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Autore: RanmaSaotome1989    05/10/2012    2 recensioni
*Sorridi e sei perfetta come sei.*
Ed eccomi qui, con la mia prima fanfiction in assoluto, nata da un'idea un pò pazza e spero che piaccia e incuriosisca. Partiamo dal presupposto che è una fanfiction completamente inventata, quindi non ho cercato alcun nesso logico con il mondo reale, quindi se trovate cose che vi sembrano stranezze, è per dare un filo logico alla storia. Vi lascio ad una breve introduzione.
I conti in rosso, che problema! Ed è proprio l'istituto superiore Furinkan ad essere in pericolo stavolta, nel tentativo di uscire da quella spinosa situazione, il pazzo preside dell'istituto decide in organizzare un'evento alquanto "singolare", aperto a tutti. Accolto inizialmente con scarso entusiasmo, i premi messi in palio per l'evento allettano molto determinati personaggi che, se inizialmente snobbavano l'evento, ora si ritroveranno a fare in modo e maniera di vincerlo, ritrovandosi a fare i conti anche con chi, o per rivalità o per altri interessi personali, ha deciso di prenderne parte. Ma la cosa non sarà affatto semplice, almeno per quella parte dei protagonisti che fino ad oggi hanno usato molto la forza, ma poco cervello e "cuore", mentre in palio c'è la realizzazione di un sogno.
Genere: Romantico, Sentimentale, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi di nuovo qui, dopo un giorno di assenza, vi presento il nuovo capitolo.
Si ammetto sia un capitolo un pò corto, ma serve più come capitolo intermedio che per far proseguire la storia, alla fine, ogni capitolo e ogni riga scritta ha un senso, che credo vi tornerà pienamente appena inizierà la gara e le prime serie di canzoni.
Dopo questa breve introduzione vi lascio alla lettura :)



Pensavate che me ne fossi dimenticato? Nono, eheh, come ogni volta non voglio mancare di ringrazie tutti quelli che hanno letto e recensito il precedente capitolo, ne approfitto quindi per ringraziare in particolare Arya_drottningu e xingchan.
Adesso, posso lasciarvi alla lettura del prossimo capitolo :) sperando che vi piaccia :)

08 - Neil Armstrong - Il primo uomo sulla luna



La mattina successiva si svolse come al solito, Akane era già pronta, lavata e vestita, Ranma dal solito dormiva ancora beatamente e come da routine, un'Akane infuriata saliva le scale della casa diretta in camera di Ranma con in mano un secchio d'acqua fredda e dopo aver aperto, con poca grazia, la porta della camera di Ranma, fece partire la mattutina secchiata d'acqua fredda verso il ragazzo.
Ecco così la ragazza col codino sveglia, bagnata fino all'osso, ma sveglia.

"Allora è un vizio è?!" protesto Ranma, fissando arrabbiato Akane

"Allora impara a svegliarti da solo!" ribattè Akane, poi uscì sbattendo la porta invitandolo a sbrigarsi, era una mattina come tante a casa Tendo, che si concluse con la classica corsa a perdi fiato a cui furono costretti per non fare tardi a scuola e finire nuovamente in punizione.

Attraversarono il cancello dell'istituto per un pelo e per un soffio riuscirono ad essere in classe prima dell'arrivo del professore, poi tutti ai propri posti, si comincia.
Una volta che tutti i ragazzi ebbero preso posto e tirato fuori, libro, penna e quaderno per appunti il professore inziò

"Dunque ragazzi, per concludere la lezione dell'altra volta torniamo un'attimo alla pagina dell'altra volta e facciamo un breve riepilogo" i ragazzi cominciarono a sfogliare il libro, per raggiungere la pagina interessata, poco dopo tutti avevano raggiunto il punto giusto, la sezione storia e in particolare quel capitolo presentava il titolo: 'Neil Armstrong: Il primo uomo sulla luna' e il sottotitolo: 'Neil Armstrong, Michael Collins, Buzz Aldrin. I tre uomini che cambiarono il mondo.', il professore a quel punto continuò.

"Facciamo come detto un breve riassunto, come abbiamo detto l'altra volta lo sbarco sulla luna avvenne il 20 Luglio 1969 e il primo uomo a camminare sulla sua superficie fu Neil Armstrong, tuttavia analizziamo gli aspetti del perchè l'America mise tanto impegno e tante risorse in una simile impresa, rischiando anche la vita di piloti e tanti altri, ricordiamo la missione Apollo 1..."

Mentre il professore parlava e di tanto in tanto gettava un'occhio sul libro, gli studenti seguivano con più o meno attenzione, alla fine era un argomento interessante.
Tra le fila di banchi Ranma si distinse da tutti gli altri, poichè il ragazzo oltre al libro di storia, davanti a se aveva anche un blocchetto di appunti, su cui già erano state scarabocchiate delle righe, non prestava particolare attenzione alla lezione, era più intento a cercare 'le parole giuste', anche se, di tanto in tanto gettava un'orecchio sulla lezione, alla fine lo sbarco sulla luna era uno dei pochi argomenti non noiosi, ma la mente di Ranma era comunque rivolta altrove

*Insomma? Proprio niente? Come si fa a presentarsi ad una gara in questa condizioni? Uffa!* il ragazzo a quel punto si mise le mani tra capelli, avvicinandosi ancora un pò di più con il viso, al blocco
*E non è nemmeno facile pensare con la voce di altri nelle orecchie. Almeno la lezione è interessante stavolta.* concluse volgendo l'attenzione per un'attimo a quello che stava dicendo il professore, poi tornò a fissare il blocco
*Forza Ranma! E' ora di fare sul serio.* riprese la penna in mano e cominciò a scrivere non frasi stavolta, parole, le prime che gli venivano in mente e involontariamente si ritrovò a scrivere anche parole estrapolate dal discorso del professore, logica conseguenza di avere qualcun altro che parla e che, involontariamente, ti ritrovi ad ascoltare. Intanto il professore proseguiva.

