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Autore: bobby92    06/10/2012    2 recensioni
"Qualche lacrima si fece strada sul mio viso e, in quel momento, udii dei passi. Una bambina dai capelli color argento prese a camminare verso l'altalena" . Un nuovo incontro, una nuova amica entrerà a far parte di questa vicenda. Una ragazza portatrice di sventura ma il motivo rimane ancora un mistero. Spero che gradiate questa nuova avventura. Ciauuuuuuu
(Ho notato che ci sono molte visite al primo capitolo e poche al secondo,quindi, volevo invitarvi a non farvi condizionare dal prologo. Magari trovate che sia più discreto rispetto al primo. Grazie per l'attenzione. Un bacioneee).
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Rin Okumura, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti ragazzi e ragazze
sono un po' in ritardo,quindi, scusate.Ho avuto un sacco di problemi da risplvere e non ho avuto tempo per postare. Spero vivamente che questa nuova verità sulla nostra protagonista vi piaccia. Comunque colgo l'occasione per ringraziare  Lily1D che ha inserito la mia storia fra le preferite e come sempre  FullmetalBlue13  EdxWinry 4ever  fuffina9! Grazie per il sostegnooooo!




" Questa volta...questa volta non mi farò battere! Neko-chan...possiamo dare inizio ai giochi!".
Raika si mise in posizione d'attacco e, con uno scatto, raggiunse subito il suo nemico facendo vibrare il primo colpo con la sua falce demoniaca. Questo lo schivò e girò su se stesso per sferrare un calcio dritto nello stomaco della ragazza.Questa riuscì a rimanere in piadi per poi partiere di nuovo alla carica. I due si scontrarono in una successione di colpi che sembravano non avere mai una fine. Era uno spettacolo raccapricciante da vedere. Era uno scontro fra entità superiori che sarebbe terminato solo con la resa o con la morte di uno dei due.  
Lei fece vibrare un altro colpo che, questa volta, andò a segno ferendo il braccio del suo avversario. Lui rise leccando la ferita ormai sanguinante -" Niente male, ma non ti  servirà a molto"- Con uno scatto Alastor si ritrovò alle spalle della fanciulla pronto per infliggerle una profonda ferita con i suoi artigli. In quell'istante, ardenti fiamme blu avvolsero Alastor impedendogli di ferirla e un ragazzo con la Kurikara fra le mani vibrò un colpo che il demone schivò prontamente." RIN, CHE DIAVOLO SEI VENUTO A FARE? VA  VIA!".- Il ragazzo osservò con sguardo battagliero il mostro che, con tanto divertimento, cercava di ferire la sua compagna.-
" Ti aiuto!"- Rispose lui banalmente. Raika non 
si era aspettata quella banale risposta e voleva assolutamento che il suo amico stesse fuori dai guai, almeno per una volta. Alastor era un demone piuttosto malvagio e avrebbe sfruttato il loro legame per batterli. Lei questo lo sapeva bene. "Rin-kun, stanne fuori!"- Parlò affannosamente-" Alastor é pericoloso!"- Rin si voltò nella direzione di lei. Le mostrò uno dei suoi sorrisi più belli.- " Per te farei questo ed altro. Non posso permettere che una delle persone più importanti della mia vita venga uccisa da uno dei miei simili"- Detto questo, partì alla carica sferrando un colpo con la Kurikara. Il bosco era completamente ricoperto da fiamme blu a causa dei colpi di Rin. Lui era decisamente più forte ma, il suo avversario, poteva contare su anni di esperienza e sull'astuzia. Raika decise di affiancarlo nella lotta, così, partì anche lei all'attacco
lasciando Rin stupito per la sua testardaggine. " RAIKA, TI HO DETTO CHE CI PENSO IO A LUI!!!STANNE FUORI"-Disse Rin furibondo.- "QUESTA E' LA MIA BATTAGLIA!! LEVATI DI MEZZO!"- Rispose lei infastidita. Entrabi sferravano colpi mentre continuavano a discutere energicamente. Il demone parve infastidito da questa condizione e sferrò un calcio al torace del giovane facendolo rovinare per vari metri " RIIIIIIIIN!!!ALASTOR...MALEDETTO!"-Disse Raika furiosa. Il demone la guardò divertito:
" Stavate iniziando a darmi sui  
nervi! Comunque, basta giocare"-Disse mentre la sua aura demoniaca diventava sempre più forte. Ora, stava iniziando a giocare pesante. Diventava sempre più potente visto che  trasudava un fortissimo istinto omicida. Raika iniziò a tremare bloccadosi di colpo. Non riusciva a muovere un solo muscolo essendo intrappolata nella sua stessa paura.
