Pan
Maledetta me, maledetta me e ancora maledetta me! Sono stata una vera stupida, come si fa ad accettare un simile patto!? Eppure io l’ho accettato, da brava stupida che sono. È da mesi che va avanti questa storia, ora basta, non ne posso più! Essere nel proprio corpo, ma non riuscire a controllarlo, ascoltare quello che dicono gli altri e non poter rispondere, mi fa sentire sola, tremendamente sola … Mamma, papà vi prego, fate qualcosa …
 
Trunks
“ L’ Operazione Riporta Pan Alla Normalità”? Ma che cosa si è inventata Bra? E perché mi sono fatto convincere ad aiutarla nel suo brillante piano? Anche se non mi sembra tanto  brillante … In teoria, il suo piano consiste nel andare a casa di Pan e, mentre io cerco di tirare fuori più informazioni possibili a Gohan e Videl, Bra parla con lei. Credo che questo “brillante” piano non andrà a buon fine.
Io e Bra siamo davanti alla porta di casa Son. Bra sta per suonare il campanello, ma la fermo.
- Bra, ma sei sicura che funzionerà?-
- Tranquillo Trunks! Andrà tutto bene e scopriremo qualcosa su quanto è successo a Pan-
-Si, lo so … però … -
-Niente però! Dobbiamo farlo per il suo bene!-
Non controbatto e lascio andare la sua mano, e subito suona il campanello. Sembra voler dire “ormai devi andare fino in fondo”; prendo un respiro profondo e mi stampo in faccia un sorriso, pronto a rispettare il piano.
Gohan ci apre la porta e ci sorride.
- Trunks, Bra che ci fate qui? –
- Volevo vedere Pan, è da tanto che non stiamo un po’ insieme, e Trunks mi ha accompagnato –
La risposta di Bra fa scivolare via quel sorriso, al suo posto compare uno sguardo sospettoso e preoccupato allo stesso tempo.
- Certo, entrate. – ci dice, poi rivolgendosi a Bra, le dice che Pan è in camera sua. Bra si dirige nella camera dell’amica, mentre io mi siedo insieme a Gohan, che continua a guardarmi.
- Allora Gohan come … - Non riesco a finire la frase.
- Cosa vuoi sapere? –
Quella domanda mi spiazza; un po’ me lo immaginavo. Sospettavo che Gohan avesse capito fin da subito cosa volessimo. Apro la bocca ma improvvisamente qualcuno grida. Era Bra.
 
Videl
Da qualche mese, le giornate sembrano grigie e spente, uguali una dall’altra. Eravamo felici, prima. Se solo quella notte non si fosse presentata quella persona, a quest’ora Pan sarebbe Pan. Non sarebbe la sconosciuta che abita nel corpo di mia figlia. Ma c’è ancora una speranza e, per fortuna, la speranza è l’ultima a morire …