Fanfic su artisti musicali > Ed Sheeran
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Autore: ciasten    05/10/2012    1 recensioni
Cher ha 19 anni,molti sogni,ma poche speranze.
Quando la sua migliore amica muore il suo mondo cade a pezzi.
Ed ha 20 anni,una chitarra e tanti sogni da realizzare.
Cher diventerà la sua ossessione.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Free Falling.

L
a mia migliore amica era morta.

Quando lo seppi rimasi immobile per qualche secondo,per poi accasciarmi al pavimento.
Sapevo che quel momento sarebbe arrivato,solo speravo non tanto in fretta.Non pensavo che un tumore le potesse risucchiare la vita così,in meno di un anno.
Non tentai mai di vedere la situazione in altri modi,non cercai mai altri modi di dirlo:era morta,avrei dovuto accettarlo,era questo che lei voleva.
Non andai alla veglia funebre,non piansi,rimasi sveglia una notte intera a ripensare a lei:ai suoi capelli biondi,agli occhi verdi,alla sua testardaggine,alla sua cotta per il suo migliore amico,ai suoi sogni ormai irrealizzabili.
Aveva solo diciotto anni.
La mattina dopo mi trascinai fuori dal letto,indossai dei jeans neri e una maglietta del medesimo colore:non volevo essere elegante,non volevo essere niente.Volevo solo che lei ritornasse lì,accanto a me,come una volta.Avrei voluto rivederla un'altra volta,una sola volta.Pochi minuti mi sarebbero bastati.
Mia madre mi chiamò al piano inferiore e io scesi.Poi insieme salimmo in macchina dirette verso il cimitero,dove si sarebbe tenuto il funerale.
-Come ti senti?-mi chiese dopo poco,interrompendo il silenzio che si era creato in macchina compatto come un muro.
Alzai le spalle,appoggiando la testa al finestrino.
-Dovresti parlarne.Anche con me,se vuoi.-mi propose lei,ma io scossi la testa.
Avrei risolto tutto da sola:dovevo solo ripetermi che Caitlin era morta,prima o poi quell'idea sarebbe stata vera.
-Posso partire per Londra?-chiesi improvvisamente io.Volevo realizzare il nostro sogno e,magari,lontana dall'Irlanda,tutto sarebbe stato più facile.
Scosse la testa violentemente.
-Non puoi scappare da ogni problema.-disse agitandosi sul sedile ed io sospirai.
-Era solo una domanda.-farfugliai per poi riappoggiare la testa sul finestrino e così com'era iniziata la nostra conversazione era finita.
Dopo pochi minuti arrivammo davanti al cimitero e parcheggiammo a qualche metro di distanza.Iniziai a camminare a testa bassa.Non volevo vedere dove mi trovavo,non volevo vedere dove sarebbe stato il corpo di Caitlin.Non subito,almeno.
Circa due ore dopo il funerale era finito.La tomba era ormai sotto terra,tutti piangevano,tutti si consolavano.Piangevano persino alcuni ragazzi e ragazze di scuola che nemmeno la conoscevano.
Era strano:tutti piangevano tranne me.
Avrei dovuto piangere, eppure davanti a quelle persone il pianto diventava banale.Io volevo distinguermi dagli altri,volevo essere forte per lei,per noi.Non volevo che la nostra amicizia terminassse con un pianto.Ora lei stava meglio,non doveva sopportare tutti i dolori degli ultimi mesi.Furono questi pensieri a farmi coraggio.
A mano a mano la gente andava via,finchè non mi ritrovai sola,davanti alla tomba della mia amica,con lo sguardo ancora basso.Ora che ero sola,però,potevo farlo:potevo guardare la lapide come una pazza,farmene una ragione,senza essere portata da uno psicologo.
-Sei morta sussurrai.-credendoci quasi,per la prima volta,dopo due giorni.-Sei morta.-continuai,sentendomi morire dentro.Ora le lacrime avevano un senso.-Sei morta.Morta.Morta.-e le lacrime mi inondarono il viso.
Lei era morta e io non ero stata con lei,non le avevo stretto la mano,non le avevo detto che tutto sarebbe andato bene,sapendo di mentire.
Caddi in ginocchio a pochi centimetri dalla nuova lapide e lessi a voce bassa di nuovo,per convincermi.
-Caitlin Goodman,nata il 14 luglio 1994,morta il 3 marzo 2012.- sussurrai tra le lacrime.
-Non dovevi morire!-urlai,tirando pugni alla lapide,per poi calmarmi a poco a poco.-Non dovevi morire.-

 

 

 

(ed)
Ero seduto sulla terra,appoggiato alla lapide del mio migliore amico,morto esatammente un anno prima.
La chitarra poggiata accanto a me,mi sfiorava il ginocchio.Adoravo suonare in quel posto:emi faceva pensare a John e me,a sedici anni,quando avevamo creato la nostra band.Non potevamo certo sapere che qualche anno dopo io mi sarei ritrovato a suonare sulla sua tomba.Era triste,ma ormai l'avevo accettato.
Guardai il cielo,come al solito grigio e dopo pochi secondi iniziò a piovere.All'iniziò solo qualche goccia,poi un vero diluvio.Mi rifugiai sotto un albero con la mia chitarra.
Mi appoggiai al tronco,sperando che il temporale finisse presto,quando mi accorsi di una figura,inginocchiata davanti ad una lapide.
Se non fossi stato certo di non aver assunto nessun tipo di droghe nelle ultime ventiquattro ore avrei pensato ad uno zombie.
Ma poi ricordari che qualche ora prima c'era stato un funerale,proprio lì,dove ora si trovava quella figura,immobile.
Doveva essere una ragazza,a giudicare dai lunghi capelli, e doveva essere una parente.Non c'era altra spiegazione.
Rimasi a guardarla per qualche istante,lì,sotto l'acqua,bagnata da testa a piedi,immobile.
Era una scena triste,per un luogo triste.
Il temporale finì,ma non tanto presto quanto avevo sperato.

  
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