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Autore: PenelopeGin    08/10/2012    0 recensioni
Dopo che la 4x04 ha seminato ovunque disperazione, non c'è niente di meglio che una Klaine week per riprendersi lentamente!
1. Klaine + Cooper (Come Cyrano)
2. Roomates Klaine (Caro diario...)
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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La storia di Cyrano narra di questo nobile spadaccino che, essendo un abile poeta, fa da suggeritore all’amico Cristiano durante i suoi incontri d’amore con la bella Rossana, di cui Cyrano stesso è innamorato.


 

Come Cyrano

 

"Io me ne vo... Scusate: non può essa aspettarmi.Il raggio della luna, ecco, vien… Blaine! Si può sapere cos’hai da ridere?”.

Blaine, seduto su di un divanetto, se ne stava piagato in due a ridere sguaiatamente, mentre suo fratello lo guardava serio.

“Sc-scusa, Cooper”, cercò di dire, tra una risata e un’altra, “ma questo ruolo non ti si addice per niente!”.

Cooper, da bravo attore quale credeva di essere, riuscì a camuffare l’indignazione suscitata da quelle parole, rimettendosi a recitare dando un’occhiata al copione che teneva tra le mani.

“Il raggio della luna, ecco, viene a chiamarmi”, continuò, prima puntando il dito verso Blaine, poi gettando in aria i fogli di carta e sdraiandosi sul pavimento, nel tentativo di imitare un uomo che muore.

La scenetta suscitò nuova ilarità in Blaine, che a stento riuscì a trattenere le lacrime.

“Ti diverte la morte di Cyrano, Blaine?”.

Questa volta Cooper si dimostrò talmente stizzito da mettere paura a Blaine col suo sguardo furioso, facendolo finalmente zittire.

“Vuoi la verità? Non sei assolutamente credibile. Perché non fai l’audizione per un altro ruolo? Saresti perfetto come Cristiano!”, disse Blaine, cercando di incitare il fratello.

“Io non sarei credibile? Fratellino, si vede che non capisci niente di teatro”.

“Parli proprio tu! Non avevi detto che Broadway era alla frutta?”.

Colpito e affondato, a Cooper non rimaneva altro che dimostrare a Blaine che si stesse sbagliando.

“Bene, perché non mi metti alla prova?”, chiese poi, sfidando Blaine che non riusciva a capire dove volesse andare a parare.

“Cooper, falla finita. Non siamo più dei bambini”, rispose scocciato Blaine.

Cooper però non sembrava avere intenzione di dargliela vinta.

“Non c’era quel ragazzo… Quel Kurt, giusto?”.

Blaine deglutì rumorosamente, palesando un certo imbarazzo. Da quando aveva visto Kurt sulle scale della Dalton, aveva capito di essere perdutamente innamorato di lui. Come si potevano non amare i suoi occhi, le sue labbra, per non parlare del carisma e della voce angelica che lo mandava in estasi ogni volta, facendogli inventare qualsiasi scusa per duettare con lui?
Spesso Blaine aveva sentito il bisogno di confessare ciò che provava a Kurt, ma non lo aveva fatto. Non gli mancava il coraggio, questo no. Tuttavia, dopo la figuraccia al negozio GAP, non era più molto sicuro di quale fosse il modo giusto per dire “ti amo”.

“Cosa c’entra Kurt, adesso?”.

Cooper sorrise maliziosamente, guardando il fratello minore come se avesse avuto a che fare con un povero ingenuo.

“Sarò il tuo Cyrano, giovane guascone!”.

Blaine si sentiva confuso, preso in giro ancora una volta. Cosa diavolo stava farneticando suo fratello? Prima che potesse chiederglielo, Cooper continuò coi suoi deliri teatrali. Lo lasciò fare, indeciso sulla gravità che avrebbe dato ad un’ulteriore interruzione.
 
 
Il giorno successivo Blaine e Cooper si trovarono davanti alla porta del Bel Grissino, come avevano progettato. In realtà tutta quella macchinazione era opera di Cooper, il quale aveva ideato un piano per dimostrare a Blaine quanto invece il ruolo di Cyrano fosse adatto a lui. Non poteva dargliela vinta.

“Tu dovrai posizionarti proprio qui”, spiegò al fratello minore, prendendolo per un braccio, “mentre io mi apposterò dietro questo cespuglio”.

“Cooper, non credo funzionerà…”

Cooper divenne improvvisamente serio.

“Fratellino, questa mancanza di fiducia mi ferisce”.

“Io non… Ok, facciamolo”.

Blaine si era finalmente rassegnato. Cooper gioì in cuor suo, soprattutto perché aveva capito quanto fosse facile convincere Blaine.

“Oh, eccolo che arriva!”.

Kurt, bello come il sole, si avvicinava al ristorante italiano, guardando verso un Blaine estremamente sorridente, senza però accorgersi degli strani movimenti del cespuglio dietro.

