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Autore: Cristina Maurich 55    04/10/2012    1 recensioni
La protagonista si chiama Mary è una ragazzina che frequenta le superiori .
Soffre di gravi problemi al cuore.
La sua vita sta per cambiare improvvisamente dal' arrivo di Oilspill , che si rivelerà nel ' essere un demone.
Mary si accorgerà di avere il cuore diviso in due, una parte per il migliore amico d' infanzia l' altra per il meraviglioso demone .
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: Triangolo
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"Non posso crederci! È svenuta." Pensò il ragazzo. Con aria un po’ scocciata, prese in braccio Mary e la poggiò delicatamente sul divano. Cercò qualcosa per poterla coprire, Arkus afferrò con i suoi grandi artigli una tovaglia che trovò sopra al tavolo del grande salone, la portò al giovane che la prese con la mano sinistra e la usò per coprire Mary. Poi si mise 
al lavoro e sistemò tutta la cucina. Si distese, per terra stanco e si addormentò.
Al suo risveglio, Mary si sentiva frastornata, si alzò dirigendosi in cucina e trovò il ragazzo, disteso sul pavimento che dormiva e tutta la cucina completamente sistemata, era davvero tutto al suo posto. Mary, si inginocchiò vicino al giovane e poi si sdraiò accanto a lui, chiuse gli occhi cercando di addormentarsi per non pensare. Non aveva mai avuto molta compagnia, vedere il ragazzo dormire sul pavimento le portava bruttissimi ricordi del suo passato, voleva non ricordare e pure era più forte di lei... Restava li a fissarlo, con la speranza che lui si svegliasse e gli rivolgesse uno sguardo dolce, per poi esser stretta un po’ fra le sue braccia, solo per poter provare per una volta quella dolce e tenera sensazione, che da moltissimo tempo ormai non aveva più avuto modo di sentire dentro sé.
Il ragazzo si svegliò, la sua reazione illuse tutte le speranze di Mary. La guardò con uno sguardo severo e gli diede della stupida. Mary a quel punto ci rimase molto male e lui se ne accorse, ma se ne fregò totalmente. Lo sguardo di Mary andò subito verso Arkus, si alzò in piedi e l’accarrezzò. Arkus si lasciava coccolare. Mary si sentiva incapita nuovamente, così con molto coraggio iniziò a raccontare la sua vita all'aquila con la sola speranza che il giovane l' ascoltasse e potesse capire, ciò che lei provava in quel momento: "La mia vita non è mai stata semplice... Ogni giorno soffrivo per via della solitudine immensa che solo io posso essere in grado di descrivere. Fin da piccola ho portato dei disturbi al cuore, non mi era concesso fare sforzi, né correre né giocare... Ogni cosa che facevo era qualcosa di nocivo per il mio fisico. Ero costretta a restare sempre in casa, a vedere gli altri bambini giocare. Non sono mai stata a scuola da bambina, veniva sempre a casa un maestro che mi faceva lezioni private, si chiamava Andrea Viserino. Io desideravo frequentare la scuola come tutti gli altri bambini eppure non mi era possibile. Non volevo studiare con lui e per questo venivo sgridata, mi diceva sempre che se non studiavo, il mostro cattivo sarebbe venuto a prendermi durante la notte finché dormivo. Mi venne la paura del buio, che ancora non riesco a superare. Nella solitudine e nel mio silenzio trovavo il mio conforto. Io e la mia famiglia traslocammo in questa grande casa all'età di sette anni. A pochi isolati da qui ci sono delle case di persone benestanti. Non so come avvenne e pure per caso divenni amica di un altro bambino della mia stessa età; eravamo inseparabili, fino a che dovette frequentare le medie. Lui si fece i suoi amici e mi dimenticò. Finì la terza media e le condizioni del mio cuore sembravano esser un po’ migliorate, così mi feci iscrivere dai miei genitori nella sua stessa scuola, con la speranza che tutto un giorno magari sarebbe tornato come prima. Invece le cose non andarono affatto così. Io e lui siamo capitati in classi diverse e per di più da molti ragazzi sono stata presa di mira per via del mio carattere debole…ma è normale, non ho mai vissuto in stretto contatto con le persone. La cosa che ha iniziato a farmi più male era che proprio il mio migliore amico si metteva e si mette ancora contro di me... E si diverte a prendermi in giro... Perché l' unica persona di cui mi fidavo veramente mi ha dovuto abbandonare? Perchè?" Mary scoppiò a piangere, fissò il ragazzo e vide che non la degnava ne meno di uno sguardo e questo la faceva stare ancora peggio.
 
 
  
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