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Autore: Varda    08/10/2012    2 recensioni
mentre ascoltavo in macchina Ymca mi sono chiesta "E se gli Avengers la ballassero?"
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Tony Stark/Iron Man, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“No no e ancora no!” urlò esasperato un uomo, vestito in calzamaglia nera con un foulard azzurro legato al collo, salendo sul palco, dove un gruppo di pompieri, lo guardava in maniera sconvolta “è giro giro passo passo non giro passo passo giro! Non è difficile! Santo cielo non stiamo provando Il Lago dei Cigni”

“Si ma noi non siamo dei ballerini professionisti” azzardò uno dei ragazzi subito fulminato da un’occhiataccia del coreografo.

“Spero almeno che compiate il vostro dovere meglio di come ballate!” disse dando voce all’espressione di poco prima “ora sparite! Devo far provare un altro gruppo …”

“Ma … ”

Il coreografo li liquidò con un rapido gesto della mano.

Mestamente i ragazzi se ne andarono nel backstage incrociando il gruppo dei nostri eroi.

“Buona fortuna; ne avrete bisogno” li salutò uno del gruppo dopo aver visto le loro facce.

“Chi è quel pazzo?” chiese Stark

“Victor Strabonsky. Qualche anno fa era uno dei più grandi ballerini mondiali; a seguito di una lesione ad un legamento ha dovuto rinunciare alla sua carriera e ora si limita a fare l’insegnante” rispose l’agente Barton

“Tu come lo sai?”

“Ho preso informazioni su chiunque di questo posto; perfino del vice aiutante del tecnico delle luci”

“Deformazione professionale?”

“No, semplice curiosità”
 
“Poche chiacchiere giovanotti!” li interpellò l’insegnante “disponetevi in fila indiana. Chi di voi è il poliziotto?”

“Bene, caro, mettiti pure davanti agli altri”

Caro? pensò Tony

“Voi invece rimanete dove siete … perfetti così … e cinque sei sette otto” scandì facendo poi partire dallo stereo lì vicino la canzone.

Il risultato fu un disastro: Tony accennò a qualche passo stentato, Steve improvvisò una marcia sul posto, Thor rimase completamente fermo  non sapendo che cosa dovesse fare; l’unico che eseguì più di due passi in sequenza corretta fu l’agente Barton.

 “Ma … ma … cosa state facendo?” gridò dopo aver spento la musica”possibile che nessuno di voi abbia mai ballato o anche solo visto ballare YMCA?” Strabonsky era rimasto scioccato.

Tutti e quattro scossero il capo.

“Come è possibile?”
 
“Troppo impegnato con … tutto … ”

“Troppo concentrato sui miei allenamenti”

“Sono rimasto congelato per 70 anni … ho perso qualsiasi cosa dalla seconda guerra mondiale ad oggi”

“Io non sono nemmeno di questo regno”

Il ballerino impallidì, ma non appena riprese il suo colore naturale cercò di spiegare, con molta pazienza, i passi base. Dopo due ore il risultato era ancora uguale a prima.

Stava per fare un ultimo disperato tentativo quando dal fondo della sala si aprirono le porte e apparvero l’agente Romanoff e Pepper seguite da Happy carico di porta abiti.

“Pepper” esclamò Tony nello stesso istante che li vide “è successa una qualche tragedia? Qualcuno sta cercando di invadere la terra?” domandò facendo l’occhiolino a Pepper

“Niente di tutto ciò Tony. Abbiamo solo portato i vostri costumi”

“Ah! Molto bene .. 10 minuti di pausa” fece tristemente Tony.

“Sono io il capo qui! Do io la pausa, qui!” ma Strabonsky non riuscì a dire altro perché colse nell’espressione del quartetto una velata minaccia di morte “va bene va bene … pausa!”

Tony si avvicinò alla sua ragazza.

“Pepper se ammicco in maniera vistosa non è perché mi è venuto un tic ma è il segnale, per te, di darmi ragione”

Pepper stava per controbattere quando un strillo di umana sofferenza la interruppe.

“Che Tragedia!!!!!” urlò l’artista gettandosi in lacrime contro il torace di Tony.

Lui lo prese per le spalle e lo appoggiò a Happy.

“Su su Stranosky non faccia così E’ vero che non siamo bravi, ma mi sembra una reazione un pochino esagerata, non trova?”

“Mi chiamo Strabonsky non Stranosky! Non è per voi che piango!” rispose “ma la star di questo spettacolo non potrà più esibirsi qui da noi!”

“Non eravamo noi le star?” chiese Tony estereffato.

“E adesso come farò? Come faccio? Non ho più il numero di chiusura! Non ho nessuno in grado di farlo!” continuò Strabonsky.

“L’agente Romanoff magari potrebbe esibirsi, non crede?” suggerì Steve

“Ti ringrazio Steve, ma partecipo già. Sono subito dopo di voi!” rispose calma Natasha.

“Magari il direttore Fury può trovare il modo di ingaggiare qualcun altro” azzardò Stark

“Stark, ti ricordo che lo Shield è nato per affrontare altri tipi di tragedia” gli rammentò l’agente Barton.

“Giusto … catastrofi di livello mondiale …” iniziò a schioccare le dita come quando elaborava qualcosa “ però, forse, mi è venuta un’idea” e si girò sogghignante verso Pepper. 

   
 
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