Alastor si preparò all'attacco comparendo alle spalle della giovane. I suoi artigli erano pronti a farsi strada nella tenera carne di quell'umana. Lei si voltò ma le sue gambe non davano alcun segno di movimento. Sgranò gli occhi quando notò che qualcun'altro si era interposto fra lei e il demone. Dopo aver osservato incredula la scena, Raika  comprese che la persona era proprio Rin. Lacrime insistenti si fecero strada sul suo viso osservando il suo compagno cadere sulle ginocchia. Sangue, c'era del sangue.
Le sue mani presero a tremare. Rabbia, paura, dolore, disperazione, era questo che stava provando. Non voleva, non avrebbe permesso a nessuno di far del male alla sua nuova  famiglia. Un vortice di ricordi e di pensieri la travolse. Le venne in mente il suo passato, il suo presente, il suo futuro che, sicuramente, avrebbe protetto. Le erano tornate in mente le parole gentili del suo compagno, le sue carezze, i suoi consigli. Era disposta a tutto pur di proteggerlo- "RIIIIIIIIIIIIIIIIIIN!!!"- Un' esplosione, un bagliore.
Alastor venne allontanato dalle fiamme che la ragazza scatenò. Era avvolta da prorompenti fiamme verdi che avvolgevano con tepore i due giovani. Lei appoggiò per terra il ragazzo e, con aria minacciosa, afferrò la sua falce dando l'impressione di sgretolarla fra le mani. Poi, una voce si fece largo in questo scenario -"RAIKA! RAIKA MALEDIZIONE!NON DEVI PERDERE IL CONTROLLO, HAI CAPITO!!!RAIKAAA! STIAMO RISCHIANDO!LA PERCENTUALE DI SINCRONIZZAZIONE E' AL MASSIMO,RISCHI DI NON POTER TORNARE INDIETRO!!!"- La voce del piccolo demone rimbombava nella mente della ragazza ma lei era vuota. Le parole del suo piccolo amico erano incomprensibili. Ora il suo scopo era eliminare Alastor, del resto non le importava. La ragazza fece uno scatto trovandosi faccia a faccia con il nemico sorridente e la battaglia ebbe inizio. Alastor era in difficoltà a causa della potenza della giovane donna . Era una furia omicida e le sue fattezze ricordavano più che mai quelle di un demone. Alastor ebbe modo di notare i suoi bellissimi occhi, ormai, non vi era più niente di umano. " Ti sei fatta consumare dalle fiamme, vedo. Hai quasi raggiunto uno stato di incoscenza...ora mi basta completare l'opera"- Disse il demone ghignando. Questo estrasse un piccolo pugnale e con forza colpì il marchio sulla mano di Raika. Avrebbe spezzato quel legame a tutti i costi, l'avrebbe fatto per il suo signore.
Un urlo agghiacciante squarciò l'aria. La ragazza si dimenava per il dolore inferto dal pugnale. Poi, le fiamme verdi divennero più vivide e l'ultima punta di umanità svanì  dagli occhi della ragazza. La voce di Neko era sparita e la ragazza caricò il suo ultimo colpo. con la falce pervasa dalle fiamme la ragazza vibrò il colpo che tagliò in due  il demone. Questo con occhi sognanti disse-" O-Ormai p-per te é gi-giunta la f-fine"- e con un sorriso spavaldo sul volto scomparve diventando cenere. "Neko...Neko-chan stai bene?"-La giovane stava chiamando mentalmente il suo piccolo amico. "Neko...perchè non mi rispondi?"- Nessuna risposta. Perché non le rispondeva? Lei riusciva a intravedere, nei meandri della sua mente, una piccola fiamma verde ma da questa non ebbe risposta. Guardò la sua mano accorgendosi che qualcosa era cambiato. "N-Non é possibile"- Una nuova verità si stava facendo largo nella sua mente. Guardò nuovamente la sua mano osservando meglio il marchio. Sgranò gli occhi per poi cercare di ripristinare il controllo. Deglutì rumorosamente mentre si avvicinava al Rin ancora nel suo stato di incoscenza. Si chinò raggiungendo il suo orecchio bisbigliando qualcosa:" Rin-kun...perdonami...non possiamo più stare insieme. I-Io sono solo un pericolo per te e per gli  altri"- Fece una piccola pausa per trattenere i singhiozzi" quindi, non cercarmi...addio"- Disse donandogli un piccolo bacio sulla fronte. Udì le voci degli altri, quindi, l'avrebbero soccorso in tempo. Si voltò osservando per l'ultima volta quel bellissimo viso per poi spiccare un salto scomparendo nell'oscurità.
