EPILOGO
Erano passati dieci anni da quel giorno, da quella partita, da quella scelta. Lacrime erano state versate, ma poi Eri non si era mai pentita della sua decisione: aveva scelto l’uomo che amava, perciò non aveva rimpianti.
“E alla fine mi sono sistemata piuttosto bene, dai.”
Eri stava aspettando in casa il ritorno del marito dal lavoro: per festeggiare il settimo anniversario di matrimonio aveva intenzione di preparare ai fornelli qualcosa di diverso dal solito. Si mise a cuocere il dashi per il misoshiru, mentre tagliuzzava il tofu e la konbu. Svolte queste mansioni, si apprestò a preparare i soba per gli yakisoba, per i quali aveva già tagliato le verdure, impastando e poi formandoli prima di metterli a cuore in acqua calda e salata. Fu però costretta a rimandare alcune cose non appena sentì suonare il rumore del campanello.
-Chi è?-
-Eri, sono io, apri!-
Appena aprì cancello e porta si ritrovò davanti un giovane piuttosto alto, con i capelli lunghi e biondi raccolti in una coda di cavallo bassa e gli occhi rossi. Terumi Afuro, l’allenatore della Kidokawa Seishuu.
-Sei tornato presto.-
-Gli allenamenti oggi erano solo di scarico. La piccola?-
-Vieni.-
Eri lo portò nel locale che fungeva da cucina e soggiorno, e gli mostrò la culla con la figlia di Afuro. Dal padre aveva ereditato gli occhi, rossi, e forse qualche lineamento del viso. Aveva ereditato molto di più dalla madre: oltre al sesso, aveva i capelli corti e blu mare.
-Grazie mille Eri. Clara oggi aveva una riunione di lavoro.-
-Non ti preoccupare, in fondo siamo amici e vicini di casa. Se non ci aiutiamo in questo modo, non vedo come potremmo restarlo.-
-Ricambierò il favore!-
Afuro uscì con in braccio la bambina, mentre Eri, una volta controllati tutti i cibi finora preparati, continuò l’opera culinaria creando alcuni oshizushi con salmone, tonno e sgombro, per poi completare il tutto impiattando gli ormai pronti takoyaki. Mancavano sì e no due ore prima dell’arrivo del marito, perciò decise di rilassarsi un po’ guardando la televisione e controllando di tanto in tanto la cottura di ciò che mancava.
Dopo un’ora e mezza era già tutto in tavola, ed Eri, alzandosi a fatica dal divano, andò ad aprire la porta dopo aver sentito alcuni battiti.
“Clara e Afuro sono fortunati ad avere già una figlia... beh, a noi toccherà aspettare ancora due mesi.”
Eri s’accarezzò il pancione. Dopo dieci anni assieme, dei quali sette di matrimonio, il marito le aveva regalato la gioia di un figlio. Non avevano voluto sapere se fosse stato maschio o femmina, perché per loro era importante averlo e basta.
-Arrivo!-
Altri battiti alla porta: e, con quella cadenza, poteva essere solo lui. Aprì la porta e si ritrovò davanti il marito, un giovane uomo dai capelli grigio-azzurri e dagli occhi verde acqua opaco.
-Ciao, Eri.-
-Bentornato, Fuusuke-kun.-
L’angolo di Zael
Avevo promesso che avrei aggiornato tutto, ma le idee non mi vengonoooooo. In particolare per le coppie di Hoshi ni Naku Koro ni. Non so in che situazione metterle (a parte Aster-Kuesu, che però la voglio lasciare per ultima; beh, qualcosa mi inventerò). Enigma è un progetto nuovo, lo voglio far partire con calma. Per Stuck in a Virtual World pensavo di inserire un capitolo di farming puro e far trovare un edificio alla gilda. Poi: la fic per il concorso è già in testa, è come se l’avessi scritta. As Cold as the Northern Wind l’ho aggiornata questa settimana, la aggiornerò venerdì (forse... Light, non hai visto il capitolo nuovo? XD). Birth of a True Dragon... anche qui, il capitolo è in testa, forse lo inserisco stasera, spero non troppo tardi.MA LA COSA PIÙ IMPORTANTE È CHE: HO FINITO QUESTA MINILONG! (E adesso ne devo cominciare altre due, in più ho in progetto anche una Shirou*Ai, una Taiyou*Beta e l’ennesima fic/semi-crossover di Aster... andiamo bene XD).
Zael