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Autore: Elizabeth_Gilmor    02/10/2012    0 recensioni
Mi chiamo Elizabeth Grange,frequento l’ultimo anno di liceo e credo di rendere al meglio solo in chimica.Ho fatto domanda di ammissione ad una delle università più prestigiose del mondo,Cambridge e,in attesa della lettera di risposta,corro a più non posso,di notte e di giorno.Corro per punirmi,per annullarmi,per non sentire l’ansia e la rabbia aggrovigliarmi le viscere e per fuggire da quel dolore che ha il nome di mia madre,morta molti anni prima,o almeno è questo quello che ha sempre detto mio padre a me e a mio fratello.
Non l’ammetterò mai,ma io e mio padre ci assomigliamo molto,stessi occhi marrone vivo,stessa carnaggiose pallida,stessi capelli ricci che il tempo,facendo il suo corso,ha reso brizzolati. C’è solo una sostanziale differenza tra lui e me; Lui è uno calmo,uno di quei bravi pastori che ha sempre il giusto sarmone per ogni occasione,non saprebbe come fare senza la sua religione; io sono dura,sono testarda,non mi arrendo facilmente,io non credo nel destino,tantomeno in Dio.
Mi chiamo Elizabeth Grange e la mia vita sta per cambiare.
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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I tre mesi successivi passarono in fretta,ho preso 100 e lode alla maturità,ma non è più importante.
Papà fa il buon pastore,dicendo che non è la fine del mondo se non mi avevano ammesso a Cambridge,ci sono molte altre università pronte ad accettarmi.
Facile parlare per lui,nella sua vita passa il tempo a dire cosa è giusto e cosa non lo è,come se fosse Dio in Terra.

Mi squilla in cellulare,è El.
-Ciao El-
-Sono la tua migliore amica e non permetterò che quattro coglioni che non hanno capito quanto vali ti rovino la vita,o perlomeno l'estate;quindi prepara uno zaino e una tenda,si va in campeggio!-.
-El io non..-
-Senza non,te l'ho detto,nessuno può rovinarti l'estate!-
-Grazie,El- chiudo il telefono,mi viene da piangere e non piangevo da quanto ho scoperto che non sarei andata nel college dei miei sogni;ma stavolta è diverso,sono lacrime di commozione,ecco perchè è la mia migliore amica: riesce sempre a sollevarmi quando sto più giù degli abissi.

Sono solo due settimane,preparo lo zaino con i vestiti necessari e un paio di scarpe da ginnastica,la tenda è in garage.
Scendo dalla mia stanza,apro il garage e comincio a cercare,non l'ho mai notato prima ma questo posto è immenso,ci saranno un centinaio di scatole di ogni misura.
Vedo la tenda,è in alto,mi aiuto con uno sgabello e provo a prenderlo...dai...ci sono quasi..

-AHIA!-,il piede mi scivola dallo sgabello e finisco a terra con uno scatolone sullo stomaco e la tenda da campeggio sulle ginocchia.
Sposto lo scatolone,mi metto seduta e lo apro; è pieno zeppo di lettere...
  
ne prendo una,vengono tutte dallo stesso posto 
 : Holmes Chapel,n.24,Allison Mcphin.
No,non può essere vero...non è vero.....


-Liz! sono a casa- mio padre entra in cucina
-Che ci fai seduta lì?-   
silenzio
-Liz?!-
Lancio le lettere sopra il tavolo
-Sai cosa sono queste,vero?- dico con la voce tremante di rabbia
-Io...-
-Io NIENTE!- Lei mi ha cercata,mi ha sempre cercata,tu mi hai impedito di conoscerla!-
Sto piangendo,ho la voce che mi trema e non so quale sentimento mi sta dominando,se rabbia,dolore,frustazione...Odio.
-Cercavo di proteggerti! ha un tono forte ma instabile,crollerà.
-Da che cosa? Da chi? Da mia nonna?,mi hai sempre detto che lei non voleva vedermi ne conoscermi-
le lacrime continuano a rigarmi il viso.
-Io...-
-TI ODIO!- 
corro nella mia stanza,non sto piangendo,no...è solo allergia al mascara,non mi sento il cuore distrutto,no...mi fa solo male,è troppo pesante,potrebbe spezzarsi da un momento all'altro.
non voglio più vederlo,non adesso.

