo.
Si è scoperto che Remus non è cresciuto con i suoi genitori naturali.
Una nuova professoressa di trasfigurazione fa la sua comparsa.
Tonks ed Harry sono alle prese con una nuova minaccia.
Genere: Azione, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Crack Pairing | Personaggi: Famiglia Weasley, Il trio protagonista, Nimphadora Tonks, Remus Lupin | Coppie: James/Lily, Lily/Severus, Remus/Ninfadora
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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Cap 29: Il sogno e il risveglio
 
Molly e Fabian attendevano di avere notizie di Gideon fuori dall’infermeria del Ministero della Magia. Sapevano che stava bene, ma aveva bisogno di una visitina. Fuori della porta vi erano anche due Auror che dovevano tenere d’occhio l’uomo, prima di scontarlo ad Azkaban. Anche Fabian era rimasto incredulo a quella notizia, per giunta non si era accorto mai di niente! E soprattutto non sapeva nulla della storia tra Gideon e Silente! Possibile che entrambi i suoi fratelli fossero caduti tra le braccia di quell’uomo?
-Molly, lo perdonerai? –chiese di punto in bianco.
-Se è per questo, non ho ancora perdonato te, Fabian. Come pretendi che mi passi tutto dopo quello che ha fatto a Remus? Me lo ha fatto rapire, solo per non scoprire il vostro sporco segreto e per vendicarsi di Silente! E poi? Lo sai quante persone sono state uccise da quella pazza? Questa è la gente che lui frequenta!
-Molly, quello che ha fatto ora è ingiustificabile lo so. Ma … hai mai pensato ai tuoi figli?
-In che senso?
-Nel senso che … beh, se Remus dovesse tornare, loro come la prenderanno? Non è figlio di entrambi i loro genitori  e … beh, tu hai mai pensato a come sarebbe stato se Remus fosse cresciuto con te e Arthur?
-Arthur lo avrebbe amato come se fosse stato suo!
-Si, fino a quando non sarebbero nati i suoi figli! Per lui, il maggiore sarebbe stato sempre Bill. Non credi che i ragazzi avrebbero risentito della differenza?
-Non credo proprio Fabian! Loro, loro sarebbero stati alla pari … li avremmo amati tutti.
-Ah si? Tutti con i capelli rossi e uno con i capelli castani  per  giunta molto più grande di tutti loro … si sarebbero sentiti tutti uguali. Avresti avuto molti problemi Molly. Inoltre, se Silente si fosse messo in mezzo, gli altri sarebbero stati anche gelosi del fatto che Remus aveva un padre famoso … Molly, se ci pensi, è andata bene così, soprattutto per i tuoi figli!
-Ma ma … cosa vuoi insinuare? Maledetto … va all’inferno anche tu, Merlino!! I miei figli non hanno problemi come tu pensi!
-I più piccoli, forse, ma Percy, Charlie, Bill soprattutto?
Molly se ne andò: in fondo perché stava lì? Gideon non rischiava certo la vita come suo figlio. Però provò ad immaginare come sarebbe stata bizzarra la vita con sette figli dai capelli rossi e gli occhi verdi e un con i capelli castani e occhi azzurri.
 
Samantha portò Piton nella sua casetta. Il professore non riusciva a capire in che posto si trovassero. Samantha lo teneva d’occhio con le bacchette e lo guidava verso la direzione da seguire. Entrarono nella stanza dove si trovava Remus. Piton rimase sconvolto nel vederlo: era irriconoscibile. Era sdraiato con piedi e mani incatenate su un tavolo, indossava solo un paio di boxer, che mostravano nudo il suo corpo pieno di tagli, ferite e lividi. Il viso, privo delle cicatrici che Piton era abituato a vedere, tradiva un’ espressione sofferente.
-Ha ripreso a respirare da solo, ma non si sveglia. –disse Samantha.- Mi ascolti?
-Io … ma cosa gli hai fatto?
Piton gli si avvicinò di più. Provò una profonda pena nel vederlo ridotto così.
-Devi aiutarmi a farlo svegliare e a migliorare quella dannata pozione. Devo prenderla anch’io … penso l’abbia detto Gideon no?
-Che razza  di persona sei, Samantha? Come hai potuto far del male a tutta quella gente, a Susan, era solo una ragazzina! E lui? Cosa ti ha fatto? E io? Mi hai sfruttato per i tuoi interessi! Hai recitato la parte dell’innamorata per tutto il tempo! E io, ci ero cascato!
-Sev, è tutto molto commuovente, davvero. Ma, si, ho fatto tutto questo, compreso ingannarti. Ma Remus lo aveva capito di che pasta ero fatta, ricordi?
Piton lo ricordava bene, purtroppo.
-Troppe chiacchiere, mettiamoci al lavoro!
 
