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Autore: RanmaSaotome1989    06/10/2012    4 recensioni
*Sorridi e sei perfetta come sei.*
Ed eccomi qui, con la mia prima fanfiction in assoluto, nata da un'idea un pò pazza e spero che piaccia e incuriosisca. Partiamo dal presupposto che è una fanfiction completamente inventata, quindi non ho cercato alcun nesso logico con il mondo reale, quindi se trovate cose che vi sembrano stranezze, è per dare un filo logico alla storia. Vi lascio ad una breve introduzione.
I conti in rosso, che problema! Ed è proprio l'istituto superiore Furinkan ad essere in pericolo stavolta, nel tentativo di uscire da quella spinosa situazione, il pazzo preside dell'istituto decide in organizzare un'evento alquanto "singolare", aperto a tutti. Accolto inizialmente con scarso entusiasmo, i premi messi in palio per l'evento allettano molto determinati personaggi che, se inizialmente snobbavano l'evento, ora si ritroveranno a fare in modo e maniera di vincerlo, ritrovandosi a fare i conti anche con chi, o per rivalità o per altri interessi personali, ha deciso di prenderne parte. Ma la cosa non sarà affatto semplice, almeno per quella parte dei protagonisti che fino ad oggi hanno usato molto la forza, ma poco cervello e "cuore", mentre in palio c'è la realizzazione di un sogno.
Genere: Romantico, Sentimentale, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Un ringraziamento va a Arya_drottningu e a xingchan per aver recensito il precedente capitolo e per avermi tenuto compagnia, con i loro commenti, nel corso della storia fino a qui.
Un ulteriore grazie va anche a chi altro sta leggendo la storia e gli sta piacendo, spero.

Ora vi lascio al prossimo capitolo, che, come anticipato nelle risposte ai commenti, riserverà sorprese,positive e negative, così come ci saranno sorprese nei prossimi capitoli anche, ovviamente :)
Ma non mi dilungo troppo e con un nuovo ringraziamento vi lascio alla lettura di questo nuovo capitolo :) sperando vi piaccia, anche di più dei precedenti. :)

09 - La pioggia cade sulle strade della città



Le giornate dopo la scuola trascorrono noiose a casa Tendo, con tutta la famiglia concentrata a prepararsi per l'evento, inizialmente preso con poca considerazione, ora invece ambito da tutti.

Degli elementi della famiglia, solo la dolce Kasumi ha conservato il suo stato d'animo di sempre e oltre ad affrontare con molta tranquillità l'avvicinarsi dell'evento, continua come sempre ad occuparsi della casa e della famiglia.

Stessa cosa non si può dire di Soun Tendo, le ultime giornate per lui sono state un inferno di noia, senza il suo partner di shoji preferito, solo a partire da ieri aveva deciso, per lo più per ammazzare il tempo, di iniziare anch'esso a preparare qualcosa di buono per la gara.

Quella stessa mattina infatti, per la prima volta, Soun Tendo abbandona la lettura del suo giornale e si reca in palestra, non senza prima aver preso un blocco di molti fogli di carta e un paio di penne, giunto al dojo si sedette per terra, curvo sui fogli, già pronto a scrivere.

Passò tutta la mattinata a scrivere senza sosta, accartocciando e buttando la maggior parte dei fogli, ma al termine della mattinata, quando uscì dalla palestra, in mano aveva un foglio scritto per quasi la sua interezza e con una faccia alquanto soddisfatta pensò tra se e se

*Come inizio non c'è male, ancora qualche ritocco e per la prima sono a posto.* terminò con una risatina di soddisfazione, poi si fermò di colpo, sembrava quasi essersi dimenticato qualcosa, infatti tornò indietro, raccolse un'ulteriore foglio di carta e ci scrisse sopra una frase sola, poi lo piegò a metà e si avviò fuori dal dojo, tornando verso casa.

Una volta rientrato in casa, la prima cosa che fece fu avvicinarsi all'altare buddhista, dove si trovava anche la foto della moglie defunta, con un movimento lento sollevò la foto della moglie, posò il foglio piegato che aveva scritto poco prima, sull'altare e sopra vi riposizionò la foto, finito il 'rituale' tornò al tavolo nella sala principale della casa, riprese in mano il giornale e ricominciò a leggere.

