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Autore: Phoenix Seven    03/10/2012    2 recensioni
Harry insieme agli inseparabili Ron ed Hermione, formano un'indissolubile trio che ha vissuto una marea di avventure... ma dal sesto anno in poi, da quando i nostri amici raggiungono l'età di 17 anni si unirà al gruppo una quarta persona.... il resto lo scoprirete solo leggendo...una storia romantica ma non priva di colpi di scena. Una storia da seguire col fiato sospeso dagli sviluppi imprevedibili.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley, Un po' tutti | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Dopo la II guerra magica/Pace
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Tutta la famiglia Weasley, con a capo la signora Weasley era all’uscita della stazione per prendere i due figli. In tempi come quelli si era più forti, se si stava uniti, ma si sa che solo una persona era riuscito a scampare, pur essendo solo, due volte dalla morte per mano di Voldemort, ciò infatti non gli piaceva e i Weasley lo sapevano benissimo, ma non avevano paura anzi… Molly Weasley accortasi dell’assenza di Harry disse “Ma Harry dove è?”. Allora Ron, con aria un po’ stizzita disse “Mamma, si vede che stai invecchiando! Non ti ricordi che ora vive con Sirius?” Molly Weasley, voleva dare uno scappellotto a Ron, perché le aveva dato della vecchia e non lo era, aveva appena 55 anni, ma pensò che sarebbe stato più utile e istruttivo punire il figlio facendogli sistemare tutta la casa senza l’uso della magia. Allora, la signora Weasley, si battè una mano sulla testa e disse “Ops! E’ vero, mi ero abituata alla sua presenza! Mi mancherà!”. I due gemelli Weasley, Fred e Geoge allora non persero occasione per schernire un pò la sorellina e a mò di canzone George disse “Non ti preoccupareee…., maaaaamma…”, proseguì Fred “Non mancherààààà per mooltoo…, perchèèèèè…”, ma George non potè continuare in quanto Ginny gli aveva assestato una potente gomitata nello stomaco. Allora la signora Weasley, disse “Perché cara?” rivolta alla figlia. Ginny, guardando di sottecchi i due fratelli rispose “Sono sempre i soliti, mamma, li conosci! Sicuramente, intendevano dire che si vedrà sicuramente con Ron in questi giorni!”. All’unisono, i due gemelli dissero “Si, magari per studiare!”, mentre George si teneva lo stomaco ancora dolorante, scoppiarono a ridere. Dopo questa “innocua” discussione la famiglia Weasley arriva alla tana. Nel frattempo, Harry trascinando il suo baule e la gabbia vuota della sua civetta bianca Edwige, arriva a Grimmauld Place e bussa alla porta. Sull’uscio della porta, appare un brutto elfo domestico rachitico, curvo e sempre dall’aria arrabbiata. Contro la sua volontà, aprendo la porta, Kreacher disse ”Bentornato, padron Potter!” e si inchinò in segno di rispetto fino a toccare giù a terra con il naso e sottovoce bisbigliò ”Feccia putrida, che disonora questa casa, la nobile casata Black!” Non era un mistero, e Harry lo sapeva, a quell’elfo non piaceva molto, come non piaceva neanche il suo padrone Sirius, solo perché non era dei Serpeverde. Dal pianerottolo del piano superiore, echeggiò la tonante voce di Sirius “Kreacher! Vai in cucina e restaci finché non ti richiamerò io, qui ora non servi!”. L’elfo, fece un profondo inchino, piegandosi di nuovo fino a toccare a terra col naso borbottò “Kreacher deve obbedire! Kreacher deve rispettare gli ordini di sporchi traditori del proprio sangue! Amici di mezzosangue!” e sgattaiolò’ in cucina. Sirius, scese le scale e andò ad abbracciare il suo figlioccio “Ben tornato a casa, Harry!”. Harry, ricambiò “Ciao, Sirius! Sono felice di poter stare un po’ con te! Ora salgo su a sistemare la roba!” e si congedò. Sirius, guardò il figlioccio che gli ricordava sempre di più il suo migliore amico, il compagno di mille avventure, “Ramoso” o meglio James Potter, appunto suo padre, e andò anche lui nella sua stanza. Improvvisamente, Harry, mentre svuotava il baule sentì bussare alla finestra. Era Edwige, appena ritornata dalla caccia. Non resisteva più… prese carta e penna e iniziò a scrivere, mentre Edwige iniziò a chiurlare rumorosamente, avendo capito che non avrebbe potuto riposare, conoscendo il suo padrone ma lo faceva con piacere, Harry era suo amico, un buon amico.