Lily era molto agitata. Stava andando a dire al suo caro amico, non solo che aveva capito di non amarlo, ma che aspettava una bambina da lui. Il che rendeva la situazione molto molto complicata.
Si accorse che la porta era aperta. Quindi non era ancora tornato ad Hogwarts! Non poteva più sfuggire ormai. Lentamente la aprì:
-Severus, ci sei?
Non ricevendo risposta, si permise di entrare in cucina, dove trovò suo marito, proprio suo marito, a terra, che ronfava.
-James, James svegliati! –Lily, preoccupata, lo prese a schiaffi e suo marito si svegliò di scatto.
-Cos’è successo? Cosa ci fai tu qui?  -domandò l’uomo sconvolto dal sonno.
-Io? Potrei farti la stessa domanda! Che ci fai qui? E perché stavi dormendo per terra? Mi sono spaventata quando ti ho visto! E Severus? Perché non c’è? Cosa vi siete fatti?
-Mi sono appena svegliato, basta con le domande! E poi ho un mal di testa …
James si massaggiò le tempie e ricordò tutto.
-O no …
-James, cosa avete fatto? Lo hai fatto fuori? Dimmi di no …
-Ma cosa dici Lily? Non farei mai una cosa del genere … ma quella si!
-Quella?
-Stavamo discutendo, io e Piton, poi è arrivata quella Gretchen.
-Come? Samantha Gretchen? O … non mi dire …
-Mi dispiace Lily. Lo ha portato via …
-O no, no –scoppiò a piangere e abbracciò suo marito.
-Lily, mi dispiace, fatti forza –James le accarezzava i capelli con dolcezza. Come le era mancata!
Mentre singhiozzava, Lily guardò negli occhi suo marito. Capì che non era più arrabbiato come l’altro giorno, che forse l’avrebbe perdonata. Il bacio che si diedero subito dopo le tolse ogni dubbio.
 
-Samantha, non vedo cosa si possa risolvere. La pozione sta bene così com’è. –disse Piton dopo due ore di esame. Doveva ammettere che quella donna era stata geniale.
-Scusami, ti ho spiegato che lo ha quasi ucciso! Dev’esserci qualcosa che non va!
-Ne hai data troppa!
-Ma se ne davo di meno, poteva anche non funzionare! –disse la donna incredula.
-Samantha, se fosse stato così semplice trovare un antidoto al morso di lupo, si sarebbe già scoperto.
-Nessuno, come me, ha avuto il coraggio di sfidare i limiti della magia. Ecco perché alcune malattie non sono mai state curate. –disse Samantha con convinzione, ma con una certa paura.
-Non vedo come tu possa modificare la pozione senza che perda la sua efficacia.
-E io come faccio? Devo prenderla anch’io. Ricordi?
-Correrai il rischio, oppure puoi sempre rimanere un licantropo. Verrò ad Azkaban a portarti la pozione Anti-Lupo.
Samantha scoppiò a ridere e subito dopo divenne furiosa:
-Non ti ho portato qui per far visita al tuo amico. Devi trovare una soluzione e subito! Non posso rischiare di morire o di finire come lui!
-Ma io non posso fare nulla.
-Ti avverto Severus: tu non uscirai da qui se, primo non avrai trovato una soluzione alla pozione Niente-Lupo. Secondo: vedi di trovare il modo per svegliare Remus. Se ci  fossi riuscita da sola, non ti avrei scomodato. Ora, sbrigati!
 
