E...VISSERO FELICI
E CONTENTI?
-...il Gruppo dei Cavalieri della Terra sopravvisse fino
al XVI secolo, nonostante del 1400 si fosse svincolato dalla supervisione del
Papa, divenendo un organo segreto e autonomo. Le uniche donne che fecero parte
del Gruppo furono le due avventuriere e le loro figlie. Esse, benché fautrici di
imprese straordinarie, non sono apparse degne di nota agli uomini del tempo, per
cui non ne sono stati tramandati i nomi. Ma ciò che hanno fatto per la gente
delle terre di allora resterà, anche se sepolto nelle pietre del
continente...
-Wow...bella storia davvero.
La ragazza chiuse il libro sospirando.
-Chissà se c'è altro riguardo le donne del Gruppo- disse
prendendo uno scatolone e frugandoci dentro.
-Certo che tuo nonno doveva avere proprio una grande
fantasia- l'amica si sedette sul divano.
-Però, sai, non mi da l'impressione di essere tutto
un'invenzione...guarda!
Tirò fuori una pergamena su cui erano ritratte sei persone:
due uomini e due donne con due bambine in braccio.
-Guarda un po', questa ti assomiglia!
-E dai!
-Non sto scherzando, siete molto simili...
-Sì, sì...
Furono interrotte dal pianto di un bebé.
La madre accorse subito per consolarla.
-Shh, shh...
-Adesso però sono curiosa... su quel libro non dice che fine
fanno le due?
-No, mi ricordo solo vagamente quello che mi ha raccontato
mio nonno.
-Che ti ha detto?
-Che entrambe furono nominate Cavalieri con pieni diritti e
che ebbero delle bambine che entrarono a far parte del Gruppo ai loro
quattordici anni. Poi... una delle due si era sposata con il Comandante dei
Cavalieri e il compagno dell'altra è stato nominato con meriti speciali o
qualcosa del genere.
-E suo fratello?
-Dovrebbe essere andato a finire in un lago.
-Ah. Sai, pensavo a tutto quello che ha passato la prima che
ha partorito: un esame, la prigionia in mano a psicopatici,
l'inseguimento...poverina, sai che stress!
-Già, poverina.
-Allora che mi dici? Mi ci accompagni o no a vedere l'abito
da sposa domani?
L'amica era persa nei suoi pensieri.
-Liv?
-Che c'è?
-Vuoi rispondermi?
-Sì, Lucia, ti accompagno!
-Oh, bene- soddisfatta, la ragazza si alzò e prese la giacca,
per poi sistemarsi i lisci capelli rossi allo specchio -su andiamo, che Takao e
Kei ci aspettano.
-Sì, vengo.
Mentre l'amica usciva, Liv si preparò e presa la bambina, si
avviò.
-Ayalet, Ayalet. Spero che tu non diventerai isterica come
Lucia prima del tuo matrimonio- si preparò a chiudere la porta dietro di lei -tu
che dici? Quali saranno i nomi di quelle straordinarie donne? E qual sarà stata
l'ultima grandiosa battaglia in cui hanno potuto combattere tutte e quattro
insieme?
La bambina emetté qualche versetto indistinto.
-Sì, sono d'accordo con te: qualunque sia stata, avranno
vinto gloriosamente!
Infatti, secoli prima...
-E' stato fantastico!
-Sì, mi sono divertita da morire!
Due giovani entrarono nel salone saltellando ancora eccitate.
I vestiti che indossavano erano leggermente logori e avevano il viso sporco di
terra.
Dietro di loro due donne e due uomini, sicuramente più calmi,
ma più o meno nelle loro condizioni.
-Quando possiamo farne un'altra?- chiese la ragazza più
piccola di un anno dell'altra al padre.
-Un'altra battaglia? Non ti è bastata questa, Calipso?
-Ma da' così tanta soddisfazione battere tutti quei
babbei!
Con come sottofondo le risa di Lucia, Liv prese parola.
-Ayelet, andate a darvi una ripulita e cenate. Noi vi
raggiungiamo appena possibile.
-Sì, madre.
Le due obbedirono, mentre gli altri si dirigevano alla
piccola sala a loro ormai congeniale.
Li accolse una voce paziente ma un po' affaticata:
-La pace sia con voi- pronunciò il Papa.
-E con il tuo spirito.
Dopo il consueto inchino, l'uomo invecchiato dei tanti anni
in cui Ayelet e Calipso erano cresciute cominciò a trattare il discorso che
aveva in mente sin dall'inizio di quella battaglia sì gloriosamente vinta ma
tanto pericolosa quanto una che riguardava un certo Consiglio.