Intanto, dalla cucina, una Kasumi impegnata ai fornelli, avvisò il padre che il pranzo era quasi pronto.

Nel frattempo, nella scuola di Ranma e Akane, le classi quel giorno erano silenziose e al loro interno si udiva solo la voce del professore di turno, intento a spiegare la lezione odierna, era una brutta giornata e i nuvoloni di pioggia che coprivano il cielo avevano costretto studenti e professori ad accendere le luci all'interno delle classi.

Nella classe di Ranma, dove si stava tenendo una lezione di matematica, la maggior parte degli studenti prendeva appunti sulla lezione, all'opposto Ranma, si scriveva qualcosa, ma non erano appunti sulla lezione, bensì stava continuando a scrivere sul blocco del giorno prima, appunti che sperava lo portassero brevemente a qualcosa da poter presentare alla gara e per la prima volta sembrò addirittura quasi soddisfatto del suo lavoro.

*Non c'è male, per ora non posso pretendere di più, posso migliorare ancora, ma per adesso può bastare.* nel frattempo rinfilò il blocco nello zaino *Non devo perderlo, non credo che riuscirei a ricordarmi tutto, ho preso pezzetti da tante idee diverse e sarebbe un guaio non indifferente se lo perdessi ora.* infine, il ragazzo col codino si voltò in direzione del professore nel tentativo di riuscire a seguire la lezione, passato poco tempo sbuffò leggermente

*Uffa, odio le lezioni noiose. Mi sta anche venendo sonno.* pensò, poi voltò lo sguardo verso la finestra.

*Piove.* dopodichè tornò a 'concentrarsi' sulla lezione.

Nel frattempo, nella presidenza della scuola

"Ooooh very well, gli iscritti all'evento sono già dieci, contando anche gli spettatori paganti che ci saranno sarà un great event." il preside Kuno sorrise soddisfatto mentre, seduto al suo solito tavolo, dava un'occhiata al resoconto degli iscritti.

"Però..." inclinò il capo verso sinistra "Creare un'evento che andrà sicuramente bene è very well ma..." riaddrizzò la testa, poi continuò "Mi manca qualcosa." detto questo il preside si alzò dalla sedia, afferrò il suo mancabile ukulele e cominciò a camminare per la presidenza, pensieroso.

Giunto ad una delle finestre della stanza si fermò un'attimo e guardò fuori.

"Un tempo very bad. Piove." inclinò il capo, un'altra volta, però verso destra "Quando piove mi sento very triste." disse con la faccia sconsolata, poi, sempre da davanti la finestra, imbraccio il suo inseparabile strumento e cominciò a strimpellare qualche nota, passato qualche secondo si fermò di colpo, di nuovo.

"But of course! Ecco cosa mi manca!" sembra che lo strumento sia fonte di ispirazione per lo strano preside del Furinkan, il quale, guardando fuori dalla finestra, cominciò a suonare ancora un pò più forte il suo strumento e a... beh si, a canticchiare una cosetta venutagli in mente, ispirata dal tempo e dal suo strumento, e non c'era nulla di più appropriato dei tuoni che gli facevano da sottofondo:

["Piove! Senti come piove! Madonna come piove! Senti come viene giù!
Piove! Senti come piove! Madonna come piove! Senti come viene giù!
Senti le gocce che battono sul tetto!
Senti il rumore girandoti nel letto!"] a quest'ultima frase il preside girò su se stesso
["Uhm, rinascerà sta già nascendo ora!
Senti che piove e il grano si matura,
e tu diventi grande e ti fai forte,
e quelle foglie che ti sembravan morte,
uhm, ripopolano i rami un'altra volta
è la primavera che bussa alla porta!
E piove! Madonna come piove
prima che il sole ritorni a farci festa!
Uhm senti! Senti come piove!
Senti le gocce battere sulla testa!"]

