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Autore: LyraB    06/10/2012    2 recensioni
Kailey è all'ultimo anno. Ha i capelli rossi, una terribile insicurezza, una fervida immaginazione... e una migliore amica di nome Jo. Jo è vitale, energica e intraprendente. È solo al primo anno, ma non ha paura di niente. Quando decidono, improvvisamente, di iscriversi al Glee Club, intaccano inevitabilmente gli equilibri del gruppo. Ci sarà chi se ne innamorerà, chi le detesterà e chi penserà che "mancavano solo Anna dai capelli rossi e un maschiaccio" per completare il gruppo. Ma entrare a far parte di quel gruppo cambierà le loro vite, insegnando loro che si può, davvero, afferrare una stella.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Blaine/Kurt, Finn/Rachel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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gleefanfic
trentaquattro

sabato sera, casa di Finn e Kurt





Quella sera, casa Hummel pulsava di luce e di musica a volume altissimo.
Santana e Brittany ballavano abbracciate al centro del salotto, illuminate dai faretti ricoperti di carta colorata che rendevano soffusa la luce della stanza; Mike e Tina le imitavano, tra un bacio e una carezza, volteggiando assieme sulla pista da ballo con la loro grazia leggera. Artie stava ridendo con Mercedes, Jo e Blaine, raccontando qualcosa di molto buffo reso ancora più spassoso dalla birra semivuota che aveva in mano. Anche Puck e Finn stavano bevendo una birra rossa, seduti sugli sgabelli della penisola della cucina e commentando l'ultima azione della finale del campionato di football. Rachel e Kurt cantavano, in buffi assoli spezzati dalle risate, seduti sul dondolo della veranda di casa Hummel.
Kailey era ferma vicino al tavolo pieno di torte dolci e salate, pizzette, salatini e cose alcoliche e non, ancora con il suo bicchiere di birra e gazzosa mezzo pieno in mano, e guardava i suoi compagni con un misto di gioia e di dispiacere: non osava pensare che, nel giro di due settimane, avrebbe salutato tutti.
Il weekend successivo ci sarebbe stato il ballo e il lunedì mattina seguente la consegna dei diplomi. Dopodiché, avrebbe detto addio per sempre al McKinley e ai bellissimi momenti passati lì. È buffo che, quando ti volti indietro, sono solo le cose belle a tornarti alla mente.
- Sei pensierosa? - Le domandò Jamie, comparendole vicino con una grossa margherita in mano.
- Jamie. -
Le infilò la margherita tra i capelli rossi e si chinò a baciarla sulla guancia.
- Ho sempre pensato che la margherita fosse il fiore che più ti si addiceva. - Disse. - Per questo ti ho disegnato tra le margherite, per quel concorso. -
- Significa innocenza. - Disse Kailey, sfilandola dai capelli per poterla ammirare.
- Allora è davvero il fiore perfetto per te. -
Kailey sorrise, sapendo che anche il suo scamiciato azzurro, quella sera, era decorato da minuscole margherite tono su tono.
Kurt entrò in quel momento nella sala e spense lo stereo (con grande disappunto dei quattro ballerini) per dividere il gruppo e lanciarsi in una sfida canora maschi contro femmine. Su di giri per il divertimento, la musica e la birra, tutti accettarono la sfida.
Bisogna indovinare motivetti, mimare titoli e rispondere a domande difficilissime sulla cultura musicale, dal country al rock e dal musical alla musica classica.
Kurt e Rachel si erano chiamati fuori dalla competizione.
- Altrimenti avremmo già la vittoria in tasca! - Aveva detto Rachel con sussiego.
Jo si rivelò una vera cima in rock, pop e canzoni degli anni ottanta. Blaine sapeva più o meno ogni cosa del panorama musicale dei loro tempi e Kailey amava i musical tanto quanto Kurt e Rachel. Puck e Finn rimasero per lo più zitti, mentre Santana, agguerrita, aveva deciso di vincere ad ogni costo, nonostante il suo gruppo non fosse particolarmente attivo. La sfida si concluse nel momento in cui Santana, brilla, aveva minacciato Blaine di fargli qualcosa di orribile per aver conquistato l'ennesimo punto sulla discografia di Katy Perry: Kurt e Rachel avevano deciso di smettere prima che le cose precipitassero.
La competizione sfociò in una sarabanda di canzoni, interpretate da tutti a turno. Blaine si esibì con Artie, Finn e Kurt in una versione a cappella di "Swing Swing" veramente meravigliosa.

