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Autore: yolima90    08/10/2012    2 recensioni
Batman e Joker hanno deciso di prendersi cura di una bambina, dopo un brutto incidente che ha visto coinvolto la famiglia della piccola. Lei è Anita.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Quasi tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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E così com' era stato annunciato il giorno stesso , Anita decise di togliere il disturbo da casa Thompson , ma non se ne andò da sola, per un bel pezzo di strada Jimmy le tenne compagnia chiacchierando di tutto dalla musica ai fumetti, avevano quasi i gusti simili se non che al ragazzo amava follemente il pesce mentre Anita lo detestava con tutto il cuore. Ma togliendo questo piccolo dettaglio di poca importanza erano simili.

Era bello sentirsi amata veramente, no che prima non fosse amata, ma sentire l'amore così a due passi da te era qualcosa di meraviglioso. 

Era come camminare due metri d'altezza dal marciapiede ogni volta che lui la guardava. Jimmy la lasciò all'incrocio del viale principale della città, la baciò e si perse nella notte, lei provo' a seguirlo con lo sguardo ma non fu così facile.

Aveva un passo veloce quando non era con lei.

Attraversò la strada e si trovava davanti a  due scelte :  sinistra casa Wayne, destra Joker.

Una bella sfida, a sinistra c'era il paradiso e a destra invece vi era l'inferno, cosa scegliere?

Per ora l'inferno ma poi avrebbe fatto un salto veloce in paradiso così per segnalare la sua presenza..per non far preoccupare troppo Alfred. Dovevano finire quella partita a Monopoli che durava ormai da un mese . E poi anche se a volte proprio non lo capiva doveva sfidare ancora a carte suo padre  Bruce.

Allora via, veloce non c'era molto tempo …la notte non era così giovane quanto lo era lei, corse mentre il cuore saltava felice nel suo petto, all'improvviso si sentii così viva e così potente , era sicura che se avesse voluto avrebbe potuto tirare  un pugno contro quel palazzo e farlo cadere o fare un balzo e trovarsi in cielo e volare come un normalissimo pennuto. 

Nessuno l'avrebbe più fermata.

Ma dove trovare Joker? 

Tirò fuori dalla tasca una mappa , l'aveva fatta suo padre alcuni anni prima con disegnato i suoi posticini preferiti, così se avesse avuto bisogno di lui sapeva dove andare .

Era un pezzo di carta si ,ma per Anita era meglio di un tesoro trovato in fondo al mare. 

Voltò l'angolo sempre correndo felice, girò a destra e poi a sinistra e nuovamente a destra , arrivò davanti a un palazzo vecchio degli anni quaranta. Era appartenuto a un mafioso di lì e ora era aperto a tutti i criminali che cercavano un luogo dove divertirsi e altro.

Con le mani in tasca attraversò la strada, odore di fumo di sigaretta l'avvolse quando mise piede dentro.

A destra sù un minuscolo palco una donna di colore bellissima cantava incantando ogni uomo che la guardava facendolo suo per una notte, due uomini dietro di lei : uno messicano e uno sud americano suonavano tenendo gli occhi chiusi e lasciando che il corpo guidasse i loro movimenti, al centro c'erano dei tavoli rotondi sparsi dove uomini in canottiera muscolosi di colore e non bevevano parlando a gran voce creando così un baccano pazzesco, ragazze e trans si aggiravano per il locale servendo da bere ridacchiando per le occhiate degli omoni, dei ragazzi magrolini con la faccia appuntita stavano ai lati della stanza a giocare ai videogiochi e poi c'era il biliardo.

Dove  a una certa ora veniva occupato da Lui. E nessuno protestava..anzi era meglio dire nessuno osava protestare.

Joker amava giocare a biliardo e amava le stecche. Le considerava un'ottima arma per uccidere qualcuno e se le girava tra le dita con facilità, era un ottimo giocatore. Se avesse partecipato a qualche gara non clandestina , di quelle che a volte si vedevano in tv sicuramente sarebbe diventato una Star.

Ma lui era già una Star..una Rockstar più precisamente. Una Rockstar del crimine dove tutti s'inchinavano al suo potere. Era una leggenda quanto lo erano i Beatles.

Una nube di fumo si alzava sopra i giocatori, 

Anita ordinò da bere : una pinta di birra con ghiaccio, e poi lo raggiunse .

Quando lo vide le venne da sorridere e voglia di abbracciarlo, suo padre era un tipo che faceva venir voglia di stringerlo a se' invece Bruce Wayne faceva venire voglia di baciarlo ..tutte e due attiravano molto donne. 

