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Autore: weasleywalrus93    07/10/2012    4 recensioni
Cosa può succedere se la Liverpool del 1958 e la Liverpool a noi contemporanea venissero a contatto tramite due ragazzi? Di uno il mondo conosce il suo nome, la sua vita e i suoi ideali. Dell'altra invece il mondo non fa nemmeno caso, mettendola in disparte e oscurando ciò che potrebbe offrire al mondo. Ma dall'esterno non si può sapere quanto una persona, anche la più famosa, può venire influenzata da qualcuno che il mondo nemmeno vede.
(mia primissima FF... mi sono letteralmente buttata a scrivere)
Genere: Fluff, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: John Lennon , Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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All these years I've been wandering around
Wondering how come nobody told me
All that I was looking for was somebody
Who looked like you

I've got a feeling (Yes you have)
That keeps me on my toes (On your what?)
Oh yeah, oh yeah
{I've got a feeling}


Liverpool, 10 Agosto 1958/2012

-NO! Anche tu hai delle gambe come le ragazze normali e non due pali di legno come pensavo io!-

-Lennon finiscila!-

-Non capisco perchè ti ostini a mettere i jeans con due gambe del genere! Vedessi in giro gli sgorbi che spuntano dalle gonne delle ragazze...-

-Sai benissimo che odio le gonne e oggi sono stata costretta a mettere un vestito perchè mia madre ha aspettato che io le chiedessi un paio di jeans prima di dirmi che ancora erano in attesa di finire in lavatrice!-

-Certo che sei strana!-

-Prova tu a camminare per strada così mentre c'è mezza Liverpool che ti viene dietro sbavando-

-Non hanno tutti i torti-

-Levati quell'espressione da depravato sessuale dalla faccia Lennon!-

Odiavo mettere i vestiti proprio per quella ragione. Improvvisamente tutti si accorgevano di me solo per fischiare o indirizzare complimenti poco eleganti. E la stessa cosa era per Lennon. Perchè gli uomini spesso e volentieri preferiscono ragionare con un organo diverso dal cervello.

-Se proprio non ti piace attirare così tanto l'attenzione perchè allora non restavi a casa?-

Se avessi detto che non mi attirava avrei detto la più grossa minchiata della storia. Mi piaceva ma avevo preferito buttarla sul ridere. L'ultima volta che avevo seguito il mio istinto non ci parlammo per quasi un mese. Colto in flagrante decisi di cambiare argomento.

-Dovevo far sviluppare delle foto ma quell'idiota s'era dimenticato di dirmi che da oggi era chiuso-

Sbuffando mi sedetti sul pavimento, cercando di nascondermi sotto il microvestito che mi trovavo ad indossare.

-E tu perchè non ci andavi un altro giorno?-

-Perchè eravamo rimasti per oggi-

-E se ti vergogni tanto a farti vedere con questo addosso perchè sei venuta qui?-

Mi sedetti accanto a lei, con le gambe incrociate, poggiando un gomito su un ginocchio e la faccia sulla mano stretta a pugno, guardandola con aria incuriosita. Non mi rispose.

-Almeno fammele vedere ste foto no?-

Odiavo quella sua espressione curiosa che doveva far ridere. Sospirando aprii la borsa ed estrassi la macchina fotografica, cominciando a smanettare qua e la.

Fu un attimo. Lo sguardo mi cadde sulla sua scollatura. Sentii di nuovo l'impulso di stringerla a me e farla mia. Scossi freneticamente la testa cercando di allontanare pensieri del genere.

-Dai voglio fartela io una foto-

Prese la macchina fotografica dalle mie mani e cominciò a rigirarsela tra le lunghe dita senza riuscire a cavare un ragno dal buco. Mi incantai a guardarlo mentre cercava di capire come funzionava. Sarei rimasta a guardarlo per ore senza scocciarmi. In fondo non puoi mai scocciarti in compagnia di John Lennon. Un brutto clack mi riportò alla realtà.

-Come cazzo funziona?-

-Se me la rompi me la paghi Lennon-

-Dimmi come funziona-

-Che devi fare?-

-Una spremuta d'arance. Una foto no?-

-Hahaha. Sei un comico nato Lennon. Dimmi che tipo di foto devi fare-

-Normale. Che tipo di foto dovrei fare io?-

-Allora devi semplicemente premere questo bottone-

-Perfetto. Ora mettiti in posa-

-Che?-

Mi guardava come se fossi folle. Forse lo ero, ma non avevo idea di cosa fare e così mi buttai sulla prima cosa che mi venne in mente. In realtà non sapevo nemmeno io cosa fare.

