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Autore: EuphemiaMorrigan    05/10/2012    6 recensioni
Una raccolta -in ordine cronologico- di piccole drabble o flash su Sasuke e Naruto come coppia. Niente di impegnativo, solo piccole storielle per ridere un po' -spero- su un a delle coppie più canon -che se ne dica- del manga.
Genere: Comico, Demenziale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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17-Chiarimento

 

Sì, i personaggi sono ancora di Kishimoto.

 

 

Uno straccio. Ecco come sì sentiva Naruto appena uscito di casa, con il figlio in braccio e le lacrime trattenute a stento. Era corso dall'unica persona amica che conosceva: Sakura. Quando a quell'ora tarda la donna aveva aperto la porta, e fatto accomodare in casa il suo migliore amico, ne rimase sconvolta, non lo aveva mai visto così, sembrava un'altra persona, non aveva nulla del baka con il perenne sorriso sulle labbra che conosceva.

«Io lo distruggo» disse a denti stretti dopo aver fatto calmare Arashi e ascoltato il racconto di Naruto. Stupido Uchiha, come si permetteva? Dopo tutto quello che avevano passato. Lo avrebbe ucciso a forza di pugni.

«Sakura-chan, non so che fare» confessò in un sussurro triste, con lo sguardo piantato a terra.

Lei cercò di mantenere la calma, non era il momento di farsi prendere dalla rabbia, doveva farlo ragionare e spingerlo a chiarire con Sasuke, poi avrebbe potuto prendere a schiaffi quel demente «Tu lo ami no?» chiese gentilmente, anche se conosceva già la risposta.

«Si, ma lui...» non riusciva nemmeno a parlare tanto era stanco e distrutto, però non piangeva, questo mai, non sarebbe stato da lui farlo. Sì stava trattenendo.

«Ascolta, sai com'è fatto Sasuke-kun, non che sia una giustificazione, ma ormai dovresti conoscerlo meglio di tutti. Come minimo starà ponderando lo sterminio di massa o più probabilmente il suicidio».

Alla parola suicidio si allarmò, alzandosi di scatto «Ma che dici?» quasi urlò indignato. Il teme non era così disperato quando lo aveva lasciato, almeno credeva di no, e poi Sasuke Uchiha non avrebbe mai fatto una cosa del genere, sicuramente se ne stava tronfio sul divano ad aspettare il suo ritorno, sicuro che sarebbe tornato.

«Dico, dico» rispose cercando di non mostrare il sorrisetto consapevole che sì stava disegnando sulle sua labbra. Il modo migliore per sbloccare la situazione era far preoccupare Naruto per la salute fisica e mentale del suo compagno, ora doveva solo...

«Vado da lui -affermò velocemente correndo verso la porta- occupati di Arashi per favore» concluse sbrigativo.

Appunto, pensò felice la ragazza, prima di raggiungere il bambino che dormiva sulla poltrona del salone. Tutto si sarebbe risolto, anche se questo non significava di certo che Uchiha l'avrebbe passata liscia con lei.


Naruto entrò piano in casa, senza far rumore, nonostante fossero passate più di quattro ore sembrava tutto normale. Stava per salire in camera da letto, convinto di averlo trovato lì, invece un sussurrò sprezzato alle sue spalle lo condusse fino alla cucina. Sasuke era la, seduto a terra, i capelli leggermente più lunghi sul viso gli coprivano gli occhi e tremava. Stava piangendo? No impossibile, Uchiha non piangeva mai.

«Sasuke» chiamò deciso pronto ad una nuova discussione.

Sasuke a quel richiamo alzò la testa di scatto, scioccando Naruto, aveva gli occhi rossi e gonfi sembrava aver passato le precedenti ore a piangere. Ed era così, più precisamente a piangere e maledirsi per ciò che aveva fatto. Senza nemmeno pensare si fiondò tra le braccia di Naruto stringendolo forte a se, soffocandolo quasi «Perdonami. Non lasciarmi, non portarmi via Arashi, ti prego, io... io -era maledettamente difficile dirlo per lui- io ti amo. Vi amo» detto questo si abbandonò sulla sua spalla, stringendo ancora di più la presa su i fianchi del compagno.

Quella notte, per la prima volta, Uzumaki aveva capito quanto poteva essere fragile Sasuke. Sotto la maschera del freddo e cinico Uchiha, si nascondeva solo un bambino abbandonato da tutti quelli che amava.

«Non ti lascio. Ti amo, non posso farlo» disse dolcemente ricambiando l'abbraccio.

 

Infondo Sasuke non era poi così diverso da lui.

 

Note. Bene, bene. Perdonata? Oddio la fine è un po', bah non so più la leggo più non mi piace, per niente, poi mi è venuta lunga -quasi 600 parole- quindi è una one shot non una flash, volevo quasi modificarla e tagliarla in due parti, quindi rimandare la riappacificazione, ma visto i precedenti mi avreste ucciso XD. °stappa lo spumante° Sas'kè a detto ti amo, credo sia da incorniciare ho fatto dire a Uchiha le paroline magiche senza essere ubriaco, una specie di miracolo, che non avverrà più quindi se vi è piaciuto godetevelo. Dalla prossima si torna a ridere -se fanno ridere-.

Un bacione ^.^

   
 
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