 
Le ore passavano, ma Piton non riusciva a comprendere come migliorare la pozione. Sapeva che, se avesse tolto anche uno solo dei sofisticati intrugli inseriti da quella serpe, non avrebbe fatto più effetto. Voleva provare a fregarla, ma lei se ne sarebbe accorta. Oltretutto, non sapeva cosa fare per far risvegliare il suo collega. Forse la pozione, presa in piccole dosi ad ogni luna piena, poteva dare lo stesso effetto … era tutto da provare.
-Allora? –una voce tagliente alle sue spalle lo fece sobbalzare.
Piton aspettò prima di rispondere. Non c’era proprio nulla della donna che aveva amato in quell’essere. Provò a rispondere diversamente rispetto a prima:
-Penso che, se tu prendessi la pozione in una dose differente ad ogni luna piena, funzionerebbe. Magari possiamo eliminare gli ingredienti che hai inserito e che servono anche per la pozione Sonnellino. Forse è quella che ha fatto addormentare Lupin profondamente. Ovviamente non si sveglia ai nostri scossoni perché gli hai dato molto altro … penso sia l’unica soluzione. –concluse poco convinto.
La bionda sbuffò:
-Non vali che poco più di quel cretino di Gideon. Dovrei prendere quella pozione per tutta la vita allora?
-Non sono io che ti ho morso, Samantha.
La donna perse le staffe:
-Crucio! La verità è che non ti sei applicato abbastanza!
Il povero Piton stramazzò a terra, urlante di dolore. Mentre si contorceva non si accorse che, una monetina magica ficcata nella sua giacca a sua insaputa, stava prendendo potere.
 
 
-Un segnale! –esclamò Malocchio dalla sua sua scrivania. Aveva in mano un piccolo medaglione che si illuminava.
Zoppicando, raggiunse l’ufficio del Ministro:
-Ministro! Ministro! Piton si è mosso! Si è mosso fuori da Londra!
 
Samantha rinchiuse Piton in una stanza incantata. Si era fatta notte, ormai. Sperava che un maestro di Pozioni come lui avrebbe trovato il suo errore, quello che l’aveva portata quasi ad ammazzare Remus. Eppure io non faccio errori …
L’uomo di cui si era innamorata, l’uomo da cui lei voleva ottenere la sua vendetta e il suo successo, l’aveva portata alla rovina. Avrebbe tentato, alla prossima luna, a prendere quella pozione.
 
 
Tonks si guardava intorno, incredula. Era sicura di essersi addormentata sul divano, come faceva sempre da quando Remus era stato rapito, eppure stava lì, in quel posto così bello. Non ricordava di esserci stata, ma il paesaggio era così incantato da sembrare infinito. Pensò di esplorarlo, il sonno era passato. O stava sognando? Si sentiva così leggera …
Il freddo era pungente, la neve si era posata sugli alberi discreta. Volle provare a sentire il tocco di un albero totalmente adornato di fiocchi. Fu a quel punto che lo vide. Era incredula, ma lo avrebbe riconosciuto fra mille. Era il suo Remus.
 
 
Remus non ricordava di essere scappato, o di aver preso qualche altra strana pozione di Samantha che gli provocava allucinazioni. Non riusciva a capire nemmeno se fosse guarito, se l’esperimento di quella pazza avesse funzionato. Ma quando si ritrovò Tonks di fronte a lui, con la sua stessa aria meravigliata e stupita, sembrava reale. Troppo reale.
 