Sbucò dalla nube di fumo con gli occhi leggermente rossi e con la birra in mano che sapeva di sigaro cubano, Joker aveva lo sguardo fisso sul gioco ma riconobbe quell'odore e il suo cuore fece BUM , così fece la sua mossa e poi si mise dritto e la guardò sorridendole .

Anita era tornata. Anita era andata da lui per prima. Si!.

Lesse qualcosa di strano nei suoi occhi che lo lasciò perplesso. Lesse una calma interiore dentro il corpo di sua figlia che non trovò spiegazione, e questo lo disturbò. Di solito era un bravo in questo campo. Capire al volo i sentimenti di una persona. 

Ma in quel caso rimase con molte domande dentro se', non riusciva ad entrare nella mente della figlia che lo stava guardando divertita ,era come se gli stesse dicendo

 

" Sei vecchio . Non riesci più a capire la gente papà…" 

 

<< Joker tocca a te   >>

 

<<  Mi fermo un attimo gente, continuate pure senza di me che quando torno vi massacro tutti   >>  andò via ridendo come faceva sempre.

 

 

<<  Hey  >>  

 

andò dalla figlia che gli passò la birra , vide che dalla tasca sbucava la mappa che le aveva fatta tre anni fa quando per la decima volta si era persa e come al solito si era dimenticata il cellulare da Batman. Così un giorno d'estate la prese e le disegnò questa cartina facendole giurare di non mostrarla a Batman ma sapeva benissimo che l'aveva mostrata orgogliosa al suo secondo padre perché anche lui il giorno dopo le aveva fatto una mappa più grande..l'aveva disegnata sulla parete della sua camera..megalomane di un pipistrello .

 

<< Hey >> replicò con un mezzo sorriso

 

<<  Mi hai visto giocare? >>

 

<< Un pochino, li stavi battendo tutti  >>

 

Joker gonfiò il petto, era molto vanitoso di se'

 

<<  Vieni usciamo da questo porcile.  >>

 

La prese per il braccio e la condusse via, molti occhi erano fissi sù di loro,non molti credevano che il principe del crimine potesse davvero avere una figlia e un'altra parte dei presenti era solo curiosa di vedere com'era la piccola del Joker. Visto che quando lui ne parlava la descriveva come la figlia più brava del mondo, tutto suo padre ovviamente e guai a dire il contrario.

Quando furono fuori Anita respirò aria leggermente diversa da quella di prima, si era messo a piovere forte e lei si stava bagnando i piedi , Joker le mise la sua giacca sulle spalle per non farle prendere freddo, era molto protettivo per questo.  Se fosse stata ancora piccola sicuramente l'avrebbe messa sui suoi piedi per non farla bagnare o presa in braccio e l'avrebbe accarezzata sulla schiena e lei avrebbe fatto la stessa cosa, era una cosa che faceva molto ridere Batman e Joker . 

 

<<  Ricorda che devo chiamare la famiglia Thompson per ringraziarli di averti ospitato  >>

 

<< Jimmy ha detto che ci ha già pensato Bruce >>

 

<<  Ah..vabbè io li chiamo. >>  si strofinò il naso  << Come sta' Jimmy? E' un po' che non vedo quel ragazzo >>

 

Anita fece di tutto per non diventare rossa, era possibile che un nome potesse provocare così tante emozioni in un colpo solo?

 

<< Jimmy, Jimmy sta' bene ti saluta   >>

 

<<   Che caro ragazzo  >> disse con tono ironico, 

 

Arrivarono a casa con i piedi completamente bagnati , tirò fuori le chiavi e la fece entrare senza tanti complimenti.

La casa di Joker non doveva assolutamente vergognarsi con quella di Batman.

Tutte e due erano stupende, solo che non era una villa ma un appartamento di un piano solo , con cinque stanze immense  e soffitti alti , a Anita piaceva molto come casa. 

Più di quella di Batman. Dove lì ci si perdeva veramente se non avevi una mappa con se'.

Potevi passare la tua misera vita a girare per quelle stanze vuote, invece queste erano diverse. Le aveva visitate milioni di volte e sapeva come muoversi anche se poteva sembrare un labirinto.

Buttò le chiavi sul divano prima di andarle a prendere un asciugamano per asciugarle la testa con violenza facendola diventare un porcospino, guardandosi allo specchio si misero a ridere,sembrava che avesse preso la scossa elettrica.

