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Autore: EvansLove    19/04/2007    0 recensioni
Immaginatevi i Malandrini a Roma... povera Lily!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Alla fine Susan e Remus quella sera non riuscirono a parlare.
E Lily non disse a Susan cosa la turbava.
La sera uscirono per il centro di Roma, godendosi fra pub e discoteche, quei monumenti millenari illuminati dall'elettricità, in una fusione cronica spettacolare. Anche se in lontananza, c'era ancora il sole che finiva la sua corsa, ma presto il buio calò.
A Lily tutto quel neon, però, faceva venire mal di testa. "Ce la spasseremo!" fu il commento di una Susan parecchio ottimista, appena varcata la soglia dell'hotel. Lily annuì. Aveva deciso che doveva scordarsi di quello che aveva provato, doveva scordarsi di tutto. E per farlo, però, doveva bere.
"Poco ma sicuro!" confermò James con un grande sorriso sulle labbra. Anche lui aveva deciso che doveva scordarsi dell'atteggiamento scostante di Lily, e doveva cercare di conquistarla galantemente quella sera. Doveva metterci tutto se stesso.
"Dipende Wolling... con chi te la vuoi spassare?" disse Sirius avvicinandosi pericolosamente alla ragazza che si trattenne molto fortemente dal riempirlo di sganassoni. "Con te neanche se l'alternativa fosse Peter Minus!" disse schifata Susan, avendo abbastanza cura di non farsi sentire dal piccoletto che si era praticamente accollato a James e Remus, che tentavano di parlare da soli.
"Dai, Susie, non essere così cattiva con questo povero ragazzo!" intervenne Lily sorridendo. Sirius annuì "Giusto!Guardami, quanto sono dolce e indifeso?" Susan rise "Te??Ma se faresti paura a un lupo delle steppe!" a quel commento gli occhi di Sirius si accesero. Si voltò verso i suoi due amici che ancora cercavano di dirsi delle cose da soli e disse "Lunastò..." Remus sbuffò "Che vuoi?" "Ti faccio paura?" Remus prese un'espressione enigmatica "No!" disse alla fine "Grazie, sei un'amico!" poi si rivolse alle ragazze nuovamente "Visto?" Susan e Lily scoppiarono a ridere.
"Prima tappa: Piazza del Popolo!" annunciò James che aveva rinunciato a parlare con Remus (non era proprio il viaggio dei colloqui privati XD). Tutti batterono le mani, poi lui cercò di avvicinarsi a Lily.
"Evans..." disse raggiungendola. "Senti Potter, non parliamone!Tutto quello che è successo è stato uno sbaglio e..." venne interrotta proprio da lui "Io veramente volevo solo scusarmi!Lo so che tutto quello non doveva succedere... e mi dispiace Evans!" Lily sorrise, catturandolo "Ti dispiace?" lui ricambiò il sorriso. Il suo bluff era stato scoperto "Mi dispiace di averti messo in imbarazzo!" "Ahh, adesso è tutto chiaro!".
Lily si riscosse. James le ispirava tenerezza ancora una volta. Ma stavolta non doveva cascarci.
Arrivarono finalmente a Piazza del Popolo, piena di vita. "La notte sta aspettando noi, ragazzi!" disse Sirius, mettendosi davanti a tutti e guidando il gruppo. A Susan veniva da ridere.
Dove si poteva trovare uno più stupido, imbranato, idiota e... adorabile?
Adorabile??!! Ma cosa le succedeva?Non era da lei dare dell' 'adorabile' a Sirius Black, no, proprio no! O forse qualcosa doveva cambiare?
Entrarono tutti in un bar e da lì iniziò la loro notte spericolata che coinvolse parecchie discoteche e pub. Lily si tuffò nel vortice di neon e drink, in un modo troppo rapido per la prima volta.
Si ubriacò quasi subito, e Susan insieme a lei.
Dopo, verso le cinque, tutti tranne Remus e Peter, erano al Gianicolo.
James e Sirius erano leggermente brilli, ma si rendevano ancora conto delle loro azioni. Le ragazze ballavano, cantavano e ridevano urlando nella piazza rialzata del Gianicolo.
Lily scherniva Susan "Ah-ah... sei ubriaca!Sei ubriaca!" gli diceva mentre barcollava. L'altra metteva un cipiglio arrabbiato, come una bambina di otto anni "Io non sono -hips!- ubriaca!" diceva quella. "E te lo dimostro pure!Guarda, riesco ad andare su un piede solo fino a laggiù!" Lily annuì, anche lei che sembrava una bambina di otto anni "Eddai, -hips!- fammi vedere!" disse, incrociando le braccia sul petto, teneramente testarda come sul lago. Susan annuì e si mise su un piede solo, a camminare verso l'altra parte della piazza.
Ma, dato il suo stato, non durò molto. Così, presto, si ritrovò stesa sull'asfalto, gemendo di dolore.
Sirius, seduto sul muretto assieme a James, si riscosse "Acc...." e corse a salvarla.
  
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