“Ciao”, salutò, con quella voce cristallina che Blaine amava tanto.

“Ciao”, rispose Blaine, continuando a sorridere, questa volta nervosamente.

“Perché mi hai fatto venire qui, Blaine?”.

Blaine credette di morire. Stava per dirglielo. Stava per confessare di essere ormai pazzo di lui.

“Dovrei… Ecco, dovrei parlarti di una cosa importante”, balbettò.

Kurt assunse un’espressione preoccupata, cosa che destabilizzò Blaine. Odiava non vederlo sorridere, il suo sguardo cupo gli stava mettendo ansia.

“Non è niente di che, solo…”

Blaine fu interrotto da un mormorio dal cespuglio dietro. Tese le orecchie e cercò di percepire ogni suono e distinguere ogni parola che Cooper stava pronunciando. Deglutì più volte, poi iniziò a ripetere quanto il suo suggeritore gli stesse dicendo.

“Kurt, c’è qualcosa che voglio dirti da tempo…”.

Blaine era nervoso, ma mai quanto Kurt che non aveva idea di cosa il suo amico volesse dirgli. Lo vedeva così emozionato ed agitato che aveva pensato subito al peggio.

“Io…”.

Blaine tirò un profondo respiro.

“Non sai cosa darei per avere un bacio. Un bacio… ma cos'è, così d'un tratto? Un giuramento reso tra sé e sé, un patto più stretto... È come un traguardo che insieme è un avvio, un punto rosa acceso sulla "i" di "amore mio", un bisbiglìo alle labbra perché l'orecchio intenda, il brivido del miele di un'ape che sfaccenda, una comunione presa al petalo di un fiore, un modo lungo e lieve di respirarsi il cuore e di gustarsi in bocca l'anima poco a poco”.

Kurt aspettò con gli occhi sbarrati che Blaine concludesse, mentre Cooper si assicurava che tutte le parole fossero state pronunciate alla perfezione.

“Hai ingoiato un testo di Shakespeare, Blaine? Non sono necessari tutti questi giochi di parole. Sai che puoi parlarmi tranquillamente di quello che provi per Jeremia!”.

“No, no, no”, si affrettò a correggerlo Blaine, “qui non si tratta di lui, ma di te!”.

Kurt era sempre più sbigottito, così Cooper decise di passare al piano B, che in realtà non consisteva che in un’altra frase da copione. Blaine non fece altro che ripetere ancora un volta quei suggerimenti sussurrati da dietro il cespuglio.

“Ti amo. Ed il tuo nome in gola è un nodo, un cappio, un groppo. Di te io mi ricordo ogni fatto, tutto ho amato. Io so che un giorno, cambiasti, per uscire al mattin, pettinatura. Fu come un nuovo sole, la tua capigliatura. Ti è chiaro allora adesso? Infin lo vuoi capire? Senti l'anima mia nell'oscurità salire? Oh, è vero che stasera c'è un sogno intorno a noi. Io che ti dico questo, tu che mi ascolti”.

Kurt continuò a guardare Blaine per qualche minuto, poi scoppiò improvvisamente in una fragorosa risata.

Blaine, sempre più in crisi, non capiva per quale motivo Kurt stesse ridendo di lui, nonostante la ragione fosse più che evidente.
“Scusa, Blaine…”, disse Kurt, asciugandosi le lacrime, “ma era necessaria tutta questa messinscena?”.

“Ehi! Ti ho appena confessato di amarti e tu… tu mi prendi in giro in questo modo?”, chiese Blaine imbronciato. Broncio che Kurt provvide a mettere via baciando le labbra contratte che si rilassarono al suo tocco.

A Blaine sembrò di essere improvvisamente  in paradiso. Aveva pensato che Kurt lo stesse deridendo e invece… un bacio.
Non si stavano preoccupando nemmeno di occhi indiscreti che potessero guardarli con disgusto, nemmeno della gente che affollava il Bel Grissino quella sera, il giorno di San Valentino.

Quando le loro bocche si staccarono per prendere il respiro, sentirono degli strani rumori provenire da dietro.

“Quel cespuglio sta… singhiozzando?”, chiese Kurt divertito.

Blaine scostò qualche foglia tanto da scoprire il fratello maggiore in lacrime.

“Siete così belli…”, piagnucolò commosso Cooper.

Per il resto della sua vita, Cooper Anderson fu ben contento di ricordare al suo fratellino che, nonostante non fosse riuscito ad ottenere il ruolo di Cyrano, perlomeno lo aveva aiutato a dichiararsi all’amore della sua vita.
 
 
 
 
 
 
 
 

°

Ebbene sì, anche io ho voluto partecipare alla Klaine week di Ottobre! È la prima volta che scrivo per una Klaine week, spero di non aver partorito orrori! xD

Spero anche di riuscire ad aggiornare tutto in tempo, sempre che gli impegni universitari me lo permettano. Ci proverò!

A presto,
Valentina.
  
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