"... quindi in definitiva possiamo trarre questa conclusione, che l'America non decise di andare sulla luna per puro 'amor di scienza' ma in realtà questa si potrebbe intendere come una 'corsa allo spazio' tra l'America e l'allora URSS, l'attuale Russia e qui potremmo inserire anche il contesto bellico, visto che era in corso la guerra fredda..." intanto Ranma, che aveva continuato a scrivere, si fermò posando la penna sul banco e cominciò a rileggere quello che aveva scritto.

*Forse questo sistema sembra leggermente migliore, tante parole, ora non resta altro che trovare qualche collegamento, magari già in rima, tra queste* rivolse di nuovo l'attenzione al professore, che stava per concludere il riassunto

"... e comunque uno voglia vederla, nessuno può mettere in discussione il fatto che la missione americana abbia proiettato il mondo verso il futuro, nonostante i dubbi, che si siano sollevati durante gli anni.
Tuttavia, ormai quasi nessuno più gli da la stessa importanza di un tempo, ma questo accade per quasi tutte le cose. Ma se chiedete a chi quell'esperienza l'ha vista e vissuta insieme a questi tre uomini coraggiosi, sicuramente quel qualcuno si ricorderà molto bene un'esperienza che ha segnato quegli anni e quella stessa persona alla fine vi dirà che lui c'era, che aveva visto il primo uomo mettere piede sulla luna."
il professore poi si fermò e sfogliò altre due pagine del libro, per poi proseguire

"Bene ragazzi, ora parliamo di altro..." a quel punto Ranma non prestò più attenzione, rivolgendola di nuovo al foglio che aveva di fronte, approfittò del resto giornata di scuola per cercare una combinazione tra le parole scritte poco prima e tirare fuori qualche frase poetica degna di questo nome e poi chissà, magari successivamente essere riutilizzata per creare una canzone presentabile.
Scrisse e cancellò per tutte le ore scolastiche e verso la fine delle lezioni approfittò dell'ultima mezzora per rileggere quello che aveva scritto.

*Dunque... vediamo un pò cosa ho tirato fuori stavolta*

[Sarà che alla fine della notte mi chiedo cosa resta] *questa l'ho scritta uguale, anche le sere trascorse possono essere utili* ripensando alla serata di ieri, sorridendo

[Mio padre ha visto il primo uomo andare sulla luna] *questa l'ho scritta sentendo quello che ha detto il professore, mi sembra appropriata, però pensandoci potrei aggiungere un'altra cosetta* riprese la penna in mano e aggiunse un'ulteriore riga

[e ora che è già il futuro più nessuno se ne cura] *eheh, scusa professore, ti copio una frase, va bene?* disse tra se e se, sorridendo.
[capita che mi sveglio all'alba quando l'aria è fresca] *beh qualche volta lo facevo, ad essere sincero anche adesso, a volte, dai Akane, lo sto seguendo il tuo consiglio vedi?* sorrise di nuovo

[pensando alle mie illusioni di un'estate ormai persa] *già, passa troppo in fretta l'estate, non vale, anche se non posso bagnarmi se non voglio diventare ragazza, comunque la scuola è chiusa e questo lo trovo ottimo direi.*
[sarà che la pioggia batte forte sulla mia finestra] *carina, a ripensarci però sono settimane che non piove, meglio, meno pioggia, meno acqua fredda*
[vieni tu a dare luce al mio giorno] *...* i pensieri di Ranma si bloccarono, anche perchè la campanella era appena suonata. Piegò di fretta il foglio infilandoselo in tasca, poi uscì dalla scuola insieme ad Akane, direzione casa.
Mentre camminavano, la prima a parlare fu Akane

"Allora Ranma? Che scrivevi di tanto importante in classe? Non ti sei nemmeno addormentato." concluse ridendo

"Spiritosa! Ma niente di che. Appunti." vagheggiò Ranma, cercando di sviare il discorso, Akane dal canto suo sorrise leggermente poi proseguì

"Stai seguendo il mio consiglio, allora?" voltando lo sguardo verso Ranma, sempre senza fermarsi di camminare

"Eheh" fù la risposta intelligente di Ranma, lo salvò il fatto che erano arrivati e come succedeva da qualche giorno ormai, Akane sparì in camera sua.
Ranma d'altra parte non trovò il padre in casa e allora andò dal signor Tendo, che intanto era seduto al tavolo col solito giornale in mano

"Mio padre?" domandò semplicemente

"E' uscito dopo pranzo e non è ancora tornato, diceva che andava a esercitarsi e tornerà per cena." rispose Soun, senza distogliere lo sguardo dal giornale. Ranma non capì e rimase in silenzio, finchè il signor Tendo non sollevò gli occhi dal giornale, guardando Ranma e gli chiese

"Ti va una partita a Shoji?" beh era prevedibile, visto che mancava all'appello il suo avversario preferito. Ranma rimase un'attimo lì, a fissare il signor Tendo, poi rispose

"No, mi dispiace non posso, ho molto da fare." poi si avviò di gran fretta verso la sua camera, la faccia triste fatta da Soun diceva tutto, tornò a leggere il suo giornale, poi disse, a se stesso "Forse... dovrei esercitarmi anch'io." che sia giunto il momento di Soun Tendo?
  
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