    Did you think that I would cry on the phone?
    Do you know what it feels like being alone?
    I'll find someone new


Mercedes e Santana conquistarono il pezzo successivo, lanciandosi in una cover di Avril Lavigne suscitando una ilarità non indifferente per la loro versione molto più "black".


    She calls up her friends, they already know

    And they've all got tickets to see his show.
    She tags along, stands in the crowd.
    Looks up at the man that she turned down.


Poi fu il turno di Jamie.

- Vieni. - Disse tendendo una mano a Kailey, seduta sui cuscini sul tappeto.
- Oh, no, io non canto. -
- Già, scusa. Stavo dimenticando che tu non hai mai cantato davanti a centinaia di persone. -
- Ma era diverso... non ero da sola! -
- Nemmeno adesso sei da sola! - Le disse Jamie, sollevandola con entrambe le mani e obbligandola a schierarsi vicino a lui.
Kailey lo guardava con le guance rosse e un'espressione terrorizzata negli occhi verdi.
- Cosa vorresti cantare? - Domandò.
Jamie la guardò con aria divertita e le prese le mani nelle sue, sorridendo in modo adorabile.
- Chiamami Garrett, Kailey. E canta con me. -

    Look at the sky, tell me what do you see,
    just close your eyes and describe it to me.


Kailey non aveva mai duettato con qualcuno davanti ad altre persone e i loro occhi su di lei la rendevano terribilmente nervosa. Le mani di Jamie erano calde e forti attorno alle sue e quella canzone le piaceva da morire. Quando era bambina passava ore e ore a rivivere le avventure della sua omonima, eroina di Camelot.
Abbassò gli occhi, imbarazzata, quando toccò a lei. Jamie le strinse più forte le mani e con un nodo attorno allo stomaco dovuto all'emozione, la voce di Kailey si alzò davanti a tutti, colma di quell'amore che tutti potevano leggerle negli occhi.

    Here in the night, I see the sun
    Here in the dark, our two hearts are one
    It's out of our hands
    We can't stop what we've begun

Alla fine, nessuno osò parlare: vedere la timida, insicura Kailey cantare davanti a tutti con quella passione e quella dolcezza li aveva toccati. Fu Rachel la prima a riprendersi, battendo timidamente le mani e tirando su col naso. Kailey si riscosse dall'ipnosi della musica, vide Rachel applaudire e avvampò bruscamente, nascondendo il viso nella felpa di Jamie. Il ragazzo la abbracciò ridendo di cuore, intenerito come sempre dall'emotività della sua innamorata.

- La principessa e il suo cavaliere potevano cantare solo questa canzone. - Commentò aspra Santana.
Il mezzo sorriso che le si era dipinto sul volto mentre lo diceva, però, rendeva molto meno aspre le sue parole.

Il resto della serata trascorse serena e rilassata, finchè lentamente il silenzio scese sulla casa, la musica fu  spenta e la festa terminò.
A casa Hummel erano rimasti sono i proprietari, Blaine con Jo, Kailey e Jamie e Rachel, la quale non sembrava avere granchè voglia di lasciare la casa di Finn, almeno a giudicare il modo in cui lo guardava ogni volta che il quarterback non era rivolto verso di lei.

- Devo fare un annuncio. - Disse Kurt all'improvviso, alzandosi in piedi all'improvviso e fermandosi al centro della stanza
Gli occhi di tutti erano fermi su di lui. Kurt si godette quell'istante di suspense accertandosi che tutti fossero attenti prima di dire:
- Vi annuncio che Kurt Hummel si trasferisce ufficialmente a New York. -
- Davvero? - Esclamò Rachel, con gli occhi che scintillavano. - Vai davvero? -
- Certo. Non ho intenzione di restare in questo covo di sfigati un momento più del necessario. -
- E con covo di sfigati non intende il Glee club. - Precisò Finn con un sorriso.
- L'avevamo capito, grazie Finn. - Sentenziò Jo.
- E così, un altro di noi che lascia Lima. - Disse Rachel - Santana e Brittany vanno a Palm Springs, hanno una borsa di studio per meriti sportivi e si trasferiscono insieme. -
- Artie va a Hollywood a studiare cinema, vuole diventare regista. - Disse Kailey.
- Beh, io non mi muovo da qui, questo e poco ma sicuro. - Intervenne Jo. - Ho ancora tre anni di liceo davanti. -
- Oh, la nostra primina. - Disse Blaine, atteggiando la voce come se stesse parlando con una bambina.
Jo gli diede una gomitata nelle costole così forte che Blaine si ritrovò a tossire.