Mi squilla il cellulare,di nuovo El,non posso risponderle,ho paura di aprire la bocca perchè potrei mettermi ad urlare.

Mia nonna,la madre di mia madre,ha da sempre voluto vedermi ed io ho sempre creduto,lui mi ha da sempre fatto credere che non mi volesse bene.

*Arriva un messagio*
El:Dove cavolo sei? Perchè non rispondi?

Se solo sapesse...

Ho bisogno di sapere,di conoscere tutto quello che mio padre mi ha tenuto nascosto per 14 anni.

Prendo lo zaino con i vestiti che servivano per il campeggio,raccolgo tutti i soldi che avevo messo da parte,prendo le chiavi della macchina e scrivo un biglietto:

Ho bisogno di sapere,voglio capire chi sono e se potrò mai perdonarti
                                                                             -Elizabeth


e scendo le scale;mio padre è ancora seduto in cucina
-Dove stai andando?- chiede con la voce tremante. Niente,non rispondo,non m'interessa,leggerà il biglietto.
Avvio la macchina che fa i capricci...


45 minuti dopo sono all'aereoporto,prendo un biglietto: Volo diretto Milano-Londra,solo andata.
Mentre aspetto la chiamata per il mio volo mando un messaggio ad
El:
Perdonami El,non potrò venire con te al campeggio,devo capire chi sono e chi era mia madre,ti spiegherò tutto,ti chiamo io,ti voglio bene.
                                                                                                                                                                                               -Liz


* Ultima chiamata per il volo diretto Milano-Londra*

Spengo il cellulare,sto lasciando tutto qui,mio padre,mio fratello,i miei amici e la mia migliore amica per che cosa?
Solo la verità;non so dove andare a dormire e dopo 14 anni,non so neanche se mia nonna accetterà di vedermi,ma non mi arrenderò,ho aspettato da troppo a lungo questo momento.



Due ore e mezza dopo sono a Londra,per tutti gli atomi di carbonio,sono a Londra,vengo sommersa dal suo fascino,gli autobus a due piani,Il Londo Eye,il Big Bene,i ragazzi bellissimi,la Regina,William e Kate...Cambridge.
Cammino all'indietro per avere una visione migliore di Parliament Square....
-AHIA!- sbatto controqualcuno

-Ehi sta un po' più attenta!- un ragazzo dai capelli ricci e gli occhi verdi si lamenta -TURISTI!-
-Senti mi dispiace,non farne una tragedia-
lo guardo negli occhi,decisa,lui ricambia con lo sguardo sorpreso,poi continua
-Chi ha un bernoccolo sulla testa sono io- ha l'aria di uno che se la ride sotto i baffi,ma che cazz...?
-Ti ho chiesto scusa,siete tutti così polemici quì? Non preoccuparti prendo un taxi e non mi rivedrai più!-
mi fissa per due secondi
-Mi hai procurato un bernoccolo sulla fronte,potresti almeno dirmi come ti chiami bellezza-
Bellezza a me? ma chi si crede d'essere 'sto decelebrato qui?
-Nonsonoiltuotipo-dico col sorrisetto da stronza
-Mmmh... nonsonoiltuotipo dimmi...dove che vai?- oh,ma questo qui i ca...volacci suoi non se li sa proprio fare.
Intanto arriva un taxi

-Holmes Chapel,Addio!- dico incazzata
-Ho l'impressione che ci rivedremo molto presto...-
Salgo sul taxi,non gli do importanza,è il classico stronzetto fighettino che si crede Dio in Terra. Ed io in Dio non ci credo. Posso stare tranquilla.
-Dove la porto signorina?-
-HOLMES CHAPEL-

  
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