Arrivato questo punto, un'istante prima di iniziare a cantare, quello che a quanto pare era il ritornello, il preside del Furinkan iniziò a mimare un curioso e alquanto ridicolo balletto, semplicemente muovendo testa e bacino verso destra e sinistra in modo alternato.

["Piove! Senti come piove! Madonna come piove! Senti come viene giù!
Piove! Senti come piove! Madonna come piove! Senti come viene giù!
Piove! Senti come piove! Madonna come piove! Senti come viene giù!
Piove! Senti come piove! Madonna come piove! Senti come viene giù!"]

qui pose fine al balletto e alla ridicola scena che qualcuno avrebbe trovato, se fosse entrato proprio in quel momento.

["Tu che credevi che oramai le tue piantine
si eran seccate e non sarebbero cresciute più!
Hai aspettato un po', ma senti come piove
sulla tua testa! Senti come viene giù!"]

Poi si fermò di colpo, con una strana luce negli occhi, o meglio, negli occhiali, prendendo un decisione definitiva.

"Ora so cosa fare! Sisisi, parteciperò anch'io alla gara! Sarà un'evento very beautiful with me." terminata la frase, un contentissimo preside, alzò al cielo il suo fedele strumento, come in segno di vittoria, mentre un'altro tuono squarciava il cielo, la decisione era stata presa.

Intanto, tornando nelle classi, le lezioni erano finite e i ragazzi si erano riversati in strada, in particolare si notavano due ragazze, con le rispettive cartelle in mano, che correvano spedite lungo la strada, cercando di prendere meno acqua possibile.

"Ma proprio oggi ti dovevi scordare l'ombrello?!" rimproverò Ranma ad Akane, senza smettere di correre.

"Ma che cosa vuoi!? NEANCHE TU TE NE SEI RICORDATO! E DOVRESTI ESSERE IL PRIMO A PENSARCI!" gli rispose Akane, che nonostante stava correndo a più non posso, ebbe comunque abbastanza fiato da sturare le orecchie al fidanzato.

"Mah! Pensa a correre piuttosto, lumaca." disse Ranma, approfittando dell'occasione per schernire Akane, poi aumentò la corsa, staccando la ragazza.

"RANMA ASPETTA!!" *Aaaah quando lo riprendo! VEDRA!* anche lei aumentò la velocità tuttavia non raggiunse Ranma, era comunque utile per prendere meno acqua possibile.

La pioggia, purtroppo per loro, cadeva fitta e gelata e nonostante le buone intenzioni, arrivarono a casa entrambi bagnati fino all'osso.

Arrivarono in ordine, nell'anticamera del salone di casa Tendo, prima Ranma e poi Akane, la quale, appena arrivata, fece per avvicinarsi alla ragazza col codino, nonchè il suo fidanzato, ma quest'ultima scappò veloce in bagno a farsi una doccia calda per tornare uomo.

*Accidenti! Tanto non scappi Ranma.* sorrise beffarda, pensando a come fargliela pagare, poi entrò in casa anche lei.

Salì i tre scalini che separavano l'anticamera dal salone appena in tempo per sentire la sorella Kasumi, che come al solito si trovava in cucina, dire a Ranma

"Ranma! Tra poco salgo a prendere la roba bagnata e la stendo!" sperando che il ragazzo, anzi ragazza per ora, lo sentisse, poi tornò ad occuparsi dei fornelli.

Akane intanto salutò tutta la famiglia, così da fargli capire che era tornata e c'era anche lei, poi andò in cucina da Kasumi. Non appena varcata la porta della cucina, la sorella maggiore si voltò per guardarla.

"Oh Akane. Sei tutta bagnata, ma come avete fatto a scordarvi l'ombrello?" disse Kasumi, con la sua classica soave voce.

"Chiedilo a quel cretino di Ranma." rispose un'ancora nervosa Akane

"Dai vatti a cambiare, prima di prenderti la febbre." la incitò la sorella maggiore

Akane annuì, riprese lo zaino da terra, dove lo aveva poggiato non appena arrivata davanti alla cucina e fece per incamminarsi per arrivare in camera, si fermò un solo istante per dire alla sorella.

