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Autore: Larry_ThisIsTheWay    06/10/2012    5 recensioni
LA MIA PRIMA FF LARRY :3
'Il riccio lo prese per le spalle e lo sbatté violentemente al muro.
‘Baciami.. Louis, baciami, ti prego.’ – disse, la sua era quasi una supplica.
Il cuore di Louis perse un battito.
Un odore fortissimo di alcool misto a fumo entrò prepotente nelle sue narici.
‘No, vattene via, hai bevuto.’ – lo spinse via con forza, non voleva illudersi di nuovo e soffrire di nuovo.
‘No no tesoro, non me ne vado.’ – disse attirando Louis a sé con un sorriso malizioso.
‘E invece sì Harry, non sai cosa stai facendo, sei ubriaco, okay? Dai, torna dalla tua fidanzata.’
‘Quale fidanzata? Povero, ingenuo, Lou. A me non piace quella ragazzina viziata, e non mi piaci nemmeno tu, caro.’ – rispose tracciando delicatamente il contorno delle labbra del moro, che rabbrividì.
‘E allora mi spieghi perché cazzo sei qui? Per farmi soffrire un’altra volta? Eh? Harry per colpa tua sono stato malissimo, non mangiavo più e non parlavo con nessuno solo per colpa di quel bacio. Non sono un oggetto, e non ti permetterò di usarmi di nuovo.’
‘Louis, ho detto che non mi piaci.’
‘L’avevo capito, questo.’
'Ma non mi hai chiesto se ti amo.'
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Incompiuta
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It isn't possible.

‘Haaarry, è pronta la cena!’ – esclamò la madre, apparecchiando la tavola per due.
‘Arrivooooooooo’ – rispose Harry, che non aspettava nient’altro che mangiare qualcosa.
Arrivò in sala da pranzo, in boxer con i capelli scompigliati.
‘Harry, fa freddo, copriti un po’.. almeno a tavola’
Lui la ignorò e si sedette al tavolo, di fronte a lei.
‘Uhm.. tutto bene il primo giorno di scuola?’
‘Meglio di come me lo immaginavo..’
‘Sono contenta! Ti sei fatto qualche amico?’
‘Uno soltanto.’
‘Uh e come si chiama?’
‘Louis.’
Harry si stava stufando di quel terzo grado e continuò a rispondere con dei monosillabi.
‘E’ simpatico?’
‘Si.’ – disse sbuffando dopo aver ingoiato un boccone.
‘Ha molti amici?’
‘No. Ha solo me.’
‘Anche lui è nuovo?’ – disse la madre speranzosa.
‘No, è semplicemente GAY, quindi non ha amici e i bulli lo picchiano.’ – rispose Harry tutto d’un fiato e con voce strozzata.
‘Ah. Capito.’ – disse insensibilmente Anne.
‘Che c’è? Hai qualcosa da obbiettare?’
‘No.. niente.. solo che..’
‘Cosa?’
‘Non sono una che sostiene i gay.. diciamo, e tu questo dovresti saperlo.’
Anne da sempre non riusciva a vedere l’amore tra due ragazzi, anzi, le facevano quasi senso.. Era omofoba, molto superficiale come donna.
‘Tu non sei come papà.. Lui non fa distinzioni tra gay, etero o lesbiche.. Lui è una persona rispettosa, e con un cuore! Lui pensa a come si sentano le persone discriminate, a volte, al contrario tuo.. Che pensi solo a te stessa.’
Quelle parole arrivarono al cuore di Anne come una lama tagliente.
‘Non sei tu che devi decidere cosa devo fare io, sei mio figlio e non puoi manipolarmi come vuoi.. Ognuno la pensa come vuole, Harold Edward Styles.’
Quando lo chiamava con il nome per intero, no, non era un buon segno.
‘In ogni modo, non voglio avere a che fare con persone come te.’ – sentenziò Harry, pensando a quello che aveva fatto Mark al suo amico.
‘Bene allora puoi filare in camera tua. Muoviti.’ – disse Anne trafiggendo Harry con lo sguardo.
Harry a quelle parole si alzò, lasciando il resto della cena sul tavolo e si chiuse in camera sua sbattendo la porta e chiudendola a chiave, non aveva voglia di parlare.
Si mise seduto sul letto, con la schiena appoggiata al muro e le mani tra i capelli.
Non si capacitava di come una donna così spregevole potesse essere sua madre.
Si ricordò di un giorno, quando era piccolo e stava passeggiando con lei in un parco.. Ad un certo punto videro su una panchina due ragazzi, uno che teneva in braccio l’altro, si stavano baciando. C’era tutto l’amore del mondo in quel bacio.. Harry era solo un bambino di 8 anni, ma riuscì a capirlo.
Ognuno avrebbe potuto capirlo, quei due si amavano, come un ragazzo può amare la sua ragazza e viceversa. Non c’era niente di diverso, Niente.
Quando passarono lì davanti Anne prese Harry in braccio e gli coprì gli occhi con una mano per non fargli vedere quei due ragazzi. Gli disse ‘Non guardarli Harry.. Sono la rovina della società’. Uno dei due la sentì e gli disse ‘Ma se ne vada a fanculo.’
E continuò a baciare il suo ragazzo. Senza preoccuparsi del giudizio altrui, era come Louis, una persona meravigliosa e forte, nonostante tutto.
Con mille pensieri per la testa si addormentò..
 
