Capitolo III

Ci portarono nella nostra classe, era al secondo piano, eravamo 27 in tutto ….

Entrai in classe assieme a Nicoletta, ci sediamo accanto dal lato della finestra, io sono dalla parte più esterna, mentre lei più vicina al muro, guardiamo i nostri tutor, oltre a quei due che ci sono venuti a prendere ce ne sono altri … dovrebbero essere in otto in tutto ….

Una ragazza fa un passo avanti “Salve, io mi chiamo come una di voi, Alessia”, sorrido, ci chiamiamo allo stesso modo … che buffa coincidenza … “Sono in 5 H ed ho 19 anni”, a turno si presentano anche gli altri, ma non riesco a memorizzare nessun altro nome … “Ora perché non vi presentate voi?”.

I ragazzi iniziano il giro, e dopo poco entra una professoressa, ci fa cenno di continuare, scopro una cosa buffa, ho dei compagni due dietro e uno dietro a quelli dietro che si chiamano : Michelangelo, Michele e Michela … che cosa buffa!

Sta a me, mi alzo in piedi, sento il cuore battere a mille anche se non c’è un perché, insomma, mi devo solo presentare!

“Salve, io mi chiamo Alessia, devo compiere 14 anni a Novembre, adoro suonare il flauto traverso, mi piace leggere e giocare con i miei animali ed ho scelto la scuola per le porte di Università, ma anche di lavoro che mi apre”.

Mi siedo e tiro un sospiro di sollievo, si alza Nicoletta, sono curiosa di sapere cosa dice ….

“Io sono Nicoletta, ho 14 anni, mi piace giocare a basket anche se non sono molto atletica, per un periodo ho fatto parte di una squadra ma poi l’ho lasciata perché mi sono annoiata, ho scelto questa scuola perché le materie mi piacevano molto e spero di trovarmi bene”.

Si siede, e potrei mettere la mano sul fuoco che anche lei ha sospirato, sorrido, lei si gira, ci sorridiamo, siamo tornate subito amiche, ed io non potevo sperare in niente di meglio!

Sono Alessia, sono in I L nel liceo delle Scienze Umane con opzione economico sociale, e da qui in poi inizieranno davvero le mie prime avventure!

Le mie avventure al liceo … le nostre avventure, le avventure della I L dove metà ragazzi sono bocciati, le avventure che ci formeranno, mi giro, vedo un paio di occhi marroni scrutarmi, i capelli mossi, lunghi sino alle spalle neri che si muovano impercettibilmente a quel poco vento che soffia attraverso la finestra, è il ragazzo che ho dietro … com’è che si chiamava!?

A si! Valter … sento arrossirmi le guance, il cuore battere a mille e distolgo immediatamente lo sguardo.

Mi do della stupida, in fondo non lo conosco nemmeno, torno a girarmi facendo in modo che non mi veda, anche lui ha distolto lo sguardo … mi avrà sicuramente dato per pazza, ma di una cosa sono sicura, nessuno mi ha mai guardato a quel modo, il solo ripensarci mi manda il cuore a mille ….

Nicoletta mi appoggia una mano sulla spalla, incrocio i suoi occhi azzurri, ci sorridiamo tentando di seguire la presentazione della professoressa, ma continuo a sentirmi osservata, non mi voglio girare … qualunque cosa faccia il mio pensiero ricade al ragazzo che ho dietro, chissà se mi sta guardando ancora ….

Mi batto una mano sulla fronte sotto lo sguardo preoccupato di Nicoletta, ma cosa diamine vado a pensare!