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Autore: QueenO    04/10/2012    1 recensioni
Liberamente ispirata al film "I passi dell'amore".
"L'amore è sempre paziente e gentile, non è mai geloso... L'amore non è mai presuntuoso o pieno di se, non è mai scortese o egoista, non si offende e non porta rancore. L'amore non prova soddisfazione per i peccati degli altri ma si delizia della verità. È sempre pronto a scusare, a dare fiducia, a sperare e a resistere a qualsiasi tempesta."
Avevano entrambi 17 anni quando si conobbero, erano opposti, ma complementari allo stesso tempo, lui le insegnò ad amare, lei gli permise di vivere.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Un pallido raggio di sole faceva timidamente capolino dalla finestra delle stanze femminili del dormitorio Corvonero colpendo Ellie in pieno viso e destandola dal suo dolce sonno, così tra sbuffi e silenziose proteste si alzò dal letto per nulla conscia  di che ora potesse mai essere, dirigendosi verso il bagno dove si diede una leggera rinfrescata prima di vestirsi. Ritornata in camera realizzò finalmente che il dormitorio era vuoto, non vi era traccia delle altre ragazze, ma d'altronde perché stupirsi? Non era novità che lei fosse esclusa sempre da tutto; mentre rimuginava su simili pensieri, che giusto qualche giorno prima si era ripromessa di non fare, la sua attenzione fu attirata da strani rumori provenienti dall'esterno per cui non perse tempo ad affacciarsi per comprenderne l'origine; quello che le si parò davanti agli occhi fu semplicemente stupendo: il parco di Hogwarts era completamente bianco, sommerso di soffice neve e tantissimi studenti erano intenti a darsi battaglia in quel campo immacolato, ecco spiegata l'improvvisa "sparizione" delle ragazze.
Ellie non si era resa conto che fosse Domenica, quindi niente lezioni e tempo libero per tutti gli allievi, che avevano approfittato della piacevole bianca sorpresa che il mese di Dicembre era solito offrire loro. Come scossa da quella semplice novità, la Corvonero si affrettò a prepararsi per raggiungere il cortile, scegliendo dei semplici jeans e un maglione largo e caldo e truccandosi con matita nera e mascara, il suo trucco preferito. Scendendo le scale che portavano in sala comune si rese conto di aver dimenticato una cosa per lei assai preziosa così, troppo pigra per ritornare indietro, la chiamò a sé con un incantesimo di appello: -Accio cartellina- e in un attimo la sua adorata cartellina le piombò tra le braccia; al suo interno vi era tutto l'occorrente per disegnare, cosa che Ellie aveva intenzione di fare, approfittando del suggestivo paesaggio.

 

Giunta in cortine vide con rammarico che il suo abituale posto sotto il porticato era già occupato e quindi fu costretta a trovare una soluzione alternativa, facendo apparire una sediolina che posizionò per aver la miglior vista sul paesaggio: appena prese in mano la matita si senti come catapultata in un altro mondo, nel suo mondo, dove poteva sentirsi libera ed amata. Purtroppo quell'idilliaco momento venne interrotto da una palla di neve vagante che la colpì in pieno petto, accendendo in lei una scintilla di furore

 

-Ehi!- urlò spazientita
 

-Ss..scusa! Non volevo!- si giustificò un imbarazzatissimo ragazzo dai capelli rossi.
 

-RONALD WEASLEY! Quante volte ti devo ripetere di fare più attenzione?- tuonò una ragazza dai ricchissimi capelli, continuando poi rivolta ad Ellie con tono decisamente più amorevole -Scusalo, certe volte è davvero così TROLL! Comunque piacere, io sono Hermione Jean Granger-

 

Ellie le strinse la mano -Ellie Davies, piacere.-
 

-Per la barba di Merlino! Quella Ellie Davies, la miglior studentessa Corvonero di sempre! Che sbadata, come ho potuto non riconoscerti! Frequentiamo anche lezioni insieme!-
 

Quella reazione lasciò Ellie letteralmente di sasso, era ovvio che lei conoscesse Weasley e la Granger, gli amici di Potter, il magnifico trio, ma certamente non si aspettava che Hermione si ricordasse di lei.
 