- Hai la mano pesante, per essere così piccina! - Disse ridendo.
- Felice di averti testimoniato il mio affetto, messer usignolo. - Disse Jo con una linguaccia.
- Anche io non vado lontano. - Disse Kailey, interrompendo l'ennesima schermaglia amorosa dell'ex usignolo e della sua migliore amica. - Mi sono iscritta alla Central State University. Hanno i migliori corsi di scrittura creativa dello stato. - Il suo sorriso lasciò intendere tutti i sogni nascosti in quella iscrizione all'apparenza così innocua. - E hanno corsi di arte e spettacolo, oltre che un auditorium. Nel caso sentissi troppo la vostra mancanza. -
Finn, Rachel e tutti gli altri sorrisero a loro volta: si trattava pur sempre di Kailey, quella che solo qualche mese prima aveva saltellato nei corridoi del liceo sentendosi Rapunzel; che sentisse la mancanza del Glee club e di tutto quello che comportava era decisamente possibile.
- Io resterò alla Meighton High. - Intervenne Jamie.
- Pensi di non essere promosso? - domandò Kailey, incredula.
Sapeva che Jamie, nonostante la sua allergia ai club di canto corale e alle regole in generale, era un ragazzo brillante e sapeva quanto voleva andarsene da quel liceo che gli aveva messo le catene ai piedi, obbligandolo a ballare e cantare contro la sua volontà.
- No, affatto, ma hanno ottimi corsi di canto per il dopo diploma, penso di andare lì. Lascio perdere balletti e costumi e mi specializzo nel canto. Così poi potrò realizzare il mio vero sogno. - I suoi occhi brillavano e Kailey sorrise: le piaceva vederlo felice e determinato, soprattutto dopo che per un anno intero lo aveva visto sofferente e schiacciato da quella scuola che tanto non sopportava.
Finn, invece, disse che non aveva idea di cosa voleva fare della sua vita:
- Al momento credo che rimarrò qui, a lavorare da Burt. L'officina non mi dispiace e non provo così tanto odio per questa città. Magari un giorno me ne andrò anche io... ma non subito, almeno. -
Blaine raccontò dei suoi progetti per andare alla Juilliard e il discorso scivolò sulle persone che sarebbero rimaste a Lima.
Tina e Mike, la signorina Pillsbury, il professor Schuester...

La discussione aveva preso toni più lenti, le voci si erano abbassate e le teste ciondolavano. Ben presto il silenzio del sonno avvolse la stanza.
Jo dormiva con la testa posata sul torace di Blaine, disteso sul divano con un braccio attorno alle spalle della sua ragazza.
Kurt si era addormentato sulla poltrona, con ancora le gambe accavallate e le braccia incrociate sulla sua Fred Perry color amaranto, la sua posa abituale di quando stava discutendo di qualcosa di importante.

Kailey dormiva acciambellata su un pouf sul tappeto e Jamie si era addormentato vicino a lei, fronte contro fronte, tenendola per mano. La margherita era caduta dai capelli di Kailey e ora riposava, appassita, tra le pieghe della sua gonna.
Il silenzio ovattato della notte fonda fu rotto da una canzone, intonata sottovoce da una dolce voce maschile.
Finn, con il capo posato contro la finestra, cantava tra sé e sé, con gli occhi chiusi e la sola luce argentata dei lampioni ad illuminare il suo profilo serio.

    I want a girl who'll be all mine,
    the one to say I'm her guy
    some are sweet, that's for sure
    I wanna be the boy she's looking for


Si voltò e guardò i suoi compagni illuminati dalla luce fredda dei lampioni.
Si avvicinò a loro con una grazia che non gli era abituale, senza fare rumore, e si inginocchiò vicino al divano. Rachel dormiva con i capelli bruni in disordine e un'espressione seria dipinta sul volto. Finn le scostò i capelli dal viso, ravviandoli con una carezza, e le fece scivolare addosso una coperta.

     Twinkle twinkle little star
    do you know how loved you are?

Rimase fermo ancora per un istante, poi si alzò in piedi e andò nella sua stanza, gettandosi sul letto ancora vestito e addormentandosi un momento più tardi.
















So di non aver aggiornato per giorni, ma l'università è iniziata e pretende le mie attenzioni.
So anche che questo capitolo è breve, ma ci tenevo a non spezzare il successivo, dato che è uno dei miei preferiti.
Ancora non sono riuscita a vedere la terza stagione (al momento sono ferma a Yes/No) e ovviamente la quarta non è nemmeno
lontanamente all'orizzonte, quindi vi ringrazio in anticipo per gli spoiler che eviterete di farmi.
Grazie a tutti voi, un abbraccio e al prossimo capitolo - il penultimo.
Bacini,
Flora

   
 
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