La mattina dopo suonò la sveglia. Harry si alzò di malavoglia dal letto, nelle stesse condizioni del giorno prima e si diresse verso il bagno lentamente. Diede un occhiata nello specchio, fece un salto all’indietro.
Occhiaie, occhiaie, occhiaie.
Sotto gli occhi gli erano comparsi due segni viola da far paura.
Si sciacquò il viso, si sentì meglio.
I suoi capelli erano messi maluccio, così prese il pettine e in una decina di minuti riuscì a domare la sua chioma.
Fece l’occhiolino e pensò ‘Sei uno schianto Styles.’
No, non era un ragazzo modesto. (lol)
Si infilò una maglietta semplice bianca, e dei jeans a vita decisamente Bassa.
Arrivò in cucina, si sedette a tavola e fece colazione bevendo latte e cereali. Passò sua madre.
‘Ciao eh.’ – esordì Anne.
‘Cia.’ – rispose Harry non convinto.
‘Non ti sarai arrabbiato per ieri?’ – disse la donna accennando un sorriso molto dolce.
‘Semplicemente non voglio parlarti.’ – fece Harry rimanendo impassibile.
Prese lo zaino e uscì di casa lasciando la madre senza nemmeno salutarla. Ma dopotutto aveva le sue ragioni.
Era più tardi rispetto al giorno precedente, ma non era in ritardo.
Erano già entrati tutti; non c’era anima viva per i corridoi, silenzio assoluto.
Fino a quando un singhiozzo non echeggiò nella scuola.
Harry si guardò intorno, sentendo continuare incessantemente quella serie di singhiozzi, pensò che qualcuno stesse piangendo nelle vicinanze.
Cercò dappertutto, per almeno cinque minuti, anche se sarebbe dovuto entrare in classe.
Svoltò da ogni parte, ogni angolo del piano, ogni corridoio. Sentì un singhiozzo, ancora più forte.. si rese conto che proveniva dal bagno.
Entrò cautamente, guardò dietro la porta.
Era Louis, seduto a terra, appoggiato con la schiena al muro gelido del bagno. Era rannicchiato in quell’angoletto nascondendo il suo volto, continuava a piangere.

spazio autrice :3
buonassera. <3
priima di tutto voglio ringraziare
le 10 persone che hanno messo la storia nelle seguite, 
le 3 che l'hanno messa nelle preferite,
la fantastica ragazza che l'ha messa nelle ricordate
e le 5 meraviglie che l'hanno recensita asdfghjkl. *^*
ma lo sapete che vi amo sì? mi sento soddisfatta, oh v.v 
perchè pensavo che non sarebbe piaciuta a nessuno.
siete dolcissime , a massive thank you! c':
grazie grazie grazie!
haha, la finisco,lol. 
Volevo solo dire che questo capitolo è na schifezza, ma non preoccupatevi, 
è 'di passaggio'.. il prossimo sarà lunghissimo mettetevi comodi ò.ò
e sarà pieno di scene larry, i due piccioncini saranno soli soletti tutto il tempo.. *^*
quindi continuate a seguire la storia mi raccomando, anche se per questo capitolo non mi perdonerete mai cwc
p.s.: mi dispiace se il personaggio di anne è odioso çwç 
in realtà amo quella donna afghj, è meravigliosa u.u
però fa parte della storia, scusate °°
ora la smetto di blaterare e.e sorry.
alla prossssssima, love ya, continuo minimo a 3 recensioni c:
#larryforevah
  
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