Anita si tolse le calze bagnate e le mise accanto al cammino acceso insieme alle scarpe e ai jeans, era un orsetto bagnato come la chiamava suo padre, per il Joker era un orsetto testardo e per Batman un pulcino sempre testardo.

A piedi nudi iniziò a girare per casa mentre Joker mise dell'acqua sul fuoco per la camomilla 

 

<< Anita guai a te se ti vedo scalza!  >>  le gridò dalla cucina mentre lei ridendo corse da lui e da dietro gli saltò sulle spalle piegandolo leggermente poi riscappò mentre lui dopo aver dato un occhiata ai fornelli le corse dietro prendendo due cuscini dal divano, uno rosa e uno arancione comprati all'Ikea.

Dopo due secondi in casa Joker si stava svolgendo proprio una vera guerra di cuscini e calzini bagnati che volavano per tutta la stanza .

 

 << Ah! preso!  >>  gridò felice la ragazza rotolando dalle risate mentre Joker scuoteva la testa divertito e scivolava via da lei ritornando in cucina a versare la bevanda in tazze di ceramica a forma di orso.

Tazze molto prestigiose comprate in Giappone da' …Batman. Ebbene si ,aveva un regalo di Bruce Wayne. Ma non andatelo a dirlo in giro mi raccomando!

 

Poi venne la pace che fu stipulata con due tazze fumanti davanti al fuoco 

 

<<  Lo  sai che ti devi far vedere anche da' lui  ? >>

 

Anita fece di si con la testa

 

<< Domani mattina andrò da papà >> disse mentre soffiava sulla bevanda per renderla fredda , Joker guardò la figlia e pensò che lei era l'unica cosa che aveva fatto di giusto. Certo non l'aveva creata lui però scegliere di prenderla con se' era stato il gesto più bello che c'era. E poco importa se l'aveva scelto insieme a quel cretino di Batman. 

A volte si perdeva nei suoi occhi di ragazza vivace e diceva che erano come i suoi ,poi arrivava Batman e diceva che invece assomigliava a lui completamente dalla testa ai piedi..e così iniziava una lunga conversazione mentre lei non gli ascoltava neanche un po'.

 

<<  Questa cosa non si raffredda.. >> si lamentò , Joker le  prese la tazza e passò la sua << Bevi  >>

lei gli fece un sorrisone a trentasei denti e bevve tutta felice. 

Cosa c'era più bello di avere una figlia?

Si domandò il folle. 

 

Quella sera il cielo brontolava a gran voce come se volesse ricordare agli umani che lui era sempre lì con la sua potenza pronto a giudicarli ogni volta che essi sbagliavano.

Anita si svegliò di colpo per un colpo di tuono che aveva urlato contro la sua finestra a gran voce facendo tremare tutta la camera, così era scesa dal letto e senza accendere nulla si era avviata verso la camera del padre che dormiva da parecchie ore ormai, e russava come un vecchio di 70 anni .

Spinse con il piede la porta e dopo alcuni secondi era nel letto che cercava di riscaldare i piedi mettendoli sopra quelli del Joker.

Lui senza aprire gli occhi mormorò qualcosa del tipo " non hai più tre anni " ma non per questo la scacciò. 

Era un rito ormai.

Tuono significava Anita nel suo letto . 

Ormai lo sapeva, era anche per questo che quando c'era brutto tempo non portava nessuna donna nel letto. 

Solo una volta era capitato che quando faceva l'amore lei era finita in mezzo a loro senza meravigliarsi , e solo quella volta quella donna aveva sorriso e l'aveva abbracciata dicendole che sarebbe andato tutto a posto. Ma quella volta era talmente lontana che forse Joker se lo era solo immaginato.

Prese il suo esile corpo e l'abbracciò come un peluche , sentii Anita muoversi tra le sue braccia finchè non trovò la sua posizione e poi si addormentò. 

Imitò la figlia e anche lui riprese a dormire, era bello averla lì. 

Era bello che ormai donna lei lo cercasse ancora, che preferisse lui che Batman, era una bella cosa perché non lo faceva mai sentire solo. 

Joker sorrise e strinse ancora più forte sua figlia che si mosse leggermente stringendo la sua mano e borbottando qualcosa di poco importante.

Anita era tornata.

 

 

 

 

Non ho saputo resistere perdonatemi. Ma sapete com'è...sei a Firenze..domani ti devi svegliare alle sei e cosa fai?Scrivi!Ovvio XD :D, aspetto come sempre i vostri commenti=)=) .

 

 

 

 

P.S: Se avete suggerimenti per la storia scrivetemi pure :D

 

   
 
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