- Capitolo 7° -

 

- Una festa e una passeggiata sotto la luna -

 

 

 

Arrivarono nella grande sala dove erano già riuniti la maggior parte degli invitati. Shannon si accorse che le tremavano le gambe e si aggrappò con forza al braccio di Rumil che le strinse la mano con fare rassicurante. Presto furono circondati da una marea di elfi, curiosi di vedere chi fosse la fanciulla di cui tutti parlavano a Lòrien, che veniva da un altro mondo. Passò due ore estenuanti a rispondere a domande sul luogo da dove proveniva e a rifiutare gli inviti per le danze che molti le rivolgevano. Li raggiunsero persino i due Sovrani e Shannon nuovamente si sentì a disagio. Ad un tratto mentre parlavano sentì la voce di Dama Galadriel nella sua testa //…non temere Shannon, arriverà presto colui che stai aspettando…\\

Lasciando Shannon con la mente scombussolata i Sovrani si allontanarono e il terzetto venne nuovamente assediato. Shannon dopo un’altra mezzora passata a rispondere ai vari interlocutori, si avvicinò a Rumil e gli sussurrò all’orecchio

- Rumil ti prego fammi uscire di qui o uccido qualcuno – tentando di non scoppiare a ridere, Rumil con un cenno al fratello, portò Shannon all’aperto su una terrazza, lontana dalla confusione 

- Meno male non ce la facevo più; non avrei resistito ancora per molto…non vi facevo così curiosi e impiccioni -

- Bhè non siamo tutti uguali, non possono essere mica tutti come me -

- E’ una fortuna che non lo siano…tu sei il re degli impiccioni, Rumil -

- Io?!? – ribatté l’elfo, sembrando sorpreso – Io non sono impiccione, sono solo protettivo nei confronti di una ragazzina testarda e orgogliosa quasi come un elfo -

- Ti ricordo che ho raggiunto la maggiore età, non sono più una ragazzina! -

- Ti ricordo che io ho quasi tremila anni più di te e… -

- Piantatela di bisticciare che abbiamo visite -

I due si interruppero immediatamente e si accorsero che un altro elfo aveva cercato la solitudine su quella terrazza. Shannon ebbe un tuffo al cuore quando si accorse che l’elfo in questione era il principe di Bosco Atro. Era davvero bellissimo con la luce della luna che si rifletteva sui suoi capelli dorati. Portava una tunica argentata che mista alla luce lunare lo rendeva etereo e luminoso più del solito. Legolas incrociò lo sguardo di Shannon e trattenne il respiro quando scese con gli occhi sul suo vestito //E’ stupenda…come ho fatto a stare lontano da lei per tutto questo tempo?\\

- Ciao Legolas -

- Ehm…ciao Rumil …Orophin…Shannon, stai molto bene vestita così -

- Grazie, anche tu – rispose lei evitando di guardarlo

- Bhè noi dobbiamo andare ora – Rumil fece l’occhiolino al fratello e si guadagnò un’occhiataccia da parte di Shannon – dobbiamo…dobbiamo andare a cercare Idril – detto questo i due fratelli sparirono in fretta, lasciando i due da soli. Legolas decise di rompere il silenzio

- Io volevo scusarmi con te per come mi sono comportato in questi giorni -

- Non è necessario, mi sono trovata bene con Rumil – fredda, anzi gelida

- Ah…sono contento…- i due ripiombarono in un silenzio imbarazzato – Mi…mi chiedevo – riprese il principe – se ti andasse di fare una passeggiata - 

- Perché no…non mi va di rientrare – Scesero insieme le scale e si ritrovarono in un giardino. Da lontano giungevano attutite la musica e i rumori della festa

- Come stai Shannon? -

- Bene, la ferita è guarita del tutto - //Ora è il cuore che sanguina, anche se tu non puoi vederlo\\ - E tu cosa hai fatto in questi giorni? -

- Nulla di speciale… -

- Perché non ti sei fatto vedere Legolas? – Il principe rimase interdetto nel sentire la tristezza celata in quella frase

- Avevo bisogno di pensare…ce l’hai con me? -

- No – rispose lei scuotendo la testa – però mi sei mancato -

- Anche tu mi sei mancata… - //Non puoi nemmeno immaginare quanto\\ - Ti va di ballare? -

- Qui? -

- Sì -

- Mi piacerebbe ma temo di non esserne capace -

- Non ti preoccupare, tanto non ti vede nessuno! -

- Si, ma non so che fine potrebbero fare i tuoi piedi! -

- Sopravviverò - Lui le porse una mano che Shannon, dopo un momento d’indecisione, prese, e la attirò a se. Ballarono stretti stretti, come per recuperare il tempo che erano stati lontani, lei con la testa appoggiata alla sua spalla, ma quando la musica cessò, Shannon si sottrasse all’abbraccio del principe e si scostò da lui imbarazzata. Sentiva il suo sguardo su di lei e il volto andarle in fiamme. 