Non pronunciarono nemmeno una parola. Non ne ebbero il tempo, perché dovevano lasciare posto ai baci, agli abbracci forti da farsi tropo male, alle carezze, al risentire la pelle dell’altro. Possibile che fosse un sogno? Sembrava così vero. Solo dopo aver assaporato totalmente l’altro, seduti sulla neve, con la teste appoggiate l’una sull’altra, si decisero a parlare:
-Di chi è questo sogno? –chiese Remus –Potrebbe essere il mio.
-Non lo so –rispose Tonks –ma a questo punto, vorrei non svegliarmi mai.
Un altro bacio fu inevitabile.
-Mi manchi tanto Remus. Cosa è successo in questi mesi? Hai sofferto tanto?
Remus sospirò, si toccò i segni delle ferite che quel mostro le aveva fatto.
-Si, Dora. Ho sofferto. Quella donna voleva strapparmi pian piano alla vita. Ti confesso che ci stava riuscendo. A volte, speravo che tutto finisse, per questo volevo morire. Ma non ho mai smesso di pensare a te, a Teddy e …
Accarezzò la pancia di Tonks, ormai cresciuta, con molta emozione.
-Ti avverto, non so il sesso – disse Tonks –aspettavo te per saperlo! Comunque –continuò dandogli un pugnetto sulla guancia –nom devi morire senza il mio permesso, chiaro?
Remus rise, come non lo faceva da mesi. Era sempre la sua testarda Dora.
-Cosa succederà adesso Remus? Non sappiamo dove ti nasconde e … come stai? Gideon ci ha detto che per colpa della pozione sei in coma.
-Forse lo sono perché ho paura. Temo di svegliarmi e soffrire ancora. Ho paura che non mi cerchiate più, paura di quella donna … ecco perché dormo.
Tonks lo fissò negli occhi: - Remus, ascoltami: non smetteremo mai di cercati. Hai capito? Tutto finirà, te lo prometto! Hai resistito fino ad ora, ti scongiuro, resisti un altro po’! Ti prometto anche che ci sarai, quando nascerà tuo figlio! Un po’ di pazienza amore.
Sarebbero rimasti per tutta la vita in quella foresta innevata, abbracciati l’uno con l’altro.
-Remus –fece Tonks all’improvviso – sai dirmi dove sei? Insomma, dove ti tiene nascosto?
-Qui. Ora no, ma sento che lei mi porterà qui. In quella grotta –indicò un punto in lontananza –lì mi nasconderà.
La risposta era strana, ma Tonks non ebbe il tempo di affermarlo. Sentirono che si stavano separando, era una sensazione forte:
-Ti amo, Dora.
-Ti amo Remus.
Tutto sparì quando Tonks aprì gli occhi. Era stato un sogno bellissimo, ma che rabbia! Era finito! Si sentiva diversa questa volta, era stato così reale, come se si fossero davvero incontrati in quel sogno! O forse era solo illusione. Eppure questa volta i baci sembravano troppo veri. Si toccò la fronte ed ebbe un brivido: le mani erano ghiacciate, come la neve che aveva toccato. Si alzò di scatto andando allo specchio: aveva un po’ di neve sui suoi capelli.
 
Samantha accarezzava il viso pulito del suo Remus. Non riusciva a dormire, sapendo che lui stava male. Non riusciva proprio ad odiarlo, nonostante quello che le aveva fatto; si era anche vendicata abbastanza. Le parve ad un certo punto di vedere un mivimento: le dita di Remus, lasciate ormai libere, si muovevano piano piano. L’uomo aprì gli occhi. Samantha era incredula: finalmente si stava svegliando! Era troppo contenta, nonostante lui la fissasse con un’espressione molto delusa:
-Bentornato tesoro!
Remus si era svegliato, come aveva detto Tonks. Ma avrebbe dormito ancora, pur di starle accanto anche solo in sogno. Sentiva un freddo da morire. Aveva le labbra viola. Perché aveva detto a sua moglie che Samantha lo avrebbe nascosto lì?
 
 
Harry, Malocchio ed altri Auror, quella notte, erano giunti sul luogo indicato dal segnale:
-Bella idea Malocchio di usare una cimice su Piton! –esclamò Harry.
-Una che? Grazie Potter, ma dopo l’intrusione di Prewett da Piton, ho pensato che tenerlo d’occhio ci potesse fare bene. –disse Moody.
-Si Malocchio, infatti Samantha lo ha preso in ostaggio! Penso che sia nei dintorni il suo nascondiglio!
Harry era ottimista: stavolta l’avrebbero beccata davvero!
 
Angolo autrice: sono in un ritardo pazzesco. Perdono perdono. Si è capito tutto? Il sogno lo hanno fatto entrambi … i nostri eroi hanno messo una spia su Piton, riusciranno a prendere Samantha questa volta che sono giunti sul posto? Sta volta vi farò aspettare di meno prometto!!!!
Baci a tutti coloro che mi stanno seguendo!!!
 
 
 
 
 
 
 
  
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