"Ah Kasumi, ti do una mano a cucinare dopo va bene?" si propose con un sorriso

"Va bene Akane." disse Kasumi, voltandosi verso Akane, rispondendo al sorriso della sorella minore.

Nel sentire la proposta un preoccupato Soun Tendo, con gli occhi spalancati e la faccia di chi ha appena avuto un attacco cardiaco, si chinò all'indietro facendo capolino con la testa in cucina, già sudando freddo.
Non appena intravide la sagoma di Akane che stava arrivando nella sala da pranzo, di scatto, si rimise nella posizione di lettura tentando di non dare troppo nell'occhio, mentre in quell'istante la ragazza passava nella stanza, diretta al piano superiore.

"RANMA! SBRIGATI! CHE DEVO LAVARMI ANCH'IO!" fece 'dolcemente' presente al fidanzato, la più piccola delle Tendo, poi si sentì solo sbattere la porta di una stanza.

"Ma non la finiscono mai di litigare quei due?" fu l'osservazione di Nabiki dal piano di sotto, con un'espressione di rassegnazione in volto.
Non prolungò ulteriormente il discorso, tornò a guardare il telegiornale, che intanto dava notizie su un possibile scandalo economico che coinvolgeva due banchieri proprio in Giappone.

Dopo essersi cambiata, in attesa che Ranma finisse di lavarsi, Akane riscese in cucina, per andare ad aiutare la sorella come aveva detto, passo qualche minuto, poi Kasumi lasciò la cucina ad Akane, uscì per andare al piano di sopra a prendere la roba bagnata e non mancò di informare il padre e Nabiki quando passò per la sala da pranzo.

"Vado a prendere i panni di Ranma e Akane."

Soun, che intanto leggeva il giornale, non ebbe reazioni, Nabiki, che invece stava guardando la televisione, chinò semplicemente il capo in avanti, per far capire alla sorella di averla sentita.

Intanto, la maggiore delle Tendo salì le scale, andò prima nella stanza di Akane per prendere i suoi vestiti bagnati, poi entrò in bagno, nella stanza anteriore e raccolse i vestiti bagnati di Ranma e la cartella, che il codinato aveva temporaneamente lasciato in bagno.

"Ranma, la cartella la metto nella tua stanza, poi togli tutto da qui dentro, è tutto bagnato e rischia di fare la muffa." disse tranquillamente Kasumi, poi uscì dal bagno, diretta in palestra a stendere il tutto.

Ranma intanto aveva finito di lavarsi e si era già quasi rivestito, ma quando sentì le parole di Kasumi, un pensiero gli balenò subito in testa.

*Il blocco, gli appunti. No!* mollò tutto e corse come un fulmine in camera sua, entrò in corsa e si inginocchio scivolando sul pavimento, proprio davanti la cartella, aprendola.
Tirò fuori, libri, quaderni, penne, gomme, matite, tutto completamente bagnato e infine il blocchetto che aveva usato per gli appunti.
Rimase lì, a fissarlo inebedito.

"No non è possibile, non ci credo. PERCHE'?" esclamò tristemente, poi si alzò arrabbiato, lanciò il blocchetto, completamente bagnato e illegibile, dall'altra parte della stanza e se ne andò.
Entrò in salone, con l' espressione da cane bastonato e si sedette a tavola, attesero che anche Akane finisse di lavarsi, poi venne servita la cena.

La famiglia cominciò a mangiare silenziosamente, con il padre di Ranma che arrivò proprio nel momento esatto che si stavano mettendo i piatti in tavola, ad un certo punto Akane esordì con una frase infelice

"Sapete, gli onigiri li ho fatti io." disse, sorridendo soddisfatta, mentre il resto della famiglia cominciò a scrutare il tavolo alla ricerca di un piatto che potesse quantomeno assomigliare agli involtini a base di riso, l'unica cosa che ci si avvicinava un pochino erano delle 'polpettone' di riso, che per di più sembravano avessero subito una centrifuga poco prima, con intorno un nastro d'alga.
Il primo a commentare fu Ranma