 
"Mammaaa!!Papàà!!"
Una bambina correva nel suo piccolo giardino per raggiungere i suoi genitori. La bambina sorrideva e correva incontro a sua madre che l'afferrò prontamente per un fortissimo abbraccio. " Mia piccola Raika, non dovresti correre così...rischi di farti male"-Disse la madre mentre la piccola affondò la sua piccola testolina nel morbidissimo vestito di seta. " Mamma mi sei mancata"- Disse la piccolina stringendola ancor più forte. Il padre si avvicinò alle due accarezzando il capo della piccolina " Abbiamo avuto da fare, 
scusaci"- Disse il padre amareggiato.- " Fa niente" -Rispose lei sincera -" ora siete qui"- un sorriso. Il padre osservò la sua bambina, la prese in braccio per farla sedere sulle sue gambe- " Siamo tornati perché dobbiamo dirti una cosa"- Fece un lungo respiro -"Oggi abbiamo portato qui un amico che ti aiuterà nel sigillo di protezione, così. tutti quei demoni cattivi che ti danno fastidio spariranno". - Terminata la frase entrò nel giardino un uomo con capelli bianchi e una croce sul petto- "Questo é padre Fujimoto"- Continuò il padre -" é qui per aiutarci a proteggerti".- La piccola guardò ancora quella figura rimanendone incantata. L'estraneo si avvicinò alla piccola con un viso sorridente chiedendole il suo nome. "R-Raika"- Rispose la piccola. Il prete fece un enorme sorriso per rassicurarla " Sai Raika, anch'io ho un figlio della tua età, si  chiama Rin ed é molto pestifero"- Disse il prete riendo di gusto. Una risata solare che coinvolse anche la bambina che chiese se un giorno avrebbe potuto giocarci insieme.
Il prete annuì mostrandole una fotografia. La bambina guardò estasiata quella foto, forse perché non vedeva l'ora di giocarci o perché voleva diventare sua amica, questo il prete non lo sapeva ma rimase colpito dal modo di fare di quella piccola creatura. -" Bene"- Disse il prete " Possiamo inziare il rito di passaggio!".- I genitori annuirono e tutti si diressero in una della stanze di quella casa.-" Raika, osserva bene. Questo sarà il tuo demone protettore. Devi stare attenta a come usarlo...può essere pericoloso"- 
La bambina si limitò ad annuire osservando quel piccolo cane di pezza che volteggiava sulla testa del prete .Questo iniziò a formulare parole incomprensibili mentre un marchio  iniziò a farsi strada sulla mano della bambina provocandole urla di dolore.-
" Abbiamo quasi finito! Resisti ancora un po''"- La incoraggiò il padre. Il cerchio si concluse con  
la formazione di un pentagono mentre la piccolina si strofinava la mano cercando di alleviare il dolore. 
Il prete si diresse verso di lei accarezzanole il viso. Fu quello il suo ultimo ricordo dei suoi genitori. Dopo, ci fu la catastrofe.I suoi genitori erano stati uccisi e lei  era stata data in affidamento ad una chiesa nel tentativo di proteggerla. Padre Fujimoto era andato spesso a trovarla ma lei era rimasta troppo traumatizzata. Poi, la bambina  scappò, rifugiandosi in un piccolo parcogiochi dove incontrò per la prima volta il bimbo di quella fotografia. Da quel giorno giurò a se stessa che sarebbe diventata più forte, giurò che lei l'avrebbe incontrato ancora.
 
 
 
"CHE COSAAAAA?? RAIKA NON SI TROVA?E COSA STA' ASPETTANDO?? MANDI SUBITO UNA SQUADRA DI RICERCA NOOO??"
Rin si era appena ripreso e si era diretto nell'ufficio del preside per poter chiedere spiegazioni sulla sparizione della sua amica. Il preside era piuttosto infastidito da quel giovane così rumoroso e si era limitato a rispondere con aria di sufficienza- " Non ci possiamo permettere di inviare nessuna squadra di ricerca...siamo da poco stati attaccati da un demone di alto livello e tu cosa vuoi fare? Uscire alla sua ricerca? Troppo pericoloso, mi dispiace".- Il viso di Rin era diventato rosso dalla rabbia.