Caro Ron,
ti andrebbe di venire con tutta la tua famiglia ,qui a casa mia e aspettare l’anno nuovo insieme? Poi, volevo capire perché ti da così fastidio che io stia con tua sorella, discutiamone e chiariamoci. Esponimi tutti i tuoi dubbi. Sei il mio migliore amico e ci tengo alla tua amicizia ma anche Ginny è importante! Non chiedermi di scegliere…ora ti saluto a presto il tuo migliore amico Harry.


Era giusto chiarire una volta per tutte, questa situazione con il suo migliore amico e perché non futuro “cognato”.
 

Cara Herm,
sicuramente sarai molto impegnata nei  preparativi “babbani” delle feste Natalizie, ma volevo invitarti a trascorrere a Grimmauld Place, il Capadanno. Devi assolutamente esserci. Ho già scritto a Ginny e Ron così da esserci tutti. Ti aspetto. A presto il tuo amico Harry.

Era il primo anno, che passava le vacanze Natalizie, lontano da Hogwarts, in una casa che sentiva sua, e sentiva il bisogno di condividere questa felicità con le persone a lui più care.

Cara, dolce Ginny, amore della mia vita,
ci siamo da poco separati e già mi manchi terribilmente. So già che questi quindici giorni sembreranno un’eternità senza di te e che impazzirei, perciò ho scritto a Ron, e vi ho invitato a passare il Capodanno insieme come ogni anno. Con la sola differenza, che lo festeggeremo qui e non alla tana. Conterò i minuti che mancano al tuo arrivo e ti mando un enorme bacio. Ah, dimenticavo! Ti amo! Tuo per sempre Harry.


Finita la lettera per Ginny, le legò tutte e  tre alla zampa della civetta dal candido manto e gli spiegò a chi recapitarle. Fatto ciò, aspettò che Edwige, si alzasse in volo e scese per la cena. Harry, era seduto al fianco di Sirius e nonostante non fosse un ospite in quella casa  si sentiva in dovere di chiedere l’autorizzazione per invitare i suoi amici, pur sapendo che la risposta sarebbe stata positiva. “Senti, Sirius! Ti spiace se invito qui per festeggiare il Capodanno, Ginny e la sua famiglia?”. Sirius, guardò Harry e con un sorrisetto malandrino e rispose “Harry, sai che questa è anche casa tua, puoi fare quello che vuoi! Poi, più siamo, più ci divertiamo! Ma… toglimi una curiosità perché hai detto solo Ginny e la sua famiglia e non hai nominato ne Ron ne Hermione? Sei uguale in tutto e per tutto a tuo padre! Avete gli stessi gusti!”
Harry, accortosi della gaffa e arrossendo abbastanza violentemente “Volevo dire… i Weasley ed Hermione!” sperava di aver rimediato ma Sirius imperterrito e sempre con il suo sorrisetto malandrino e di chi la sa lunga “ Guarda, Harry, non c’è niente di male se ti piace la piccola Weasley, confidati liberamente con me! Ho fatto centro vero?” Harry non sapeva mentire e si limitò semplicemente ad annuire e dopo essersi osservati in silenzio per un po’ scoppiarono a ridere e ripresero a mangiare.
  
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