Era pazzo. Poco ma sicuro. Io in posa? Mi aveva preso per una Barbie?

-Sennò resta qui-

-Ora vado sulla Luna. Forse la viene meglio-

-Eddai cerca di collaborare-

Alla fine si arrese.

-Dimmi che devo fare artista da strapazzo-

Prima che potesse dirmi qualcosa mi sdraiai a terra. Nonostante il vestito restavo un maschiaccio. Non mi piaceva cambiare ciò che ero veramente solo per ciò che indossavo.

-Eddai non sei uno struzzo. Non nascondere la testa sotto terra.-

Arrivammo a un compromesso alla fine. Braccia incrociate e testa poggiata. Si. Era una bella foto.

-Fammela vedere-

Non era male. Una volta tanto che venivo bene in una foto.

-Vieni qua idiota-

Ridendo mise la macchina fotografica sul pavimento e mi trascinò giù col braccio. Il flash mi impedì di vedere per qualche secondo.

-E' venuta bene no?-

Era la nostra prima foto assieme. Era da quando ero piccola che desideravo una foto con uno dei Fab4 e finalmente c'ero riuscita. Nella foto sorridevamo entrambi mentre gli stringevo il braccio attorno al collo.

-Abbastanza. Ne vuoi fare altre?-

-Perchè no? Alla fine la macchina fotografica è stata inventata per questo no?-

Armeggiò non poco con quel mostro di macchina fotografica. La poggiò sul pavimento e ci sbizzarrimmo con le foto. Una in cui ci guardavamo negli occhi, una abbracciati, una in cui prendevamo per il culo le coppiette di pseudo-innamorati. Ce n'erano per tutti i gusti.

-Rifacciamo quella di prima?-

-Perchè? Non è venuta bene?-

-Si ma... Voglio fartela senza questi-

Mi levò piano gli occhiali e li sfilò dal viso. Anche senza vederlo bene sapevo che stava ridendo. Mi lasciai guidare dalle sue mani e presi una posa molto simile a quella di prima. Vedevo delle forme confuse davanti a me, ma non mi mossi. Una forte luce bianca mi disse che la foto era stata fatta senza incidenti per la mia povera macchina fotografica.

Non mi sarei mai stancato di guardarla. Poggiai quell'arnese infernale a terra e mi lasciai andare sul pavimento accanto a lei.

-Dove sono i miei occhiali?-

-Perchè dovrei ridarteli?-

-Altrimenti come faccio a tornare a casa?-

-Pensavo tu non volessi tornare a casa-

-Infatti non voglio però è l'unico posto dove posso andare-

Sentii il suo viso avvicinarsi. Le sue labbra sfiorarono il mio setto nasale, mentre le mie sfioravano involontariamente il suo.

-Vuoi sapere un segreto?-

-Quale?-

-Non voglio che questo pomeriggio finisca-

Le sue parole uscirono come un sussurro. Un sorriso mi increspò le labbra. Per la prima volta ebbi il coraggio di dire qualcosa di realmente serio.

-Ti voglio bene Granger-

Mi sporsi un poco per prendere la mia macchina fotografica e gli scattai una foto a tradimento.

-Anche se non lo direi davanti a nessuno... Anch'io Lennon-







Spazio autrice :D

eccomi di nuovo qui :) nono non sono morta se vi stavate chiedendo questo... it's been a hard weekend's night... si è perfetta :D *che fai scrittorucola da strapazzo? prima mi usi come bambolotto e poi mi stravolgi le canzoni?* torna a leggere playboy lennon, da bravo su! ringrazio tutti coloro che hanno letto la storia, l'hanno commentata e l'hanno inserita tra le seguite e le preferite :) vi ringrazierei tutti uno per uno ma mi si stanno chiudendo gli occhi XD l'inizio di questo capitolo non mi convince granchè ma mi serviva troppo scriverlo :) capirete più avanti ^^

piccolo annuncio: questa settimana comincio l'università *YEPPAAAAAAAAAAAAAAAAAA* quindi non so quando potrò aggiornare... spero il più presto possibile :)
  
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