Probabilmente questa sarebbe stata la volta buona per poterlo strozzare ma girò i tacchi per andarsene. Il preside sospirò
"Okumura, ti proibisco di andarela a cercare. Sei 
già sotto stretta sorvaglianza  e non mi aggrada il fatto che tu possa creare altro scompiglio! Rimarrai qui in accademia, alla tua compagna di classe ci penseremo noi in un secondo momento".- Rin chiuse la porta quasi rompendola. " Che pessimo carattere!"- Pensò Mephisto.
"Fratello"- Un ragazzo dai capelli verdi era già intento a svignarsela dalla finestra-" Vado a fare un giretto, qui mi annoio"-Disse con superficialità Amaimon. Mephisto si limitò ad annuire lasciando suo fratello libero di scorazzare per l'accademia.
 
 
"Devo correre, devo correre...devo allontanarmi da loro. Devo fare presto!"
Raika era intenta nella corsa cercando di allontanarsi, il più velocemente possibile, dall'accademia. Correva senza sosta da 4-5 ore ed era esausta, ma doveva farlo per i suoi amici. Non voleva pensare, non voleva sentire niente se non il vento fresco che le sfiorava le guonce. Voleva dimenticare, doveva dimenticare, non voleva più soffrire.
Continuava a chiamere ivano il suo demone, ma ancora nessuna risposta. Non poteva essere, non poteva essere sparito. La sua fiamma poteva ancora vederla ma non rusciva a sentilo.
Questo poteva significare solo una cosa " I-io sono ..."- Non voleva dirlo, non voleva nemmeno pensarlo. Non poteva accadere una cosa del genere anche se padre Fujimoto l'aveva avvisata." Maledizione!!!"-Pensò digrignando i denti. La sua corsa era rallentata visto che era arrivata nei pressi di un piccolo fiumiciattolo. Alla vista la gola iniziò a bruciare, era esausta ed aveva sete, doveva riprendersi, in qualche modo. Era completamente sporca di sangue. Le sue mani erano impregnate dall'odore di quello di Rin.
Quando ci pensò la preoccupazione iniziò ad assalirla. Si sciacquò le mani e le braccia per poi portare le sue mani congiunte alle labbra per potersi dissetare. La sua mente iniziava a dare segni di cedimento, quindi, decise di riposare un po' appoggiandosi ad un tronco di un albero. Chiuse gli occhi, abbandonandosi al sonno. Questo fu tormentato da scene di violenza e demoni. C'era del sangue e il fuoco regnava sovrano su Assiah. La ragazza si svegliò di sovrassalto ponendo la sua piccola mano sul suo petto. Il
battito del suo cuore rimbombave nelle orecchie e il suo ritmo diveniva sempre più incalzante. Improvvisamente, un rumore di un passo. La giovane, con il cuore in gola, evocò la sua falce, l'afferrò, e si girò di scatto per colpire quella figura che bloccò prontamente il colpo. Nel suo sguardo vi era puro terrore e calde lacrime erano scese lungo il suo candido viso. La ragazza osservò meglio quell'ombra rendendosi conto che fosse familiare ma, solo udendo la sua voce, lei si tranquillizzò. " Si può sapere
cosa ti é preso?"- Disse la figura con voce e sguardo assenti. "A-Amaimon, sc-scusami...mi hai spaventata...pensavo fossi qualcun altro"-Disse lei abassando la sua  falce. La ragazza gli si avvicinò visto che l'aveva ferito alla mano. Così, si strappò un lembo della maglia per fasciare la sua ferita. Lui la guardò incredulo -" Guarda che questa é una ferita da niente"- Disse noncurante. " Non importa, te la fascio ugualmente!"- Rispose la ragazza stropicciandosi gli occhi per nascondere le lacrime. " Perché stavi piangendo?"- Chiese lui curioso. Lei lo fissà ma non rispose e lui osservò le sue labbra ancora sanguinanti. " Perché sei ridotta così?"-Chiese ancora.- " Non é successo nulla"-Rispose lei freddamente. Amaimon afferrò il suo viso leccando la parte laterale del labbro macchiata dal sangue, la osservò per poi afferrarle il polso mettendo a nudo il marchio.
"Che diavolo stai facendo!? Lasciami subito!"- Con uno strattone si divincolò dalla presa. " Allora mio fratello aveva ragione. Il sangue che scorre nelle tue vene non é quasi più umano". Raika sgranò gli occhi "C-come fai a sa-sape" - Amaimon la interruppe "Il sapore del tuo sangue! Ti stai lentamente trasformando in un demone!".
  
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