"Ma Akane, una volta gli onigiri non erano triangolari?" partì subito l'osservazione di Ranma, notando la forma assai poco geometrica, fu un'affermazione infelice e il risultato fu un'occhiata omicida di Akane nei suoi confronti, la quale rispose

"Stai zitto tu! Piuttosto assaggiane uno, la forma non c'entra niente, conta il sapore." puntualizzò la minore delle Tendo, prendendo il piatto di onigiri e porgendolo a Ranma, che dal canto suo aveva cominciato a sudare freddo, cercò di liberarsi da quella situazione spinosa, ma la seconda risposta del codinato non migliorò affatto la situazione

"A-Akane, p-p-perchè non fai assaggiare prima agli altri?"
propose, tentando di salvarsi la pelle, almeno per il momento, visto che ora le occhiate che gli avevano lanciato suo padre e Soun, non erano affatto rassicuranti, così come lo sguardo di Nabiki.

"PRIMA TU!" invitò 'gentilmente' Akane, mentre la sua aura si tingeva pericolosamente di rosso.

Ranma sobbalzò, si allontanò leggermente da Akane, congiungendo le mani in segno di implorazione
"Dai Akane, scusa se mi sono scordato l'ombrello, ma non fare così, non voglio morire in tenera età." risposta più sbagliata non la poteva dare, terminata la frase Ranma si ritrovò a dover schivare una poderosa martellata di Akane, il codinato riuscì a spostarsi per un pelo, rimanendo a fissare il 'piccolo' martello, sollevando, a fine schivata come di consueto, le due mani, lasciando aperte solo le tre dita: pollice, indice e mignolo.

"VORRESTI DIRE CHE NON SO CUCINARE!!" il tono e l'aura di Akane, mentre teneva ancora ben saldo l'oggetto contundente, erano spaventosamente minacciosi.

"Sono ormai due anni che cerco di dirtelo Akane." rispose di nuovo Ranma, che poi schizzò via come un razzo, inseguito da un'Akane armata di martellone di legno.

"Non la finiranno mai." commentò Nabiki, tornando a mangiare

Mentre i presenti mangiavano, senza ormai prestare troppo peso ad una scena fin troppo conosciuta, Ranma di tanto in tanto, inseguito da un'Akane infuriata faceva un giro del tavolo, infine saltandolo, per poi ridare il via alla giostra.

"TORNA QUI!" fù l'ordine tassativo di Akane

"Fossi matto." fù l'intelligente risposta di Ranma

L'inseguimento si concluse quando, fuori da casa, poco distante dal laghetto, Ranma non fece in tempo a schivare l'ennesima martellata, finendo per terra, con la testa pressata tra il terreno e il martello, rimediando un bel bernoccolo in testa.
Il 'BONK' della martellata, lo udirono tutti e l'unica esclamazione fu quella di Nabiki.

"Ahia. Deve far male." poi ritornò di nuovo a mangiare, stavolta con un sorriso beffardo in volto, intanto Akane riprendeva posto, ancora arrabbiata nonostante lo sfogo sul fidanzato.

Poco dopo anche Ranma tornò al tavolo, si sedette e intanto si massaggiava la parte del cranio traumatizzata.

"Sempre gentile è?" esordì Ranma, in tono sarcastico, non appena si rimise seduto.

"Ne vuoi un'altra!?" partì subito la minaccia di Akane.

"Nonono, s-s-scusa." disse Ranma, voltandosi completamente verso Akane a agitando le mani davanti a se.

Le ostilità cessarono insieme alla cena, tutti tornarono alle loro attività, Nabiki guardava i notiziari, Soun leggeva il giornale, Kasumi faceva i piatti e Ranma ed Akane, nonostante il brutto tempo, andarono comunque in palestra.

A nessuno dei due, Ranma in particolare, andava di scrivere stasera e cosa c'è di meglio di un buon allenamento?
Ovviamente, prima di arrivare in palestra, non poteva mancare la classica battutaccia di Ranma con martellata (la seconda della serata) successiva di Akane.
  
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