- Ehm…mi sto chiedendo da tempo se posso fare una cosa… - gli disse lei nel tentativo di dissimulare l’imbarazzo

- Cosa? -

- Ma niente….è solo una stupidaggine… -

- Dai, qualunque cosa sia ti do il permesso! -

- Ok allora – disse Shannon con un sorriso – però tu stai fermo -

Shannon si avvicinò al principe, cha la osservava con uno sguardo interrogativo; l’elfo sentiva il profumo e il respiro di lei e si accorse che il cuore aveva preso a battere ancora più velocemente; gli sembrava che dovesse uscirgli dal petto e che tutta Lòrien lo sentisse. Ingoiò piano nel vano tentativo di calmarsi. La fanciulla alzò una mano fino a sfiorare la punta dell’orecchio di Legolas che, per la sorpresa, spalancò gli occhi, ma subito li chiuse abbandonandosi alla sensazione finché un gemito gli uscì dalle labbra. A quel suono Shannon ritrasse in fretta la mano preoccupata.

- Scusami, mi dispiace, ma non pensavo che ti facesse soffrire -

L’elfo riprese fiato e le rispose balbettando:

- Non…non mi hai fatto male…anzi… – Shannon inarcò le sopracciglia; Legolas arrossì violentemente e abbassò lo sguardo - …vedi…le…le orecchie degli elfi sono molto…come dire…sensibili – smise di parlare, prese coraggio e la guardò negli occhi. Vi vide riflesso il desiderio e l’amore che provavano l’uno per l’altra; senza rendersene conto le accarezzò una guancia, seguendo con il pollice il contorno delle sue labbra e la sentì tremare sotto il suo tocco. Non riuscì a resistere oltre, le prese il volto tra le mani e, chinandosi su di lei, la baciò dolcemente; Shannon sentì le labbra morbide dell’elfo schiudersi sulle sue e ricambiò il suo bacio. Legolas la strinse a se, continuando a baciarla e lei sentì che le gambe non la reggevano più; gli gettò le braccia intorno al collo, aggrappandosi a lui e il suo peso fece cadere entrambi sull’erba. Rimasero così a lungo, baciandosi con passione, l’uno perso nell’abbraccio dell’altro, fino a che si addormentarono. 

 

- - -

 

Shannon si svegliò con i primi raggi del sole, la testa del principe appoggiata sul petto e il suo corpo perfetto tra le sue braccia. Lo guardò attentamente mentre dormiva e si disse che non aveva mai visto nulla di più bello //sembra un angelo…un angelo con le orecchie a punta!\\; gli accarezzò dolcemente i lunghi capelli biondi e lui, a quel tocco, aprì gli occhi. 

- Scusa non volevo svegliarti – gli sussurrò lei piano mentre l’elfo le sorrideva

- E’ stato stupendo come risveglio – la baciò e poi riprese a parlare – sai, era da parecchi anni che non riposavo così bene…mi è sembrato di stare tra le braccia di mia madre, dopo tanto tempo… -

Una lacrima scese sul volto di Shannon a quelle parole.

- Perché ora stai piangendo? Ho detto qualcosa di male? Se è così mi dispiace io…- Shannon lo zittì con un bacio – Shhhhh…non dire nulla…era una lacrima di gioia… - lei sorrise nel vedere la faccia perplessa del principe - …perché nessuno mi aveva mai fatto sentire così importante come hai fatto tu…-

- E allora smetti di piangere e baciami! -

- E’ un ordine Vostra Altezza? -

- Sì -

- In questo caso sarò lieta di eseguirlo immediatamente… -

 

 

 

X Roy: Grazie per il tuo commento, spero che ti sia piaciuto qst cap!!! Bacio