-Credo che questo sia stato l'ultimo conflitto di cui è
vostro obbligo interessarvi, signore.
-Sì Eccellenza.
-Il dottore mi ha accennato di una vostra indisposizione. Di
grazia, cosa avete?
-Siamo gravide, Eccellenza- rispose Lucia -io di cinque mesi
e Liv di due. Nelle nostre condizioni dubito che saremo mai utili in altre
battaglie.
-Ne convengo e vi auguro di poter vivere seneramente anche la
crescita di queste creature.
-La ringraziamo Eccellenza- dissero le due all'unisono.
-Potete ritirarvi.
Un altro inchino e i quattro uscirono.
Liv si avvicinò all'amica.
-Vai a riposarti, Lucia. Hai fatto già grandi sforzi ed è
meglio che tu dorma, anche per il tuo bambino.
-Sì, hai ragione- assentì baciandola sulla guancia -ma fai
attenzione tu pure.
-Certo.
E le due coppie si divisero.
Kei e Liv entrarono nella loro stanza. Lei si sedette,
giocando con i suoi boccoli scuri, mentre l'altro versava acqua per
entrambe.
-Ayelet ormai è cresciuta. Presto la affiancheranno a
qualcuno e la mabderano per valli e monti come Takao e Lucia.
L'uomo non sembrava tanto entusiasta della cosa.
-Lo so che è difficile da accettare per te, ma ora ha l'età a
cui io ho avuto lei. Se la caverà, vedrai- la voce così dolce e rassicurante di
Liv non estirparono purtroppo il turbamento nell'animo del compagno.
Egli scoprì dal telo di velluto la sua vecchia arpa,
recuperata chissà dove o come, e si accostò ad essa per sistemare le
corde.
La donna si alzò e si diresse alle sue spalle quando era
pronto a suonare. Posò le delicate mani sul largo petto da dietro.
-La nostra piccola è forte e sarà forte come lo siamo stati
noi. Non devi temere per la sua vita, anche se è la cosa che ti è più cara al
mondo.
-L'apprensione resterà sempre e comunque, ma...- appoggiò una
mano sulla sua, che portò alle labbra per baciare quella pelle bianca l'ennesima
volta -non credere che temo soltanto per la sua vita. Lei non avrebbe vita se
una dolcissima, bellissima e angelica creatura non mi avesse amato.
Dopo un tenero sorriso, Liv si abbassò avvicinando la bocca
alla guancia di lui.
Sistemato lo strumento, Kei cominciò a far scivolare
abilmente le dita tra le corda, sollevato dal fatto di non aver ancora perso la
mano.
Le note si dispersero nell'aria, dando vita a una dolce
melodia che in qualche modo fermava il tempo, per permettere di godere di
quell'unico attimo di pace e serenità che solo una tale musica donava. Ad essa
si unì la splendida voce di Liv.
Era ciò che li aveva uniti sin dal principio. E che li
avrebbe tenuti uniti anche dopo ciò che tanto spaventava l'animo degli esseri
umani, di cui il più turbato era proprio quello della donna che una volta era
l'Essere Senza Peccato e che aveva peccato proprio per amore. Ma d'altronde chi
ha più diritto di perdono di un angelo peccatore?
Fine
Miei carissimi!!! Ecco, è
finita, e con essa anche la mia "avventura". Dispiaciutissima di lasciarvi, ma
contentissima che mi siate stati in qualche modo vicini durante la stesura!
Ringrazio sinceramente chi mi ha lasciato le recensioni contenenti complimenti
che neanche credo di meritarmi, e:
medea90: grazie di
esserci stata sempre con i tuoi commenti! Spero che continuerai a leggere i miei
lavori e che questa FF ti sia piaciuta. Quindi un gran bacio alla mia amica
onnipresente!
Keila91: anche a te
grazie di avermi seguito! hai fatto qlk assenza, eh... ma cmq mi ha fatto
piacere ricevere le tue opinioni! Per la tua idea sono d'accordissimo! Aspetto
che mi contatti tu!
A tutti gli altri:
scusate se non vi ricordo tutti (chi ha lasciato precedentemente recensioni), ma
comunque grazie di aver letto la mia storia e spero che vi si piaciuta o cmq che
l'abbiate trovata interessante. Spero che almeno a questo, l'ultimo capitolo, mi
farete sapere che ne pensate di tutto l'insieme!
Tanti baci e ancora GRAZIE
GRAZIE GRAZIE [...] ....