Dal canto suo Hermione non trovava nulla di strano e continuò imperterrita il suo discorso -Ho sempre desiderato conoscerti, ma sai, tra una cosa e l'altra non ho mai trovato il tempo, soprattutto per colpa di Harry poi, come penso tu sappia é sempre nei guai.-
 

-Beh, si, tutti conoscono le imprese di Harry Potter!- tentò banalmente Ellie di sostenere la conversazione
 

-Comunque ora che ti ho conosciuta non posso non chiedertelo, ti andrebbe di studiare con me ogni tanto? Ho sempre voluto confrontarmi con qualcuno di eccezionalmente bravo!-
 

-Grazie, non penso di meritare tutti questi complimenti, ma certamente farebbe molto piacere anche a me!-
 

-Allora è deciso, a presto Ellie!- Hermione si congedò per raggiungere Harry e Ron che continuavano la loro battaglia innevata poco più in là.

 

Rimasta sola sorrise tra sé e sé mentre cercava di riprendere il suo piacevole passatempo interrotto poc'anzi da Ronald ma quel giorno era destino che non riuscisse nel suo intento, infatti poco dopo venne urtata da un ragazzo che, urtandola, la gettò con violenza giù dalla sedia.

 

-Levati, inutile mezzosangue!- sbraitò quello.
 

Le guance di Ellie si colorarono di rosso per la rabbia crescente, incapace di rispondere prontamente, alzò gli occhi verso il suo "aggressore" e non fu affatto sorpresa di trovarsi davanti Draco Malfoy, le era bastato il tono maleducato per ipotizzarlo; poi spostò lo sguardo e per un attimo le mancò il respiro: dietro il biondo vide lui, il ragazzo della biblioteca, Blaise Zabini.
Convinta di aver trovato un alleato contro la cattiveria di Malfoy puntò i suoi occhi nocciola verso di lui e lo guardòsperanzosa, quasi implorante, ma quello spostò lo sguardo e non si mosse, impassibile, come se quanto appena successo fosse del tutto normale. Nella mente di Ellie balenarono mille pensieri, effettivamente per il branco Serpeverde maltrattare gli altri era all'ordine del giorno, eppure sperava che Zabini intervenisse.
"Illusa. Sciocca. L'episodio in biblioteca non significa nulla, lui non vuole essere tuo amico. Tu non sei come loro." si maledisse mentalmente.
Poi come alimentata da un fuoco invisibile, trovò quella grinta che aveva sempre tenuto nascosta e con il pensiero pronunciò un incantesimo: improvvisamente nell'aria si materializzò un bellissimo corvo di fiamme blu che delineò con il suo volo una serie di cerchi intorno ai Serpeverde, i quali si strinsero atterriti da quella strana magia; nel mentre Ellie si alzò e li fissò per un lungo momento senza dire nulla, con sguardo deciso e severo, poi, come d'incanto, schioccò le dita e il corvo sparì, lasciando le Serpi liberi di dileguarsi; solo Zabini si soffermò a fissarla, in silenzio, gli occhi verdi puntati in quelli nocciola di lei, poi se ne andò, senza dire nulla anche se ad Ellie parve di aver visto un accenno di sorriso formasi sulle sue labbra.

 

Sonori battiti di mani e grida festanti la riportarono alla realtà e si rese conto di quanti studenti erano stati involontari spettatori di quello spettacolo, fra di essi riconobbe una raggiante Hermione Granger che le fece l'occhiolino in segno di approvazione. Incredula, eccitata per quanto appena successo Ellie non trovò miglior soluzione se non rientrare e sorridendo timidamente si dileguò verso il suo piccolo mondo parallelo: la Stanza delle Necissità.



°°°


Salve a tutti i coraggiosi lettori che si sono avventurati fin qui! (:

Che dire, vi ringrazio e in particolar modo ringrazio chi ha recensito i capitoli precedenti: spero continuere a seguire l'avventura di Ellie!

Putroppo vari impegni mi impediscono di aggiornare celermente ma spero di potermi rifare presto!

Grazie ancora a tutti! :)

QueenO

 

  
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